Caldaia per paglia marca serenissima o altre marche - EnergeticAmbiente.it

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Caldaia per paglia marca serenissima o altre marche

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  • #31
    quanta acqua hai nel tuo impianto di riscaldamento?
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #32
      Per un' abitazione è pensabile un puffer di queste dimensioni, ma sopratutto ha senso oppure superato un certo litraggio (ad esempio 1500l) la regola non vale più?
      l'accumulo serve per scaricare e non sprecare l'eccesso di calorie date dal carico che essendo manuale non si può semplicemente spegnere e quindi è strettamente correlato alla potenza effettiva ceduta all'acqua, che altrimenti non ci sarebbe mai un limite: vuoi accendere una volta la settimana e l'accumulo usarlo come volano termico?....se hai capienza basta farsi i conti, ma poi anche valutare i costi!
      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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      • #33
        Esox. Per i litri secondo me devi decidere in base a cosa vuoi fare.
        La paglia non è come il legno, per avvicinarsi alle calorie del legno
        bisogna soffiarla abbastanza, (se la canna fumaria ha un buon tiraggio, un po meno).
        Dunque, se non la vuoi forzare, 1000 litri sono ottimi.
        Se vuoi fare scorta e mettere molta legna nei periodi più freddi,
        penso che 50 litri a kw sarebbero indispensabili.

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        • #34
          Allora nel circuito di casa ho tra i 300 ed i 400 litri, il numero preciso non lo so ma credo che qualche decina di litri non faccia la differenza.
          Per il discorso di come utilizzerei la caldaia:
          Ho una quantità di paglia da bruciare superiore al fabbisogno energetico di casa, quindi il combustibile principale sarà la balla da 20kg.
          La caldaia verso la quale sono indirizzato, la CBE 35-55, eroga 55kw a legna e 35 a paglia.
          Il fabbisogno di casa è di 27kw quindi con 35 sono coperto, inoltre ovviamente ci butterò diversi quintali di legna durante il corso della stagione.
          Alla fine in linea di massima durante l' arco della giornata dovrei bruciare per il 70-80% paglia e per il 20-30% legna.

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          • #35
            con 400 lt, e uso al 30% legna, ti consiglio 1500 lt (termosifoni, giusto?)
            riscaldamento a biomassa e PDC
            Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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            • #36
              Si esatto, termosifoni.

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              • #37
                X Dott. e se ci fossero stati ventilconvettori? Sarebbe stato meglio più grande oppure più piccolo? Ed invece con l'impianto a pavimento? Grazie...

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                • #38
                  integrav, dipende da vari fattori appunto
                  se la caldaia è sempre accesa o se voglio autonomia a caldia spenta, se voglio velocità sitantanea o meno di riscaldamento, ecc ecc.
                  è risaputo che il puffe rio lo considero SEMPRE utile, legna o pellet che sia, infatti nei miei lavori lotroverai nel 90% e più dei casi.
                  Tu devi considerare che il puffer ha due funzioni: ricevere eventuale surplus di calore e "tamponare" nelle ripartenze a freddo.
                  quindi, con convettori e pavimento, direi si può scendere di qualche lt.
                  riscaldamento a biomassa e PDC
                  Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                  • #39
                    Sono passati diversi mesi durante i quali ho ultimato le fasi di preparazione del progetto.
                    La caldaia è stata acquistata, assieme al puffer da 1500l tank in tank (1200+300 ACS), ora stiamo aspettando il progetto del termotecnico e per settembre dovremo aver completato l' istallazione.

                    Contemporaneamente c'è stata la stagione della trebbiatura, con il conseguente approvvigionamento di combustibile e per ora sono molto soddisfatto.
                    Le colture di frumento a causa delle continue pioggie sono state molto danneggiate, di conseguenza ne sono usciti pochi q.li di grano e conseguentemente di paglia ma dati alla mano la spesa è stata davvero irrisoria.

                    Per imballare e immagazzinare circa 4t di paglia abbiamo consumato tra i 35 ed i 40 litri di gasolio molto meno di quanto mi aspettavo.
                    Che dire sotto il punto di vista ambientale ritengo che questo sia un vero combustibile ecologico, a Km zero, con un bassissimo consumo energetico per la produzione e sopratutto perchè valorizza un prodotto di scarto senza tralasciare il fatto che so ciò che brucio.
                    Poi appena entrerà in funzione sicuramente ci sarà da fare molta pratica!
                    Ultima modifica di Esox; 11-08-2013, 19:41.

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                    • #40
                      Finalmente i lavori di installazione sono stati completati.
                      Hanno richiesto più tempo del previsto a causa delle varie norme ispesl poichè abbiamo integrato la caldaia a biomassa con quella a GPL.
                      Proprio nei giorni scorsi abbiamo fatto l' accensione, fortunatamente aggiungo io, visto il freddo che deve arrivare qui in adriatico per domani.
                      Immediatamente mi sono reso conto che i calcoli fatti si sono rivelati esatti e con 4-5 balle giornaliere raggiungo la temperatura sufficiente nel puffer a soddisfare il fabbisogno di casa.
                      Ora però mi sorge un dubbio sull' esatta "gestione del fuoco".
                      Mi spiego meglio:
                      Una balla dura circa 2 ore, quindi in 8-10 ore raggiungo il fabbisogno giornaliero; non so come comportarmi per le altre ore,
                      conviene lasciare spegnere la caldaia e quindi fare la riaccensione tutti i giorni (non è affatto un problema, con la paglia basta un fiammifero) oppure continuare ad alimentare "lentamente" per tutta la giornata la caldaia, impedendo che si spenga del tutto?
                      Ovviamente la cosa più indicata per evitare sprechi di combustibile è quella dello spegnimento e riaccensione ma ho questo dubbio perchè non so quanto questi continui accendi/spegni e conseguenti restringimenti e dilatazioni termiche giornaliere possano incidere sulla durata della caldaia stessa.
                      Come ci si deve comportare correttamente sia per preservare la vita strutturale della caldaia, sia per evitare sprechi inutili di combustibile?

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                      • #41
                        Nel mio caso non è difficile decidere, perchè il puffer è
                        la metà del tuo, e l'abitazione purtroppo disperde.
                        Dunque la mia caldaia è sempre a regime medio,
                        il puffer fa da volano, in modo da non caricare subito la
                        caldaia e non avere cedimenti. Quando non avevo il puffer
                        per non avere cedimenti dovevo ricaricare quando c'era
                        ancora biomassa che produceva fumo.
                        Nel tuo caso non saprei, riaccendere a freddo è un problema,
                        sia per la condensa, che per le dilatazioni. se la pausa
                        sarebbe di poche ore non penso che ti convenga farla raffreddare.

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                        • #42
                          Una caldaia decente dovrebbe essere pensata per accendersi e spegnersi senza grossi problemi, e mi auguro che sul lato condensa siano state prese le giuste e minimali precauzioni per innalzare la T del ritorno... io lascerei spegnere (sono due cicli al giorno, e su una caldaia così semplice è tutto da provare che effettivamente ci sia "usura" legata all'accensione).

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                          • #43
                            Si ovviamente abbiamo installato un sistema anticondensa.
                            Non ho la minima esperienza in merito quindi mi affido a voi.
                            Ti ringrazio Yapok per il tuo parere.

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                            • #44
                              Esox, io fossi in te cercherei di avere il puffer sempre in temperatura. Credo che l'idraulico abbia messo dei termostati sul puffer che impediscano ai vari circolatori di far scendere troppo la temperatura nello stesso. In questo modo l'impianto è sempre "pronto" e gli sbalzi termici sono modesti.
                              Se hai la possibilità posta qualche foto del tuo nuovo impianto.
                              Ultima modifica di Integrav; 25-11-2013, 20:06.

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                              • #45
                                Si esatto ci sono dei termostati che fanno partire i circolatori da una data T in su, cioè 45°C ma per ora non si ono mai disattivati.
                                Non ho mai spinto la temperatura del puffer oltre i 65°C, mediamente lo tengo a 60.
                                Per le foto, domani con la luce (la caldaia è all' esterno) ne faccio alcune e le posto.

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                                • #46
                                  Mmmm 60-65 è bassino, puoi benissimo andare a 70-75, alza anche i 45 portandoli a 55-60°. In questo modo tutto lavora più caldo.

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                                  • #47
                                    ah ok, tenevo questa temperatura per aumentare la resa dello scambio termico fuoco/acqua perchè pensavo che se in caldaia passa acqua a 75° molto del calore prodotto dalla fiamma non viene trasferito ad essa dato che più le temperature sono simili e più lo scambio termico è minore.
                                    Effettivamente non c'è rischio di un basso scambio di calore con conseguente spreco di energia facendo lavorare l' impianto con l' acqua molto calda?

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                                    • #48
                                      Non ti saprei rispondere, io ti ho detto quel livello di temperature, perchè ho visto che con le caldaie a legna, di norma le ditte ti danno quei valori. Diciamo che comunque credo che 10° in più non determinino una riduzione importante dell'efficenza, per contro, il comfort di utilizzo migliora come si riduce di molto il rischio condensa (sotto i 50° diventa elevato).

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                                      • #49
                                        Come promesso ecco le foto dell' impianto:
                                        puffer tank in tank da 1500l (1200+300 acs) e caldaia alimentata a paglia.
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                                        • #50
                                          Lo scambio termico in caldaia va fatto considerando la temperatura di fumi e zone vicino alla fiamma, i 20 gradi di differenza contano poco... la condensa è un problema molto più grosso. Il lavoro sembra fatto bene (anche se non sono in grado di giudicare), però isolerei un po' meglio i tubi all'esterno (o addirittura "impaccherei" la caldaia in uno "sgabuzzino termico", capisco la necessità di averla all'esterno, ma così scaldi per gli uccelli)

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                                          • #51
                                            Per la qualità dei lavori ho avuto modo di documentarmi per molto tempo sopratutto qui sul forum e ho seguito quanto più possibile ciò che viene consigliato quindi spero di non dover apportare troppe modifiche in futuro.
                                            Per l' isolamento infatti il prossimo passo è proprio quello di creare uno sgabuzzino, ora abbiamo usato dell' isolante in gomma attorno alle tubazioni ma è una soluzione del tutto provvisoria.
                                            Domani intanto provo a portare la T del puffer sugli 80°c per poi lasciare spegnere del tutto la caldaia;la riaccenderò quando raggiungerà i 60.

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                                            • #52
                                              Una sola cosa: da quanto sono in totale i vasi d'espansione?

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                                              • #53
                                                Qui non ti so rispondere, considera che l' impianto è stato progettato dal termotecnico quindi dovrebbe aver fatto le cose per bene (spero).
                                                Comunque quei vasi di espansione sono per l' ACS, mentre per i riscaldamenti abbiamo dovuto fare a vaso aperto per le normative ispesl.

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                                                • #54
                                                  Molto interessante! Ne parlo ad un mio conoscente che di paglia ne ha a iosa, hai detto che con un pieno fai 2 ore?

                                                  Commenta


                                                  • #55
                                                    Una balla a regime medio/lento, giusto per mantenere la temperatura dura sulle due ore, ma se vuoi far innalzare subito la temperatura del puffer e la fai andare, in 15 minuti se la mangia.

                                                    Commenta


                                                    • #56
                                                      Gli esperimenti procedono veloci e da venerdì è partito il progetto da me rinominato fuoco 2.0
                                                      Ironia a parte, l' idea mi è venuta trovando a casa delle tanichette da 5l di olio da frittura esausto che ancora non era stato portato nei bidoni di raccolta.
                                                      Ho preso una balla e ci ho versato sopra un paio di litri di olio, la paglia lo assorbe bene e non cola via e l' ho buttata nella caldaia...il risultato è che la balla di paglia diventa una torcia gigante (con una resa pazzesca) infatti funge proprio da stoppino ma di proporzioni XL.

                                                      Volevo sapeere se secondo voi ci sono controindicazioni nel bruciare olio esausto in questo modo, sia a livello di inquinamento che di logorio per la caldaia.
                                                      Comunque ho notato che è meglio non metterne troppo di olio nella balla perchè altrimenti il fuoco diventa esagerato e la maggior parte della fiamma è risucchiata lungo lo scarico; con poco olio, sui 2l circa invece la combustione è molto più gestibile.

                                                      Commenta


                                                      • #57
                                                        Mi sembra di ricordare che qualche anno fa c'era stato chi faceva la stessa cosa con il pellet per le stufe...
                                                        Comunque credo che se ne metti poco, danni non dovresti farne, per il discorso emissioni invece non saprei.

                                                        Commenta


                                                        • #58
                                                          Si si conosco la storia dell' oilpellet, non sono riuscito a trovare una qualche informazione per sapere se la legge consente di bruciare olio esausto col fine del riscaldamento; in linea teorica direi di si dato che si tratta comunque di materiale di origine vegetale, ma dato che siamo in italia non mi stupirei del contrario...

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                                                          • #59
                                                            Tutti quanti si raccomandano di non buttarlo nel lavandino, ed in tutti i centri di raccolta offrono la raccolta senza alcuna spesa, il che fa pensare che non si gradisce altro tipo di smaltimento. Non so quanto olio alimentare esausto produciate come famiglia, ma per tanto che sia i benefici economici saranno minimi (qualche euro all'anno?), io per spirito "ecologico" mi asterrei in mancanza di altre informazioni.

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                                                            • #60
                                                              caldaia paglia

                                                              Ciao, la discussione è molto interessante, ti volevo chiedere se, a distanza di qualche anno , sei soddisfatto della caldaia e se hai altri consigli preziosi.
                                                              Anche io sono molto interessato a questo tipo di caldaia

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                                                              Attendi un attimo...
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