Cari Quantum,
Scusate se vi disturbo ancora, ma desidero capire bene il vostro apparato sperimenale.
Dalla presentazione Power Point sul vostro sistema di acquisizione dati leggo quanto segue:
Ma dalla vostra relazione:
e anche, dalla pagina da voi suggerita in un messaggio precedente:
D'altra parte, l'emissione di intense radiazioni elettromagnetiche da parte di un arco voltaico è ben nota da sempre, anzi l'arco è stato utilizzato in passato, prima dell'invenzione delle valvole termoioniche, come elemento a resistenza negativa per la produzione di oscillazioni a radiofrequenza.
Per riassumere, la presenza di radiazioni elettromagnetiche, che porterebbero ad una notevole ovvia sottostima dell'energia fornita, è stata da voi ridotta adeguatamente per assicurare una misura corretta. Potrei conoscere in dettaglio quali dispositivi avete utilizzato per ottenere questo risultato, ovvero avere uno schema elettrico dettagliato del circuito elettrico dopo il raddrizzatore ( resistenza partitrice, di shunt, isolatori ottici, resistenza e capacità dello stadio di ingresso dei condizionatori di segnale)?
Scusate la pignoleria, ma queste osservazioni, se non ve le faccio io, certamente vi saranno fatte in futuro.
Grazie, e scusate ancora.
Salvatore
Scusate se vi disturbo ancora, ma desidero capire bene il vostro apparato sperimenale.
Dalla presentazione Power Point sul vostro sistema di acquisizione dati leggo quanto segue:
CITAZIONE
Tensione ai capi degli elettrodi e corrente
Sono misurati mediante misura di tensione. La prima utilizzando un partitore di tensione,la seconda ai capi di una resistenza di shunt di alta precisione. Entrambi i segnali rientrano nel range 0-1 V
L’acquisizione è stata realizzata a valle di un sistema di condizionamento optoisolato dotato di filtro passa basso di 10kHz. I segnali sono campionati a 20kHz, frequenza che rispetta il teorema di Nyquist/Shannon per il filtro passa basso applicato
I segnali di corrente e tensione, quindi, sono acquisiti considerando frequenze fino a 10kHz per seguire le rapide variazioni di corrente che vengono indotte dal plasma. Non sono state rilevate, comunque, variazioni significative oltre i 5kHz
L’energia viene calcolata moltiplicando i segnali campionati a 20kHz, e quindi integrando su intervalli di 0.2sec in modo da fornire un dato compatibile con quello degli altri sensori a 5Hz.
La moltiplicazione ad alta frequenza garantisce una corretta stima dell’energia
Per evitare effetti di cross-talk, il campionamento avviene su canali optoisolati e separati l’uno dall’altro da canali collegati a massa.
Sono misurati mediante misura di tensione. La prima utilizzando un partitore di tensione,la seconda ai capi di una resistenza di shunt di alta precisione. Entrambi i segnali rientrano nel range 0-1 V
L’acquisizione è stata realizzata a valle di un sistema di condizionamento optoisolato dotato di filtro passa basso di 10kHz. I segnali sono campionati a 20kHz, frequenza che rispetta il teorema di Nyquist/Shannon per il filtro passa basso applicato
I segnali di corrente e tensione, quindi, sono acquisiti considerando frequenze fino a 10kHz per seguire le rapide variazioni di corrente che vengono indotte dal plasma. Non sono state rilevate, comunque, variazioni significative oltre i 5kHz
L’energia viene calcolata moltiplicando i segnali campionati a 20kHz, e quindi integrando su intervalli di 0.2sec in modo da fornire un dato compatibile con quello degli altri sensori a 5Hz.
La moltiplicazione ad alta frequenza garantisce una corretta stima dell’energia
Per evitare effetti di cross-talk, il campionamento avviene su canali optoisolati e separati l’uno dall’altro da canali collegati a massa.
Ma dalla vostra relazione:
CITAZIONE
A plasma innescato si rilevano fortissimi disturbi elettromagnetici che, se non adeguatamente schermati, inficiano le misure riportate dalle apparecchiature elettroniche. La valutazione e la trattazione quantitativa e qualitativa di tali disturbi sarà fatta più avanti.
e anche, dalla pagina da voi suggerita in un messaggio precedente:
CITAZIONE
Test Radiometrico
Le immagini 5-sum-ref-spectrum e 7-sum-ref-spectrum si riferiscono invece ad una misura di spettro elettromagnetico effettuata il 1 maggio del 2004. Durante questa prova è stata posizionata nei pressi della cella un antenna connessa ad un analizzatore di spettro Hameg HM5014-2 da 1GHz. L’antenna poteva essere orientata sia con polarizzazione verticale che orizzontale. Le migliori condizioni di sensibilità sono state quelle con antenna orizzontale e gli esempi mostrati ritraggono appunto lo spettro elettromagnetico della cella in funzione, grafico viola, confrontati con la cella perfettamente spenta, grafico verde. E’ interessante poter osservare come a cella in funzione appaiono componenti frequenziali da 200 a 400 MHz. Una nota molto importante a riguardo delle emissioni radio prodotte dalla cella risulta essere che queste emissioni sembrano modificare il proprio contenuto spettrale in base alle dimensioni geometriche della cella
Le immagini 5-sum-ref-spectrum e 7-sum-ref-spectrum si riferiscono invece ad una misura di spettro elettromagnetico effettuata il 1 maggio del 2004. Durante questa prova è stata posizionata nei pressi della cella un antenna connessa ad un analizzatore di spettro Hameg HM5014-2 da 1GHz. L’antenna poteva essere orientata sia con polarizzazione verticale che orizzontale. Le migliori condizioni di sensibilità sono state quelle con antenna orizzontale e gli esempi mostrati ritraggono appunto lo spettro elettromagnetico della cella in funzione, grafico viola, confrontati con la cella perfettamente spenta, grafico verde. E’ interessante poter osservare come a cella in funzione appaiono componenti frequenziali da 200 a 400 MHz. Una nota molto importante a riguardo delle emissioni radio prodotte dalla cella risulta essere che queste emissioni sembrano modificare il proprio contenuto spettrale in base alle dimensioni geometriche della cella
D'altra parte, l'emissione di intense radiazioni elettromagnetiche da parte di un arco voltaico è ben nota da sempre, anzi l'arco è stato utilizzato in passato, prima dell'invenzione delle valvole termoioniche, come elemento a resistenza negativa per la produzione di oscillazioni a radiofrequenza.
Per riassumere, la presenza di radiazioni elettromagnetiche, che porterebbero ad una notevole ovvia sottostima dell'energia fornita, è stata da voi ridotta adeguatamente per assicurare una misura corretta. Potrei conoscere in dettaglio quali dispositivi avete utilizzato per ottenere questo risultato, ovvero avere uno schema elettrico dettagliato del circuito elettrico dopo il raddrizzatore ( resistenza partitrice, di shunt, isolatori ottici, resistenza e capacità dello stadio di ingresso dei condizionatori di segnale)?
Scusate la pignoleria, ma queste osservazioni, se non ve le faccio io, certamente vi saranno fatte in futuro.
Grazie, e scusate ancora.
Salvatore
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