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Impianto termico combinato: funzionamento puffer

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  • Impianto termico combinato: funzionamento puffer

    Ciao,
    presto iniziero’ i lavori per la nuova casa e sono qui a ragionare sul tipo di impianto di riscaldamento da installare.
    La casa si sviluppa su 2 piani 125 mq al piano terra e 50 al piano primo, zona climatica E.
    L’abitazione al momento non ha nessun tipo di impianto perche’ e’ allo stato grezzo. I muri sono da 40 cm con lambda di 0.32 W/mK e verra’ installato cappotto termico. Alla fine dei lavori dovrebbe ricadere in classe A.
    L’impianto sara’ in bassa temperatura, i terminali saranno impianto a pavimento e fancoils (uso prevalentemente estivo). Voglio predisporre anche 3 termoarredi in alta temperature nei bagni, se la temperatura nel puffer e’ 60 gradi e quindi il calore e’ fornito dalla combustione della biomassa allora essi saranno in alta temperatura, se il calore e’ fornito dalla pompa di calore allora saranno in bassa (con la PDC non vorrei scaldare piu’ di 50 gradi)
    Installero’ la VMC con predisposizione di batteria di deumidificazione in caso in futuro voglia usare il radiante anziche’ i fancoils per il raffrescamento.
    Vorrei installare 5 fonti energentiche.
    • Pannelli fotovoltaici, questi non verranno installati subito ma aspettero’ anche per vedere i consumi effettivi. Ad ogni modo questi andranno ad alimentare la pompa di calore.
    • Pompa di calore, vorrei far in modo che questa lavori solo per autoconsumo e quindi limitare il funzionamento invernale in favore del termocamino e della caldaia a biomassa
    • Il termocamino sara’ di tipo combinato, abitualmente accendo il camino (semplice termocamino nell’attuale abitazione) quasi tutti i giorni da dicembre a gennaio.
    • Caldaia a biomassa, puo’ sembrare rindondante questa soluzione. Personalmente mi piace la Carinci Prestige che brucia sia legna che pellet e fortunatamente ho la possibilita’ di avere la legna gratuitamente quindi vorrei massimizzare il risparmio. Ecco perche’ opterei per questa soluzione.
    • Pannelli solari con integrazione a riscaldamento, 4 pannelli dovrebbero essere sufficienti.
    Avrei la possibilita’ di collagare il metano ma voglio evitare i costi fissi e come detto massimizzare l’uso delle fonti energetiche a disposizione (legna e energia elettrica)

    A) Il primo parere che vi chiederei sarebbe questo:La pompa di calore (PDC) sicuramente fornira’ il fresco d’estate e vorrei che funzionasse solo in autoproduzione quindi in caso di belle giornate invernali vorrei che abbia la priorita’ su le altre fonti energetiche. Il termocamino (TC) avra’ un funzionamento saltuario quindi non mi posso affidare solo a questo quando non c’e’ il contributo solare e quindi quando la PDC non parte. Qui entra in gioco la caldaia a biomassa che nelle giornate nuvolose o di nebbia, circa 2/3 dell’inverno, e 1/3 delle mezze stagioni.
    Ha senso il funzionamento? Suggerimenti?

    B) Vorrei ringraziare ‘renatomeloni’ per l’intervento 16-06-2015, 20:34 nella conversazione:https://www.energeticambiente.it/for...i-calore-dubbi
    Nel suo messaggio e’ stato postato l’impianto Sailer che sostituendo la caldaia a gas con una caldaia a biomassa rispecchierebbe cio’ che vorrei realizzare. Infatti ci sono tutte le 4 fonti di energia, lato BT e AT e il lato freddo.

    Di questo impianto ho fondamentalmente 2 dubbi:
    1. La mandata dei generatori prima del puffer arriva ad una T dove a sinistra si dirama agli impianti e a destra va a al puffer. Se uno dei generatori e’ in funzione l’acqua calda presso la T si dovrebbe divedere e andare in parte all’impianto e in parte al puffer. In caso che il puffer sia in temperatura e i generatori sono spenti ma l’impianto parte, le pompe gemellari prelevano l’acqua sia dal puffer che dalla tubazione di mandata dei generatori anche se fredda? Forse dove si trova la T ci dovrebbe essere installata una valvola deviatrice?
    2. La tecnologia del puffer e’ interessante, ottimizza la stratificazione da 60 a 20 gradi (pag 10 allegato) tuttavia nella scheda tecnica (pag 12) c’e’ scritto ‘Dopo aver caricato l’accumulatore con un’energia pari a 10 kWh, non è necessario applicare un’energia termica supplementare’. Nel mio caso vorrei che il termocamino scaricasse tutto il surplus termico nel boiler. Avete lavorato con questo boiler? C’e’ nessun problema ad ottenere cio’? il motivo per cui lo chiedo e’ perche’ il cilindro di stratificazione si sviluppa solo sulla parte superiore e non su tutta l’altezza della puffer.

    C) Un altro sistema che sto valutando e’ il sistema Carinci basato sul Superboiler. Il funzionamento di questo e’ molto simile al precedente tuttavia per il superboiler, che so che alcuni di voi lo hanno installato, non mi sono chiare alcune cose.

    Essendo un accumulo a stratificazione le correnti interne come quelle convettive in teoria dovrebbero essere nulle.
    1. Non capisco come sia fatto quel gomito all’interno del puffer in corrispondenza della ‘mandata caldaia’ e ‘mandata riscaldamento’. Sembra chiaro che l’acqua tecnica del puffer e della mandata/ritorno sia la stessa e sembrerebbe che quel gomito sia una barriera per frenare il flusso (limitare i moti convettivi) ma non il calore. E’ realmente cosi? Ha per caso una forma semi-toroidale? Non riesco a trovare alcun esploso o foto rendering 3D.
    2. E cosa sono quelle specie di tasche rappresentate da dei rettangoli nei pressi del ‘ritorno riscaldamento/caldaia 1’ e ‘ritorno riscaldamento/caldaia 3’?
    3. Vorrei capire un’altra cosa. Rispetto al precedente puffere della Sailer, questo della Carinci ha la mandata del riscaldamento ad una specifica altezza che puo’ essere identificata come a meta’ altezza del puffer. Quindi i generatori quando riscaldano il boiler e l’impianto di riscaldamento devono riscaldare almeno 2/3 di questo perche’ devono arrivare a superare la meta’ del puffer. Nel precedente caso con il puffer della Sailer il prelievo si sviluppa in altezza quindi I generatori non devono garantire che sempre almeno meta’ del puffer sia riscaldata. Come vantaggio nel secondo caso mi sembra di capire che sia abbiano meno on-off e maggior sfruttamento della parte alta del puffer.In altre parole, analaticamente parlando, se mettiamo un sistema di coordinate in basso nel boiler dove Z e’ l’altezza, Z0 e’ il fondo e z100 e’ l’altezza interna del boiler, allora penso che potremmo dire che il riscaldamento con il Carinci lavora quando il puffer e’ in temperatura da Z0 a Z50 mentre il Sailer lavora sempre da Z0 a Z100 perche’ il punto di prelievo della mandata e’ in cima. Puo’ tornare come ragionamento? Nessun consiglio sui 2 puffer? Siete a conoscenza dei prezzi?
    grazie per le risposte




  • #2
    Io ho il super boiler della Carinci, che altro non è che un Consolar Solus II rimarchiato.
    Diciamo che per sfruttarlo devi usarlo con la relativa centralina Total Control (modello Consolar Control 602/702) altrimenti non trovi una quadra nel poterlo sfruttare, è un sistema all in one che gestisce generatore, riscaldamento in climatica e solare termico, metterlo a sè stante non ha senso perchè la centralina dà priorità all'acs, se il sopra del puffer cala sotto una T impostata per l'acs la centralina andrà a chiudere la miscelatrice e fermerà le pompe del riscaldamento fino a T superiore soddisfatta, solo allora riavvierà l'impianto.
    Il puffer lavora per moduli tampone, come dicono loro, cioè per la logica d'uso hai dei veri e propri compartimenti da usare per ogni cosa, due quinti del puffer sono ad uso esclusivo dell'acs quindi il dimensionamento del superboiler esula dai calcoli che si fanno per i classici puffer, è da sovradimensionare almeno del 30% altrimenti fai letteralmente un buco nell'acqua.
    La flangia quadrata che vedi nello spaccato loro la chiamano cassa di calma, serve a limitare al minimo i moti del liquido all'interno, mentre la flangia che piega dalla mandata generatore a quella riscaldamento è per dare priorità al riscaldamento quando questo chiama.
    Detto questo, mentre con un puffer collegato in modo classico paghi meno un generatore sovradimensionato, con questo superboiler paghi a caro prezzo un eventuale sovradimensionamento del generatore, come hai giustamente dedotto rischi la sagra dell'on off.
    Ma se si adatta il giusto generatore vedrai quest'ultimo funzionare perennemente al minimo rendendo però il massimo possibile, vedrai il generatore spingere in modo deciso solo con temperature esterne estremamente rigide.
    Il tuo ragionamento sullo sfruttamento è esatto nel caso del Sailer, errato nel caso del Carinci, per quest'ultimo per il riscaldamento sfrutti da z20 a z50 (per questo va sovradimensionato rispetto un puffer classico), da z0 a z20 è destinato unicamente al solare, se poi sposti i ritorni di generatore e impianto tutto sul basso allora sfrutti come detto da z0 a z50.
    Ma sinceramente...in casa abbiamo una vasca da bagno da 270 litri, 4 docce e usiamo acs in 5, anche d'estate con 4 giorni consecutivi di assenza di sole e caldaia spenta non abbiamo mai avuto scarsità di acs, mai.
    Come costi...tra superboiler e total control stai oltre i 5mila euro, non ricordo di preciso però mi sembra che quando li presi il modello da mille litri venne 4mila e rotti euro e la centralina 800.
    Una bella spesuccia insomma.
    Che dati i risultati rifarei sia chiaro, anche grazie ai relativi incentivi, senza quelli non so se avrei fatto la pazzia, francamente, ma è indubbio che il sistema alla lunga ripaghi di tutto
    Ultima modifica di bravo666; 31-12-2021, 17:06.
    Caldaia Carinci Prestige 350,Termocamino Carinci Evolution 190 + scambiatore 40 piastre - Superboiler Carinci 1000l - pannelli solari circolazione forzata, Gestione impianto e climatica con Centralina Total Control Carinci - zona climatica "E" - gradi giorno 2188 - Casa 330 MQ temperatura interna 21° 18/24

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    • #3
      ciao,

      dato che avrai una casa molto ben coibentata e ad alta efficienza energetica, io eviterei la biomassa e tutti i suoi annessi. oltre ai costi alti per la realizzazione dell' impianto, ogni anno avrai spese di manutenzione-pulizia.

      metti una buona pdc (panasonic-mitsu-daikin...) e non avrai assolutamente problemi. ti farà risclandamento, raffrescamento e acs.
      non mettere in oltre il solare termico...fotovoltaico. ci fai tutto.

      per i bagni e i locali più a nord, aumenta il passo del radiante e predisponi magari i termoarredi nei bagni (se puoi sovradimensionali un pelo). completa con piano cottura a induzione e sei libero dal gas ...e...dalla biomassa : )

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      • #4
        Pdc e radiante su tutta la casa, con scaldasalviette elettrici nei bagni.

        Investi in fotovoltaico tutto quello che andresti a spendere in accumuli, caldaia e termocamino, solare termico.

        Per la biomassa una stufa a legna se autoprodotta, altrimenti a pellet.

        Spendi nella stufa. Prendine una rivestita di maiolica o ollare, alta e grossa, ma non potente.

        La coibentazione della casa farà il resto.

        La vmc è sempre bene averla, man mano che la casa è superisolata e sigillata come nelle attuali in classe AAA

        Predisponi prese aria dirette verso l' esterno per la stufa, che va posizionata nella zona giorno della casa in posizione centrale, idem per la canna fumaria.

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