Quanta acqua calda consumiamo tipicamente in inverno lasciando che finisca regolarmente negli scarichi ?
Ipotizziamo di poterne recuperare il calore residuo per riscaldare nuovamente l'acqua a noi necessaria.
Facciamo in modo che gli scarichi utilizzatori tipici di acqua calda (doccia, lavatrice, lavastoviglie) tramite una deviatrice termostatica superando i 35° devino il flusso di scarico verso un accumulo.
In tale accumulo è presente uno scambiatore il cui ingresso è l'acqua fredda e l'uscita l'acqua preriscaldata.
L'accumulo si svuota automaticamente dalla parte inferiore raggiunto un livello limite consentendo l'afflusso di nuova acqua calda e riversando quella più fredda in basso verso lo scarico.
Considerando un consumo medio di ACS di 200l al giorno ed un recupero potenziale di DT di circa 25°, sarebbero 5.000 Kcal ovvero 6kWh, 1/2 m3 di metano al giorno.
Altra cosa interessante è che il preriscaldo avviene contestualmente al consumo di ACS.
In sostanza uso l'acqua calda da buttare per riscaldare parzialmente nuovamente l'acqua calda che mi serve, probabilmente dimezzando i consumi necessari.
Certo la parte impiantistica è tutta da rifare, ma in nuove costruzioni sarebbe possibile realizzarlo anche unendo il recupero potenziale di acque grigie.
Ma forse sogno.
Ipotizziamo di poterne recuperare il calore residuo per riscaldare nuovamente l'acqua a noi necessaria.
Facciamo in modo che gli scarichi utilizzatori tipici di acqua calda (doccia, lavatrice, lavastoviglie) tramite una deviatrice termostatica superando i 35° devino il flusso di scarico verso un accumulo.
In tale accumulo è presente uno scambiatore il cui ingresso è l'acqua fredda e l'uscita l'acqua preriscaldata.
L'accumulo si svuota automaticamente dalla parte inferiore raggiunto un livello limite consentendo l'afflusso di nuova acqua calda e riversando quella più fredda in basso verso lo scarico.
Considerando un consumo medio di ACS di 200l al giorno ed un recupero potenziale di DT di circa 25°, sarebbero 5.000 Kcal ovvero 6kWh, 1/2 m3 di metano al giorno.
Altra cosa interessante è che il preriscaldo avviene contestualmente al consumo di ACS.
In sostanza uso l'acqua calda da buttare per riscaldare parzialmente nuovamente l'acqua calda che mi serve, probabilmente dimezzando i consumi necessari.
Certo la parte impiantistica è tutta da rifare, ma in nuove costruzioni sarebbe possibile realizzarlo anche unendo il recupero potenziale di acque grigie.
Ma forse sogno.
Commenta