Originariamente inviato da docsavage
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Volendo con il puffer puoi ovviare al sistema mettendo un valvola a tre vie in uscita che misceli l'acqua di mandata con il ritorno e ne comandi l'apertura tramite il termostato ambiente che deve poter gestire la modulazione, e anche questi esistono.
Originariamente inviato da docsavage
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Nel secondo caso la puoi ottenere sovradimensionando gli elementi di riscaldamento e posizionando degli elementi con una massa elevata e coibentando adeguatamente l'involucro abbassando la trasmittanza di tutte le superfici e sfasando adeguatamente l'onda termica rispetto all'esterno.
Vorrei però portare la tua attenzione su un altro problema: la biomassa non l'accendi/regoli come una caldaia a gas e sopratutto potresti volerla tenere accesa (per scopi estetici, per fare il figo con gli amici, perchè fa ambiente, ecc. ecc.) quando il riscaldamento non ti servirebbe perchè la casa è in temperatura in questi casi cosa te ne fai dell'acqua calda? Sovrariscaldi la casa sprescandola oppure metti da parte il calore nel puffer per usarlo magari qualche ora dopo quando ti si raffredda la casa?
Torno a darti il consiglio iniziale: pensa bene a fare i lavori, falli una volta sola ma falli bene senza mettere pezze a cui poi pensi già di mettere mano in futuro.
Se ti interessa un bel sistema di termoregolazione (ma con costi poco raccomandabili) esiste il RAYCONTROL della FCC, ne dobbiamo inserire uno in casa passiva interfacciadoci un PLC tramite RS485 e dalle specifiche sembra roba dell'altro mondo.
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