salve a tutti,ho un "cruccio" e vorrei delle delucidazioni riguardo al collegamento della caldaia al puffer.
la mia caldaia è collegata al puffer per mezzo del serpentino per via del fatto che inizialmente(per paura e per inesperienza)non volevo eliminare il metano)lo volevo tenere "di scorta"quindi avevo la necessità di separare le due caldaie,e oltretutto volevo bruciarci anche la legna nella caldaia a biomassa,quindi dovevo montarla a vaso aperto.dopo quasi 4 mesi di funzionamento mi sono convintodi due cose:
la prima è che la caldaia a triti è più che sufficiente per la casa,quindi del metano ne posso fare anche a meno,(in caso di necessità per guasto caldaia a biomassa ho sempre il mio camino ventilato ed una stufa a legna che è una "bomba"quindi non rimango al freddo per qualche giorno.)
la seconda è che la legna nella caldaia non ce la metto,se la voglio usare preferisco metterla nel camino che in caldaia.
dopo un po di spiegazioni vado al sodo,il mio cruccio è che la mia caldaia essendo collegata al serpentino lavora praticamente sempre in modulazione e mantenimento,questo non perchè sovradimensionata ma secondo me perchè il serpentino non è sufficientemente potente ad assorbire il calore sviluppato dalla caldaia.
quando il riscaldamento è spento,il puffer è carico e la caldaia è in mantenimento,parte il riscaldamento,dopo mezz'ora circa il puffer chiama la caldaia,si attiva la pompa,scende di temperatura e la caldaia parte,scende di 8/10 gradi circa e poi risale fino ad andare in mantenimento,poi riparte in modulazione e ritorna in mantenimento e cosi via...
secondo voi se la monto a vaso chiuso,in diretta nel puffer riesco a sfruttare di più la caldaia rispetto ad ora?
secondo me essendo il contenuto dell'acqua della caldaia lo stesso che circola nel puffer dovrebbe avere meno attacca e stacca(ha a che fare con un volume d'acqua maggiore) ed allo stesso tempo riscaldare di più il puffer.
grazie dei consigli...
p.s. a chi ce l'ha montata in diretta nell'accumulo vorrei sapere come si comporta quando parte la caldaia ed il riscaldamento è acceso.
la mia caldaia è collegata al puffer per mezzo del serpentino per via del fatto che inizialmente(per paura e per inesperienza)non volevo eliminare il metano)lo volevo tenere "di scorta"quindi avevo la necessità di separare le due caldaie,e oltretutto volevo bruciarci anche la legna nella caldaia a biomassa,quindi dovevo montarla a vaso aperto.dopo quasi 4 mesi di funzionamento mi sono convintodi due cose:
la prima è che la caldaia a triti è più che sufficiente per la casa,quindi del metano ne posso fare anche a meno,(in caso di necessità per guasto caldaia a biomassa ho sempre il mio camino ventilato ed una stufa a legna che è una "bomba"quindi non rimango al freddo per qualche giorno.)
la seconda è che la legna nella caldaia non ce la metto,se la voglio usare preferisco metterla nel camino che in caldaia.
dopo un po di spiegazioni vado al sodo,il mio cruccio è che la mia caldaia essendo collegata al serpentino lavora praticamente sempre in modulazione e mantenimento,questo non perchè sovradimensionata ma secondo me perchè il serpentino non è sufficientemente potente ad assorbire il calore sviluppato dalla caldaia.
quando il riscaldamento è spento,il puffer è carico e la caldaia è in mantenimento,parte il riscaldamento,dopo mezz'ora circa il puffer chiama la caldaia,si attiva la pompa,scende di temperatura e la caldaia parte,scende di 8/10 gradi circa e poi risale fino ad andare in mantenimento,poi riparte in modulazione e ritorna in mantenimento e cosi via...
secondo voi se la monto a vaso chiuso,in diretta nel puffer riesco a sfruttare di più la caldaia rispetto ad ora?
secondo me essendo il contenuto dell'acqua della caldaia lo stesso che circola nel puffer dovrebbe avere meno attacca e stacca(ha a che fare con un volume d'acqua maggiore) ed allo stesso tempo riscaldare di più il puffer.
grazie dei consigli...
p.s. a chi ce l'ha montata in diretta nell'accumulo vorrei sapere come si comporta quando parte la caldaia ed il riscaldamento è acceso.
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