Dovendo realizzare un impianto fotovoltaico a breve, ed essendo irresistibilmente attratto dai giocattoli costosi, mi sono chiesto se aveva più senso un impianto per soddisfare i miei consumi attuali, o anche quelli aggiuntivi di un'ipotetica auto elettrica che dovessi acquistare nei prossimi anni.
La risposta si è rivelata meno banale del previsto. Seguitemi nei ragionamenti.
Il mezzo di cui ho più informazioni è l'Aptera, quindi userò questo come metro di misura.
Il mezzo a motore termico più simile per fare i confronti secondo me è rappresentato da un'utilitaria "fashion" 2 posti dalle prestazioni brillanti ma non sportive. Scelgo la Smart Pulse turbo benzina come metro di paragone.
Col configuratore Smart online calcolo 13500 € di costo veicolo, contro i 25000 $ dell'Aptera, ovvero al cambio circa 18500 €. Ovviamente se la commercializzeranno anche in Italia il costo sarà più alto, ma per il momento procediamo con i ragionamenti.
Ipotizziamo che la Smart faccia 20 km/litro @ € 1,12.
L'Aptera dichiara 100 miglia di autonomia con la batteria da 13 kWh, che tradotti diventano 12 km/kWh. Io qui non mi fido assolutamente, perché i dati non sono ancora stati verificati, e cautelativamente abbasso a 10 km/kWh la percorrenza.
Come assicurazione ipotizzo di ottenere il 50% di riduzione sui veicoli elettrici, e una simile riduzione la prevedo anche sui costi di manutenzione.
Per il bollo, visto che si tratta di un veicolo probabilmente non classificato autovettura, prevedo 0 € per i primi 5 anni e lo stesso bollo della Smart nei successivi.
Come aumento costi negli anni prevedo un 3% e un uguale tasso di attualizzazione dei valori.
Ora viene il difficile: integrazione col fotovoltaico. Per i dettagli vi invito a documentarvi sul relativo sotto-forum.
Diciamo che con una percorrenza prevista di 15000 km/anno e un consumo elettrico di 10 km/kWh ci serviranno almeno 1500 kWh/anno aggiuntivi rispetto ai consumi abituali.
Con una producibilità impianto di 1100 kWh/kWp (realistica per il nord Italia) serviranno circa 1,36 kWp in più.
A ben vedere, il costo dell'elettricità non sarebbe comunque zero, perché l'auto la caricherei di notte, e con il servizio di scambio sul posto da fonte fotovoltaica, il kWh acquistato di notte costa 0,18 mentre quello prodotto di giorno 0,145 circa. Quindi imputo 0,045 €/kWh come costo di rifornimento.
Per costuire un bel foglio Excel mancano ancora 2 informazioni: la tariffa incentivante del fotovoltaico (nel nostro caso 0,42 €/kWh) e la stima di vita dei due veicoli da confrontare, diciamo assolutamente non più di 10 anni.
Visto che entrambe le auto verrebbero quindi rottamate a metà del Conto Energia, spezzo il costo di impianto in 2 tranche, per non imputare al veicolo elettrico il 100% del costo di quegli 1,36 kWp, ma solo la fetta ragionevolmente destinata ad esso.
Il costo degli impianti fotovoltaici residenziali viaggia in questo periodo sui 6 €/Wp, ma cogliendo l'occasione di un'installazione già pianificata (come nel mio caso), la differenza di costo tra un 3k e un 4,5k si riduce a 4,5 €/Wp. Il valore che spaccherò in due e imputerò all'anno 0 e all'anno 11 sarà quindi 4500*(1500/1100) = 6136 €.
Con il foglio elettronico davanti mi sono calcolato anche il VAN (valore attuale netto dell'investimento) nelle varie ipotesi che il veicolo venga rottamato o venduto dopo 1, 2, 3 ... anni dopo l'acquisto. In realtà in questo caso si tratta di un VAN al contrario, perché è una spesa e non di un investimento, ovvero VAN inferiore = risultato migliore.
Nel foglio elettronico quindi trovate i costi totali nell'ipotesi che il veicolo venga rottamato dopo X anni, ipotizzando nullo il valore di rivendita (dopo 10 anni anche una Smart varrebbe pochino sul mercato...)
Il risultato mi ha un po' sorpreso: grazie al FV bastano 4 anni perché il mio giocattolone elettrico sia conveniente (e di tanto) rispetto alla Smart, e anche aumentando il pessimismo nello scenario non ci si sposta di molto.
L'unico costo aggiuntivo non valutato è il costo della privazione della parte di tetto destinata ad alimentare l'Aptera. Ovvero un ipotetico canone di affitto.
Il beneficio aggiuntivo non monetizzato è il gusto perverso di viaggiare non solo ad emissioni zero, ma anche usando energia pulita. Per un'azienda il valore pubblicitario dell'operazione non sarebbe indifferente.
Comunque... nell'Excel allegato le celle grigie sono quelle sotto formula, le bianche si possono modificare per vedere come cambia lo scenario.
La risposta si è rivelata meno banale del previsto. Seguitemi nei ragionamenti.
Il mezzo di cui ho più informazioni è l'Aptera, quindi userò questo come metro di misura.
Il mezzo a motore termico più simile per fare i confronti secondo me è rappresentato da un'utilitaria "fashion" 2 posti dalle prestazioni brillanti ma non sportive. Scelgo la Smart Pulse turbo benzina come metro di paragone.
Col configuratore Smart online calcolo 13500 € di costo veicolo, contro i 25000 $ dell'Aptera, ovvero al cambio circa 18500 €. Ovviamente se la commercializzeranno anche in Italia il costo sarà più alto, ma per il momento procediamo con i ragionamenti.
Ipotizziamo che la Smart faccia 20 km/litro @ € 1,12.
L'Aptera dichiara 100 miglia di autonomia con la batteria da 13 kWh, che tradotti diventano 12 km/kWh. Io qui non mi fido assolutamente, perché i dati non sono ancora stati verificati, e cautelativamente abbasso a 10 km/kWh la percorrenza.
Come assicurazione ipotizzo di ottenere il 50% di riduzione sui veicoli elettrici, e una simile riduzione la prevedo anche sui costi di manutenzione.
Per il bollo, visto che si tratta di un veicolo probabilmente non classificato autovettura, prevedo 0 € per i primi 5 anni e lo stesso bollo della Smart nei successivi.
Come aumento costi negli anni prevedo un 3% e un uguale tasso di attualizzazione dei valori.
Ora viene il difficile: integrazione col fotovoltaico. Per i dettagli vi invito a documentarvi sul relativo sotto-forum.
Diciamo che con una percorrenza prevista di 15000 km/anno e un consumo elettrico di 10 km/kWh ci serviranno almeno 1500 kWh/anno aggiuntivi rispetto ai consumi abituali.
Con una producibilità impianto di 1100 kWh/kWp (realistica per il nord Italia) serviranno circa 1,36 kWp in più.
A ben vedere, il costo dell'elettricità non sarebbe comunque zero, perché l'auto la caricherei di notte, e con il servizio di scambio sul posto da fonte fotovoltaica, il kWh acquistato di notte costa 0,18 mentre quello prodotto di giorno 0,145 circa. Quindi imputo 0,045 €/kWh come costo di rifornimento.
Per costuire un bel foglio Excel mancano ancora 2 informazioni: la tariffa incentivante del fotovoltaico (nel nostro caso 0,42 €/kWh) e la stima di vita dei due veicoli da confrontare, diciamo assolutamente non più di 10 anni.
Visto che entrambe le auto verrebbero quindi rottamate a metà del Conto Energia, spezzo il costo di impianto in 2 tranche, per non imputare al veicolo elettrico il 100% del costo di quegli 1,36 kWp, ma solo la fetta ragionevolmente destinata ad esso.
Il costo degli impianti fotovoltaici residenziali viaggia in questo periodo sui 6 €/Wp, ma cogliendo l'occasione di un'installazione già pianificata (come nel mio caso), la differenza di costo tra un 3k e un 4,5k si riduce a 4,5 €/Wp. Il valore che spaccherò in due e imputerò all'anno 0 e all'anno 11 sarà quindi 4500*(1500/1100) = 6136 €.
Con il foglio elettronico davanti mi sono calcolato anche il VAN (valore attuale netto dell'investimento) nelle varie ipotesi che il veicolo venga rottamato o venduto dopo 1, 2, 3 ... anni dopo l'acquisto. In realtà in questo caso si tratta di un VAN al contrario, perché è una spesa e non di un investimento, ovvero VAN inferiore = risultato migliore.
Nel foglio elettronico quindi trovate i costi totali nell'ipotesi che il veicolo venga rottamato dopo X anni, ipotizzando nullo il valore di rivendita (dopo 10 anni anche una Smart varrebbe pochino sul mercato...)
Il risultato mi ha un po' sorpreso: grazie al FV bastano 4 anni perché il mio giocattolone elettrico sia conveniente (e di tanto) rispetto alla Smart, e anche aumentando il pessimismo nello scenario non ci si sposta di molto.
L'unico costo aggiuntivo non valutato è il costo della privazione della parte di tetto destinata ad alimentare l'Aptera. Ovvero un ipotetico canone di affitto.
Il beneficio aggiuntivo non monetizzato è il gusto perverso di viaggiare non solo ad emissioni zero, ma anche usando energia pulita. Per un'azienda il valore pubblicitario dell'operazione non sarebbe indifferente.
Comunque... nell'Excel allegato le celle grigie sono quelle sotto formula, le bianche si possono modificare per vedere come cambia lo scenario.
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