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Cilindro termico rotante ad energia solare .

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  • #31
    inoltre secondo me ,si potrebbe definitivamente risolvere la risalita del vapore nel lato destro della ruota creando una sorta di valvole unidirezionali , una paletta fissa e l'altra mobile

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    in piu' il raffreddamento forzato nella parte gas del cilindro creerebbe un'aumento di ebollizione notevole ...ecco la prova eseguita
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    Ultima modifica di Mr.Hyde; 03-09-2013, 20:36.

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    • #32
      @Hyde..bolle per depressione.
      Se il ns cilindro fosse in depressione..inizierebbe a bollire a T inferiori a 100 gradi se contiene acqua..ma come detto Zagami punta comunque a liquidi che bollono a 60..per cui penso voglia lavorare a pressione atmosferica a ruota ferma...comunque nulla cambia sul bilancio energetico..

      La ruota in azione ha una pressione superiore a quella iniziale che innalzerà la T di ebollizione del liquido..sino a creare un limite fisico alla quantita di energia trasferibile fra i due lati..dato dalla pressione che la ruota puo sostenere e la relativa T di ebollizione a quella pressione.
      In pratica se da fermo senza frazione vapore ho 1 atm..se ho vapore avrò sovrapresisone e punto di ebollizione in aumento. Il vapore lo devo avere per far salire di quota molecole, condensarle e usarle gravitazionalmente...perche solo questa energia secondo me si può utilizzare nella configurazione Zagami.

      E qui vengo a Zagami..
      1) direzone del vapore..se tu hai una zona di ebollizione in basso e a sinistra...con la zona a sinistra che evapora..avrai una pressione piu elevata a sinistra che in basso...al contrario se raffreddi in alto e ancor di più a destra (dove addirittura condensi)..avrai una zona di bassa pressione in alto MA ancor di piu a destra.

      Quindi la pressione a sinistra andrà in alto e in basso (con prevalenza in alto perche piu freddo)..ma dal basso l'evaporazione andrà piu facilmente a sinistra che a destra, causa delta pressione.

      Hyde suggerisce di chiudere le palette per gravità..ma dentro la cavita che si crea la pressione cala e quindi richiamerà la paletta e il vapore entrerà comunque...

      Se si "fissano" le palette..vedrai che man mano ti avvicini ad una turbina...o a un motore a vapore rotativo (tipo Wenkel a vapore, penso ne siano stati fatti..)

      2) spinta del vapore a sinistra..non sono un tecnico..ma penso che per vedere tale effetto dovresti avere un potente flusso generato da un elevato delta di pressione...che però secondo me si scontra con la capacità di scaldare e raffreddare velocemente la massa del cilindro.
      Cioè..ammesso che in un certo istante riesci a fornire e a eliminare una quantita cosi elevata di energia da creare il delta P necessario per muoverla (e risolto il problema di dove si incanala..)..fatto mezzo giro dovrai non solo smaltire il calore latente del liquido che ti serve far "girare" per trascinare la ruota, ma anche quello relativo alla massa del cilindro per quella porzione (180 gradi).
      Cioè mettiamo che tu hai necessita di far circolare 1 kg di acqua al secondo per muoverla..devi fornire 2272 Kj sotto e smaltirne altrettanto sopra (l'unica cosa che conservi sono i 100 gradi di T sensibile..ma è ben poca cosa). Ma per condensare dentro il cilindro, devi avere la T della massa del cilindro alla t di condensazione. Ora è chiaro che se sotto hai 101 gradi e sopra 99 il porcesso sarà troppo lento per vincere attriti..dovrai scaldare molto sotto e raffreddare molto sopra..ma ripeto, massa metallica compresa..e tale calore che se ne va perso, cosi come va perso il calore che scalda la massa del motore termico.


      Insomma..io temo che nel tuo cilindro il lavoro ottenibile dal movimento ascensionale del vapore sia nullo.. mentre il lavoro ottenibile dal peso del condensato non è nullo..ma calcolabile con precisione..ma purtroppo infinitesimale..probabilmente inferiore all'attrito da vincere.E per ottenerlo occorre spostare da lato caldo a freddo un enorme energia, che se non viene recuperata, rende l'efficienza globale tendente a zero. Ma recuperare un'energia a bassa entalpia pare sia inutile..
      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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      • #33
        Bolle per depressione , ma se fosse stato a 150 °C bollirebbe ugualmente per raffreddamento, e se si continuasse a riscaldare il liquido si potrebbe stabilizzare il valore di pressione al valore desiderato( sia inferiore ad un bar sia superiore) regolando l'igresso aria . Piu' aria entra e piu' si abbassa la pressione , meno aria entra e piu' sale la pressione ,in pratica serrande di aria automatiche che regolano la pressione questo sitema viene comunemente chiamato PRC

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        • #34
          Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
          mentre il lavoro ottenibile dal peso del condensato non è nullo..ma calcolabile con precisione..ma purtroppo infinitesimale..probabilmente inferiore all'attrito da vincere.E per ottenerlo occorre spostare da lato caldo a freddo un enorme energia, che se non viene recuperata, rende l'efficienza globale tendente a zero. Ma recuperare un'energia a bassa entalpia pare sia inutile..
          X Marcober.
          Le tue argomentazioni sembrano convincenti , non dico di no.
          Ma c'è un ma. intanto la proposta fatta da Hyde potrebbe essere presa in considerazione, per obbligare il vapore di andare a sinistra infatti l'aletta mobile su perno, verrebbe fermata anche dalla condensa che si deposita sopra facendo da peso impedendo che si apra o sfiati. Solo che farei una piccola modifica l'ala mobile la farei incollata al cerchio esterno, in modo che quando si trova in basso si piega sulla parete del cilindro diminuendo l'attrito del liquido che si deposita in basso.
          Un'altra considerazione da fare, come dici tu per tua stessa ammissione il cilindro dovrebbe funzionare solo in fase di condensazione,ma come è ovvio una volta che il cilindro ruota in senso orario si crea a sinistra una depressione o risucchio creato dalle alette , convogliando il vapore a sinistra. Ma questo vapore, non aspetta certo che qualcuno gli dia una spinta per salire in alto, sale naturalmente per le leggi della fisica e spinge ulteriolmente il cilindro in alto facendolo ruotare.
          Ti faccio notare che una mole di H2O (peso 18 grammi) ,sviluppa 22.4 litri di vapore, che non stanno li fermi ad aspettare che qualcuno lo porti da qualche parte ,ma molto energeticamente trovano la via più breve per salire in alto.
          Questo percorso fatto dal vapore non può certo scendere in basso dove vi è più pressione e più calore.
          Un altro aspetto il cilindro non ho detto che deve lavorare a pressione atmosferica, per l'acqua per esempio sarebbe il caso di fare il vuoto in modo tale che esse abbia un punto di ebollizione sui 60 C ( mi sembra sia questo il valore ).
          La sorgente calda non deve essere a 60 C , ma può essere a temperatura più alta 200-300 C , mentre la temperatura bassa deve essere quella ambientale 25-30 C.
          Ma questo non significa che il cilindro ha zone di temp. 30 in alto e 300 C in basso. Il cilindro ruota rapidamente e quindi non riesce a raggiungere la temp. di 200 , ma appena raggiunge la temp. di ebollizione del liquido comincia a girare per l'effetto fisico sopra specificato. La temp . tra la parte alta e la parte bassa del cilindro può essere anche di pochi gradi , in ogni caso il vapore si indirizza verso l'alto dove la temp. è più fredda e la pressione più bassa. Dentro il cilindro, grazie alla rotazione continua si ha un continuo flusso di vapore anche se evaporano solo pochi grammi di liquido. Quindi a fronte di una relativa piccola quantità di calore impegnata per la evaporazione , si ha uno sviluppo di vapore notevole. E' questo il principio su cui si basa questa ruota termica a differenza del mulino termico di Minto.
          Ma comunque molti aspetti fisici dovrebbero esser regolati sperimentalmente, per esempio la quantità di calore immessa deve essere dosata in base alle necessità. Una volta che il cilindro ruota , non ha senso fornire più calore di quello necessario . La velocità di rotazione naturalmente dipende dal calore fornito, in quanto fa evaporare una massa maggiore di liquido.
          Comunque molti aspetti debbono essere migliorati con il tempo con l'uso e con le prove che debbono essere fatte prima di mettere l'oggetto sul mercato.
          Cosi come sembra, l'oggetto non dovrebbe costare molto , è semplicemente una pentola a pressione fatta di acciaio . E quindi potrebbe essere competitiva rispetto ad altri sistemi.
          Ultima modifica di experimentator; 04-09-2013, 20:57.
          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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          • #35
            aldila di qanto calda sia la sorgente..se il cilindrolo scaldi a diciamo 60 gradi e lo devi rafreddare a 30..tutto questo scalda-raffredda metallo non produce alcun lavoro. Il lavoro lo produce solo lo scalda-raffredda fluido..ammesso che lo produca...nel senso che per me il vapore sale senza trascinare nulla..al massimo trascina la condensa a scendere..
            Le turbine a vapore si muovono perchè il vapore viene orientato in piccoli spazi che si creano fra la pala fissa e la pala mobile..se ci fossero grandi spazi..l'energia cinetica del vapore non verrebbe catturata ma sfogherebbe lambendo la pala..secondo me quel che succede nella tua ruota.
            Comunque lieto di essere smentito appena fai 1 prototipo funzionante..
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #36
              Vantaggi del mulino termico rotante di zagami

              I vantaggi e novità dell'invenzione sono :

              1) Questo cilindro termico trasforma direttamente il calore in lavoro o movimento rotatorio dello stesso , grazie alla gravità terrestre.

              2) Non vi sono organi meccanici in movimento all’interno, tipo pistoni o bielle o valvole o alberi a camme ,ecc…

              3) Non necessita di lubrificazione interna .

              4) Non brucia ne consuma combustibile e nemmeno comburente all’interno.

              5) Non emette scarichi inquinanti .

              6) Non vi sono organi elettrici ne centraline elettroniche che si possono guastare.

              7) E’ composto semplicemente di metallo completamente riciclabile e dal liquido interno che può essere recuperato tal quale .

              8) Può funzionare a qualsiasi latitudine o altezza dal suolo, l’importante che sia in un pianeta dove esiste la forza di gravità .

              9) Può funzionare a qualsiasi temperatura , basta sostituire il liquido all’interno.

              10) Può funzionare non solo con i raggi del sole ma con qualsiasi fonte di calore esterna al cilindro: per esempio bruciando della legna o scarti, o convogliando aria calda dal basso proveniente da impianti a combustione .


              11) Non necessita che qualcuno lo avvii o lo fermi , basta la fonte di calore esterna.

              Si avvia automaticamente quando la temperatura esterna aumenta e si ferma quando la temperatura diminuisce o non è più sufficiente per far evaporare il liquido interno.

              Le novità rispetto ad una ruota di Minto, sono aver inserito delle alette che servono per sfruttare il movimento delle correnti dei gas che si producono all'interno e che servono come alette di raffreddamento e di condensazione. In questo modo si aumenta la resa termica totale del sistema grazie alla energia cinetica dei gas.
              Ultima modifica di experimentator; 07-09-2013, 02:15.
              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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              • #37
                Zagami..ma guarda che non è che se scrivi 10 volte che si muove per il movimento del gas ascensionale..allora si muoverà davvero..prima dovresti avere una teoria che lo dimostra..altrimenti vale tanto come la mia parola che dice che il vapore sale , lambisce le pale e le lascia come le trova.
                Sul lavoro gravitazionale di condenz ainvece esiste una base teorica..su cui però nei primi post hanno fatto conteggi fra energia espesa a vaporizzare ed energia gravitazionale del condensato..che in pratica dimostrano che non girà..poiche la minima efficienza teorica si scontra con l'attrito del perno..
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                • #38
                  Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                  .che in pratica dimostrano che non girà..poiche la minima efficienza teorica si scontra con l'attrito del perno..
                  Ma che stai dicendo , il congegno gira anche se ci fossero solo 100 grammi di differenza tra un lato e l'altro , il raggio della ruota di di 1-2 metri amplifica per effetto leva il peso . Non è un congegno di 30 cm come quelli visti . La rotazione obbligatoria per effetto del peso convoglia o vapori caldi sulla sinistra. E se tu hai visto mai la giranda rotante o cappello rotante che vi è in alcune canne fumarie che gira per effetto del fumo caldo che fuoriesce, quello è il principio.

                  Ma ho pensato ad un altro sistema ancora più efficiente per fruttare l'energia solare da pannelli solari .
                  In pratica l'acqua calda fa evaporare un liquido in gas (serbatoio 1) , il quale viene ulteriolmente riscaldato per salire in alto ad una colonna canna fumaria . Alla fine della corsa il gas incontra una turbina che viene fatta girare ( recupero energia).
                  Il vapore va a finire in una camera di espansione dentro cui si raffredda e cede calore che viene rimesso in circolo.
                  Il liquido viene convogliato in un tubo di discesa che va a finire in una turbina ad acqua . Il salto di discesa in questo caso potrebbe essere molto alto (10 -20 metri o più) , con notevole recupero di en. pot.

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                  • #39
                    i camini giranti, girano per il vento ed evitando che il vento entri nel camio e spinga giu il fumo..infatti puoi spesso vedere in estate i camini che girano con stfa spenta..e in inverno in giornate di nebbia uscire il fumo con girante ferma.
                    Insomma..non girano per l'effetto di spunta dei fumi..perche se facessero aumentare la pressione in cana fumaria sarebbero pericolosi e inutili..invece è il vento che li fa girare che dovrebe creare una deprressione in canna, per migliorare tiraggio in giornate ventose.
                    Fra parentesi..funzionano maluccio a sentir chi li ha usati..
                    il congegno gira anche se ci fossero solo 100 grammi di differenza tra un lato e l'altro
                    Gira se il flusso di condensato per unita di tempo genera al mozzo una coppia superiore all'atrito dello stesso.
                    Cioè..se con 100 gr la ruota parte e con 99 non parte..e se con 100 gr la ruota gira di 180 gradi in 5 secondi..allora gira se in 5 secondi evaopra e condensa almeno 100 gr di sostanza.
                    Prima di dire che gira bisognerebe esplicitare questi conti e vedere se son compatibili con la struttura..cioè:
                    a) stimare attrito da vincere alla velocità di rotazione stimata
                    b) tradurlo in kg di condensato per unita di tempo necesasria
                    c) tradurlo in energia da fornire e dissipare pe runita di tempo
                    d) vedere se la struttura e i materiali sono compatibili tale flusso energetico (esempio..una fimama sotto una pentola IN TEORIA farà bollire l'acqua..in pratica però potrebe non bollire mai, per ovvie ragioni di compatibilità fra energia necesaria, energia fornita pe runita di tempo, struttura e sue dispersioni)

                    Quindi non si puo dire che gira..bisogna dire che gira se ci sono certe condizioni..eplicitale coi conti e poi si discutono quelli...altrimenti è un atto di fede.

                    Lo schema che posti divide in 2 gli effetti che vuoi sfruttare..quello di espansione di vapore (una classica turbina a vapore) e quello gravitazionale. ..e forse ci aiuta nel ragionamento.

                    Nei secoli queste 2 macchine sono state teorizzate ed ottimizzate entrambe..e in funzione di salti e portate esistono decine di modelli e soluzioni..

                    In linea di massima..se fornisci 100 kwh nel serbatoio 1..la turbina vapore potrà darti 50 kwh elettrici..altri 49,99 kwh sarebbero rilasciati in ambiente dalle alette raffreddamento...0,01 kwh sarebbero dati dal mulino ad acqua.
                    Nelle centrali nucleari o grandi impinati industriali, i grandi pennacchi bianchi che si alzano magari a 30-50 m di quota sono vapore...non trovi strano che nessuno abbia pensat di condensarli per sfrutare tale salto di quota? forse perchè il gioco non vale la candel anemmeno se il capore sale "a gratis"?
                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                    • #40
                      Nelle centrali nucleari sino ad adesso i vapori vengono convogliati fuori per raffreddare il sistema , che già di per se genera molto calore.
                      Forse una forma di recupero di calore esiste già, quello che esce fuori è proprio quello che non vi vuole o non si deve recuperare.
                      Hai detto bene le turbine a vapore hanno una resa maggiore del 50 % , il condensato liquido non viene recuperato in quel caso, ma in questo caso anche 1% viene recuperato e serve ad avviare la ruota inizialmente. Il recupero di en. pot. del liquido è piccolo se consideri una altezza di un metro come nella ruota , ma se il sistema di condensa fosse situato ad un'altezza di 10-20 metri da terra , l'en. pot . di decuplica o ventuplica ecc.
                      Qua non si tratta di una centrale nucleare dove l'energia si spreca , ma si tratta di recuperare l'energia del sole, dove niente deve essere sprecato.
                      Recuperare il 50% di energia solare sarebbe un traguardo ambizioso. D'altra l'energia del sole è gratis,non dobbiamo andare a comprarci il petrolio dai petrolieri arabi ed arricchire le loro tasche o comprare da altri il materiale radioattivo . Bisogna solo ammortizzare i costi dell'impianto solare e per fare questo bisogna studiare sistemi a lunga vita , ma utilizzando materiali poco costosi.

                      Per quanto riguarda ghi attriti dell'asse di rotazione la cosa è veramente ridicola. Basta fare un esempio banale la ruota di una bici ben oleata che attrito potrebbe avere ? Facciamo un esperimento prendiamo una ruota di bici e mettiamo 100 grammi di peso alla circonferenza . La ruota gira i non gira? Te lo dico io gira ed il peso si posiziona in basso. Ora se tu riprendi questo peso e lo posizioni in alto vedrai che la ruota gira di nuovo ed il peso si posiziona in basso . Questo avviene dentro il cilindro , una quantità di liquido evapora e si posiziona in alto alla ruota. La ruota per effetto del peso del liquido condensato gira per forza di gravità.
                      D'altra parte tu stesso hai detto che il cappellotto della canna fumaria gira per effetto del vento (ma non solo aggiungo io) , ma secondo te in vapore che sale verso l'alto non è simile al vento ?
                      Ultima modifica di experimentator; 08-09-2013, 11:54.
                      Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                      • #41
                        Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                        Hai detto bene le turbine a vapore hanno una resa maggiore del 50 % , il condensato liquido non viene recuperato in quel caso, ma in questo caso anche 1% viene recuperato e serve ad avviare la ruota inizialmente.
                        Ok..mi pare che allora concordiamo che la parte "salto di pressione" deve essere utilizzato da una turbina a vapore..la tua ruota non penso sia adatta a creare (prima) e sfruttare (poi) un salto di pressione.
                        Se infatti non si "separano" le due zone..non si crea una differenziale di pressione atmosferica ma solo un differenziale di titolo di vapore a presisone analoga, che non trascina la ruota.
                        Servono "separatori" con passaggi minuscoli e calibrati e orientati..insomma. turbine a vapore.

                        Resta il discorso gravimetrico..che io non nego possa esistere..ma che ha una efficienza ridicola ...nei primi post il calcolo parla di 0,005% mi pare..altro che 1%..
                        Talmnete basso che anche ove esiste vapore gratis in quota a nessuno è mai parso il caso di usarlo..perchè l'energia gravimetrica dell'acqua è davvero infima..ci vuole gia un bel torrente e almeno 2 metri se vuoi cavare qualche kw..e sai quanta eenrgia serve pe rvaporizzare un torrente di acqua?
                        Quindi la mia tesi é: se nemmeo dove gia esiste uno sfruttamento efficiente di vaore per latri sui (compreso eenrgetico), non conviene pensare di sfruttare la parte gravimetrica..figurati nel voler costruire una macchina che "ottimizza" questo 0,005%..buttando via il 99,995 dell'energia immessa
                        M
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                        • #42
                          marco scusami ma cosa centra se nessuno ha mai recuperato il calore dalle torri di raffreddamento(che tra l'altro fanno uscire acqua tra i 20 e i 34°C) nemmeno sui camini industriali nessuno o quasi applica il recupero di calore( se non negli economizzatori che preriscaldano l'acqua in ingresso caldaia appena fuori dal giro fumi camera di combustione) ,eppure i metodi ci sono

                          Recuperare il caldo fumo dei camini industriali e’ il modo più conveniente per risparmiare energia e diminuire le emissioni. A dirlo e’ il Worldwatch Institute.
                          Ad esempio, recuperando calore da 47.500 camini statunitensi che disperdono fumi ad una temperatura superiore ai 260 gradi Celsius, si otterrebbero 50.000 MW di energia. Abbastanza da poter spegnere metà delle centrali atomiche statunitensi. Questo calcolo e’ stato fatto dalla Recycled Energy Development, una società che offre di abbinare una turbina a vapore ai camini industriali, per convertire l’energia termica in energia elettrica.
                          L’investimento si ripaga in 3-4 anni. Fino ad oggi sono stati in pochi a prendere in considerazione questa idea perché i rifiuti sono visti come cose dannose di cui disfarsi a basso costo, non come risorse, inoltre in alcuni Stati USA e’ difficile per una industria che produca più energia di quanta ne consumi rivendere il surplus alla rete.

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                          • #43
                            Purtroppo al giorno di oggi bisogna fare di ogni vizio una virtù.
                            Questo per dire che in passato ed ancora oggi , molta energia viene sprecata ed immessa nell'ambiente aumentando la temp. globale della terra non solo per effetto serra ma proprio per lo spreco di risorse ed energia.
                            Come dice Hyde è vero molte industrie non recuperano il calore dei lor camini in quanto l'impianto di recupero potrebbe costare nell'immediato una cifra considerevole e poi non si saprebbe che cosa fare del calore recuperato specialmente in estate.

                            Ma nel progetto o nei progetti di cui io parlo si tratta di utilizzare energia solare o anche recuperi di calore che altrimente verrebbe perso.
                            Poter generare una frazione di energia elettrica è cose buona e giusta.
                            Io abito in Sicilia dove il sole si spreca tutto l'anno . Anche in inverno è possibile produrre energia.
                            la Sicilia se si attrezzasse in tal senso potrebbe diventare la fonte di energia elettrica per tutta la penisola Italiana.
                            Già lo è con le centrali termoelettriche che esistono in varie località dell'isola. Ma lo potrebbe diventare con il solare sia FV sia termico.
                            Vi sono vaste zone disabitate all'interno della sicilia , dove non vi è ne agricoltura ne pastorizia che potrebbero essere utilizzate.
                            A parte i tetti delle abitazioni in città o fuori che potrebbero rendere l'indipendenza energetica dalla rete Enel , come più volte ho predicato in questo sito.
                            Marco , il fatto che questo calore industriale non venga recuperato , non è certo perchè non sia recuperabile.
                            Il calore che viene smaltito come vapore in centrale nucleare rappresenta una parte infima del calore totale prodotto in centrale.
                            I sistemi di cui parlo io sono in genere piccoli sistemi, per uso casalingo o condominiale per fruttare l'energia solare che è gratis e qualsiasi percentuale sarebbe ottima e benvenuta , purchè ad un costo abbordabile.
                            Sistemi di 2-3 kWh che nell'arco della giornata potrebbero fornire 15-20 kW . Ma naturalmente anche sistemi più grossi .
                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                            • #44
                              @Zagami

                              Salve Prof.
                              Il problema sta tutto nel rapporto ingombro/kW prodotto. E' questo che limita moltissimo lo sviluppo di questi sistemi in ambito domestico/condominiale.
                              Se si rapportano i valori di produzione di un'impianto FV con uno simile a quello che proponi, noteremo che per avere uguali produzioni, quest'ultimo sarà di dimensioni enormi. Questo purtroppo impatterà inevitabilmente con le superfici a disposizione nei singoli immobili.
                              Per il resto concordo con te che ogni kW prodotto con le FER è una vera grazia ricevuta.
                              Dobbiamo studiare e lavorare sodo per trovare il modo migliore e ottimizzare al meglio ogni sistema per sfruttarle sempre di più.

                              Saluti
                              Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                              • #45
                                Originariamente inviato da Mr.Hyde Visualizza il messaggio
                                marco scusami ma cosa centra se nessuno ha mai recuperato il calore dalle torri di raffreddamento....
                                Mai detto questo..io dico che nessuno mi pare recuperi l'energia potenziale gravitazionale contenuta nel peso dei vapori emessi ad una quota altimetrica superiore da quella terrestre.
                                Sul recuero del calore sensibile o latente ..nessun dubbio che sia in uso e sia sempre piu necessario.

                                Ma non ho mai sentito di una torre di distillazione che fa girare un "mulino a benzina" usandola mentre gorgoglia allegramente verso terra dai 20 metri a cui si trova..perche probabilmnete genererebbe 10 W e il sistemi" costerebbe magari 10.000 euro...tutto quà.
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                • #46
                                  a ok scusa ,avevo capito male io

                                  Commenta


                                  • #47
                                    Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                                    Il problema sta tutto nel rapporto ingombro/kW prodotto. E' questo che limita moltissimo lo sviluppo di questi sistemi in ambito domestico/condominiale.
                                    Per il sistema a cilindro rotante potresti avere ragione tu , ma potrebbe essere utilizzato in campo aperto nelle campagne o nelle periferie .
                                    Per quando riguarda l'altro sistema che ho trattato al tread #38 , in cui le turbine vengono scisse, dall'impianto captante, potrebbe essere applicato nelle case o nei condomini o nelle campagne o campi aperti.
                                    Infatti i pannelli solari, captante la luce solare possono essere messi nei tetti ed il liquido caldo trasferito per far girare le turbine posizionate dove possibile.
                                    Comunque esistono anche altri sistemi con pannelli solari ad aria calda che discuterò i un altro 3d per non uscire fuori tema con l'argomento trattato .
                                    Però ci dobbiamo indirizzare su sistemi poco costosi alla portata di tutti e perciò popolari , che si ripagano nel giro di 3-4 anni.
                                    Quando sento certe cifre e certe discussioni che un impianto a pompa di calore costa 7000 euro solo per riscaldare l'acqua sanitaria , senza riscaldare l'ambiente domestico, allora non ci siamo.
                                    Allora si vuole mangiare troppo sulle novità, allora non si vuole che gente veda veramente il risparmio.

                                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                    Ma non ho mai sentito di una torre di distillazione che fa girare un "mulino a benzina" usandola mentre gorgoglia allegramente verso terra dai 20 metri a cui si trova..perche probabilmnete genererebbe 10 W e il sistemi" costerebbe magari 10.000 euro...tutto quà.
                                    Piccolo calcolo, 1 kg di sostanza che scende dalla altezza di 1 metro svilippa 9.8 J. In proporzione 10 m di altezza 98 J , 20 m alt. 196 J, ecc. Io non ci sputerei . Il recupero dipende dall'altezza , quando è possibile recuperare e se ne vale la pena.
                                    In una torre di distillazione, dove l'energia si spreca cosa vuoi recuperare ? Nessuno ci ha pensato perchè non ne vale la pena.
                                    D'altra parte lo sappiamo che il mondo occidentale gira all'insegna dello spreco.
                                    Ma prepariamoci per tempi peggiori , quando il petrolio non ci sarà più.
                                    Purtroppo molta gente ancora non se ne rende conto.
                                    Ultima modifica di nll; 08-09-2013, 22:20. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente
                                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                    • #48
                                      Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                      Quando sento certe cifre e certe discussioni che un impianto .... costa 7000
                                      Allora si vuole mangiare troppo sulle novità, allora non si vuole che gente veda veramente il risparmio.
                                      Concordo prof. e ribadisco il concetto di studiare, sperimentare e testare nuovi sistemi, con nuovi materiali e nuove tecnologie. Come ho già detto più volte, purtroppo noi piccoli singoli siamo limitati alle nostre conoscienze, dalla mancanza di fondi, di strutture, di strumentazione, ecc, ecc. Diverso sarebbe unire le forze e le conoscienze in un vero e proprio centro di ricerca e sviluppo GREEN ENERGY no-profit.
                                      Solo cosi si potrà avverare quanto dici che è anche quanto sostenuto da Henry Ford:
                                      C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti"

                                      Saluti
                                      Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                                      • #49
                                        Originariamente inviato da renatomeloni Visualizza il messaggio
                                        noi piccoli singoli siamo limitati alle nostre conoscenze, dalla mancanza di fondi, di strutture, di strumentazione, ecc, ecc.
                                        Renato, concordo pienamente con quanto da te espresso, soprattutto mancanza di fondi , ma non di conoscenze (intendo scientifiche) , ma anche politiche .
                                        Soprattutto perchè quello che facciamo lo facciamo per hobby , senza fine di lucro, e sottraendo tempo anche alla famiglia.
                                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                        • #50
                                          Zagami ho visto il progettino a capo della discussione, e devo dire che indipendentemente dal fatto che abbia o meno una resa, sei molto creativo. Il fatto di sfruttare il vapore in salita e il peso della condensa in discesa non è affatto da buttare secondo me. Provo a darti uno spunto, non si sa mai ne esca qualcosa di buono: invece che usare un cilindro metallico (che condurrebbe il calore anche al "lato freddo") perchè non utilizzi un tubo flessibile? Mi spiego meglio...

                                          Immagina due ruote, poste una a fianco all'altro. Attorno alle due ruote fai scorrere il condotto flessibile. Il condotto deve essere di un materiale che sopporti il calore, che non lo conduca, e che non sia rigido. Allontanando le due ruote otterresti distanza tra la parte calda e la parte fredda, accorciando il tempo di condensazione del liquido.

                                          Tralascia il fatto che non so disegnare e che non capisco perché mi mette l'immagine 3 volte
                                          File allegati
                                          Ultima modifica di Axoneg; 15-12-2013, 23:57. Motivo: Difficoltà caricando l'immagine

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                                          • #51
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                                            i camini giranti, girano per il vento ed evitando che il vento entri nel camio e spinga giu il fumo..infatti puoi spesso vedere in estate i camini che girano con stfa spenta..e in inverno in giornate di nebbia uscire il fumo con girante ferma.
                                            Insomma..non girano per l'effetto di spunta dei fumi..perche se facessero aumentare la pressione in cana fumaria sarebbero pericolosi e inutili..invece è il vento che li fa girare che dovrebe creare una deprressione in canna, per migliorare tiraggio in giornate ventose.
                                            Fra parentesi..funzionano maluccio a sentir chi li ha usati.....
                                            D' accordo, bello guardare la girante che gira, ma ... frena! Frena i fumi, e diminuisce la depressione fornita dal tiraggio...
                                            Mio fratello ne ha una che fa girare una elica nel camino a mò di estrattore ... se c'è vento ochei, ma senza vento ... prende potenza dal fumo per far girare l' elica che dovrebbe estrarre il fumo ... una specie di moto perpetuo ... infatti sta pensando di attaccarci una dinamo ... ossignùr ... però è più grosso di me non lo posso massacrare di pugni ... e i ragionamenti non lo convincono ... vabbè sono soldi suoi, e intanto il caminetto affumica tutta la casa ... ma è casa sua, a me che me ne fotte.

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                                            • #52
                                              Originariamente inviato da Axoneg Visualizza il messaggio
                                              Immagina due ruote, poste una a fianco all'altro. Attorno alle due ruote fai scorrere il condotto flessibile. Il condotto deve essere di un materiale che sopporti il calore, che non lo conduca, e che non sia rigido. Allontanando le due ruote otterresti distanza tra la parte calda e la parte fredda, accorciando il tempo di condensazione del liquido.
                                              Grazie per la stima Axo.
                                              Be l'idea può essere presa in considerazione , ma farei ancora una piccola modifica le due ruote non le porrei alla stessa altezza ma una più in basso e l'altra più in alto, in modo di sfruttare di più sia le correnti ascensionali, sia il dislivello del liquido che condensa.
                                              Cosa ne pensi?
                                              Ciao.
                                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                              • #53
                                                Penso sia una buona idea studiare bene la posizione delle ruote. Il vero problema sarà nella scelta del materiale che costituirà il flessibile. Ad ogni modo ogni spunto fa nascere nuove idee, quindi perchè non lavorarci su...chissà che un giorno ne esca qualcosa di buono

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                                                • #54
                                                  Zagami, mi sono permesso di proporre un sistema molto simile a quello da te ideato, rivisitato per l'utilizzo su un impianto solare/idroelettrico.

                                                  Ti linko la discussione http://www.energeticambiente.it/termodinamico/14757984-portare-acqua-quota-con-il-solare.html#post119498224


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                                                  • #55
                                                    Senza volerlo ho proposto un'idea simile in un'altra discussione , poi ho scoperto che il principio di funzionamento potrebbe essere anche quello dell'energia talassotermica , dove viene sfruttata la differenza di temperatura degli oceani.
                                                    C'è comunque una differenza di temperatura e ci sono già turbine che sfruttano questo sistema , questo significa che è fattibile e futuribile.
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                                                    In pratica stò dicendo di non raffreddare l'ammoniaca che è evaporata , ma di farla tornare liquida unendo dell'acqua , che anche se è calda , visto che il ciclo è chiuso , ha una temperatura di ebollizione di 100 gradi , dunque l'ammoniaca smetterà la sua forma di vapore e tornerà al punto di partenza.

                                                    La temperatura di ebollizione dell'ammoniaca è -34 gradi , mentre l'acqua bolle a 100°.

                                                    Chimicamente significa che la temperatura di ebollizione di tale composto è compresa tra quei due valori ma fortemente minore di 100°.

                                                    Dunque ad esempio se il liquido ha una temperatura di 50° si potrà produrre vapore che attenzione non è vapore acqueo perchè il vapore acqueo si forma a partire dai 100°, ma è interamente vapore d'ammoniaca.

                                                    Dunque nell'esempio posso produrre energia dimezzando il calore necessario alla produzione del vapore.

                                                    Vapore d'ammoniaca che poi però quando ha svolto il suo lavoro per produrre energia potrebbe tranquillamente essere unito a poca acqua nebulizzata, per poter poi tornare al punto di origine dove incontra l'acqua da cui si era già dissociato in precedenza che ha ancora la temperatura teorica di 50° e che quindi subito evaporerà producendo altro lavoro.
                                                    Ultima modifica di Giamps; 31-05-2014, 09:16.

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