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Energia solare

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  • salve , ho letto tutto il 3d e qualche link , non mi è ancora chiaro quale è il rendimento della macchina (parabola +motore) , ho visto i alcuni rendimenti ma sono sicuro che siano della macchina o del solo motore.

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    • Ciao Spartano, sarai anche tu un novizio, ma con un motore funzionante. Se avessi un motore del genere in garage lo farei vedere prima a mio babbo (che mi crede un pazzo) e gli spiegherei che anche in casa nostra si rispettano le leggi della termodinamica. Poi passerei in rassegna amici e parenti, proteggendolo dentro ad una cupola di vetro. Per il filmato non è difficile sistemarlo, io uso Adobe Premiere ma credo ci sia anche un piccolo programma di montaggio in windows, poi potresti salvarlo in formato mpg.
      Complimenti comunque, posso immaginare tutto il lavoro che ci sia voluto. Per gli alfa hai ragione, è quello che pensavo, nei beta e gamma il cilindro del displacer lo puoi fare grande a piacimento, ma con gli alfa la cilindrata è quella e quella rimane. Ieri ho chiamato la Sandit, il libro è già in viaggio a giorni dovrebbe arrivarmi. La prossima volta che ci sentiremo spero di essere ad un livello tecnico più evoluto, nel frattempo come tu dici, abbandonato il tosaerba, andrò in giro a cercare un monocilindro da moto che viaggi su cuscinetti.
      Ciao. A.

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      • Scsate per il ritardo ma sto preparando le mie nozze e sapete.......................... grazie per le immediate risposte a tutti siete mitici e spero di costruire uno stirling tutto per me anch'io i cilindri sono belli grossi e credo che gli attriti siano con essi notevoli ma un'ideuzza su come sfruttarli ce l'avrei a nche se non trovo piu' una foto di uno stirling a parabola delle dimensioni che intendo farlo io , sono di viterbo qualcuno e' delle mie partiu per fare qualcosa di CONCRETO insieme

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        • Scusate l'intrusione, ma ho bisogno di chiarire un dubbio, e voi che studiate lo stirling potete farlo:
          Se Furio 57 dice: "Per quanto riguarda le potenze, uno specchio circolare da 17m di diametro che concentra i raggi del sole sulla testata del motore Stirlig, genera una potenza elettrica di 50Kw."
          Significa che 227 mq. generano 50Kw, quindi 1Kw lo potrei generare con uno specchio di 4,5 mq. Mi sembra una efficienza doppia rispetto al fotovoltaico. Inoltre Furio57 dice che costerebbe meno. E per di più mi sembra che sia necessaria una tecnologia e materiali molto meno costosi.

          E allora ecco il dubbio: Perchè tutti pensano al fotovoltaico?

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          • Ciao Abiss la tua è una domanda interessante, bisognerebbe mandare una mail a Pecoraro Scanio.
            Oppure contattare Rubia e chiedergli: "Mai sentito parlare di motori Stirling?"
            Tempo fa lavoravo in una fabbrica dove producevano Inventer, anche per pannelli fotovoltaici.
            Un mio collega andò in trasferta a Saturnia in una azienda dove producevano i pannelli, indovina a quale gruppo faceva capo quella ditta: ENI. Petrolio, gas e fotovoltaico. I progetti dei vari Stirling devono rimanere nei cassetti degli ingegneri,la sperimentazione rada e controllata.
            Ma non fa nulla, siamo in democrazia.
            Saluti. A.

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            • Inoltre Furio57 dice che costerebbe meno. E per di più mi sembra che sia necessaria una tecnologia e materiali molto meno costosi.


              Appunto , è proprio così , ti sei risposto da solo . Il motore stirling è pericoloso socialmente e politicamente perchè potrebbe essere alla portata di tutti , perchè ti rende autonomo e senza il controllo diretto dei fabbricanti di denaro , cioè i petrolieri e le banche che insieme stabiliscono il costo dell'energia . Questa situazione non è possibile perchè è asociale e anarchica , asociale perchè se ti produci energia a bassissimo costo tutti gli altri che continuano a pagarla ad un prezzo superiore ti faranno un mazzo così , anarchica perchè non puoi essere tassato e controllato , perchè gli unici che guadagnerebbero sono quelli che lo hanno costruito , e dato che i materiali di costruzione sono alla portata di qualunque ( qualunque ) officina ( non serve la tecnologia Fiat ) ecco che le multinazionali e le banche non guadagnerebbero una fava . Sono decenni che esiste il fotovoltaico , ma costa ancora tantissimo , perchè ? Perchè il silicio lo producono e lo lavorano pochissime aziende al modo , che guarda caso sono legate all'industria del petrolio , quindi se la gente protesta x l'inquinamento e x il caro prezzo del barile loro cosa fanno ? Ti producono energia pulita con il fotovoltaico , che chiaramente è controllato da loro : non vuoi il petrolio ? bene allora beccati il fotovoltaico , che ti costerà comunque una cifra spaventosa , più del petrolio , e così stiamo tutti bene , infinocchiati e contenti dell'energia "pulita " . Devi sapere che perfino Henri Ford quando ha tentato di commercializzare la Ford Torino con motore stirling è stato minacciato dai fabbricanti di denaro ed è stato costretto a rinunciare al suo progetto e ad abbandonare l'auto sperimentale , pensa a quanti anni sono passati , tantissimi ma il problema dell'anarchia e dell'apolitica dello stirling rimane , rimane e fa paura . Questo è in sintesi quello che penso io ma sarebbe interessante x tutti che ti rispondesse anche chi non è d'accordo o ha altre versioni . Ascoltiamoli . Ciao . S .

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              • Ciao a tutti, sono alla progettazione di un classico gamma recuperando un cilindro di una falciatrice. Come letto su un vecchio post di Furio la mia intenzione era quella di effettuare delle prove a temperature costanti variando la corsa del displacer e quindi la lunghezza del cilindro per monitorare l'andamento del numero di giri in funzione del rapporto Vc/Ve Un'altra prova che mi piacerebbe fare è lasciare inalterato il volume di espansione ma variare il rapporto diametro/corsa del displacer. Per fare ciò, chiaramente ho bisogno del motore funzionante. Con il dimensionamento del displacer ci sono quasi, da quello che ho visto sul libro del prof Naso sui diagrammi di Walker il rapporto Vc/Ve diminuisce con l'aumento della temperatura. Quindi stabilita la temperatura di funzionamento, pensavo di fare un foro in una vecchia stufa a legna e infilarci la testa calda del cilindro, posto il volume morto relativo Vd/Ve a 0,1 trovo indicativamente il mio rapporto di volumi. Il problema più grosso che sto affrontando è come limitare il ponte termico sul cilindro del displacer. Pensavo di separarlo in due pezzi e unirli con due flange e mettere una guarnizione con una bassa trasmissione termica, ma non ho idea di che materiale utilizzare. Teflon? Non so se brucia però è facile da reperire, me ne servirebbe una lastra. Se no avevo sentito parlare di una lastra grafitata, ma non ho idea di dove reperire quel tipo di materiale. Se qualcuno avesse informazioni a riguardo e volesse indicarmele gliene sarei molto grato.
                Ciao.A.

                Edited by axl2 - 27/8/2007, 02:10

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                • ciao, axl2

                  secondo me, in quel posto che descrivi tu, l'unica cosa da mettere e un bel rigeneratore.
                  Naturalmente, come dici, e bene diminuire il calore che scorre lungo il cilindro del displacer, lo stesso vale anche per il displacer stesso, per le sue pareti, ma il calore che si perde di piu sta nell'aria, che passa ogni ciclo dalla parte calda alla parte fredda e viceversa.
                  La ceramica e un buon materiale.

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                  • Ciao Malibus, l'idea del rigeneratore che tu poni è secondo me molto importante. Qualcosa del genere l'avevo pensata, ma ho idea di effettuare una prova più avanti. In pratica volevo ridurre il meato tra pistone e cilindro e inserire un tubo nel displacer con le estremità in comunicazione con la parte alta e quella bassa del displacer. All'interno di questa cavità inserirei lana di rame, o materiali simili.
                    Per la guarnizione ho trovato un' azienda di Brescia, la Carrara, che produce lastre in grafite pura. Dovrebbe andar bene,c'è scritto che si usano proprio per gli scambiatori di calore, la temperatura massima è di 550°C ma dice anche che lavorando con aria o ossigeno è bene non superare i 400°C, forse un po pochini.
                    Saluti.A.

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                    • Saluti a tutti ! Ferie finite e adesso ricomincio a smazzarmi con il beta , sono rimasto fermo alla fusione della camera fredda . Anche io penso che l'idea di un rigeneratore in quella zona sia buona x evitare il ponte termico , in ogni caso prima o dopo il rigeneratore bisogna farlo e quello è il posto giusto . X adesso voglio provare ad avvolgere del filo di rame attorno al displacer e vedere cosa succede , poi lo tolgo e confronto i risultati .
                      X la guarnizione ti posso dire com'è quella che sto usando . Dunque , il costo è di circa 70 euro al m/q ( al foglio ) , i fogli sono quadrati con i lati da metro e sono rigorosamente piani x chè se li arrotoli la grafite si rompe , lo spessore è di 2 mm . Visto in sezione è composto da due strati di grafite e in mezzo c'è un foglio sottilissimo ( un paio di decimi ) di inox . Lo si taglia abbastanza bene con un buon paio di forbici da elettricisti nuove e comunque ben affilate oppure con un cutter incidendo la lastra su una tavola in legno o cartongesso . La guarnizione finita , così come la lastra è abbastanza delicata x chè se la pieghi la grafite si spezza ma ho notato che x i nostri scopi tiene bene lo stesso , la puoi comprimere quanto ti pare perchè ha una deformazione x schiacciamento abbastanza bassa e anche radialmente non sborda , eventuali fori x il passaggio di bulloni vengono bene con una comune fustella , la temperatura max è di 700 ° ma io sono andato anche oltre . Però non mi ricordo come si chiama , domani vedo se ho conservato il cartaceo . Se servono le foto non è un problema . Saluti . S.

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                      • Ciao Spartano, ben tornato. Spero che abbia passato delle buone vacante, ma adesso bisogna tornare al lavoro. 70 euro se sono da spendere si spendono. Con un metro quadro poi di guarnizioni me ne procuro in abbondanza. Il filo di rame attorno al displacer è una buona idea. Se guardi le foto del sito di quell'inglese che ha utilizzato una falciatrice (credo sia alla pagina 3 di questa discussione,linkato da Furio) si vede bene che sul cilindro del displacer all'altezza della zona critica,dove c'è contatto tra la zona calda e quella fredda,ci ha messo un bell' anello attorno,credo sia di alluminio fuso in uno stampo, come fai te. Non so, forse quell'anello, raccoglie calore dalla parte alta e evita che si trassmetta alla parte bassa. Comunque non ho notato flangie, il corpo è un pezzo unico. Ho trovato in una officina tubi vari in ferro e inox. Quello che uso per cilindro è in ferro con diametro interno di 82mm. Per displacer ho due possibilità: ferro poco spesso con diametro di 80mm, oppure inox ma con diametro di soli 76mm. Nel primo caso il meato è piccolo, 2 mm, nell'altro troppo grande 6mm. Che sfiga. Volevo provare con il flessibile a tagliare longitudinalmente quello di 80 mm per portarlo a 78. Rincongiungendo con una saldatura. Solo che ho paura che la saldatura farebbe spessore e rischierebbe di sfregare contro la camicia del pistone. Per evitare il ponte termico a 2/3 terzi del cilindro metterei due flange, tra loro due anelli di acciaio inox con spessore 5 mm alternati da guarnizioni di lastra grafitata opportunamente tagliata.
                        Saluti.A.

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                        • CITAZIONE (axl2 @ 31/8/2007, 03:49)
                          Ciao Spartano, ben tornato. Spero che abbia passato delle buone vacante, ma adesso bisogna tornare al lavoro. 70 euro se sono da spendere si spendono. Con un metro quadro poi di guarnizioni me ne procuro in abbondanza. Il filo di rame attorno al displacer è una buona idea. Se guardi le foto del sito di quell'inglese che ha utilizzato una falciatrice (credo sia alla pagina 3 di questa discussione,linkato da Furio) si vede bene che sul cilindro del displacer all'altezza della zona critica,dove c'è contatto tra la zona calda e quella fredda,ci ha messo un bell' anello attorno,credo sia di alluminio fuso in uno stampo, come fai te. Non so, forse quell'anello, raccoglie calore dalla parte alta e evita che si trassmetta alla parte bassa. Comunque non ho notato flangie, il corpo è un pezzo unico. Ho trovato in una officina tubi vari in ferro e inox. Quello che uso per cilindro è in ferro con diametro interno di 82mm. Per displacer ho due possibilità: ferro poco spesso con diametro di 80mm, oppure inox ma con diametro di soli 76mm. Nel primo caso il meato è piccolo, 2 mm, nell'altro troppo grande 6mm. Che sfiga. Volevo provare con il flessibile a tagliare longitudinalmente quello di 80 mm per portarlo a 78. Rincongiungendo con una saldatura. Solo che ho paura che la saldatura farebbe spessore e rischierebbe di sfregare contro la camicia del pistone. Per evitare il ponte termico a 2/3 terzi del cilindro metterei due flange, tra loro due anelli di acciaio inox con spessore 5 mm alternati da guarnizioni di lastra grafitata opportunamente tagliata.
                          Saluti.A.

                          Ciao Axl2. Se ti posso dare un consiglio è quello di usare anche la camera del displacer in inox perchè se usi ferro comune si ossida troppo ogni volta che riscaldi , il ferro contiene carbonio e quando lo porti a 700/ 800 ° questo si combina con l'ossigeno presente in aria e forma ossidi sia interni che esterni alla camera calda , quelli esterni formano una crosta che cade all'esterno ma quelli interni cadono dentro la camera e possono depositarsi sul fondo fino a tappare parzialmente il foro di uscita del fluido e possono anche sporcare /intasare lo scorrimento dello stelo che è collegato al displacer , in pratica possono bloccarti tutto . Sarebbe meglio usare un tubo in inox sia x la camera che x il displacer , va bene anche un volgare 304 x il momento , ma il ferro no . Il meato da 2 mm non è affatto piccolo anzi è perfetto , ho notato che è meglio avere un millimetro in meno che uno in più . Se vuoi tagliare un tubo nel senso longitudinale x ridurlo di diametro puoi farlo senza problemi , però la saldatura falla solo sull'esterno e falla a punti aspettando qualche secondo tra un punto e l'altro x chè il pezzo si raffreddi , in questo modo riduci l'effetto " banana " e non corri il rischio di sfondare e di fare gocce all'interno del tubo , questo vale x qualsiasi tipo di materiale . X quello che dici sul ponte termico sono d'accordo , però come primo esperimento non perderei molto tempo e fatica x evitarlo , io direi di accettarlo così com'è posticipando il problema x le migliorie successive e concentrandomi adesso solo sul problema primario che è il raffreddamento . Può sembrare una stupidaggine ma il problema vero è proprio questo , il raffreddamento . Lascia perdere x adesso il ponte termico , le flangie in inox costano una barca e comunque stai costruendo un prototipo che andrà migliorato quindi non perdere tempo e soldi in dettagli ( adesso mi *****ano ) e vai al sodo , basta che giri e ci vuole poco , ma non è detto che giri al primo colpo quindi meno soldi spendi e meglio è . Ciao . S .

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                          • Ciao Spartano ti ringrazio per i consigli tecnici ma sopratutto pratici. Le uniche esperienze che ho fatto sulla lavorazione dei metalli risalgono al biennio delle superiori all'ITIS. La materia si chiamava "Aggiustaggio" e l'ho sempre portata nel cuore. Lì ho conosciuto il blu di prussia, le frese, il tornio invece l'ho solo visto da lontano, tutt'ora per me rimane una macchina avvolta da un alone di mistero. Scusa la domanda di basso profilo tecnico, ma l'acciaio inox può essere saldato da una comune saldatrice ad arco voltaico? Ricordando il tuo video ho visto in sottofondo nel tuo laboratorio delle bombole forse per il cannello, ci vuole quello per poter saldare l'inox? Se così fosse sarei già tagliato fuori, l'unica mia speranza è un lontano parente che si costruisce trattori da solo e ha una piccola officina meccanica. Solo che fa il contadino, adesso è impegnato con la fine della raccolta delle pesche, poi verrà il tempo di vendemmia, insomma rischio di far fare le ragnatele al mio motore. Quello che dici sul ponte termico, sopratutto per le mie condizioni è verissimo (magari ti *****erà chi ha conoscenze e capacità di molto superiori alle mie). A me non importa che una parte del calore venga disperso e si riduca il rendimento, a me importa solo che il motore giri e già per questo di strada da fare ne ho molta.
                            Saluti.A.

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                            • Buono il biennio e l'aggiustaggio ! Buono l'Itis ! Vedi le stupidaggini che fanno ? E poi la chiamano scuola !!! Ma di cosa ? Un mio amico che di mestiere ha uno studio ben avviato di progettazione di impianti elettrici ha fatto i tuoi stessi studi , è un Perito elettrotecnico , ma ha usato la fresa , il tornio , perfino accenni avanzati sulla forgiatura !!! Il blu di prussia era di casa e c'erano anche accenni sulle fusioni . In pratica ti insegnavano a costuire un motore partendo dal minerale ! Adesso ti insegnano a non imparare . Bah , e poi mi dicono che sono critico . X concludere uno dei suoi figli ha seguito lo stesso percorso con la differenza che ha proseguito gli studi fino alla laurea , bello bellissimo e gratificante . Pensi che sia in grado di riconoscere un tornio da una fresa o da un centro di lavoro ? No perchè non serve , è una cosa inutile . Non continuo con il resto x ovvi motivi . W la sQuola !!! Tornando a noi sei un fortunato x chè puoi vantarti di avere fatto un pò di aggiustaggio , materia sublime e indimenticata . La domanda che mi fai non è affatto di basso profilo tecnico , anzi adesso devo farmi un bel mazzo x riuscire a risponderti , ma non è un problema . Allora , l'acciaio inox lo puoi saldare con qualsiasi macchina ad arco voltaico purchè generi una corrente continua e non alternata , non basta ancora x chè deve anche generare una tensione più alta di quella che si usa x saldare con i comuni elettrodi acidi o rutili . X non farla lunga diciamo che con una vecchia saldatrice statica portatile ( quelle che pesavano una ventina di chili ) saldi con molta difficoltà l'inox , non saldi con un elettrodo basico , non saldi con un cellulosico . Con una saldatrice portatile moderna , cioè una " elettronica " che raddrizza la corrente usando una scheda elettronica al posto dei vecchi ponti di diodi o delle vecchie ma sempre validissime saldatrici rotative , puoi saldare benissimo anche l'inox ma deve essere ben fatta altrimenti l'arco ti si spegne in continuazione e riesci a saldare solo x punti . Il consiglio è quello di provare prima dell'aquisto , se non te la fanno provare non prenderla assolutamente . Se la provi deve essere in grado di consumare un elettrodo intero senza mai fermare l'arco , se lo fa una sola volta è un pacco . Ripeto : è un pacco . La bombola che si vede sul filmato è di argon ed è collegata ad una saldatrice TIG ( Tungsten Inert Gas ) , anche questo è un sistema di saldatura ad arco voltaico ma è totalmente diverso dagli altri x chè l'arco è " puro " nel senso che è proprio un'arco voltaico vero e proprio che si innesca tramite un circuito che crea un'alta frequenza , è un tipo di saldatura molto pulito e adatto a saldare ferro , rame , bronzo , ottone , alluminio , inox , titanio ecc , ma è anche molto costoso , è un tipo di saldatura che usano solo i professionisti e chi costruisce prototipi , insomma se devi saldare inox x costruire il displacer o altre parti ti conviene usare una qualunque saldatrice elettronica ad elettrodo da riporto , se hai problemi non farti problemi e fischia forte che ti sento e ti consiglio . Una saldatrice di questo tipo ( ad elettrodo ) costa pochissimo , intorno ai 350 / 400 euro e la usi in casa .
                              Ciao . S.

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                              • Ciao Spartano meglio tralasciare la scuola, vah. Ho smesso di fare ingegneria quando ho visto i laboratori. Io poi seguivo il corso di ingeneria aeronautica dell'università di Bologna con sede distaccata a Forlì.In pratica il laboratorio era un piccolo hangar dentro all'aeroporto pieno zeppo di vecchi aerei messi lì a prendere la polvere. Quello era il laboratorio. Al quel tempo facevo aeromodellismo e per curiosità portai una piccola elica al professore per sapere come calcolare (conoscendo il passo e il diametro) la spinta effettiva che forniva in base al numero di giri. Quello si mise a fare mille calcoli poi quando vide che non ci tirava fuori un ragno dal buco si gira verso gli assistenti e fa: "Dove si va qua di bello a mangiare?" Era una maniera carina per dirmi che era ora che me ne andassi. Tornando a noi e stendendo un lungo velo pietoso, una saldatrice in casa ce l'ho, ma credo sia di quelle che non vanno bene, dove la corrente di uscita è alternata. Pesa un sacco, visto il trasformatore, si chiama URANO 160, sulla targhetta c'è scritto Uo 43-48V, diametro massimo dell'elettrodo 3,15mm, corrente massima di 115A. A questo punto pensavo come prima prova di tagliare i tubi e i vari tappi e di farmeli saldare da un saldatore che usa il tuo sistema a TIG. Visto i tuoi consigli ho aumentato il diametro del displecer al doppio di quello del pistone, per la corsa volevo fare delle prove variando il raggio di manovella. Devo studiare un sistema per variare la lunghezza del cilindro del displacer senza doverne fare uno nuovo tutte le volte, per esempio mettendo all'interno dei dischetti sul fondo per fare da spessore e toglierne uno alla volta per aumentare lo spazio della corsa. Per il raffreddamento pensavo di fare uno stampo con dei tubi di rame all'interno come hai fatto tu, spero non mi chiederai il copyright. Ti terrò informato sugli sviluppi.
                                Ciao e grazie

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                                • Alla faccia dell'insegnante ! Immagino che abbia sudato molto x l'invano sforzo ! Anche io sono un ex aereomodellista ma volavo sono con quelli ad elastico , quelli con matasse che allunghi fino a 5 metri e poi le carichi con il trapano a mano e che se si rompono in volo ti esplode l'aereo . E' così che ho imparato a costruire le eliche , era divertente ma adesso non ho più tempo . X la saldatrice , non sono sicuro che esca in alternata perchè anche se è di quelle vecchie che pesano molto portebbe avere anche un raddrizzatore serio , comunque x toglierti il dubbio prova a saldare con un'elettrodo inox da 2 mm , non deve incollarsi se non all'inizio ( questo x chè è freddo e/o umido , bisognerebbe sempre preriscaldarli ) , mentre saldi non deve riscaldarsi fino alla base , deve scorrere e fondere senza mai fermare l'arco . Se ti fa problemi prova anche ad invertire la polarità dei cavi ( pinza e massa ) e riprovi , se non migliora non c'è niente da fare . Comunque detto fra noi , saldare un lamierino di inox da 1 mm ad elettrodo ................non dico che non si può fare perchè una volta il tig era una cosa da ricchi , però ti fai un mazzo notevole e devi avere una "mano" allenatissima , meglio andare x punti , meglio ancora lasciare il problema a qualcun'altro quindi se conosci qualcuno che salda in tig vai tranquillo e diventa suo amico . Variare la corsa del displacer sarebbe una bella cosa ma per il momento non mi concentro su questo perchè ho la fortuna e la possibilità di ricostruirne un'altro senza grossi problemi , ma se li avessi la penserei come te . Sì , fai degli dischi forati al centro da infilare sullo stelo del displacer e poi fai delle flangie x distanziare la camera dello stesso , però bisogna trovare il modo di fissare i dischi sullo stelo , anzi no , potresti forare e filettare due fori sul fondello del displacer , poi x tapparli ci metti due vitine a testa svasata , poi se ci aggiungi un disco lo fai forato passante anche questo e lo fissi con due vitine un pò più lunghe , se ci aggiungi un'altro disco segui sempre lo stesso procedimente cambiando solo la lunghezza delle viti a testa svasata , oppure ne usi solo due e sempre quelle ma lunghe quanto la somma di tutti gli spessori . X le flangie della camera non puoi farle dello stesso spessore degli anelli x chè devi tenere conto anche delle guarnizioni , queste le devi usare x forza ma basta calcolare lo spessore max quando sono schiacciate . Per il raffreddamento aspetta ancora qualche giorno x chè non l'ho ancora provato e non so fino a quanto funziona , in ogni caso ho anche un'altra soluzione in cui non serve fondere niente perchè è solo una lavorazione meccanica semplicissima . Fammi provare ma non sperare che ti regali il copyrigth . Se funziona ti costerà ...............................una bottiglia di rosso della tua zona ! Ciao . S.

                                  Commenta


                                  • Ciao Spartano ho passato tutto il pomeriggio a provare di saldare dell'acciaio, adesso ti racconto. Avevo tre saldatrici a disposizione, e ho comprato gli elettrodi per l'inox (50 cent cadauno, mazza!) che avevi detto. Ho inziato con due pezzi di tubo di 4mm di spessore. La saldatura faceva schifo e non era pulita però teneva e ce l'ho fatta al primo colpo. Motivato sono passato al tubo che dovrebbe fare da displacer, da poco più di 1mm di spessore: La saldatura lonitudinale della macchina verso il fondo era venuta male, così ho provato a chiudere la fessura. Qui sono iniziati i primi guai. Bastava toccare con l'elettrodo il corpo per forare e sfondare di là. Per ogni buco chiuso me ne si aprivano tre. Alla fine il taccone della saldatura era spesso 5mm e visto che il displacer deve muoversi nel suo cilindro ho cercato di limare via tutto col flessibile ma non ho fatto altro che aprire altri buchi tirando via la saldatura, comesi vede nella fotoi Per fortuna ho un'altro tubo ancora inviolato, lunedì mattina vado da un saldatore nella zona industriale e gli do tutti i pezzi da saldare.
                                    Per il pagamento del copyright non c'è problema, sai qual è il miglior santo di Romagna? Il San Giovese. Se mi fai sapere come va il raffreddamento te ne spedisco una bella cassa.
                                    Saluti.A.

                                    Commenta


                                    • Ahi Ahi , è questione di mano e di amperaggio , su un giunto con spessore da 1 mm devi andare x punti abbassare l'amperaggio e cambiare di conseguenza il diametro dell'elettrodo usando quelli da 1.6 mm , ma non è semplice spiegare il procedimento . Mentre ti alleni fai saldare tutto a chi ha un tig e se puoi farlo chiedigli dei particolari che ti aiutino sulla saldatura ad elettrodo , poi con calma riprovi . Buono il San Giovese ! Però è sufficente una bottiglia !
                                      Sono ancora in alto mare x la prova perchè ci sono delle complicazioni a cui non avevo pensato ma sono solo tecniche quindi non è un grosso problema . Dammi ancora qualche giorno e vediamo come va . Ho trovato un motore bicilindrico a due tempi , è un vecchio BMA 250 cc Inglese , era montato su quelle macchinette a tre ruote degli anni 70 . L'ho smontato e gira tutto su cuscinetti ed è bello compatto , appena ho tempo faccio qualche foto . X eliminare i vari fori e travasi non lo farò incamiciare , ho pensato di riempirli con una fusione di alluminio x chè mi costa di meno , ma non lo farò adesso perchè devo concludere con l'altro , ti farò sapere . Ciao . S.

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                                      • Ber colpo Spartano! Un bel 250 bicilindrico! Non vedo l'ora di vedere qualche foto! Il fatto che giri su cuscinetti è buonissimo, scommetto che quando farai la solita prova di far girare il volano a mano farà un sacco di giri.Con lo sfasamento come siamo messi? Sono proprio curioso di vedere quando chiuderai le luci, ma prima è giusto concludere prima con l'altro, sarà la tua base di partenza.
                                        Io mentre aspetto che il displacer e il cilindro siano saldati da chi di dovere (cioè non da me), stavo cercando di riuscire a trovare il modo per calcolare la pressione dentro al motore per poter tracciare qualche diagramma P-V (con la buona approssimazione della teoria di Smith). Nel libro dell'Ing Naso però ci sono i riferimenti per una configurazione alfa e niente per il gamma, non è che sapresti consigliarmi qualche testo, anche in Inglese che tratti dell'argomento?
                                        Saluti.A.

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                                        • Ariciao, volevo solo puntualizzare il fatto del rapporto dei volumi di pag 176. Nella guida rombica non c'è scritto il valore del raggio di manovella. Non riesco a capire come hai fatto a calcolare le corse del pistone e del displacer.
                                          A pagina 50 (non so se lo avevi già notato)c' è un diagramma di un beta. Il delta V è di 240cc, e parte da 800cc.
                                          La mia supposizione era se i 240cc erano il volume spazzato dal pistone di potenza, e gli 800cc fissi erano il volume spazzato dal displacer (che comunque resta fisso) e i volumi morti. Volendoli tralasciare per semplicità, verrebbe un rapporto di volumi di lavoro di 3,5.Cosa ne pensi?
                                          Ciao.

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                                          • Ciao a tutti.
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                                            • Ciao Furio
                                              Ciao a tutti

                                              Da tempo seguo il forum e mi son letto tutto il 3d che ho trovato molto interessante.
                                              Sono in fase di raccolta di idee e prima progettazione di uno stirling (dovrebbe essere un gamma se ho capito bene le differenze) alimentato da un concentratore solare parabolico.
                                              La mia intenzione era di costruire innanzitutto la parabola per avere un dato circa la temperatura utile che potrei ottenere e in seguito (non so ancora come) dimensionare correttamente il motore.
                                              Appena inizio la realizzazione pratica se vi interessa posto delle foto.
                                              Nel frattempo sto' pensando anche al motore vero e proprio e in questo manco a dirlo ho diversi dubbi..
                                              Premetto che sono meccanico, dispongo di officina completa di tornio e ho buone conoscenze elettroniche.

                                              Il primo dubbio che mi viene e' sul materiale del dislocatore, secondo voi alla fine qual'e' il materiale migliore indipendentemente dalla difficolta' di lavorazione o dalla reperibilita' ?

                                              Grazie a tutti e complimenti per il forum.
                                              Eddy

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                                              • Ciao Eddy e bentrovato:
                                                Anche io sto progettando uno stirling da ricavarne dell'energia utile, mi bastano anche qualche centinaia di Watt vedendo che è la mia prima esperienza, aparte i diversi modellini dimostrativi.
                                                Per il dislocatore ti consiglio fortemente l'acciaio inox o alluminio se devi restare su temperature non molto alte.Quello che io farò lo ricavo da una cartucia di olio idraulico in acciaio e il pistone dislocante lo farò in acciaio sottile o in alluminio per ridurre i pesi e di conseguenza diminuire le sollecitazioni dei cinematismi.
                                                Poi come hai detto tu "indipendentemente dalla difficolta' di lavorazione o dalla reperibilita'" credo che il miglior materiale sia il titanio, ma va a trovarlo.
                                                Se sei meccanico e hai il tornio, e magari fresa, non avrai problemi a fare la maggior quantità dei pezzi che ti servono alla tua realizzazione.
                                                Di che dimensioni vorresti fare il tuo stirling?
                                                Saluti,
                                                Gustavo

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                                                • Ciao

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                                                  Per ora sto' realizzando la parabola e ho gia' alcuni problemi (anche di tempo <_< ); comunque dovrebbe avere un diametro di circa 2,5 mt per cui credo che un po' di calore lo ottenga .

                                                  Per il dimensionamento del motore .. non ho idea pero' ho a disposizione un tubo di ferro diametro 140 spessore ragionevole e pensavo di usare quello opportunamente lavorato .

                                                  Per il dislocatore di titanio mi sa che mi vien a costare un po' troppo .. optero' per l'alluminio <img src=">

                                                  Come pistone ho un piccolo compressore volevo recuperare l'albero e il cilindro pistone e montarlo su un carter prevedendo gia' la possibilita' in futuro di pressurizzarlo

                                                  Il tutto e' legato al tempo che ho ..

                                                  ciao
                                                  Eddy

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                                                  • Ciao!
                                                    Ammazza!!! 2,5 m di diametro son quasi 5 mq, te ne viene fuori di energia li!
                                                    Per il compressore potresti utilizzare anche lo stesso carter, ti risparmieresti tutta la lavorazione dei supporti dell'albero,cuscinetti, ecc, li avresti già montati, elimini solo la testata e ci piazzi il displacer.
                                                    Il tempo... brutto fattore, vorrei anche io averne tanto....
                                                    Tienici aggiornati! Anche io sono molto interessato ad uno stirling solare.
                                                    Saluti
                                                    Gustavo

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                                                    • buonasera a tutti!mi chiamo gioacchino,sono nuovo di queste parti,ho trovato questo forum molto interessante ed utile in quanto anch'io mi sto adoperando per costruire uno stirling.sono ancora in fase di progettazione e recupero pezzi (ho già a disposizione un disco di acciaio come volano,un cilindro ad aria di un vecchio compressore ed un paio di bielle di due vespe per la trasmissione)in pìù ho a disposizione tornio e trapano a colonna.partendo dalla mia posizione pessimistica(secondo me un motore del genere non funzionerà mai)volevo chiedere se qualcuno ha notizia di stirling funzionanti,cioè che abbiano dato dei risultati positivi,della tipologia con i due cilindri dispositi a 90°gradi tra loro,per capirci simili all'avatar di furio(che ringrazio di cuore per la quantità di informazioni immesse nel forum).sto provando a realizzarlo in quel modo il mio stirling;se qualcuno ha tempo e voglia di rispondermi lo ringrazo già da ora!!

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                                                      • Ciao Zio B:
                                                        Ma chi ti ha detto che un motore del genere non funzionerà mai? Pessimista sei! In commercio ce ne sono anche di decine di KW.
                                                        Vorresti fare uno Stirling tipo Alfa.... Ti consiglierei il gamma per iniziare, anche gran parte di quelli in commercio sono gamma.
                                                        Chiedi notizie di stirling funzionanti, ma devi essere più esplicito, cosa cerchi? Modelli dimostrativi, motori di centinaia di watt, qualche KW, pompe per l'acqua a stirling, generatori.... C'è un mondo di stirling intorno a te, tutto intorno a te.... <img src=">
                                                        Saluti
                                                        Gustavo

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                                                        • grazie gustavo,io parto sempre da una posizione pessimistica,poi se funzionerà sarà veramente una gran soddisfazione!!!comunque si,mi sono concentrato su il tipo alfa,il mio problema ora è dimensionare il cilindro dove avviene l'espansione(pensavo di farlo in tlefon o alluminio),modificare in modo corretto il volano e poi tutti i particolari di trasmissione. Il problema è che non sono ancora convinto del tutto riguardo alle successioni delle fasi e quindi alla composizione del ciclo teorico.Cose che ritengo fondamentali per l'esatto dimensionamento.appena trovo il tempo per fare uno schizzo approssimativo della mia idea magari mi dici cosa ne pensi.

                                                          ciao ciao (grazie)

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                                                            Il gamma perdona molto di più.
                                                            Intanto studiati bene il ciclo e cosi capirai bene come dimensionarlo.
                                                            Saluti

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                                                              http://www.bekkoame.ne.jp/~khirata/academi...idt/schmidt.htm

                                                              faccio due conti e vedo se mi viene una potenza accettabile...

                                                              grazie mille
                                                              saluti

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