Secondo degli studi la dieta mediterranea ha effetti protettivi sul
cervello, contribuendo a prevenire il declino cognitivo; essa è molto
importante per i suoi effetti benefici sulla salute. Dopo essersi
rivelata protettiva nei confronti di malattie cardiovascolari, tumori e
probabilmente di allergie e asma, lo studio ne segnala i potenziali
effetti protettivi sul cervello. È infatti emerso che chi segue questo
tipo di regime alimentare ha meno possibilità di andare incontro a un
modesto declino cognitivo, uno stadio tra il normale invecchiamento e la
demenza. Non solo, la dieta mediterranea ridurrebbe le possibilità di
sviluppare la malattia di Alzheimer
in chi già mostra segnali di difficoltà cognitive. L'aderenza ad un
modello di dieta mediterranea salutare si associa ad un significativo
miglioramento della salute così come dimostrato nello studio (F. Sofi et
al. Meta-analysis, BMJ september 2008), condotto su circa 1.500.000 di
persone, confollow up
variabile da 3 a 18 anni, ha dimostrato una riduzione pari al 13% sia
per l'Alzheimer che per il Parkinson, al 6% della mortalità da cancro,
al 9% per le malattie cardiovascolari ed ancora al 9% per la mortalità
totale. Recentemente gli studi di De Lorenzo e collaboratori , hanno messo in evidenza il possibile impatto
positivo sulla salute della dieta mediterranea biologica (dieta
italiana mediterranea di riferimento) rispetto a quella convenzionale,
in termini di riduzione dello stato infiammatorio e della disfunzione
endoteliale associata con l'obesità e le patologie renali. Sottolineano,
inoltre, per la prima volta, che il consumo giornaliero di alimenti
biologici nell'ambito della dieta mediterranea potrebbe essere collegato
ad una riduzione di omocisteina, fosforo, colesterolo totale,
microalbuminuria e ad un aumento della vitamina B12 nel sangue. Inoltre,
la Dieta Mediterranea, articolata in un intervento sugli stili di vita
più ampio in uno studio di follow-up clinico, ha migliorato la
circolazione a livello di arterie renali nella ipertensione essenziale.
Ciò si verifica attraverso la riduzione delle resistenze intrarenali, e
non comporta una modifica dell’insulino-resistenza. Attraverso questo
meccanismo vascolare la dieta mediterranea sembra in grado di modificare
una componente importante della patofisiologia della ipertensione
arteriosa e dell’arterosclerosi.
Da tutti questi fattori deriva una minore incidenza di patologie
cardiovascolari, che risulta essere particolarmente importante per i
pazienti con insufficienza renale cronica. Per tali ragioni è possibile
affermare che la dieta mediterranea svolga un ruolo fondamentale nella
longevità e nella qualità della vita.
cervello, contribuendo a prevenire il declino cognitivo; essa è molto
importante per i suoi effetti benefici sulla salute. Dopo essersi
rivelata protettiva nei confronti di malattie cardiovascolari, tumori e
probabilmente di allergie e asma, lo studio ne segnala i potenziali
effetti protettivi sul cervello. È infatti emerso che chi segue questo
tipo di regime alimentare ha meno possibilità di andare incontro a un
modesto declino cognitivo, uno stadio tra il normale invecchiamento e la
demenza. Non solo, la dieta mediterranea ridurrebbe le possibilità di
sviluppare la malattia di Alzheimer
in chi già mostra segnali di difficoltà cognitive. L'aderenza ad un
modello di dieta mediterranea salutare si associa ad un significativo
miglioramento della salute così come dimostrato nello studio (F. Sofi et
al. Meta-analysis, BMJ september 2008), condotto su circa 1.500.000 di
persone, confollow up
variabile da 3 a 18 anni, ha dimostrato una riduzione pari al 13% sia
per l'Alzheimer che per il Parkinson, al 6% della mortalità da cancro,
al 9% per le malattie cardiovascolari ed ancora al 9% per la mortalità
totale. Recentemente gli studi di De Lorenzo e collaboratori , hanno messo in evidenza il possibile impatto
positivo sulla salute della dieta mediterranea biologica (dieta
italiana mediterranea di riferimento) rispetto a quella convenzionale,
in termini di riduzione dello stato infiammatorio e della disfunzione
endoteliale associata con l'obesità e le patologie renali. Sottolineano,
inoltre, per la prima volta, che il consumo giornaliero di alimenti
biologici nell'ambito della dieta mediterranea potrebbe essere collegato
ad una riduzione di omocisteina, fosforo, colesterolo totale,
microalbuminuria e ad un aumento della vitamina B12 nel sangue. Inoltre,
la Dieta Mediterranea, articolata in un intervento sugli stili di vita
più ampio in uno studio di follow-up clinico, ha migliorato la
circolazione a livello di arterie renali nella ipertensione essenziale.
Ciò si verifica attraverso la riduzione delle resistenze intrarenali, e
non comporta una modifica dell’insulino-resistenza. Attraverso questo
meccanismo vascolare la dieta mediterranea sembra in grado di modificare
una componente importante della patofisiologia della ipertensione
arteriosa e dell’arterosclerosi.
Da tutti questi fattori deriva una minore incidenza di patologie
cardiovascolari, che risulta essere particolarmente importante per i
pazienti con insufficienza renale cronica. Per tali ragioni è possibile
affermare che la dieta mediterranea svolga un ruolo fondamentale nella
longevità e nella qualità della vita.
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