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FER: coprire il fabbisogno energetico nazionale

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  • L'errore, Tersite, non sta nel considerare il ciclo di rendimento, ma nel voler "proiettare" questo ragionamento su una situazione che è del tutto diversa!
    Lo sappiamo tutti che costruire 100 centrali da 10 kWp è molto meno conveniente in termini di spreco e rendimento che costruirne 1 da 1 GWp. Infatti si sono costruite centrali! Non grappoli di caldaie nei paesi!
    Il ragionamento vale però per la centrale a carbone. NON vale per la produzione di pere e mele come NON vale per la produzione diffusa da FER! La differenza di rendimento fra un unico impianto FV da 1 MWp e 10 da 100 kWp è minima. Questo perchè sei legato al rendimento da flusso che tanto angosciava Battaglia! Sul mq puoi raccogliere una certa energia dal sole. Se vuoi decuplicarla... devi decuplicare l'estensione. Punto.
    Questo rende, paradossalmente ma provvidenzialmente, meno vantaggioso l'investimento classico di capitale nel grande impianto!
    E' il paradosso della famosa frasetta di Battaglia tanto cara a qualcuno e verissima, ma solo per gli impianti centralizzati:
    Se tu calcoli tutti i costi che un investimento centralizzato deve contabilizzare il FV non sarebbe conveniente nemmeno se il pannello fosse gratuito!
    Non è falso! Ma come dicevo già al buon Battaglia anni fa... questo vale SOLO per un ragionamento industriale!
    Al piccolo investitore, magari agricolo, che ha un suo terreno improduttivo e magari qualche soldo da investire... non frega nulla dei calcoli economici sull'occupazione del terreno o la manutenzione!
    L'unica cosa che gli frega è "se investo 500.000€ in quanto tempo ammortizzo e quanto mi frutta una volta ammortizzato?"

    Il discorso del 0,25€ invece che 0,20€ è presto fatto. Ora il costo di produzione al gestore è inferiore ai 0,07€/kWh. Ma all'utente è molto più elevato e spesso è vicino agli 0,20€. La differenza non la fa solo l'utile d'azienda, ovviamente, ma tutta una serie di costi, fra cui il dispacciamento e il trasporto dell'energia è il maggiore.
    In una smart grid a produzione diffusa uno degli assunti è proprio che buona parte dell'energia viene prodotta e consumata nell'ambito dello stesso distretto. Cosa che abbassa notevolmente questi costi.
    Comunque se stimiamo in 0,1€ questi costi su una tariffazione di 0,25€ di media significherebbe quasi raddoppiare la quota di ritiro delle FER!
    Sono i 0,5€ che non stanno nè in cielo nè in terra! Se i consumatori pagassero oggi una cifra del genere il FV sarebbe già competitivo senza alcun incentivo! E non esiste alcun pericolo di arrivare a quei livelli (almeno con le FER! Sui fossili non ci metterei la mano sul fuoco! )

    Sulle smart grid, meglio sui progetti di smart grid, c'è molto materiale in rete. In soldoni significa creare dei nodi di rete a livello di un distretto. Ogni distretto è a grandi linee autosufficiente per una gran parte di produzione e consumo. Ogni distretto ottimizza, per via informatica, produzione e consumo permettendo l'afflusso di molte forme di produzione. Ovviamente ogni distretto avrà possibilità di accumulare o dispacciare l'energia in eccesso. E' un sistema che presenta grandi vantaggi anche per gli aspetti di resistenza ai black out generali e che sicuramente va ancora molto sviluppato e ottimizzato, ma non è certo una fantasia da figlio dei fiori eh!
    Diciamo che è il Cavallo di Troia della produzione diffusa, tanto per restare sulle reminiscenze ginnasiali!
    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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    • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
      Sulle smart grid...In soldoni significa creare dei nodi di rete a livello di un distretto. Ogni distretto è a grandi linee autosufficiente per una gran parte di produzione e consumo.
      Abbiamo visto che per un distretto industriale come la pianura padana l'autosufficienza non è affatto assicurata, neanche a grandi linee
      Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
      Ogni distretto ottimizza, per via informatica, produzione e consumo permettendo l'afflusso di molte forme di produzione.
      L'afflusso di numerose forme di produzione è in realtà un eufemismo quelle possibili sono già considerate, rimane solo il FV da sviluppare ed è questo che presenta i maggiori problemi
      Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
      Ovviamente ogni distretto avrà possibilità di accumulare o dispacciare l'energia in eccesso.
      .
      Sulle tecniche di accumulo finora non ho trovato suggerimenti praticabili a costi ragionevoli e non dimentichiamo che il FV produce solo per 1/8 del tempo necessario.
      Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
      E' un sistema che presenta grandi vantaggi anche per gli aspetti di resistenza ai black out generali e che sicuramente va ancora molto sviluppato e ottimizzato, ma non è certo una fantasia da figlio dei fiori eh!
      Diciamo che è il Cavallo di Troia della produzione diffusa, tanto per restare sulle reminiscenze ginnasiali!
      Francamente non vedo come una rete con molti produttori imprevedibili possa dare maggiore garanzia di una rete composta da pochi produttori programmabili.
      Basta un virus in rete e salta tutto.

      Mi duole ricordarti che il cavallo di Troia era una grande truffa.

      ciao
      Tersite
      Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
      Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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      • Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
        per un distretto industriale come la pianura padana l'autosufficienza non è affatto assicurata
        L'afflusso di numerose forme di produzione è in realtà un eufemismo quelle possibili sono già considerate, rimane solo il FV da sviluppare
        Su questo non sono daccordo, il fv non è l'unica fer che ha possibilità di sviluppo, anche con minieolico, miniidro e cogenerazione di piccola taglia (nelle aziende agricole per esempio) si possono avere notevoli contributi all'autosufficenza dei distretti.

        Sulle tecniche di accumulo finora non ho trovato suggerimenti praticabili a costi ragionevoli.
        Cosa c'è di non praticabile in quanto finora proposto? e quali sarebbero per te i costi ragionevoli? e per quale motivo?

        Francamente non vedo come una rete con molti produttori imprevedibili possa dare maggiore garanzia di una rete composta da pochi produttori programmabili.
        La rete intelligente serve proprio a rendere più prevedibile la produzione e la domanda, rendendo inoltre più stabile il sistema e responsabilizzando il consumatrore finale.

        Basta un virus in rete e salta tutto.
        Questo anche ora può accadere, con l'aggravante di un effetto a cascata su tutta la rete che può portare ad un blackout totale, mentere una rete suddivisa in distretti anche da questo punto di vista è più protetta.




        PS: mi sta frullando per la testa di inviare un bel rapporto sulle smart-grid alla segreteria di qualche ministro leghista.. hai visto mai che il fervore neoregionalpopolare che attraversa la penisola non possa trovare una valida chiave di volta positiva nell'indipendenza energetica dei distretti..
        'This shit's got to go!' (J.Fresco)

        Zeitgeist: Moving Forward

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        • Oibò ma è un presidente di regione di centrodestra? A me sembra di sentire Nichi Vendola!

          Buone notizie dal martoriato abruzzo, speriamo abbiano seguito concreto:

          Energia. Chiodi:«entro il 2015 almeno il 51% di consumo da fonti rinnovabili» - PrimaDaNoi.it
          'This shit's got to go!' (J.Fresco)

          Zeitgeist: Moving Forward

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          • Originariamente inviato da taote79 Visualizza il messaggio
            ...hai visto mai che il fervore neoregionalpopolare che attraversa la penisola non possa trovare una valida chiave di volta positiva nell'indipendenza energetica dei distretti..
            Ottima riflessione! In effetti a mio parere ci sono realtà su cui questi discorsi potrebbero avere più "appeal". E scicuramente non solo della lega al nord! Paradossalmente vedo più possibilità di convergenza su questo terreno fra Puglia e Veneto che fra Liguria e Piemonte ad esempio!
            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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            • Originariamente inviato da taote79 Visualizza il messaggio
              il fv non è l'unica fer che ha possibilità di sviluppo, anche con minieolico, miniidro e cogenerazione di piccola taglia (nelle aziende agricole per esempio)
              Se c'è il vento metto un palo da 100 metri e risolvo di più che mille paletti e ventoline. Non è una questione di simpatia, il grande impianto costa molto di meno (al kW installato) e rende molto di più perchè il vento in quota è più stabile, sfrutta una gamma più estesa di venti ecc...
              Il "mini" è una forzatura commerciale per gabbare ecoentusiasti. Forse è interessante per i bricoleurs, ma del tutto marginale. Idem per il miniidro. Sugli impianti di cogenerazione in mano ad aziende agricole stenderei un velo pietoso

              Originariamente inviato da taote79 Visualizza il messaggio
              Cosa c'è di non praticabile in quanto finora proposto? e quali sarebbero per te i costi ragionevoli? e per quale motivo?
              Finora non ho visto proposte serie per l'accumulo (pompaggi esclusi); tante belle parole sull'idrogeno, ma nessuno è sceso nei dettagli.
              Costo ragionevole, secondo me, è quello per cui l'energia accumulata non costa di più del massimo del costo tradizionale (anche una volta e mezza, suvvia...)
              Originariamente inviato da taote79 Visualizza il messaggio
              La rete intelligente serve proprio a rendere più prevedibile la produzione e la domanda,
              Una cosa è prevedere la domanda e su quello si va sul velluto, basta vedere sul sito della Terna il grafico dell'energia prevista e quella richiesta, gli scostamenti sono minimi.
              Altra cosa è prevedere la produzione del FV o eolico, la meteorologia ci aiuta abbastanza, ma i margini di incertezza sono sensibili.
              Tutt'altra cosa è PROGRAMMARE una produzione FV, non dipende da te e da nessuno, non ci sono reti intelligenti che tengano. Se domani sarà nuvoloso lo puoi prevedere, ma non evitare.

              Ciao
              Tersite
              Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
              Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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              • Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                Abbiamo visto che per un distretto industriale come la pianura padana l'autosufficienza non è affatto assicurata, neanche a grandi linee
                Concordo! Ma abbiamo concordato nmila volte su sto punto! Abbiamo pure visto che stiamo parlando di altre localizzazioni per iniziare questa filosofia della smart grid relativamente al FV! A Brescia non ci penseremo per qualche decennio... ok?

                Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                Sulle tecniche di accumulo finora non ho trovato suggerimenti praticabili a costi ragionevoli e non dimentichiamo che il FV produce solo per 1/8 del tempo necessario.
                Le tecniche di accumulo esistono eccome. Alcune già efficienti ed utilizzate (bacini di pompaggio, supervolani, accumulo chimico) altre in fase di sperimentazione e studio (idrogeno, metanolo, aria compressa). Ho inserito studi che parlano di un aumento del costo stimabile in un 30-40%. Opinabili certo, ma nulla di utopico.
                La produzione dell'1/8 di tempo necessario è una str... che proviene dalle "dotte" analisi di Battaglia! E' una sciocchezza bella e buona paragonare la produttività annua di una centrale nuke (che non puoi spegnere!) alla produttività del FV. Questa si ha perlopiù nella zona di picco di domanda e la quantità di energia producibile ed utilizzabile dipende dall'estensione di terreno sfruttabile. Sempre dai soliti studi reiterati leggo che al sud nelle condizioni di produttività attuali del FV occorrerebbe presumibilmente un accumulo del 25% della produzione. Anche considerando un rendimento minimo, quale quello ad es. dell'utilizzo dell'idrogeno (circa 50% - nel caso dei supervolani o dei bacini di pompaggio suepra il 90%) significa che la produttività dell'impianto FV da considerare come "continua" è l'87,5% della produttività nominale (75% di consumo istantaneo - 50% del 25% accumulato).
                Questo è il conto da fare, pessimisticamente.

                Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                Francamente non vedo come una rete con molti produttori imprevedibili possa dare maggiore garanzia di una rete composta da pochi produttori programmabili.
                Già! Peccato che per come sono fatte le reti centralizzate ora la "caduta" imprevista di uno solo di quei "produttori programmabili" può scatenare black out di giorni potenzialmente disastrosi. Non fosse mai successo potrebbe essere la solita fantasia econaif... mi risulta però che è successo eccome! O sbaglio?
                La sicurezza NON viene dal fatto che i produttori sono tanti o pochi (produttori che comunque devono essere interfacciati dal nodo hub di accumulo e gestione!) ma dal fatto che ogni nodo, in caso di emergenza, può agire come un'isola autonoma, sezionando la rete.

                P.S. Il Cavallo è stato un atto di guerra, che è basata sugli inganni. Il fatto che abbia avuto successo dimostra solo che a volte anche le truffe servono comunque! La ragione ce l'ha sempre chi vince, in guerra come in amore.
                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                • E' una sciocchezza bella e buona paragonare la produttività annua di una centrale nuke (che non puoi spegnere!)
                  Lo sai che non è vero, BE... anzi, le spengono tutte le volte che gli pare, come tutte le altre centrali. Poi che non gli convenga avere i costi e non il guadagno, è un'altra storia.

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                  • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                    La produzione dell'1/8 di tempo necessario è una str... che proviene dalle "dotte" analisi di Battaglia! E' una sciocchezza bella e buona paragonare la produttività annua di una centrale nuke (che non puoi spegnere!) alla produttività del FV.
                    Non capisco dov'è la stron... La Nuke non la puoi spegnere (perchè non conviene), ma la puoi accumulare per i picchi. La FV non la puoi accendere quando ti serve, prendi quel che passa il convento e se va bene accumuli. Non è che si possa accumulare solo l'energia elettrica FV. Una volta prodotta l'energia elettrica non si distingue dall'origine.

                    Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                    Sempre dai soliti studi reiterati leggo che al sud nelle condizioni di produttività attuali del FV occorrerebbe presumibilmente un accumulo del 25% della produzione.
                    Gli "studi" se cozzano con il buon senso non mi interessano.
                    Il buon senso mi dice che se produco per 1300 ore all'anno e consumo per 8760 ore all'anno vuol dire che produco in sincronia con il consumo solo per il 15 % del tempo, il rimanente 85% deve provenire dall'accumulo. In realtà le cose vanno un pochino meglio, ma non tanto da arrivare a questi dati immaginifici.
                    Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                    nel caso dei supervolani o dei bacini di pompaggio suepra il 90%)
                    Mai pensato cosa succederebbe se ad un supervolano da 1 GWh saltasse un cuscinetto?
                    Bacini di pompaggio al 90%? per favore. Solo il motore della pompa, se va bene, rende il 90%, poi ci sono le perdite di carico della girante, quelle della condotta in salita, condotta in discesa, turbina, alternatore.
                    Se poi l'energia elettrica per il pompaggio proviene dal Fv siciliano ci devi aggiungere un 10% di perdite di linee.
                    Da dati farlocchi si traggono conclusioni farlocche


                    Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                    Già! Peccato che per come sono fatte le reti centralizzate ora la "caduta" imprevista di uno solo di quei "produttori programmabili" può scatenare black out di giorni potenzialmente disastrosi. Non fosse mai successo potrebbe essere la solita fantasia econaif... mi risulta però che è successo eccome! O sbaglio?
                    Non è corretto, per quel che mi ricordo il grande black out capitò per un incidente alla rete di trasmissione; che fosse energia nuke proveniente dal nuke svizzero/francese o da solare siciliano è irrilevante.
                    Quello più recente in Germania è successo per un improvviso aumento di produzione eolica

                    Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                    ma dal fatto che ogni nodo, in caso di emergenza, può agire come un'isola autonoma, sezionando la rete.
                    Anche questo non è corretto: se tu sezioni un'isola le altre vanno in sovraproduzione o sovraconsumo, con possibili effetti a valanga. Non è così semplice

                    Ok per l'analisi del cavallo

                    Ciao Tersite
                    Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
                    Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

                    Commenta


                    • Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                      Non capisco dov'è la stron...
                      Nel fatto che la produzione da nuke (come da carbone) degli 8/8 NON è affatto "ideale", ma appunto ha dei corposi momenti in cui è in esubero e il fatto che non venga spenta in quanto "non conveniente" la dice lunghissima su quale sia la priorità della gestione energetica! Infatti i bacini di pompaggio alpini sono un ottimo affare perchè il gestore acquista l'energia da nuke francese a costo praticamente regalato e la rivende con lucro, pur perdendone una discreta quantità nell'operazione.
                      Che questo meccanismo sia lucroso non c'è dubbio, che abbia un senso energetico non credo e non servono grossi studi per capirlo! E' semplicemente un ennesimo spreco di energia sacrificata sull'altare del lucro di qualcuno!
                      A me fa specie che persone discretamente competenti si facciano tante pippe mentali per la pagliuzza della "perdita" dell'energia solare accumulata (energia che andrebbe comunque persa in quanto per definizione non utilizzata immediatamente!) e non vedano la TRAVE della riserva energetica sprecata nella centrale che dato che non è conveniente spegnere è meglio fargli bruciare qualche tonnellata di carbone, gas o uranio, tanto semmai accumuliamo!
                      E poi, ovviamente, parlano di come sarebbe meglio incentivare il "risparmio", chessò dando il premio alla massaia che stacca lo stendbai del cellulare, invece che "sprecare" risorse nell'incentivo alle FER! Eccerto! Non fa una grinza!
                      Il FV copre 1/8 della produzione della centralona certo. Ma la curva di utilizzo è molto migliore nel FV! Le mitiche 8760 e svanzica ore in realtà significano poco. La centrale viene dimensionata per coprire la domanda di una parte minoritaria di quelle 8760 e per il resto brucia solo riserva energetica a vuoto!
                      Il problema che mi pare non si voglia capire è che ci sono ampie possibilità per INTEGRARE le due produzioni! Difatti nessuno qua ha mai proposto cosa insinua Tersite e cioè gettare a mare tutte le centrali e andare solo con vento e sole! Un sistema centralizzato dimensionato in modo da garantire la domanda di base affiancato da un sistema locale (la famosa smart grid) che interviene coprire i picchi, e non viceversa, è la vera prospettiva futura!
                      Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                      Gli "studi" se cozzano con il buon senso non mi interessano.
                      Beh, dipende da contro qual "buon senso" cozzano! Tu continui a fingere che le 8760 siano l'optimum. Se fosse così sicuramente avresti ragione. Ma NON è così! Anzi, quelle 8760 rappresentano, appunto, uno spreco che cozza contro il buonsenso (vero) se poi la domanda è per meno di 2000 di quelle 8760.
                      Il buon senso infatti dice che l'ideale è dimensionare un sistema che nelle poche ore di punta eroga l'energia istantanea necessaria coprendola al massimo possibile con energia da FER e che mantiene il supporto basale minimo indispensabile con le centrali che bruciano prezioso ed insostituibile carburante!
                      Questo cozza solo con il lucro, non col buon senso! Se permetti!
                      Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                      Mai pensato cosa succederebbe se ad un supervolano da 1 GWh saltasse un cuscinetto?
                      Mentre invece se alla centrale di Vado Ligure dove la caldaia è alta esattamente metri lineari 52 () dovesse saltare una valvolona saremmo tranquilli vero? Mi spieghi perchè gli stessi che si affannano a giurare sulle teste dei figli (del vicino di casa) che ormai i sistemi di sicurezza delle centrali nuke sono il non plus ultra galattico, non c'è alcun rischio, ecc... poi sono i primi a immaginare pittoresche catastrofi da "arnese ecologico"?!?
                      Comunque nessun hub distrettuale prevederebbe un accumulo di quelle dimensioni.
                      Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                      Da dati farlocchi si traggono conclusioni farlocche
                      Come tu sai sono in altro ramo. E di solito mi attengo ai dati scritti da persone più competenti. Ho già segnalato questo (http://www.aspoitalia.it/archivio-ar...-problematiche). Coiante dice a proposito delle tecnologie di accumulo :
                      "esistono oggi tecnologie collaudate che permetterebbero
                      l’accumulo dell’energia rinnovabile per periodi di tempo considerevoli (accumulo elettrochimico nelle nuove
                      batterie ad alta capacità, accumulo termico in sali fusi, conversione in idrogeno). Si tratterebbe soltanto di
                      effettuare uno sforzo promozionale per portare a sviluppo industriale le diverse soluzioni."

                      ed a proposito dei costi:
                      "Per quanto riguarda la questione del costo, quello che si può dire è che l’aggiunta del sistema d’accumulo
                      introduce un aggravio del costo d’impianto, stimabile in un 3040%.
                      Quindi si ha una maggiorazione del
                      costo di produzione del kWh, ma nel contempo la rimozione della discontinuità nell’erogazione di potenza fa
                      aumentare notevolmente il valore economico dell’energia attraverso la programmabilità del suo
                      dispacciamento.
                      "
                      Io non sono in grado di dire se queste cose sono farlocche. Credo però che l'autore abbia una certa credibilità. Tu la pensi diversamente... prendiamo atto con rispetto. Spero comprenderai che resto però un pelo scettico sul tuo metro di farloccosità
                      Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                      ... per quel che mi ricordo il grande black out...
                      Idem come sopra. A parte che tu parli del black out italiano e io parlavo dei veri grandi blackout USA, ma comunque di nuovo, non sono cose che mi invento nelle pause lavorative sanitarie! Non ho ora voglia di fare l'ennesima ricerca, ma armati di Google e santa pazienza e troverai pile di documenti, serissimi, che spiegano perchè si pensa di fare questo tipo di rete! Il motivo primario è proprio quello di rendere la rete relativamente immune dai black out che rappresentano un rischio ben più elevato dello stucchevole e stolido accanimento sul babau del "costo" dei sistemi di accumulo! Girala come vuoi, delle smart grid se ne parla e si sperimenta da anni e sinceramente la pretesa di "sputt***rle" con due paroline ironiche su un forum appare un pelo pretenziosa! Direi che servirebbe qualcosa di più concreto magari!
                      Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                      Poi che non gli convenga avere i costi e non il guadagno, è un'altra storia.
                      In sostanza non le puoi spegnere! Non per impossibilità tecnica (ci mancherebbe altro!) ma per lucro.
                      Esattamente cosa intendevo, anzi hai messo meglio in luce il problema reale di fondo e le reali motivazioni delle resistenze maggiori alla visione di smart grid.
                      Grazie.
                      Ultima modifica di BrightingEyes; 16-04-2010, 22:49.
                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                      • In sostanza non le puoi spegnere! Non per impossibilità tecnica (ci mancherebbe altro!) ma per lucro.
                        Esattamente cosa intendevo, anzi hai messo meglio in luce il problema reale di fondo e le reali motivazioni delle resistenze maggiori alla visione di smart grid.
                        Che rimane, appunto, una visione...
                        Vedi, BE, il problema è che tutto si basa su di un delicato equilibrio produttivo e sulla PREVISIONE della domanda, cose che continui a non considerare: le centrali non possono andare a regime in tempo zero, ognuna ha le sue problematiche.
                        Spegniamo le centrali? Bene! Ma poi ci tocca ripartire!
                        Centrali a biomassa? A carbone? Combustibile da rifiuti? Ci vogliono venti minuti solo perchè i vari cippati e combustibili vari prendano fuoco, ed almeno un'oretta prima che si arrivi al 50% della potenza nominale. Magari due, se la centrale è grossa.
                        Turbogas? Nuke? In un'ora e mezza ce la facciamo...
                        Idroelettrico? Da cinque a venti minuti, tanto per evitare i colpi d'ariete.
                        L'unica cosa che puoi far partire in un minuto sono i gruppi elettrogeni.

                        Ora, se non esistesse la "previsione della domanda" che obbliga a fornre una certa quantità di energia in quel momento, NESSUNA centrale potrebbe avviarsi in tempo (si parla di secondi" e la rete avrebbe un crash, punto e basta.
                        Ed è per questo che le centrali non le spengono ma le modulano, in modo che rimanga eventualmente da fare solo l'incremento di potenza e non l'avviamento.

                        Poi, naturalmente, c'è la questione dei costi... Le centrali sono private, e i costi fissi e le maestranze devono essere pagate ugalmente, sia che la centrale funzioni o no, e produrre metà dell'energia allo stesso costo (perchè le facciamo funzionare metà del tempo) vuol dire semplicemente raddoppiare il costo del kW. E' per questo che ci viene in aiuto l'idroelettrico, grazie ai suoi bacini di ripompaggio...

                        Un buon 10% dell'energia nazionale che di giorno ricaviamo dall'hydro, di notte non c'è, perchè il bacino sta funzionando al contrario, ed un'altro 10% deve essere utilizzato per ripompare l'acqua nei bacini superiori e deve venire da altre centrali... che tu giudichi inutili sprechi a scopo di lucro.

                        Forse non ti rendi conto che la rete è già "intelligente", altro che " la domanda è per meno di 2000 di quelle 8760"

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                        • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio

                          Mentre invece se alla centrale di Vado Ligure dove la caldaia è alta esattamente metri lineari 52 () dovesse saltare una valvolona saremmo tranquilli vero?
                          Grazie.
                          le valvolone si aprono, non saltano
                          quante caldaie di centrali hai visto esplodere?

                          ciao

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                          • dovesse saltare una valvolona saremmo tranquilli vero?
                            OOPS... hai ragione, primus, mi era sfuggita....Ovviamente ci si spaventa, ma si è tranquillissimi... perchè si apre. "Esplode" non esiste proprio.

                            Mi spieghi perchè gli stessi che si affannano a giurare sulle teste dei figli (del vicino di casa) che ormai i sistemi di sicurezza delle centrali nuke sono il non plus ultra galattico, non c'è alcun rischio, ecc... poi sono i primi a immaginare pittoresche catastrofi da "arnese ecologico"?!?
                            Perchè i sistemi di sicurezza delle nuke sono enormemente più avanzati e sicuri, rispetto alle valvole di sicurezza delle centrali "normali".... tutta un'altra cosa.

                            quante caldaie di centrali hai visto esplodere?
                            beh, per la verità, ne ho viste due... roba piccola, purtroppo sottovalutata e messa in mano a dei veri cani (non avevano manco il patentino). Hai presente quelli che dicevano "'Sta c***o di valvola si apre sempre, adesso ci metto un tappo così la smette"?

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                            • Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                              Forse non ti rendi conto che la rete è già "intelligente", altro che " la domanda è per meno di 2000 di quelle 8760"
                              Ma non diciamo sciocchezze!
                              L'unica intelligenza dell'attuale sistema di rete e produzione è quella del guadagno di chi ci investe e lavora!
                              Attualmente solo il 22% dell'energia potenziale contenuta nel carbone viene effettivamente usata. Il resto è sprecato!
                              Machissenefrega se la valvola si apre o la turbogas va a regime in un quarto d'ora!! Questo basta a "provare" che la visione delle smart grid è utopica? Ma cerchiamo di essere seri su!
                              Ma avete capito di cosa si sta parlando o no? (Domanda retorica? )
                              La visione della smart grid non ha soltanto a che fare con l'ottimizzazione della produzione, ma è correlata alla qualità di vita che molta gente vorrebbe ed al mutamento di sistema economico che molta gente NON vorrebbe, ma che ci sarà! Potete contarci perlomeno quanto contate sul "sistema di sicurezza enormemente più avanzato".

                              Per l'ennesima volta... NESSUNO qui mette in dubbio l'efficacia della produzione centralizzata, limitatamente perlomeno a quello che può dare. Ma nessun intervento in questa discussione ha anche solo lontanamente portato un qualche dato a favore dell'esistenza di una qualsiasi, intelligente, ragione per cui dovremmo fare a meno di impiegare TUTTE le energie possibili nel ricercare, sviluppare, sperimentare e imporre se necessario l'utilizzo della quota più larga possibile di energia da fonte rinnovabile nel più breve tempo possibile!!
                              Disquisire sul cuscinetto che salta NON serve a negare (nel campo del normale buon senso almeno!) la possibilità che la soluzione dei supervolani sia utilizzabile! E' una semplice frase ad effetto che vale esattamente come il dire che "la valvola della centrale scoppia"!
                              Questo è quanto intendevo e sinceramente la puntualizzazione che la valvola si apre, si chiude o si mette di sbieco serve solo a chiarire che non si è capito il punto, ma vabbè, non è un problema, ci avete abituati.
                              Per ora non c'è la necessità di "convincere" tutti. Chi fonda le speranze di permettere al proprio figlio di godere l'attuale qualità di vita sulla centrale per ora può farlo, anche se per me è una grossolana sciocchezza figlia soltanto della paura del cambiamento e della speranza irrazionale che prima o poi arriverà l'eroe sul cavallo bianco.
                              Quello che gradiremmo è poter discutere di fonti rinnovabili e loro realistiche prospettive senza dover continuamente ripetere le stesse banalità! Ovviamente se non è chiedere troppo!
                              Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                              quante caldaie di centrali hai visto esplodere?
                              Quanti cuscinetti di supervolani da 1GWh hai visto saltare?
                              Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                              Poi, naturalmente, c'è la questione dei costi... Le centrali sono private, e i costi fissi e le maestranze devono essere pagate ugalmente, sia che la centrale funzioni o no, e produrre metà dell'energia allo stesso costo (perchè le facciamo funzionare metà del tempo) vuol dire semplicemente raddoppiare il costo del kW.
                              E confermi quindi cosa dicevo! L'attuale sistema non tiene in alcun conto l'ottimizzazione energetica (che pure tanto vi entusiasma quando si tratta di sproloquiare di fantasmagorici risparmi energetici se solo si investisse una parte dei soldi "sprecati" nel FV!). Tiene in considerazione esclusivamente il fattore economico e nemmeno della comunità... ma dell'investitore privato!! Ovviamente c'è la salvifica foglia di fico del costo del kWh che raddoppia (sempre! Ogni volta che si tratta di lanciare l'anatema il costo del kWh raddoppia SEMPRE! A volte triplica! L'effetto sull'incompetente che legge e si preoccupa della bolletta è garantito! ).
                              In realtà il costo di produzione a "bocca di centrale" incide per meno di un terzo sul costo finale al kWh al consumatore. Quindi se anche raddoppiasse potrebbe al massimo determinare un aumento del 25% circa. Ma rivabbè...

                              Vedi... le critiche si possono anche accettare, ma se perlomeno si fa capire di aver capito di cosa si parla!
                              Vediamo di spiegare più semplicemente! Qui il problema NON sta nel far funzionare la centrale per metà tempo, spegnerla, mandarla al minimo o cosa diavolo hai capito!
                              Il problema di cui parlavo, semmai, sarebbe di trovare un sistema per cui la centrale che funziona sempre al 100% (quindi salva il capitale dell'investitore, il pane degli operai, la bolletta, ecc. ecc.) è sufficiente a coprire così il consumo "di base". Quello continuo che esiste sempre anche nei momenti di minor richiesta! E semmai di coprire i picchi con la produzione da FER, che almeno nel caso del FV è abbastanza similare come andamento.
                              Non serve una centrale che funziona in orario di ufficio! Serve una centrale PIU' PICCOLA che funziona 24ore/24!
                              Ovviamente è necessario comunque un sistema di accumulo, ma dell'energia rinnovabile (che è GRATUITA!!) non dell'energia da fossile! Come mi si possa presentare come "intelligente" un sistema che produce sempre al massimo perchè così rende e copre i picchi e quando non c'è richiesta accumula sprecando circa il 20% di energia prodotta da una costosa fonte fossile per me resta un mistero. Ma forse son io che non ho studiato ingegneria! Mah!

                              P.S. : In conclusione, un piccolo elenco di qualche sito anarchicoinsurrezionalista frequentato da illusi econaif figli dei fiori dove ci si diverte a fantasticare di "visioni":
                              http://www.enel.it/it-IT/reti/enel_d...i_smart_grids/
                              http://www.oe.energy.gov/smartgrid.htm
                              http://www.repubblica.it/news/ambien...rt-800862.html
                              http://smartgrid.ieee.org/
                              http://ec.europa.eu/research/energy/...d/index_en.htm

                              P.S. : Anche un paio di notizie sui sistemi di accumulo:
                              www.crbnet.it/File/Pubblicazioni/pdf/1273.pdf
                              http://www.enea.it/produzione_scient...IdroMetano.pdf
                              Ultima modifica di BrightingEyes; 18-04-2010, 00:49.
                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                              • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                Quanti cuscinetti di supervolani da 1GWh hai visto saltare?
                                tto sull'incompetente che legge e si preoccupa della bolletta è garantito! ).
                                quanti supervolani da 1Gwh ci sono in giro?
                                e poi io non ho detto che i supervolani saltano, tu hai detto che le caldaie esplodono

                                ciao

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                                • Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                                  e poi io non ho detto che i supervolani saltano, tu hai detto che le caldaie esplodono
                                  Se leggi bene io rispondevo originariamente ad altri che si chiedevano "cosa facciamo se il cuscinetto salta?"
                                  A me non risultano dati (seri) su cui basare l'affermazione che il cuscinetto salta. Ti pare un ragionamento sensato su cui basare la decisione se utilizzare una tecnologia o meno? (Tra l'altro i supervolani hanno altri svantaggi che li rendono per ora non efficacissimi per l'accumulo di cui trattiamo, ma vabbè...)
                                  Con questo metro possiamo "stoppare" qualsiasi cosa. Ci immaginiamo una bella catastrofe che spaventi la sciura Maria ed è bell'è che fatta!
                                  La questione della caldaia funziona allo stesso modo stai tranquillo. Che sia sicura (umanamente... la sicurezza assoluta non esiste) lo so anch'io. Non serve che mi spieghi perchè e percome non dovrei proccuparmi.
                                  Però che non sia difficile spaventare la massaia descrivendo un coso pieno di vapore a diverse atmosfere alto come un palazzo di 15 piani dietro casa penso sia altrettanto facilmente comprensibile no?
                                  “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                  • Ma non diciamo sciocchezze!
                                    L'unica intelligenza dell'attuale sistema di rete e produzione è quella del guadagno di chi ci investe e lavora!
                                    Attualmente solo il 22% dell'energia potenziale contenuta nel carbone viene effettivamente usata. Il resto è sprecato!
                                    Machissenefrega se la valvola si apre o la turbogas va a regime in un quarto d'ora!! Questo basta a "provare" che la visione delle smart grid è utopica? Ma cerchiamo di essere seri su!
                                    Ma avete capito di cosa si sta parlando o no?
                                    Non esagerare con le libagioni, BE.... non sono affatto sciocchezze. La rete, anche oggi, è gestita in modo intelligente e basta, altrimente crollerebbe in un secondo: le smart grid sono un'altra cosa.
                                    Se non venissero continuamente coordinate la produzione delle diverse centrali secondo sistemi informatici piuttosto avanzati, non si riuscirebbe assolutamente a seguire la domanda (spero che ci capiamo, qundo parliamo di cosa succede ad un generatore che si trova con sovraccarico o con carico zero).
                                    La frequenza di rete, ad esempio, è stabile proprio grazie al fatto che la produzione segue ESATTAMENTE la domanda sia in potenza che in tempo.
                                    Se non te ne frega niente che le centrali partono in un ora o in mezz'ora, sappi invece che è il punto fondamentale, visto che se io accendo la mia acciaieria da 100 MW adesso e la corrente non c'è, il blackout è sicuro.

                                    Poi capisco che sostieni a spada tratta le tue opinioni, ma non esageriamo.
                                    Se non sai come funziona la nostra rete, chiedi e ti sarà spiegato.

                                    Attualmente solo il 22% dell'energia potenziale contenuta nel carbone viene effettivamente usata. Il resto è sprecato!
                                    La percentuale è sbagliata, ma d'accordo... in realtà, non è quello il problema: il fatto è che te la prendi col carbone, ignorando che ha gli stessi difetti delle centrali a biomassa e del CDR.

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                                      non sottovalutare la sciura Maria, ogni giorno ha a che fare con pentola a pressione, vaporella, ferro da stiro e macchinetta da caffè;
                                      quindi sa benissimo che "un coso" pieno di vapore ha infiniti sistemi di sicurezza.
                                      bisogna dimostrare che volani di diverse tonnellate che girano a centinaia di km/h, con una piccola scossa di terremoto nn abbiano sbalzi di pochi mm che li mandino in crisi

                                      ma questa è un'alrta storia

                                      ciao

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                                      • Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                                        Non esagerare con le libagioni, BE.... non sono affatto sciocchezze.
                                        Invece lo ribadisco! So perfettamente che quella della gestione attuale è la migliore e più intelligente gestione possibile della rete attuale! Ma vedo che, come ti capita spesso ultimamente, non afferri il concetto.
                                        Se tu mi dici che è "intelligente" gestire al meglio la rete attuale comprendo e concordo. Se tu cerchi di far passare l'idea che questa è la situazione più "intelligente" per gestire la produzione e la domanda e che quindi l'idea stessa della smart grid è sbagliata NO! E' (ribadisco a mente sgombra dalla libagione serale) una SCIOCCHEZZA!
                                        L'obiettivo delle smart grid (leggiti qualche link semmai) è proprio quello di superare gli ovvi e conosciutissimi svantaggi della rete attuale. Che molti conoscono anche senza bisogno di esperti che ci spieghino come funziona, o funzionicchia, questa tipologia di rete.
                                        I blackout sono un rischio molto concreto. La trasmissione a grande distanza una perdita sicura. La difficoltà a integrare le fonti rinnovabili (che cresceranno in apporto, piaccia o non piaccia agli "addetti ai lavori") un'evidenza.
                                        A tutto ciò, se non bastasse, si aggiunge il fatto, che ho citato e tu stesso confermi, che la situazione attuale obbliga a dimensionare una capacità produttiva in grado di fronteggiare l'acciaieria, ma che per motivi meramente lucrativi, non si può adattare a quando l'acciaieria è spenta. Cosa che conduce ad uno spreco (ben poco "intelligente", ti assicuro!) di carburante fossile di riserva molto più prezioso dell'energia solare di flusso (perchè FINITO, cioè limitato!).

                                        Tu continui a ammanirci informazioni su come la rete ATTUALE si adatta, stabilizza ecc. Ma non è questo il problema, e non esagera assolutamente chi cerca di farvi, finalmente, capire che NON si sta decidendo se adottare una smart grid o tenersi l'attuale in un consesso di econaif fumati, ma che quella decisione è GIA' stata analizzata e presa da persone perfettamente "addette" ed in grado di capire molto meglio di me, e forse di altri, come funziona una rete! Non so se sono riuscito ad utilizzare parole gestibili da tutti, ma il concetto mi pare chiaro!
                                        Per quanto ti affanni a raccontarcela, la rete subirà questo cambiamento! Che non vuol dire (ora me lo metto in firma, almeno faccio copia/incolla e guadagno tempo! ) "gettiamo a mare le centrali e via a sole/vento". Ma vuol dire banalmente, semplicemente, modestamente: "creiamo le condizioni, anche investendo e molto, per arrivare a permettere un apporto superiore nella rete da parte delle rinnovabili e a correggere le "scarse intelligenze" che la rete attuale impone!

                                        Due precisazioni: la percentuale del 22%, come è mio costume, non l'ho divinata agitando il fondo del caffè mattutino, ma l'ho presa da uno degli svariati link (che, spero mi darai atto, non scelgo mai da siti ecoagitati) che ora non trovo, ma prima o poi tornerò a consultare. E' un calcolo che tiene conto di vari fattori, dall'estrazione al trasporto. E' sicuramente opinabile, ma che sia banalmente "sbagliata" lo dici tu. E questo non ne fa un dogma di tecnica, scusa l'ardire. Non avendo ora dati a conferma consideriamola pure un "numeretto" senza importanza, ma che sia il 22% il 34% o il 99,9999% NON è il 100%. E la parte che manca è UNO SPRECO! Come tutti capisco e mi rendo conto che l'ingegneria ha dei limiti e che sfruttare il 100% del carbone è utopico. Ma difatti, nessuno chiede questo! Si chiede semmai di sfruttare al massimo soluzioni alternative e limitare per quanto possibile, ottimizzandolo, lo sfruttamento di queste fonti! Una strategia è appunto quella della rete intelligente che permette alla centrale di funzionare sempre al 100%, ma SENZA obbligarla ad accumulare, con perdite e spreco. Se non è possibile farlo, da non tecnico me ne farò una ragione. Finora NON ho letto che non è possibile (anzi nei link presentati altri dicono proprio che è possibile), ma solo tante pazienti spiegazioni sul perchè il proprietario della centrale trova più "conveniente" tenerla accesa! Interessante certo, ma perchè dovrebbe farci cambiare strada mica l'ho ancora capito!
                                        Seconda precisazione: su biomassa e CDR concordo. Infatti, forse non si era notato, è da tempo che sostengo che la vera FER su cui puntare in Italia è il SOLARE! In primis il FV, ma non certo solo quello.
                                        Dato che il FV è ormai prossimo alla soglia di convenienza e nessun dato serio contrario è stato finora presentato, mi pare sia innegabile che, anche se non coprirà dopodomani l'intero fabbisogno energetico e non produrrà mai un ottimo espresso alla napoletana la sua crescita, anche tramite adatta pur se sostenibilmente costosa incentivazione, sia LA strada da seguire!
                                        Se non vogliamo parlare di sciocchezze!
                                        Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                                        ma questa è un'alrta storia
                                        Ti si è piantato in testa il volano eh?
                                        Che nella sciura Maria ci sia tutta questa razionalità ho qualche dubbio. I volani, comunque, non sono una soluzione tra le più gettonate. Hanno una resa altissima, ma non sono adatti al tipo di accumulo necessario in questo caso. Tersite lo ha citato perchè è uno dei sistemi che può "spaventare" e quindi creare diffidenza e rifiuto.
                                        In realtà i sistemi che si stanno valutando sono altri. Ultimamente (vedi link dell'ENEA) suscita interesse l'accoppiamento fra la necessità di accumulare e quella di sequestrare la CO2. Produrre idrogeno per via elettrolitica e poi metano o metanolo con la CO2 è una strada promettente. Il fatto che siano progetti e non ci sia ancora l'impianto commerciale pronto è legato al fatto che anche nella produzione da FER e nella creazione della smart grid siamo ancora agli inizi.
                                        Questo non è certo un problema, dato che abbiamo il tempo e le risorse necessarie per sviluppare questi sistemi.
                                        Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                                        Ed è per questo che le centrali non le spengono ma le modulano, in modo che rimanga eventualmente da fare solo l'incremento di potenza e non l'avviamento.
                                        Eh, appunto! Se esistesse un altro sistema in grado di modulare seguendo la crescita della domanda lasciando alla centrale la sola necessità di funzionare al regime ottimale non sarebbe meglio?
                                        La crescita del consumo secondo la fascia oraria è in gran parte prevedibile e segue la produzione del FV. Sistemi di accumulo a idrogeno, batterie, metano sono in grado di entrare in funzione in tempi molto più rapidi e se sono molti, ma gestiti per via informatica con efficacia anche notevole.
                                        Dove sta il problema della smart grid?
                                        Ultima modifica di BrightingEyes; 18-04-2010, 11:11.
                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                        • Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                                          non sottovalutare la sciura Maria, ogni giorno ha a che fare con pentola a pressione, vaporella, ferro da stiro e macchinetta da caffè;
                                          quindi sa benissimo che "un coso" pieno di vapore ha infiniti sistemi di sicurezza.

                                          ciao
                                          E' di un anno fa il robot da cucina che diffondeva in atmosfera le lame rotanti. Di vaporella o pentole a pressione esplose è piena la storia, meno i giornali per non creare allarme.
                                          Anche il fatto che abbiano sversato qualche tonnellata di idrocarburi nel PO (prima nel Lambro ovviamente) è già sparito dalle cronache anche se i danni durano qualche decina d'anni. Io non sarei così sicuro che le sicurezze messe dagli umani siano sicure e assicurino la sicurezza degli umani che sicuramente le utilizzano.
                                          :rain:L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo costruirebbe una trappola per topi.
                                          (Albert Einstein):preoccupato:

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                                          • la situazione attuale obbliga a dimensionare una capacità produttiva in grado di fronteggiare l'acciaieria, ma che per motivi meramente lucrativi, non si può adattare a quando l'acciaieria è spenta
                                            Questa sì, che è una sciocchezza! Quando dico "inseguire la domanda adattando istantaneamente la potenza", intendo dire che in nessun caso si produce di più o di meno di quanto richiesto, altrimenti la rete crollerebbe ogni due secondi. E questo grazie ai sistemi intelligenti attuali, che programmano l'accensione di certe centrali a certe ore, mettono fuori servizio altre centrali e provvedono al pompaggio in altre ore, ed affidano la gestione dei picchi ad altri sistemi modulanti.
                                            Non si può, in nessun caso, produrre energia "a vuoto" solo per fini di lucro se si è connessi alla rete. e' per questo che l'energia viene già oggi continuamente modulata e scambiata fra accumuli e immissione.

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                                            • Originariamente inviato da snapdozier Visualizza il messaggio
                                              Anche il fatto che abbiano sversato qualche tonnellata di idrocarburi nel PO (prima nel Lambro ovviamente) è già sparito dalle cronache anche se i danni durano qualche decina d'anni.
                                              in quel caso vi era dolo, contro il danno intenzionale non vi è valvola che tenga; per quanto riguarda i giornali, davvero pensi ci sia una censura?
                                              io credo che ci sguazzino in queste cose

                                              ciao

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                                              • Originariamente inviato da livingreen Visualizza il messaggio
                                                e' per questo che l'energia viene già oggi continuamente modulata e scambiata fra accumuli e immissione.
                                                Livin ma com'è che non riesci a cogliere gli enormi vantaggi di una rete automodulante che lascia il privilegio alle centrali di avere una produzione costante rispetto a una rete dove le centrali stesse fanno da modulatore?
                                                'This shit's got to go!' (J.Fresco)

                                                Zeitgeist: Moving Forward

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                                                • Originariamente inviato da taote79 Visualizza il messaggio
                                                  ...vantaggi di una rete automodulante che lascia il privilegio alle centrali di avere una produzione costante rispetto a una rete dove le centrali stesse fanno da modulatore?
                                                  Scusate la domanda... ma non riesco a capire come può una rete modulare la potenza di una (o più) centrali.
                                                  Cioè... facciamo un esempio pratico (molto) semplificato
                                                  Ho due centrali da 1MW ciascuna. Alle ore 10:00 le utenze connesse alla rete assorbono 2MW. Le due centrali funzionano al 100%. Alle 4:00 le utenze assorbono 500MW. In che modo la rete andrebbe a modulare la potenza prodotta dalle 2 centrali che, non potendo modulare la potenza, continuano a consumare combustibile per 2MW? ( Ho trascurato tutti gli enormi problemi che si manifesterebbero quando l'alternatore di una centrale lavora in condizioni di sottocarico).
                                                  Mi sfugge qualcosa?
                                                  "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                                  • atomax non ho capito la domanda, puoi spiegarti meglio?
                                                    'This shit's got to go!' (J.Fresco)

                                                    Zeitgeist: Moving Forward

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                                                    • La mia domanda è:
                                                      Come può una rete "automodulante" far si che le centrali lavorino a potenza costante?
                                                      Se le utenze connesse alla rete assorbono meno energia, l'energia in eccesso prodotta dalle centrali (che lavorano a produzione costante) dove va a finire?
                                                      Spero di essere stato più chiaro.
                                                      "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                                      • Ora è più chiaro e provo a risponderti:

                                                        In una smart grid poichè i picchi di domanda possono essere assicurati dalla produzione da fer e dall'accumulo e poichè anche i picchi di domanda stessi possono essere più "ammorbiditi" essendo influenzati dal costo dell'energia differente nelle diverse fasce orarie, le centrali a combustibile posswono dedicarsi a fornire energia di base, con una produzione perloppiù costante.
                                                        Le centrali ovviamente hanno sempre e comunque la possibilità di regolarsi autonomamnete, ma questo resta una possibilità in più in caso di grave necessità, non è più la regola, con tutti i vantaggi quindi per l'efficienza nell'uso del combustibele, il livello di usura degli impianti, la riduzione delle emissioni inquinati, ecc.
                                                        'This shit's got to go!' (J.Fresco)

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                                                        • Pur essendo favorevole alle FER, attualmente vedo qualche difficoltà tecnica...
                                                          Originariamente inviato da taote79 Visualizza il messaggio
                                                          In una smart grid poichè i picchi di domanda possono essere assicurati dalla produzione da fer
                                                          Non sempre... L'accumulo poi è un grosso problema. Sembra che in Giappone stiano costruendo il sistema di accumulo più grosso al mondo per eolico con coppie redox al vanadio, bisognerà attendere per verificarne le potenzialità. Senza un valido sistema di accumulo, i picchi di domanda non sempre possono essere assicurati da FER.

                                                          Originariamente inviato da taote79 Visualizza il messaggio
                                                          e poichè anche i picchi di domanda stessi possono essere più "ammorbiditi" essendo influenzati dal costo dell'energia differente nelle diverse fasce orarie
                                                          Qui non capisco... Del prezzo dell'energia non ci interessa minimamente in questo frangente. Se le centrali elettriche (FER o non FER) producono meno del fabbisogno, ci sarà un collasso, anche se l'energia me la darebbero gratis.

                                                          Originariamente inviato da taote79 Visualizza il messaggio
                                                          Le centrali ovviamente hanno sempre e comunque la possibilità di regolarsi autonomamnete, ma questo resta una possibilità in più in caso di grave necessità
                                                          Attualmente quello che accade è esattamente questo!
                                                          Ammesso che il 20% delle abitazioni e delle industrie autoconsumi energia elettrica prodotta da un loro impianto FV, le centrali modulerebbero la loro potenza riducendola del 20%.
                                                          "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro" [ R. Feynman ]

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                                                          • Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggio
                                                            Non sempre... L'accumulo poi è un grosso problema. Senza un valido sistema di accumulo, i picchi di domanda non sempre possono essere assicurati da FER.
                                                            Da quello che stiamo leggendo in questa discussione già ora ci sono tecnologie valide su cui iniziare ad investire con promettenti risultati.
                                                            Qui non capisco... Del prezzo dell'energia non ci interessa minimamente in questo frangente.
                                                            E invece il grande consumatore di energia, se sceglie di assorbire più energia quando costa di meno, quindi quando ce nè di più, può contribuire a mitigare i picchi e quindi l'eventuale ricorso alla riserva dell'accumulo quando le fer da sole non ce la fanno.

                                                            Se le centrali elettriche (FER o non FER) producono meno del fabbisogno, ci sarà un collasso, anche se l'energia me la darebbero gratis.
                                                            Per questo è fondamentale l'accumulo locale.

                                                            Attualmente quello che accade è esattamente questo!
                                                            Lo sapevamo.

                                                            Ammesso che il 20% delle abitazioni e delle industrie autoconsumi energia elettrica prodotta da un loro impianto FV, le centrali modulerebbero la loro potenza riducendola del 20%.
                                                            E' proprio questo che verrebbe evitato! Anche a te sfugge il vantaggio di fa andare una cantrale a regime costante?
                                                            'This shit's got to go!' (J.Fresco)

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                                                            • Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggio
                                                              Pur essendo favorevole alle FER, attualmente vedo qualche difficoltà tecnica...
                                                              L'accumulo poi è un grosso problema.... bisognerà attendere per verificarne le potenzialità. Senza un valido sistema di accumulo, i picchi di domanda non sempre possono essere assicurati da FER.
                                                              E allora attenderemo! Questo dell'accumulo è un'ossessione poco comprensibile. Le tecnologie di accumulo esistono da tempo e sono tutte più o meno adottabili senza soverchi problemi. Si sta sperimentando per trovare la miglior soluzione (che magari non sarà la stessa dappertutto) nel rapporto costo-beneficio, ma in un mondo che accetta tranquillamente (e giustamente sia chiaro!) di spendere miliardi per la fusione calda progettando di controllare plasma a milioni di gradi tramite campi magnetici e laser ... dovremmo preoccuparci di come riuscire a sviluppare batterie, idrolizzatori, serbatoi o bacini?!?
                                                              Che serva l'accumulo lo sappiamo da anni. E' la testarda presunzione di qualcuno che questo possa rappresentare un problema insormontabile semmai che non ha alcuna base scientifica! Prima che la necessità di accumulo diventi impellente passeranno anni comunque. Nel frattempo dovremmo rassegnarci perchè paralizzati dall'insormontabile montagna del problema accumulo? Quando si presenterà la necessità l'accumulo salterà fuori. Se alzerà i costi, pagheremo di più. Non c'è alcuna garanzia comunque che se ce ne freghiamo dell'accumulo pagheremo di meno eh!
                                                              Originariamente inviato da atomax Visualizza il messaggio
                                                              Attualmente quello che accade è esattamente questo!
                                                              Ammesso che il 20% delle abitazioni e delle industrie autoconsumi energia elettrica prodotta da un loro impianto FV, le centrali modulerebbero la loro potenza riducendola del 20%.
                                                              Confesso che nemmeno io capisco bene. Taote dice di avere capito cosa vuoi dire, ma lui è più giovane e di mente agile mi sa.
                                                              Fai un esempio dove citi 2 centrali che producono 2 MW alle 10.00 al 100% di potenza. Questa è una misura di potenza, immagino tu voglia dire che producono 2MWh. Poi alle 4.00 le utenze richiedono 500 MW (immagino sempre 500 MWh).
                                                              Quale diamine di "modulazione" ti aspetti? Servono altre X centrali che producano 498 MWH! Non c'è alcuna modulazione miracolistica che puoi applicare alle due centrali da 1 MW! Le lasci girare al 100% e ciccia! Se non hai la produzione dei 498 MWh che mancano... schioppi! Mi sfugge il senso di questa riflessione o ho frainteso qualcosa?
                                                              Cosa c'entra poi l'autoconsumo delle abitazioni e delle imprese? La smart grid interviene anche nei confronti di chi il FV non lo ha eh! Anzi il nucleo vantaggioso sta proprio nel poter raccogliere tutta la produzione alternante da FER, concentrarla e accumularla e intervenire a supportare il picco di domanda che la centrale che va già sempre al 100% non potrebbe in alcun modo supportare.
                                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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