Buongiorno
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Vi rendo partecipi della mia esperienza percorsa questo inverno.
L'approccio ovviamente risale nel tempo, e via via, le varie modifiche apportate nell'impianto di casa e le scelte perseguite, hanno consentito in cinque anni di ottenere i risultati che Vi espongo.
Caso strano, ma non fortuito, tutto ebbe inizio in concomitanza con la mia iscrizione a questo forum, reo di avere foraggiato molte scelte della mia vita. Grazie
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Il primo approccio nel lontano inverno 2010, dopo varie informazioni reperite, fu quello di montare in DIY un pannello solare termico.
Scelta non casuale, dati i consumi elevati di metano che fino a quel periodo si attestavano ad una media annua di 1.780 metri cubi.
Studiando un poco i valori in gioco, le esigenze familiari, le rese possibili ed i costi relativi, inizia questa esperienza.
Con sorpresa da parte del portafogli, i consumi si ridussero ad una media di 1.470 metri cubi.
Un bel passo in avanti, ma ancora c'era molto da fare, e piano piano scoprivo tante piccolezze che sommate tutte insieme avevano svenato fino a quel momento il bilancio casalingo.
Iniziai a regolare per bene la T del riscaldamento a pavimento e relative portate dei vari circuiti, la T dell'acqua calda sanitaria, esclusi il ricircolo ACS, montai una miscelatrice ed una deviatrice termostatica , insomma piccole cose alla portata di tutti e non mi addentro più di tanto nei dettagli.
I consumi scesero ancora, attestandosi a 1.270 metri cubi.
Nel contempo montai l'impianto fotovoltaico, poi alcuni climatizzatori, mentre costruivo il pannello solare ad aria calda e tante ulteriori piccole cose che mi appassionavano, tipo il serpente nero sul tetto... anche per raffrescare... etc. etc., vuoi per puro piacere personale, vuoi per scoprire e sperimentare novità.
Venne il momento di sostituire la caldaia a condensazione, ed optai per una, sempre a condensazione, ma questa volta senza più l'accumulo di ACS e montata dentro casa (locale tecnico/lavanderia) e non più fuori come prima.
Ulteriori ottimizzazioni e coibentazioni varie sia di tubi che di infissi, hanno ridotto ulteriormente i consumi fino a circa 1.100 metri cubi annui.
Arriviamo finalmente a questo inverno, in cui ho deciso di montare una piccola Pompa Di Calore aria-acqua per produrre ACS, un deumidificatore portatile, sfruttare una Pompa Di Calore aria-aria per integrare parzialmente il riscaldamento ed utilizzare il pannello solare ad aria in una stanza.
Ebbene i consumi, pur se ancora non definitivi ma ormai quantificabili, si attestano a circa 550 metri cubi annui totali.
Quindi riepilogando: 1.780 (ante PST) 1.470 (post PST) 1.270 (regolazioni varie NO ricircolo) 1.100 (nuova caldaia interna + miglioramenti NO accumulo) 550 (PDC ACS + PDC integrazione + deumidificatore + pannello solare ad aria)
Da aggiungere a ciò che la PDC aria aria + il deumidificatore, comandate in WIFI e temporizzate + la PDC ACS, hanno incrementato i consumi elettrici settimanali di circa 25kWh, la maggior parte 15kWh in incremento di autoconsumo (+300kWh), portando l'autoconsumo invernale ad una media del 73% contro il 50% degli anni precedenti, per un prelievo complessivo in più di circa 200kWh ed un consumo totale di 500kWh.

Vi rendo partecipi della mia esperienza percorsa questo inverno.
L'approccio ovviamente risale nel tempo, e via via, le varie modifiche apportate nell'impianto di casa e le scelte perseguite, hanno consentito in cinque anni di ottenere i risultati che Vi espongo.
Caso strano, ma non fortuito, tutto ebbe inizio in concomitanza con la mia iscrizione a questo forum, reo di avere foraggiato molte scelte della mia vita. Grazie

Il primo approccio nel lontano inverno 2010, dopo varie informazioni reperite, fu quello di montare in DIY un pannello solare termico.
Scelta non casuale, dati i consumi elevati di metano che fino a quel periodo si attestavano ad una media annua di 1.780 metri cubi.
Studiando un poco i valori in gioco, le esigenze familiari, le rese possibili ed i costi relativi, inizia questa esperienza.
Con sorpresa da parte del portafogli, i consumi si ridussero ad una media di 1.470 metri cubi.
Un bel passo in avanti, ma ancora c'era molto da fare, e piano piano scoprivo tante piccolezze che sommate tutte insieme avevano svenato fino a quel momento il bilancio casalingo.
Iniziai a regolare per bene la T del riscaldamento a pavimento e relative portate dei vari circuiti, la T dell'acqua calda sanitaria, esclusi il ricircolo ACS, montai una miscelatrice ed una deviatrice termostatica , insomma piccole cose alla portata di tutti e non mi addentro più di tanto nei dettagli.
I consumi scesero ancora, attestandosi a 1.270 metri cubi.
Nel contempo montai l'impianto fotovoltaico, poi alcuni climatizzatori, mentre costruivo il pannello solare ad aria calda e tante ulteriori piccole cose che mi appassionavano, tipo il serpente nero sul tetto... anche per raffrescare... etc. etc., vuoi per puro piacere personale, vuoi per scoprire e sperimentare novità.
Venne il momento di sostituire la caldaia a condensazione, ed optai per una, sempre a condensazione, ma questa volta senza più l'accumulo di ACS e montata dentro casa (locale tecnico/lavanderia) e non più fuori come prima.
Ulteriori ottimizzazioni e coibentazioni varie sia di tubi che di infissi, hanno ridotto ulteriormente i consumi fino a circa 1.100 metri cubi annui.
Arriviamo finalmente a questo inverno, in cui ho deciso di montare una piccola Pompa Di Calore aria-acqua per produrre ACS, un deumidificatore portatile, sfruttare una Pompa Di Calore aria-aria per integrare parzialmente il riscaldamento ed utilizzare il pannello solare ad aria in una stanza.
Ebbene i consumi, pur se ancora non definitivi ma ormai quantificabili, si attestano a circa 550 metri cubi annui totali.
Quindi riepilogando: 1.780 (ante PST) 1.470 (post PST) 1.270 (regolazioni varie NO ricircolo) 1.100 (nuova caldaia interna + miglioramenti NO accumulo) 550 (PDC ACS + PDC integrazione + deumidificatore + pannello solare ad aria)
Da aggiungere a ciò che la PDC aria aria + il deumidificatore, comandate in WIFI e temporizzate + la PDC ACS, hanno incrementato i consumi elettrici settimanali di circa 25kWh, la maggior parte 15kWh in incremento di autoconsumo (+300kWh), portando l'autoconsumo invernale ad una media del 73% contro il 50% degli anni precedenti, per un prelievo complessivo in più di circa 200kWh ed un consumo totale di 500kWh.
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