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  • #61
    CITAZIONE (BrightingEyes @ 11/1/2007, 01:47)
    E comunque... Barroso ha detto si che la scelta nucleare riguarda i singoli paesi che restano liberi di adottarla o meno.
    Ma ha invitato chiaramente a non diminuire l'utilizzo dell'energia nucleare che ora è al 31%.
    Ora... non sarà certo una prova definitiva, ma è ben strano che a Barroso non abbiano spiegato che non c'è più uranio, che costerà sempre di più, che la Francia paga sottobanco l'EDF, che in Finlandia si stanno mangiando le dita per aver deciso la centrale, che in Inghilterra si sono accorti che non si riesce a smaltire le scorie... etc etc.
    Considerando poi che pure D'alema sta mostrando segni di interesse verso il nucleare (specie se la centrale sta in Slovenia, ovvio :P ) non vedo questa tecnologia così a rischio, almeno in Europa. (Il sole che rideva ? :shifty: )
    Resta la stoica e coraggiosa eccezione italiota, ma vabbè, se serve a spingere il fotovoltaico sono disposto a tollerare generosamente anche i comitati antinuke.
    No al nuke ma sganciate i soldi per il FV grazie. :lol:

    Sei una persona strana BE

    In un post dichiaravi un amore eterno al nuke (anche se non era cosi' evidente) ed almeno per la considerazione del meno peggio ed in questo....
    Inoltre non capisco se e' sarcasmo o cosa la storiella che non c'e' piu' uranio.
    La Cina pensa di costruire 450 centrali nuke, alimentate da cosa se seguiamo il tuo assioma non ce ne dovrebbe essere piu'....
    La verita' e' che i nemici del nuke cercano di tutto per affossarlo quando tutti sappiamo benissimo che e' l'unica fonte sicura e libera da inquinamento che esista al mondo.

    Stanno installando un grande camino a casa mia, proprio desso, da 17Kw che mi riscaldera' casa, a supporto installiamo un film elettrico sotto il pavimento per riscaldamento e pannelli solari sul tetto per l'acqua calda sanitaria con un boiler elettrico come tampone e sto considerando la possibilita' di installare un generatore eolico in giardino (il vento qui spira 6000 ore annue) per avere anche un surplus elettrico.
    Mi attrezzo e preparo per il futuro contando sull'energia prodotta dai 58 reattori nucleari francesi.
    Guardo un cielo sempre pulito a casa mia, mai una domenica a piedi mai targhe pari o dispari. Le auto in Francia sono tante come in Italia ma d'inquinamento ce ne poco per via del nucleare, perche' dovrei rinunciarvi?

    M

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    • #62
      CITAZIONE (MetS-Energie @ 11/1/2007, 08:46)
      Sei una persona strana BE

      In un post dichiaravi un amore eterno al nuke (anche se non era cosi' evidente) ed almeno per la considerazione del meno peggio ed in questo....
      Inoltre non capisco se e' sarcasmo o cosa la storiella che non c'e' piu' uranio.

      Ehm... Mets il mio post era abbastanza sarcastico, mi spiace non si sia capito.
      Sono abbastanza strano è vero (sopratutto perchè non c'entro nulla nemmeno di striscio con l'energia come professione e me ne interesso solo per passione), però sul nucleare ho idee chiare e credo di averle già espresse. Riassumo.
      Secondo me c'è una forte domanda energetica, che non calerà affatto o se lo farà lo farà di pochi punti (in Europa e USA... in altre parti del mondo raddoppierà e stop). A questa domanda si dovrà dare risposta. E' del tutto vano dibattere se il costo dell'uranio è o non è altissimo, se i francesi danno dei contributi alle centali nucleari, ecc. Se mi chiedono un parere posso darlo per quello che ne so, che come giustamente fice Fabiomas è molto poco. Ma è solo, appunto, esercizio accademico fra non addetti ai lavori. :P
      Questo non toglie che sono convinto al 100% che in caso di vera necessità (che sia per picco petrolifero, embargo, crisi climatica.... quel che si vuole) è molto probabile che moltissime delle resistenze al nuke scemeranno precipitevolissimevolmente. Se poi, come molti affermano e come io non ho modo di confutare quindi accetto con beneficio di inventario, è vero che l'uranio è in esaurimento ovviamente si abbandonerà il nucleare.
      Ma solo in questo caso. L'apparente libertà di scelta di cui ci siamo convinti di godere in effetti esiste solo a condizione che la produzione sia sostenuta da ingenti importazioni di gas e petrolio. Le conseguenze economiche e sociali di un razionamento energetico sono tali e talmente gravi che secondo me ben pochi qui e in altri luoghi se ne rendono conto in pieno. Se ho la pancia piena può schifarmi di mangiare gli avanzi, se ho vera fame mi mangio pure le scorie... garantito. Questo vale nel resto d'Europa e a questo fa riferimento Barroso. Il messaggo tra le righe è "continuate pure a fingere di tenere in grande considerazione le preoccupazioni delle massaie, ma per ora tenetevi strette le centrali". Non so se si era capito.
      In Italia il nuke non c'è, nè ci sarà per anni e forse mai. Il mai però NON è legato al generoso impegno degli antinuke (spiace distruggere le illusioni ma è così). E' legato solo ed esclusivamente alle scelte di politica energetica che DEVONO coprire la domanda. Punto. Semplice e spietato. E il risparmio energetico (sacrosanto, per carità non apriamo altri fronti polemici!) non cambierà di mezza virgola sta cosa. Quindi si userà il gas, finchè possibile, poi si userà il carbone e poi finalmente le rinnovabili vere, cioè il fotovoltaico essenzialmente. Ma fra 30 40 anni che vada bene. E nel frattempo la scelta nonuke italiana si rivelerà costosa e non più soltanto per le aziende, ma per tutti. Si sceglie e si paga. Non ci vedo nulla di strano, non è in Francia che i contributi statali "mascherano" il costo del kwh... è proprio in Italia che le scelte passate hanno protetto il privato dalle ricadute delle sue stesse scelte. Ma questo non può continuare e non continuerà... E se si vogliono le rinnovabili... tocca pagare! Capito il concetto? :P

      Quindi, non per polemica, ma io non guardo nemmeno i molteplici link che vorrebbero farmi credere che gli scemi a essersi tenuti il nuke sono i francesi. Buon per chi ne è convinto. Se l'uranio costerà troppo lo abbandoneranno anche gli utilizzatori attuali. Senno..... NO!
      Delle scelte nucleari della Cina ne avevo già fatto segnalazione anch'io. <img src=">
      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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      • #63
        Si era capito ma volevo esser sicuro. Cosa fai di mestiere per vivere lo sapevo, non per questo mi hai dato sempre l'impressione di essere preparato sull'argomento energetico se non altro per le tue frequentazioni forumensi e per la tua passione fotovoltaica. Sono totalmente d'accordo con te riguardo le scelte dei nostri concittadini quando sarranno costretti a scegliere quale forma di
        energia sara' necessaria in mancanza di altro. Il nucleare sara' osannato e coccolato relegando nell'angolo i combustibili derivati dal petrolio.
        ENEL, con la quale devo misurarmi ogni giorno, ha molto bene in testa i bisogni del paese e non e' solo per una questione politica che si sta orientando verso il carbone. ENEL ha bene in mente i costi e sa perfettamente che prima o poi dovra' utilizzare il nuke e la soluzione e' risparmiare da una parte per spender di piu' dall'altra, nella media cambia poco. Ti ricordo che nel famoso referendum dell'86 l'unica fonte energetica proibita fu il carbone, per il nucleare venivano tolti dei diritti agli enti locali e finanziamenti tali che sarebbe stato impossibile costruirne un'altra, in particolare erano questi:

        Nucleare 1 - Abrogazione dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione di una centrale nucleare il cui testo esatto era "Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
        (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)"

        Nucleare 2 - Abrogazione dei contributi di compensazione agli enti locali per la presenza sul proprio territorio di centrali nucleari.Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone? (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante
        "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge).

        Nucleare 3 - Esclusione della possibilità per l'Enel di partecipare alla costruzione di centrali nucleari all'estero. Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero? (questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL).

        Dunque, all' atto pratico, con le tre domande si chiedeva di cancellare alcune disposizioni di legge concepite per rendere più facili e rapidi gli insediamenti energetici: la prima era stata creata per evitare che il sindaco di un piccolo paese di duemila abitanti dove era previsto l’insediamento di una centrale nucleare potesse opporsi ad oltranza, mentre la seconda era la cosiddetta “monetizzazione del rischio” per i comuni che ospitavano impianti di produzione di energia (non necessariamente nucleari, ma anche a carbone).

        Per il carbone sappiamo com'e' andata a finire, per il nucleare e' solo questione di tempo.
        Ma tu hai visto giusto.
        Quello che tutti temono e' il razionamento.
        Perche' a molti ricorda il periodo dell'ultima guerra, a qualcun altro le domeniche a piedi, le targhe pari e quelle dispari, l'euro4 e prima il 3 e...
        Alla gente da fastidio lavorare come dei matti per non ricevere nulla in cambio in termini di servizi, uno Stato ladrone che tutto prende e niente da...
        Come finira'?
        ENEL ha da tempo cercato di invertire la rotta, esistono i progetti di 11 centrali a carbone, una la stiamo costruendo, la prossima sara' a Porto Tolle, la terza nel Sulcis in Sardegna poi in Puglia, Calabria, Sicilia, Toscana, Veneto.... c'e posto per tutti aspettando il nuke per il quale si stanno attrezzando.

        Ecco perche' si tornera', magari gradualmente, al nucleare.
        Perche' non se ne potra' fare a meno.
        Non e' solo una questione di consumi, di risorse, di fonti energetiche.
        Stiamo parlando di un sistema da buttare alle ortiche, tutto con le sue reti, i suoi distributori, le sue raffinerie, le reti distributive, le mazzette, l'OPEP e tutto il resto.

        Cosa interessa se l'EDF prende sovvenzioni statali, cosa importa se hanno tutti paura della privatizzazione, cosa importa se i costi di smaltimento non rientrano nella bolletta, quello che conta e' che io il kwh lo pago esattamente la meta' di quanto lo paghi tu!

        Buona serata

        MetS <img src=">


        PS Dimenticavo.
        Come molti sapranno in Francia il nuke copre il 76% del fabbisogno, l'86% se si includono gli impianti Dom Tom e quello sperimentale,. Ebbene il Paese punta a coprire quel 24% di differenza con le rinnovabili siano esse idro, mini-idro, solari, eoliche, fotovoltaiche, biomasse (compresi gli inceneritori) e poco altro. Come dire la sola possibile soluzione a risolvere il problema degli idrocarburi una volta per tutte.

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