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  • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
    I tempi in cui avevi code chilometriche create da mandrie di pensionati in bramosa attesa a cui dovevi accodarti per forza sono passati e certo non ricordo una efficienza luminosa per il numero maggiore di dipendenti! ... Per ridurre ulteriormente le code si potrebbe finalmente penalizzare la scelta di non chiedere l'accredito di pensione e pagamenti vari su un conto bancario o postale,
    Non ho seguito molto la vicenda, ma avevano proposto l'obbligo di versamento pensione presso un C/C. Nel mio ente è stata recepita e c'è l'obbligo. Ma siamo dipendenti pubblici "privilegiati".

    Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
    ...Per avere efficienza nel pubblico devi adottare le soluzioni del privato. ... Resta solo la privatizzazione.
    Sono due concetti completamente diversi. Uno è adottare le soluzioni del privato: gestione per processi, budgeting, etc etc. L'altro è vendere un settore lavorativo ad un privato. Il privato entra solo se ci guadagna, e lo può fare adottando soluzioni del privato, abbassando il livello dei servizi, licenziando o abbassando gli stipendi.
    La differenza tra pubblico e privato in fase produttiva dovrebbe essere la TRASPARENZA, che comporta qualche costo. Il cittadino deve sapere come dove quando e perchè vengono spesi i suoi soldi, e poter ricorrere. Il privato ti manda affa, se fai queste richieste, anche perchè vedi i suoi margini di guadagno e puoi inalberarti se il gesso alla gamba è stato fatto a risparmio e tu continui ad avere problemi...
    I bilanci pubblici, per quanto complessi, permettono di capire per cosa sono stati usati i soldi. I bilanci privati ti dicono la composizione per voci, ma non sai a chi sono andati, come sono stati usati, etc. Quindi il pubblico deve essere pubblico con soluzioni da privato, il privato deve pensare a fare utili nel privato - con un controllo pubblico per tutelare salute e benessere -

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    • Originariamente inviato da Smilzo Visualizza il messaggio
      Quindi il pubblico deve essere pubblico con soluzioni da privato, il privato deve pensare a fare utili nel privato - con un controllo pubblico per tutelare salute e benessere -
      Questa è un'impostazione in voga in molti paesi, fra cui l'Italia. Ma NON è l'unica visione nè per forza di cose la più efficiente.
      Dipende da molti fattori.
      A mio parere esistono settori dove una presenza pubblica importante e predominante è fondamentale, altri dove il costo non vale assolutamente la "candela". La sanità ne è un esempio. Anche qui esistono vasti settori di sanità che non sono coperti dal pubblico e che funzionano ottimamente (in media perlomeno).
      La differenza dove è? Ovviamente nell'importanza del settore ai fini del diritto alla salute!
      E' sicuramente fondamentale che il cardiochirurgo sia disponibile nel pubblico e con livelli di qualità senza compromessi. Molto meno fondamentale per la salute generale che l'estetista o l'igienista dentale siano gratuiti.
      Ci sono paesi (rari) dove anche questi settori sono prevalentemente pubblici, vero. Ma allora l'efficienza del pubblico deve essere trasparente e limpida. LAddove questo non avviene (tipo la Grecia) il pubblico diventa un inefficiente serbatoio clientelare il cui scopo è tautologicamente quello di dare una giustificazione alla distribuzione di reddito tramite stipendi.
      In Italia, come in Grecia, si è partiti innegabilmente con tutte le migliori intenzioni di creare un pubblico efficiente. E l'efficacia della sanità italiana (che solo le capre possono considerare esempio di "malasanità" visti i risultati ottimi a costi competitivi) dimostra che era anche possibile raggiungere un buon risultato.
      Purtroppo invece in moltissimi altri campi, dove forse l'attenzione del publico era minore e la rassegnazione molto maggiore, sono i risultati, deludentissimi, ad avere firmato la condanna.
      L'opposzione alle privatizzazioni non ha praticamente mai una valenza di protezione del servizio, ma della situazione contrattuale di chi ci lavora. Lo sanno anche i bambini!
      La vicenda dell'acqua è un esempio lampante. E' ovvio a tutti che una privatizzazione selvaggia che metta in mano al privato in maniera esclusiva un bene comune è ridicola! Non esiste nemmeno nei paesi più liberisti come gli USA lo scenario dipinto da alcuni di una multinazionale che ti sigilla il rubinetto se non paghi bollette da centinaia di euro!
      Gli acquedotti sono in Italia un colabrodo ed i comuni non hanno più risorse per fare manutenzione. Mantenere un saldo controllo pubblico sul bene comune, mantenendo controllo su tariffe e disponibilità, ma inserendo le banali leggi di mercato e concorrenza fra i potenziali gestori era possibilissimo.
      L'alternativa era continuare così come è, scaricando sull'erario, quindi sulle tasse di tutti, i costi parassitari e di spreco.
      In questo caso il referendum, sapientemente indirizzato, ha dato ragione al "grande gattopardo italico" che vuole sempre cambiare tutto a parole, ma nei fatti conosce solo il blocco ostruttivo per "difendere" l'esistente. Anche se non mi pare che i vari governi succedutisi abbiano tutta sta fretta di concretizzare l'ottimistico panorama immaginato dai vincitori del referendum stesso... (a mio parere a ragione, in quanto il referendum è uno strumento che serve a invalidare una legge che la gente ritiene ingiusta. Ma NON obbliga alcun governo a legiferare nel senso indicato dal referendum!)
      In altri casi invece la "scottatura" che la gestione clientelare, parassitaria ed inefficace del pubblico ha dimostrato ampiamente ha condotto (e condurrà...) a ritenere molte privatizzazioni del tutto corrette e irreversibili. Oggi nessuno vorrebbe il ritorno alle posteetelegrafi kafkiane degli anni 70. E il "merito" maggiore va proprio a chi ha sfruttato quelle rendite di posizione per i propri scopi.
      La cosa più comica è che io ricordo perfettamente come negli anni 70 le critiche più dure alla grossolana inefficienza delle poste (non ricordate le storielle sulle lettere recapitate dopo anni?) provenivano proprio dai settori più vicini all'ideologia sindacalistica. Ovviamente nella ingenua speranza di convincere la gente che l'unica soluzione fosse assumere ulteriori persone, pagandole magari di più.
      In nessun altro apese al mondo le privatizzazioni sono state accettate con più entusiasmo dell'Italia. E la ragione non è certo difficile da capire...
      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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      • Ricapitolando.Secondo me. Perchè un privato mette dei suoi soldi in un qualcosa?1° -- Perchè vuole guadagnare,aggiunta importante,sempre di più. Perchè uno stato non riesce a fare le stesse cose andando alla pari?1°Gestione più complessa,2°addetti inutilmente assunti,3°compensi agli addetti più alti del dovuto(pensioni comprese)???
        ..

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        • Per come la vedo io privatizzare non fa che aumentare i costi delle bollette peri poveri cittadini .
          Ne sono esempi passati e presenti della gestione pubblica del bene .
          Per esempio la spazzatura nel mio comune è raddoppiata di prezzo , per non parlare dell'acqua e scarichi fognari .
          Il dirigente si era attribuito automaticamente uno stipendio di 10 mila euro mese , per non parlare del personale lavorativo che per metà era composto da ex detenuti o pregiudicati , che in quanto al lavoro ci sparano da lontano .
          Altro che il povero e mite impiegato fannullone , c'era gente che pur di non lavorare guastava anche gli automezzi ,sempre a carico poi di chi pagava le bollette .
          Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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          • Questo mi pare un brutto sistema per risparmiare, intanto che provino a fare i conti degli accorpamenti che dicono loro e quelli che "consigliano" invece i diretti interessati. PS : è l unica "divisa" che mi piacerebbe indossare. https://www.change.org/p/no-alla-sop...le-dello-stato .Domani cancello.
            ..

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            • Originariamente inviato da tonino50 Visualizza il messaggio
              Per come la vedo io privatizzare non fa che aumentare i costi delle bollette peri poveri cittadini .
              Dipende da quali cittadini si parla!
              E' ovvio che i servizi pubblici possono essere a costi bassi, anzi in certi casi (vedi sanità appunto) a costo quasi zero.
              Considerando che un paziente in insufficienza renale che debba fare dialisi dovrebbe sborsare (se non ricordo male) oltre 400.000€ all'anno è ovvio che il servizio pubblico diminuisce la "bolletta"!
              Ma altrettanto ovvio è il fatto che il costo non scompare magicamente, ma viene semplicemente scaricato sulla componente fiscale.
              La cosa quindi funziona se le entrate sono adeguate e sufficienti a coprire i costi.
              La bubbola estremamente radicata nella mentalità italica che sia allora possibile "appaltare" tutto o quasi al pubblico ed avere la moglie dei servizi sempre ubriaca e la botte dell'occupazione pubblica sempre piena (illudendosi pure che faccia "crescita"!") senza pagare troppe tasse è però una falsità già in generale se non si vive in Kuwait o nel Brunei. Anche paesi conosciuti per la forte pressione fiscale unita a servizi pubblici efficienti la gratuità completa è lontana dall'essere vera. Per motivi di lavoro ho conoscenti a Stoccolma e posso garantire che la favola del "tutto gratis" è appunto solo una favola e pur con servizi pubblici efficienti, molto più dei nostri, i costi per trasporti, forniture ecc. non hanno proprio nulla da invidiare a quelli italiani!

              Se poi il servizio è evidentemente inefficiente, ma con furbizia italica i costi sono comunque elevati per coprire i 10 mila euro mese dell'amminisrtatore di turno... beh! Quello che ne consegue è l'ovvio aumento di tassazione che poi riprende con gli interessi il "risparmio" sulla bolletta e che purtroppo si va a scaricare su lavoro, produttività e costi.
              Quindi alla fine chi vive di rendita può godere di bollette basse, ma chi dovrebbe produrre la ricchezza si trova con servizi inefficienti da terzo mondo, un carico fiscale abnorme che falcidia il potere d'acquisto e determina l'apparente aumento del costo della vita e una forte depressione sull'occupazione!
              Cosa che porta a ritenere le privatizzazioni unico antidoto alle storie dei "10 mila euro" e simili...
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • Non è che il pubblico e il privato siano sistemi perfetti. Bisogna capire cosa debba essere pubblico e cosa possa essere privato. Prendiamo ad esempio l'amministrazione in senso lato, la Regione Lombardia conta 3,200 burocrati e la Regione Sicilia 40,000, malcontati. Non è certo che fenomeni di comportamenti criminali non esistano nella prima, anzi, ma spesso vengono alla luce e sono repressi, al contrario della seconda dove le coperture e ricoperture sono evidenti. Conosco impiegati della Lombardia che sbuffano e si lamentano ma, alla fine, sono orgogliosi del loro lavoro. Nella nostra cittadina siamo in due proprietari che hanno problemi di erosione delle sponde a causa del Ticino. Abbiamo avvisato il Sindaco, lui si è interessato in Regione e in 3 settimane abbiamo avuto un incontro con quest'ultima. Ci è stato preannunciato che difficilmente i nostri problemi avrebbero avuto priorità su altri. In ogni caso, la settimana prossima i tecnici della regione verranno a controllare. Tempo trascorso, un mese dal contatto col sindaco. E' già un buon risultato. Si potrebbe fare meglio? si, manca un filo diretto con l'ente tecnico. Loro hanno i mezzi di monitoraggio aereo e satellitare per esaminare le problematiche e potrebbero fare un triage delle situazioni segnalate.
                Prendiamo in considerazione i trasporti; nel settore ferroviario siamo alla grande incompiuta. E' stato liberalizzato il servizio ma la rete è ancora proprietà di FS. Difficile competere con chi decide le tue tratte e i costi di affitto se è anche concorrente.
                Trasporto aereo; con la liberalizzazione delle tratte abbiamo visto un calo dei prezzi e una grande libertà di scelta.
                Prendiamo ad esempio la posta. Nel corso degli anni è diventata banca, emettitrice di titoli, collettrice di risparmio e finanziatrice di CDP che a sua volta finanzia il pubblico ed il privato. Difficile metterci le mani dentro.
                Acqua, bene prezioso e di difficile gestione. Potrebbe essere pubblico ma il proliferare di aziende di servizi ha spezzettato la sua distribuzione. A volte gli acquedotti sono spezzettati tra singole realtà e fra regioni. Gli investimenti necessari non sono convenienti alle singole entità, a tempi alterni. Una struttura come ENEL sarebbe necessaria. E' un bene che ci costa troppo poco, l'aumento delle tariffe ci renderebbe più consapevoli delle necessita di uno utilizzo migliore.
                Per capire cosa sia necessario rimanga pubblico e cosa privatizzare, distinguendo fra gli idioti che vorrebbero tutto statale e gli imbecilli che sono per privatizzazione selvaggia, penso che cosa pubblica debba essere ciò che non porta grandi benefici e possa essere coperto dalle tasse, privato tutto il resto. Esemplifichiamo per evitare gli insulti; capitolo acqua, bene di prima necessità, da togliere alle piccole realtà, sia pubbliche che private, per garantire prezzi e qualità su tutto il territorio, con ente unico che si possa permettere i grandi investimenti, necessari in alcune aree e di ritorno lungo. Televisione, tutta privata tranne un canale statale.
                Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                • Diciamo che in USA funziona in Italia no. Supponiamo inoltre sia colpa della politici. Qual'è la differenza tra Italia e USA? La democrazia diretta. In USA qualunque carica elettiva può essere revocata (recall), con procedure ben regolamentate. Dove esiste la democrazia diretta le imposte e tasse sono mediamente inferiori (-30%) e gli utenti più soddisfatti. Perchè se non funzioni vai a casa. Se ti alzi arbitrariamente lo stipendio vai a casa. Qualche buona democrazia ha il referendum confermativo. Se il parlamento si aumenta le pensioni, non si attende che entri in vigore per poi abrogarlo. Si attivano gli strumenti per non confermare la legge. Dove funziona la DD i rappresentanti sono stimati. Da noi fanno quello che vogliono. Dove vogliamo andare...?

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                  • Originariamente inviato da mgc Visualizza il messaggio
                    Non è che il pubblico e il privato siano sistemi perfetti. Bisogna capire cosa debba essere pubblico e cosa possa essere privato. Prendiamo ad esempio l'amministrazione in senso lato, la Regione Lombardia conta 3,200 burocrati e la Regione Sicilia 40,000, malcontati. .
                    Be signori miei se facciamo certi paragoni allora bisogna dirla tutta , lati negativi e positivi e dove i soldi ci sono e si spendono e dove non arrivano per le necessità primarie della gente e questo è sempre il sud ad essere penalizzato a vantaggio del ricco nord .
                    Non si è ancora colmato handicap storico del sud e non per colpa de suddisti ma dello stato che non da i mezzi per rendere equivalenti nord e sud .
                    Sono stato alcuni giorni fa ad un congresso dove si parlava del PSA e del rapporto con le patologie della prostata .
                    Un illustre collega del nord ci istruiva sull'utilizzo odierno di un nuovo esame a supporto del PSA chiamato PHI che ci indica con più certezza la relazione con i tumori della prostata . Un esame nuovo che al sud ancora non facciamo .
                    Un altro collega chiedeva all'esperto collega del nord quanti ROBOT avessero in provincia di Milano per operare alla prostata ed il collega diceva circa 10 .
                    Al sud ? Nemmeno uno . Forse uno gestito da privati .
                    L'assessore alla sanità Siciliana diceva ad un primario non vi sono soldi per acquistarlo in una struttura pubblica .
                    Allora ignori miei di che cosa vogliamo parlare ?
                    Credo che spetta allo Stato , se esiste questo Stato, ad accorciare le differenze culturali e materiali dei cittadini .
                    O no ?
                    La regione deve fare, ma può fare solo in virtù di quello che viene messo a disposizione dallo stato , in special modo in regioni povere che non hanno la possibilità di potere attingere a fondi derivanti da ricchezze interne, quando è lo stato stesso a prelevare le risorse della regione senza nulla dare , come è il caso della Sicilia dove si preleva il petrolio .
                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                    • La regione deve fare, ma può fare solo in virtù di quello che viene messo a disposizione dallo stato , in special modo in regioni povere che non hanno la possibilità di potere attingere a fondi derivanti da ricchezze interne
                      se dobbiamo dare retta alle cifre i soldi in Sicilia ci sono visto che si spende in media 1713 euro pro capite di cui 573 per il personale mentre in lombardia la spesa per il personale è di 509 euro per cittadino. Forse prima di reclamare altre risorse bisognerebbe razionalizzarle.

                      dimenticavo le fonti
                      Spesa sanitaria, in Sicilia risulta sproporzionata - QdS.it

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                      • Qualcuno potrebbe ricordare i 60'000 miliardi di Lire versati a pioggia dalla cassa del mezzogiorno, qualcuno potrebbe ricordare la Pellagra dell'ottocento, che affliggeva il nord, che si nutriva di sola polenta. Altri potrebbero ricordare gli esiti dei terremoti.
                        Ma sarebbe inutile. Se uno pensa che sia lo stato a doversi prendere carico di tutto, temo che non vi sarà mai miglioramento. Ci resta da sperare nelle prossime generazioni.
                        Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                        • Immagino che paragonare una Regione a statuto speciale ed una a statuto ordinario, sia fuori luogo. Bisognerebbe provare con regioni povere e speciali ugualmente. Chessò Trentino-alto Adige e Sicilia.
                          Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                          • Originariamente inviato da Darwin Visualizza il messaggio
                            se dobbiamo dare retta alle cifre i soldi in Sicilia ci sono visto che si spende in media 1713 euro pro capite di cui 573 per il personale mentre in lombardia la spesa per il personale è di 509 euro per cittadino.
                            Da dove escono fuori queste cifre non lo so , ma mi sembrano delle assurdità .
                            Già 30 anni fa quando insegnavo a Milano ed entravo in ospedale o in un laboratorio ospedaliero si notava la differenza a colpo di occhio che le strutture e le attrezzature esistenti al nord sono 20 anni avanti che al sud .
                            Per dirla facile entravo in un ospedale di Milano mi sembravano cliniche private per pulizia organizzazione , sia esterno che interno degli edifici , tornavo al sud e sembravano lazzaretti .
                            In questi 30 anni molto è stato fatto al sud , per mia esperienza diretta , sia per le attrezzature ,sia perla messa a norma degli edifici pubblici interno ed esterno sia perla qualificazione del personale sanitario con corsi ECM o corsi FAD , molto sforzo è stato profuso per migliorare .
                            Ma nel frattempo il nord è andato avanti ancora di più rispetto al sud nel campo sanitario ed il dislivello non è stato ancora sanato .
                            Badate bene non sto parlando del personale medico , dove al sud esistono anche delle eccellenze, di professionisti che si sono formati fuori , ma del dislivello dei mezzi messi a disposizione come un ROBOT o un computer o un ecografo o un endoscopio .
                            Che la regione Sicilia vi sia un costo della sanità pro capite superiore che al nord , onestamente io non lo so , non ho visto i conteggi , non me ne sono mai occupato di questo aspetto , ma mi riprometto di verificare i dati forniti in modo certo .
                            Ma quello che vorrei far capire è come paragonare un ricco con un povero . Il ricco possiede già di suo case ,ville ,auto , aerei ,vestiti ecc ... Il povero per raggiungere lo stesso livello o tenore di vita del ricco e procurarsi auto, ville e quantaltro , che ancora non possiede ,deve comperarli e quindi deve spendere per il momento più di quanto spende il ricco per poter colmare il divario del tenore o qualità di vita .
                            Non so se sono stato chiaro .
                            Se un ospedale del sud per esempio Catania , deve comprare un ROBOT operatorio , deve spendere e questo incide sulla spesa pubblica pro capite , mentre un ospedale di Milano ha già il Robot per averlo acquistato per es. 5 anni fa .

                            Certo ci sono stati anche sprechi , magna magna , ma anche una incompetenza da parte dei soggetti coinvolti per acquisti non appropriati , senza invocare la malafede .
                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                            • Se non vado errato le cifre sono state pubblicate in un articolo, sul Corriere, da Stella e Rizzo, citando le fonti. E' facile controllare.

                              Zagami, immagino che il ricco lo sia diventato per grazia divina e non per lavoro. Non stare a tirare in ballo le sfortune del sud, se no devo ricordarti che Agrigento sconfisse i cartaginesi prima di Roma e che la stessa ha governato il mondo e ora non se la passa molto bene.
                              Je suis Charlie e amo mamma e papà.

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                              • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                Non so se sono stato chiaro .
                                Sei stato chiarissimo, ma non per questo più credibile!
                                Non è un caso che le regioni del nord invochino i "costi standard". Se una siringa costa 10 volte a Cosenza rispetto a Milano hai subito chiaro dove è finita la differenza per comprare i robot.
                                Se i consumi di lusso (quindi non certo quelli di operai e pensionati) risultano simili in regioni con reddito pro-capite diversissimi è anche facile capire in che tasche sono finiti i differenziali di costo delle siringhe!
                                Anche qui stai cercando di appaltare ad un "cattivo" comodo da accusare colpe che in realtà sono perlomeno generali (a voler essere molto generosi!!!)
                                La storiella del "già ricco" è ridicola di fronte a regioni dove le aziende sono da anni ormai soffocate da una pressione fiscale intollerabile, con in più l'evidenza certificata di un grado di evasione ben diverso da altre, dove occorre sempre di più fare miracoli per mantenere l'elevato livello di qualità pur di fronte a tagli importanti.
                                Il sud non ha una situazione granchè diversa dalla Grecia, anche quanto a cause. Per decenni clientele e piccola corruzione sono stati molto più presenti che al nord ed i risultati sono evidenti.
                                E non è infatti nemmeno un caso che la storiella del colpo di bacchetta magica di fuga dall'euro per tornare ai tempi d'oro sia molto diffusa in entrambe queste zone d'Europa...
                                Purtroppo non c'è nulla di facile e se la Grecia può perlomeno contare sul ricatto per ottenere altri aiuti il sud italia deve semplicemente imparare a gestire meglio le risorse che gli arrivano dalle regioni del centro-nord. Risorse che non sono per nulla inferiori a quelle destinate al nord, anzi...

                                P.S. i numeri e i dati sono facili da trovare in rete. Ho fatto un giretto ed ho trovato altre interessanti info.
                                (http://www.altroconsumo.it/salute/di...sta-ticket-asl) Come vedi c'è differenza anche nei costi imposti su servizi ed esami. Eppure la soddisfazione resta molto più elevata nelle regioni dove i costi sono più elevati, ma l'efficienza maggiore.
                                Ultima modifica di BrightingEyes; 18-06-2015, 18:16.
                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                  Non è un caso che le regioni del nord invochino i "costi standard". Se una siringa costa 10 volte a Cosenza rispetto a Milano hai subito chiaro dove è finita la differenza per comprare i robot.
                                  .
                                  Guarda io non sono un amministrativo e non mi sono mai occupato di budget , ma di analisi di laboratorio biomedico , soprattutto qualità .Ho sempre ritenuto il costo una cosa non di mia pertinenza , come di fatto lo è .
                                  Come tu ben sai il materiale che viene fornito alle ASL o ASP , viene fornito da società multinazionali , non certo dal produttore della porta accanto .

                                  Per quanto riguarda le siringhe poi sai benissimo che non c'à molto da scegliere , sono due o tre le società che le forniscono e vengono acquistate tramite gara pubblica , che se la aggiudica la ditta che ha offerto il minor prezzo .
                                  Allora io mi chiedo come mai la ditta multinazionale coinvolta faccia a Cosenza un prezzo 10 volte maggiore che a MIlano , e cosi anche le altre ditte che hanno partecipato alle gare pubbliche ?
                                  Gatta ci cova ?
                                  Ora io ripeto non sono esperto del settore vendite o acquisti , ma in questo caso puzza e come , ma non solo gli amministratori pubblici , ma anche gli amministratori delle Ditte multinazionali .
                                  Quindi il marcio non sta solo nel pubblico, ma anche nel privato , sono collusi .
                                  E siccome conosco il modo di trattare dei rappresentanti delle Ditte private , stendiamo un velo pietoso .
                                  La colpa purtroppo io non la do al nord , ma a Garibaldi e ha voluto unificare l'Italia e a Vittorio Emanuele che ha spogliato il sud delle ricchezze che aveva l'Impero borbonico .
                                  La costituzione dice che lo stato si deve fare carico di ridurre le diseguaglianze tra i cittadini , e tutti siamo uguali di fronte alla legge , ma mi sembra che questa promessa non è stata mai mantenuta .
                                  Ultima modifica di experimentator; 18-06-2015, 21:38.
                                  Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                  • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                    La costituzione dice che lo stato si deve fare carico di ridurre le diseguaglianze tra i cittadini , e tutti siamo uguali di fronte alla legge , ma mi sembra che questa promessa non è stata mai mantenuta .
                                    Sono molte le disuguaglianze da ridurre.
                                    Una certa visione le vorrebbe ridurre solo a quelle economiche, ma anche sotto l'aspetto della coscienza civile, del rispetto delle norme e della rinuncia a una certa furbizia certo italiana, ma molto "a macchia di leopardo", c'è parecchia strada da fare.
                                    Nelle furbizie io ci metto anche un certo costume che pensa di poter addossare sempre ad altri ogni malefatta e finge di non sapere come e a chi sono finiti i fondi di gran parte delle "cattedrali nel deserto" che per decenni si sono spacciate come infrastrutture per far crescere alcune zone! Gli amministratori locali li scelgono i locali eh!!
                                    Io quando vedo quelle trasmissioni dove viene, da fatto, esaltata una tipica furbizia "alla Totò" anni 50, che poteva avere un senso in un'epoca e in situazioni ben diverse, mettendola in contrasto con una supposta ansia lavorativa e incapacità di "godersi la vita" da parte di altri, dipinti senza nemmeno troppo mascheramento come i soliti "più fessi" non posso che confermare la mia idea che certe richieste siano molto illusorie!
                                    E articoli come questo (http://www.lastampa.it/2015/04/13/it...QP/pagina.html) non aiutano di certo a placare gli animi di fronte a richieste, fondamentalmente giuste nelle linee generali, di maggior attenzione economica!
                                    Quando a imprecare contro Garibaldi ci si mettono da ambo i lati il rischio che prima o poi ci si trovi a contrattare i territori da mantenere dietro un tavolo negoziale non appare più tanto fantascientifica...
                                    Anche che i politici superdiplomatici e con autocontrollo estremo giungessero ad accusare pubblicamente un ministro UE di "mentire in continuazione" dieci anni fa sembrava pura fantasia...

                                    P.S. Per ciò che riguarda gli acquisti delle siringhe quello che scrivi è sicuramente in parte vero. Ma allora che ostacolo ci dovrebbe essere a una politica di "costi standard" imposti a TUTTE le regioni sulla base del prezzo migliore spuntato dalla regione più efficiente??
                                    L'autonomia che certe regioni, tra cui la Sicilia, difendono con le unghie non può essere solo a senso unico! Chi fa le scelte se ne accolla anche le responsabilità economiche!
                                    Come diciamo a Genova... siam tutti omosex con i quarti posteriori degli altri!!
                                    Ultima modifica di BrightingEyes; 19-06-2015, 09:20.
                                    “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                    • Le disparità tra nord e sud sono dovute (secondo accreditate teorie monetarie) alla circolazione di una moneta unica su territori con diversa economia. Chi auspica un ritorno alla lire dicendo che l'euro ha messo insieme aree non omogene, dovrebbe chiedere anche la suddivisione in almeno nordest, nordovest, centrosud e isole distretti monetari con moneta propria. Altrimenti, stando a queste accreditate teorie, non risolveremo mai il problema. Anzi, dovremmo ritornar al conio comunale. Il fiorino, il ducato, affiancando la lira per scambi nazionali con le monete locali. Realistivo? Pratico?

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                                      • Sta Grecia,ma perchè i banchieri fanno tanto i duri loro hanno avuto cifre paragonabili a fondo perso.Che gli allunghino di una ventina d anni o che blocchino la restituzione del dovuto per un pò di anni e vedano se riescono a risollevarsi.Se fallisce cosa mettono al asta le spiagge bianche di qualche isola.La verità è che non gli và che qualcuno non faccia come dicono loro,vedi Cile,Cuba,Venezuela,ecc,ecc.La moneta comanda e chi la detiene è come se possedesse l one ring.
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                                        • in italia,con riduzione delle diseguaglianze attraverso tasse spropositate intendono,via la classe media tutti poveri,di riflesso anche i dipendenti
                                          pubblici si dovranno accontentare,alla crescita o decrerscita dello stipendio in base al pil,
                                          con la grecia forse dimenticate che già una volta hanno mentito sui loro conti,e non trovavano più un cane disposto a prestargli i soldi a tassi
                                          accettabili,hanno ristrutturato il debito cioè abbassato,se lo è accollato l'europa,ci abbiamo messo noi 40 miliardi noi che eravamo sull'orlo del
                                          fallimento grazie a loro,cioè alla sfiducia dei mercati,la resistenza dei creditori stà nel fatto che vogliono ulteriori risorse,per finanziare le loro
                                          promesse elettorali,ma agli altri europei non piacciono, quelli che vogliono fare gli sboroni con i soldi degli altri,perchè o sei l'italia che si può
                                          permettere di evitare le riforme e aumentare le tasse,o se vuoi i soldi fai come ti dicono.
                                          non credo che la grecia fallisca,perchè per loro sarebbe un disastro e tsipras verrebbe ricordato nei libri di storia come schettino.
                                          va di moda addossare alle banche,ogni disgrazia le banche sono state salvate,perchè sono venuti dei nodi al pettine crediti inesigibili dati
                                          con troppa disinvoltura e una crisi che ha messo in ginocchio parecchie attività con un effetto domino,che ha paralizzato l'italia,dove lo stato
                                          acannendosi con nuove tasse e accertamenti fantasiosi ha sbriciolato il settore produttivo del paese,oltretutto tardando anche i pagamenti,
                                          questo è il motivo per cui l'italia sia uno dei pochi paesi sia stato per anni in recessione e stagnazione,ma se queste cose le capisco io che non
                                          sono neanche laureato,pensate un pò da chi siamo governati,
                                          i paesi frontalieri stanno facendo le pulizie di primavera ci scaricano in casa i clandestini,i nostri governanti continuano a essere
                                          presi a pesci in faccia,andiamo avanti così in pochi anni perdiamo anche il turismo,un incapace circondato da incapaci,mi viene quasi da dire
                                          a ridateci il puzzone

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                                          • Sig Pox,siccome nessuno ha il tempo di leggere tutto,ho copiato il dato che che ho tratto da qui, https://it.wikipedia.org/wiki/Grande_recessione e anche se wikipedia non è infallibile mi creda,questo è l ordine di grandezza dei dati che trova sia su internet che sulle pubblicazioni cartacee.Però ora che si sono ingozzati ben bene forse si decideranno a fare come nel 29,un pò più soldi alla "Main Street".Però il loro potere si è ulteriormente accresciuto da allora e dubito che qualcuno torni a legiferare un nuovo Glass-Steagall_Act.
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                                              Questo perché dopo 150 anni il sud è stato lasciato in mano ai corrotti e non adeguato ai livelli del nord . E' stato solo un territorio da conquistare e da sfruttare e basta .

                                              Immaginiamo allora oggi col senno di poi e col senno di oggi di una Europa Unita cosa poteva essere il sud se fosse lasciato stare in mano ai Borboni .
                                              I Borboni erano austriaci e quindi tedeschi ed oggi il sud sarebbe stato una seconda Germania o una regione subalterna alla Germania , con tutti i vantaggi che ne derivano . La mafia sarebbe stata sconfitta , la sub cultura , il fatalismo , la povertà ,ed altro di negativo ....avrebbero fatto posto alla efficienza ed al raziocinio tipiche della Germania . Avremmo avuto l'euro forte ed una economia forte , forse basata sulla industria o forse meglio ancora sulla industria del turismo e dei prodotti tipici apprezzati in tutto il mondo .
                                              Invece a causa di Garibaldi che regalò in pratica il sud ad un piemontese (un ex agnelli ) ci troviamo in questa disastrosa situazione .
                                              Mi dispiace dirlo , dopo aver elogiato Garibaldi ai tempi dei banchi di scuola , perché era quello che ci inculcavano gli insegnanti , rivedendo oggi l'azione storica col senno del poi ,debbo per forza esprimere questo giudizio storico , visto la grave situazione in cui ci troviamo a causa di governanti disonesti.
                                              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                              • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                Invece a causa di Garibaldi che regalò in pratica il sud ad un piemontese (un ex agnelli ) ci troviamo in questa disastrosa situazione.
                                                Non sei nemmeno l'unico a pensarla così..Carlo di Borbone a Napoli, i monarchici in festa: “Vogliamo il ritorno del re” | People non sono convintissimo issimo che la lontana (di fatto erano spagnoli!) ascendenza teutonica sarebbe stata sta gran garanzia. Ma sono certo che trovereste molto supporto in una eventuale richiesta di ritorno Borbone. Giungo a sbilanciarmi ed a dire che il pericolo di un'eventuale ripartenza di truppe nordiste dallo scoglio di Quarto sarebbe decisamente improbabile. Anzi... Sono pronto a scommettere che se serve un trono nuovo gli artigiani veneti ve lo costruiscono placcato d'oro in tre giorni e ve lo regalano! Di fatto non ci sarebbe nemmeno il problema del sottostare al nefando euro, in quanto sono pronto a scommettere che Fraulein Merkel sarà strafelice di lasciare che i cari parenti alla lontana si stampino da se' gli zecchini. C'è solo da definire bene la linea di confine e la suddivisione del debito, anche previdenziale, (che essendo stato creato da una Costituzione ugualitaria immagino verrà suddiviso proporzionalmente alla popolazione residente), ma immagino siano questioni superabili. Specie se le parti in fondo sono in grande prevalenza d'accordissimo sul fine ultimo...

                                                Originariamente inviato da diezedi Visualizza il messaggio
                                                questo è l ordine di grandezza dei dati che trova sia su internet che sulle pubblicazioni cartacee.Però ora che si sono ingozzati ben bene forse si decideranno a fare come nel 29,un pò più soldi alla "Main Street".
                                                La scelta di non far fallire diverse banche è il bersaglio principale delle spinte populistiche che cercano di spiegare gli effetti della crisi con la semplicistica (e sbagliata!) affermazione che i soldi invece di darli alla povera gente li hanno dati ai banchieri già ricchissimi per "ingozzarsi".
                                                In realtà l'articolo citato, per quanto platealmente sbilanciato sulle posizioni simil-keynesiane tipiche di molti nostro economisti dilettanti, se letto accuratamente svela moltissime verità sempre negate proprio da una certa visione.

                                                1) La crisi ai suoi inizi è stata totalmente dovuta ai giochi finanziari e ad una visione troppo facilona del prestito facile. Chi ha scritto l'articolo lo dice, ma non coglie l'aspetto FONDAMENTALE che questo stride brutalmente proprio con la bubbola, oggi diffusissima specie in Italia e Grecia, che la crescita si ha distribuendo soldi facili alla gente, così da sostenere la domanda ed i consumi!
                                                E' OVVIO che se distribuisco soldi la gente consuma e c'è crescita! Ma è (meglio DOVREBBE essere...) altrettanto ovvio che se quei soldi non provengono da attività reali, ma da giochetti finanziari tipo il farsi concedere un mutuo per il doppio del valore della casa, quando il giochetto comincia a mostrare la corda si porta dietro di sè come un castello di carte tutta l'impalcatura di sostegno!
                                                Nel caso dei mutui subprime e soprattutto dei vorticosi giri di cartolarizzazione interbancaria (vera causa della crisi) il problema non ha soltanto trascinato nel vortice gli insolventi (cioè gli americani che facevano consumo e quindi crescita sui debiti bancari), ma le stesse banche che avevano erogato crediti coperti da una garanzia in realtà inesistente!!
                                                Lo stesso, identico, meccanismo si stava avendo in quegli anni nel caso della Grecia, che aveva goduto di crescita mai vista dall'entrata nell'euro SOLO grazie a un massiccio ricorso al debito pubblico, tra l'altro nascondendolo truffaldinamente ai partner europei!
                                                La Grecia dei "poveretti" tutti si scordano che aveva avuto un incremento di PIL di oltre il 30% dall'entrata nell'euro (l'Italia circa 4% prima della recessione), quasi totalmente dovuto a aumenti del valore di stipendi e pensioni, consumi interni, spese militari e altre frattaglie che "fanno PIL", mentre la capacità produttiva industriale restava pressochè invariata e minima!!
                                                Questo meccanismo altro non è che pari pari il sistema americano, solo che là erano le banche a dare i soldi facili e le garanzie. In Grecia era lo stato!
                                                L'articolo chiarisce bene che la vera crisi dei subprime mondiale è FINITA, risolta dall'intervento delle banche centrali, FMI e altri enti che i boccaloni accusano di essere gli "avvoltoi" in 3 anni!
                                                Il caso dell'Irlanda è da manuale. Anche lì la bolla immobiliare (property bubble) ha determinato forti sofferenze bancarie. Anche lì c'è stato l'intervento di enti economici e altri paesi e l'imposizione all'Irlanda di durissime (PIU' DELLA GRECIA!!!) misure di contenimento di spesa (hanno tagliato del 20% dicesi VENTIPERCENTO la spesa pubblica!! Come se l'Italia decidesse domani un taglio di 160 miliardi di spesa!!) Anche lì le previsioni della demagogia populistica erano di fosche tragedie all'orizzonte...
                                                Infatti... http://www.italianidublino.com/situa...omica-irlanda/
                                                Ovvio che la cosa non è un colpo di bacchetta magica! Uno dei costi ieludibili della crisi e del susseguente riassestamento su basi di ulteriore crescita è la riduzione, significatvia, inevitabile e duratura, dello strato di occupazione e rendita parassitaria (non c'è alcun intento polemico nella parola. è semplicemente la realtà dei fatti) che la precedente impostazione di wellfare ingenuo ed ottimistico anni 70-80 appaltava ai sogni di "piena occupazione" e diritto salariale o pensionistico generalizzato!
                                                Difatti per molti la ripresa irlandese non è "vera" in quanto mancherebbe del requisito che moltissimi (a torto!!) ritengono indispensabile, e cioè l'aumento di occupazione: https://it.finance.yahoo.com/notizie...115037703.html
                                                Altri casi sono citati indirettamente (e credo involontariamente...) dallo stesso articolista. Ad es quando dice "Il segno di una ripresa, già in corso nel 2009, fu il rialzo deciso dei costi delle materie prime (nel 2009 quelle industriali del 27%, quelle alimentari del 15%), la cui discesa era stata più alta per quelle industriali che per quelle alimentari. Essa fu però più decisa nelle economie emergenti e più stentata in quelle avanzate; più dinamica apparve la ripresa degli Stati Uniti in confronto all'Europa, dove la minore consistenza delle misure adottate per l'uscita dalla crisi e una maggiore tutela a beneficio dell'occupazione hanno comportato più alti costi a carico delle imprese, non in grado di attuare sin dall'inizio dei piani di riconversione".
                                                In pratica gli USA hanno lasciato campo libero alle aziende come loro consuetudine concentrandosi su un forte intervento statale a protezione del sistema bancario. Cosa che aveva, ricordo, sollevato molta ironia sulle scelte ti stampo "socialistico", ma in realtà semplice ed efficace pragmatismo tipico USA.Quindi gli USA e gli altri stati hanno fatto benissimo a salvare le banche (quelle salvabili!). In quanto sono il motore della crescita vera.
                                                Italia e Grecia non hanno avuto alcuna bolla immobiliare (c'è stata una caduta dei prezzi delle case, ovvia in tempi di recessione, ma non certo la strage di pignoramenti americana o irlandese!) e sono usciti pressochè indenni come economie dalla vera crisi finanziaria.
                                                La loro sfortuna è stata l'allarme suscitato dalla crisi dei subprime su TUTTE le attività di investimento finanziario a potenziale rischio! Cosa che ha puntato il faro dei mercati su un debito a stento sostenibile effettuato dall'Italia negli anni d'oro della demagogia sindacale al potere (il debito è passato dal 50% scarso della metà anni 70 al 100% alla fine degli 80!!) e tenuto a bada con difficoltà da tutti i governi post prima repubblica (ma con aumenti abnormi della pressione fiscale e contributiva specie a carico delle aziende con conseguente depressione produttiva, calo del potere d'acquisto dei salari netti e PIL asfittici...) e soprattutto sulla disinvolta e delinquenziale azione di ricorso senza limiti al debito, sfruttando la credibilità sui mercati garantita dall'appertenenza all'euro della Grecia. Credibilità che però è svanita nel giro di un mese e ha determinato il virtuale default, tamponato dagli altri stati!

                                                Se l'Italia non avesse avuto il debito monstre creato dai delinquenti politici in associazione coi delinquenti sindacali degli anni 70-80 sarebbe in una condizione tedesca o francese ANCHE con l'euro!! anche se sicuramente non sarebbe (come invece E' ANCHE ORA!!) il primo paese europeo per presenza e vendita di camper e il primo paese nel mondo per spesa pensionistica!

                                                P.S. a ulteriore prova che certe teorie sono del tutto strampalate cito un'ulteriore frase dell'articolo: " Ciò nonostante, soprattutto nelle famiglie con figli (ove il capofamiglia ha meno di 40 anni e soprattutto tra i 40 e i 64 anni), la condizione di povertà si sarebbe aggravata; i redditi lordi dei lavoratori autonomi sono calati repentinamente, mentre i redditi dei pensionati e quelli dei lavoratori dipendenti avrebbero continuato lungo i rispettivi trend pre-crisi, cioè comunque con lenta ma costante diminuzione di potere d'acquisto reale." Diminuzione determinata dall'aumento di tassazione e contribuzione NON da aumenti di prezzi che NON ci sono stati!!
                                                Con buona pace dei tanti illusi interessati che pensano di attribuire alla ingordigia del commerciante autonomo il falso aumento di prezzi (in realtà caduta di potere d'acquisto determinato dalla crescente e gigantesca pressione fiscale determinata dalle scelte populistiche degli eroi politico-sindacali dell'età d'oro!!!
                                                Ultima modifica di BrightingEyes; 21-06-2015, 10:56.
                                                “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                • e meno male che c'è qualcuno che ha una buona visione di insieme oltre una buona cultura e memoria storica,
                                                  se il sud non è decollato non è colpa dell'unificazione,il sud ha tutte le caratteristiche per attirare turisti e ricchi pensionati,
                                                  e sarebbe già un grosso aiuto all'economia locale,nell'1800,l'europa era il centro del mondo e l'italia era un popolo con la stessa
                                                  lingua, ma diviso era preda delle potenze europee,lo scopo dell'unificazione era perchè eravamo terra di conquista degli stati più
                                                  forti,adesso uniti non contiamo niente,

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                                                  • Se è per questo io dovrei chiedere i danni di guerra a qualcuno . Mi spiegate perché abbiamo fatto la seconda guerra mondiale ? Ed ora dopo 70 anni vogliamo fare l'europa unita e vogliamoci tutti bene .
                                                    I danni di guerra esistenziali , morali ed economici , si perché mio nonno materno mori in guerra in russia e mia nonna rimase offesa da un occhio dai bombardamenti alleati .
                                                    Mia nonna ,vedova, per poter sfamare i suoi quattro figli , dovette vendersi quattro case e molte proprietà terriere per quattro soldi perché non era in grado di coltivarle .
                                                    Ora a me i danni subiti dai miei nonni e di conseguenza a me come erede , chi li risarcisce ?
                                                    Per inciso ti informo BE che vi sono stati personaggi e movimenti politici che si sono battuti per l'indipendenza della Sicilia , ma sembra almeno in passato che tuoi amici veneti e nordisti siano stati contrari .
                                                    Ora che siano propensi ad una secessione del sul sud , ne sono ben lieto , se fosse possibile , come sono contento che loro facciano la loro secessione.
                                                    Ci sediamo attorno ad un tavolo e ci facciamo conteggi dare-avere di tutto quello che è stato sottratto alla Sicilia in questi 150 anni e di quello che in cambio la Sicilia ha ricevuto . Si liquida il giusto dovuto a chi di dovere , penso la Sicilia , ed ognuno per la sua strada .
                                                    Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                    • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                      Se è per questo io dovrei chiedere i danni di guerra a qualcuno . Mi spiegate perché abbiamo fatto la seconda guerra ...Ora che siano propensi ad una secessione del sul sud , ne sono ben lieto , se fosse possibile , come sono contento che loro facciano la loro secessione...Ci sediamo attorno ad un tavolo e ci facciamo conteggi dare-avere di tutto quello che è stato sottratto alla Sicilia in questi 150...Si liquida il giusto dovuto a chi di dovere , penso la Sicilia , ed ognuno per la sua strada .
                                                      Io invece non sarei per nulla contento di una secessione, che non credo realistica.Così come non realistica sarebbe la pretesa di una "rifusione di danni" a una regione che da decenni riceve abbondantemente più di quanto produce, anche grazie a uno statuto autonomo ridicolo e assurdo nei privilegi che garantisce! Ok alla fantasia e all'impudnza simpatica meridionalistica, ma non esagerare...Sulla domanda sulla seconda guerra mondiale posso risponderti facilmente. Ci siamo stati trascinati da una parte politica che contava la maggior parte del serbatoio elettorale nel centro sud agricolo e da una monarchia che il referendum del 46 ha dimostrato avere un grande supporto, come ora del resto, proprio nel sud. Mio nonno era partigiano fazzoletto rosso e ti garantisco che avrebbe potuto rispondere con dovizia di particolari alle tue domande!
                                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                                      • Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                                        "rifusione di danni" a una regione che da decenni riceve abbondantemente più di quanto produce, anche grazie a uno statuto autonomo ridicolo e assurdo !
                                                        Purtroppo chi ha governato la Sicilia sino adesso non ha applicato mai lo statuto autonomo , per quanto riguarda il dare e avere la Sicilia è stata spogliata da secoli di tutti i suoi beni a cominciare dai romani , era il granaio di Roma , passando dai Borboni che vendevano la zolfo a francesi ed inglesi a prezzi ridicoli , senza lasciare na cippa alla popolazione , anzi fruttando i poveri zolfatari minorenni sino a morire ed i poveri agricoltori , per finire oggi , dulcis in fundo dove viene prelevato il petrolio e raffinato , raffineria d'Italia , senza che venga lasciato un decimo di euro alla Sicilia , per non parlare della concessione delle basi Nato , senza na lira .
                                                        Insomma un storia di sfruttamento totale senza ritegno .
                                                        SE poi parli per ignoranza hai voglia a parlare e ti potrei dire il perché si è preferito non fare sviluppare la Sicilia , dandole assistenzialismo , per fare sviluppare invece il nord a scapito della Sicilia .
                                                        Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                        • chi ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto,è inutile rivangare il passato e tutti possiamo avere recriminazioni,tsipras qualche mese fa
                                                          ha chiesto i danni di guerra alla germania,ma non ha fatto altro che irritare i tedeschi,che di continuare a pagare gli errori dei nonni
                                                          non ne vogliono sapere,l'assistenzialismo fa comodo,perchè sbattersi per trovare un lavoro vero,quando puoi fare un pseudo lavoro vicino
                                                          a casa,lo sviluppo non lo fa lo stato ma le persone,fare impresa vuol dire assumersi dei rischi,impegnare proprie risorse e tempo senza
                                                          nessuna garanzia di successo,ma col rischio di trovarsi col culo per terra,an che se qui danno agli stranieri una somma credo o 15000 o
                                                          300000 € per aprire un negozio e 4 anni di no tax,i soliti geniacci italici che rompono il cubo agli italiani per avere imprenditori stranieri
                                                          che difficilmente pagheranno tasse,ma se ne accorgeranno eccome se ne accorgeranno.

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                                                            Dicono i napoletani .

                                                            Ma ora come andiamo avanti ?
                                                            Se tu hai due figli , a cui ad uno hai dato beni e servizi ed un lavoro per andare avanti ed un altro hai dato solo un tozzo di pane per campare , rubandogli nel contempo i frutti della sua terra , come pensi che finirà ?
                                                            Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                                            • Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                              passando dai Borboni che vendevano la zolfo a francesi ed inglesi a prezzi ridicoli , senza lasciare na cippa alla popolazione , anzi fruttando i poveri zolfatari minorenni sino a morire
                                                              visto che parlo " per ignoranza", facci capire... Sarebbero gli stessi Borboni in grado di trasformare la Sicilia nella Ruhr del mediterraneo o questi fan parte di un ramo cadetto meno teutonico??
                                                              Originariamente inviato da zagami Visualizza il messaggio
                                                              Insomma un storia di sfruttamento totale senza ritegno . SE poi parli per ignoranza hai voglia a parlare e ti potrei dire il perché si è preferito non fare sviluppare la Sicilia , dandole assistenzialismo , per fare sviluppare invece il nord a scapito della Sicilia .
                                                              io non credo affatto che queste bufale possano portare grandi vantaggi al sud. Posso essere sicuramente d'accordo sulla relativa innocenza della popolazione comune, ma ritengo che la gran parte della gente abbia ben chiare le responsabilità. Che non risalgono certo a Garibaldi!Il sud ha subito le conseguenze di un tentativo demagogico e maldestro, nel tipico stile ugualitaristico-corporativo sindacale italiota anni 70, di industrializzazione forzata con fondi statali gestiti da corrotti e malavitosi locali.Questa rara associazione di straordinarie ottusità egoistiche ha permesso da una parte l'affermarsi di una cultura di voto di scambio (se mi voti do un bel posto da metalmeccanico o da dipendente pubblico a tuo figlio...) generalizzata accettata dalla popolazione come furba e normale modalità di benessere. Dall'altro ha gravemente castrato le potenzialità di imprenditoria locale, di fatto esclusa da veri aiuti e tartassata da norme che impedivano la differenziazione salariale, vero motore dello sviluppo per le zone arretrate ed utilizzato in tutti i paesi civili, ma in Italia boicottato dalle forze sindacali per meri motivi di egoismo generazionale e localistico.Tutto questo non proviene certo da differenze razziali o intellettive, ma come ritengo stupido ed irrealistico un atteggiamento di disprezzo quasi razzistico comune al nord verso certe abitudini del sud così ritengo dello stesso, identico, livello le pretese di un sud "sfruttato" dai perfidi nordisti.Come sempre c'è una parte di colpa per tutti. L'unica cosa certa, anzi granitica, è che come per la Grecia, per il sud non è più tempo di autocommiserazione e richieste fuori dal mondo (quella dei "danni di guerra" al lombardo-Veneto lasciati dire che è sublime! ), ma è tempo di scegliere amministratori che amministrino bene quello che è disponibile (che non è poco!). Se le risorse sono le stesse per tutti è intuitivo che se chi le gestisce ne trattiene molte per sè e per l'apparato gigantesco che si è creato ne rimarranno poche per il cittadino comune!In Sicilia cominciate a chiedervi seriamente quanto costa l'apparato burocratico e vedete di fare come, con un po di fatica, anche Tsipras sta rassegnandosi a fare, e cioè TAGLIARE gli sprechi reindirizzando le risorse (che tanto NON aumenteranno e sarà grasso che cola che non diminuiscano!) verso le attività davvero produttive.insediamenti industriali (se veri e produttivi), raffinerie, turismo, agricoltura e quant'altro sono una ricchezza per il territorio, non uno "sfruttamento". Vediamo di non esagerare col vittimismo, perché seppure c'è un ovvio prezzo ambientale è ovvio anche ai bambini che gli insediamenti produttivi determinano indotto, occupazione e ricadute fiscali. A meno di immaginare un territorio totalmente sovvenzionato con pensioni e pubblico impiego fasullo sinceramente non vedo altre strade che uno sviluppo serio industriale. Ad es. nel campo della produzione energetica da fonte solare la Sicilia è indietro anche ad altre regioni più attive, come la Puglia. E non certo per le manovre leghiste!Come la Grecia avete risorse naturali immense da sfruttare. Come la Grecia lo shock del trovarsi gettati in mare a galleggiare da soli può essere forte, ma non saranno le lamentele vittimistiche a guadagnarvi il salvagente!
                                                              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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