Per venire incontro ad alcune richieste in mp, vi voglio spiegare come avviene un accensione senza fiammifero attraverso il mantenimento del letto di braci in una caldaia a gassificazione in questo caso una Eta sh.
Negli impianti concepiti come il mio la caldaia viene accesa, sfoga il suo potenziale nel puffer che assicura il calore necessario al servizio dell’abitazione e dell’acs, poi finito il combustibile si spegne e rimane a “riposo” per alcune ore 12-24 nel mio caso.
L’accensione di queste caldaia con il terzo portello dedicato è facilitata e veloce, ma c’è anche la possibilità attraverso una funzione apposita, volendo disinseribile, di sfruttare le braci per l’accensione senza fiammifero.
All’apertura del portello vano stoccaggio legna trovo della cenere e della brace, con una paletta in dotazione che serve anche per togliere la cenere dalla camera di combustione “livello” le braci sul fondo del vano stoccaggio legna in corrispondenza dei 3 fori/fessura che danno accesso alla camera di gassificazione, all’apertura del portello naturalmente parte il ventilatore di estrazione fumi che crea depressione e ravviva le braci sopite.
Con 3 pezzi di legna creo un tunnel per non ostruire i fori/fessura che permettono alla fiamma di rovesciarsi e iniziare il processo di gassificazione.
In ultimo riempo il vano legna nella misura necessaria per caricare il puffer-accumulo e fabbisogno abitazione.
Chiudo i portelli ora la caldaia è accesa controllo il pannello parametri che sia tutto regolare i fumi sono oltre i 100° necessari, l'ossigeno è al 5%, il ventilatore è a 1800giri i servomotori si stanno regolando per ultimar la fase di accensione, il mio compito è terminato e me ne vado a fare altro, il fabbisogno di calore è assicurato per altre 12-24 ore(in base al freddo e alla temperatura esterna).
Tempo operazione 4-5 minuti.
Negli impianti concepiti come il mio la caldaia viene accesa, sfoga il suo potenziale nel puffer che assicura il calore necessario al servizio dell’abitazione e dell’acs, poi finito il combustibile si spegne e rimane a “riposo” per alcune ore 12-24 nel mio caso.
L’accensione di queste caldaia con il terzo portello dedicato è facilitata e veloce, ma c’è anche la possibilità attraverso una funzione apposita, volendo disinseribile, di sfruttare le braci per l’accensione senza fiammifero.
All’apertura del portello vano stoccaggio legna trovo della cenere e della brace, con una paletta in dotazione che serve anche per togliere la cenere dalla camera di combustione “livello” le braci sul fondo del vano stoccaggio legna in corrispondenza dei 3 fori/fessura che danno accesso alla camera di gassificazione, all’apertura del portello naturalmente parte il ventilatore di estrazione fumi che crea depressione e ravviva le braci sopite.
Con 3 pezzi di legna creo un tunnel per non ostruire i fori/fessura che permettono alla fiamma di rovesciarsi e iniziare il processo di gassificazione.
In ultimo riempo il vano legna nella misura necessaria per caricare il puffer-accumulo e fabbisogno abitazione.
Chiudo i portelli ora la caldaia è accesa controllo il pannello parametri che sia tutto regolare i fumi sono oltre i 100° necessari, l'ossigeno è al 5%, il ventilatore è a 1800giri i servomotori si stanno regolando per ultimar la fase di accensione, il mio compito è terminato e me ne vado a fare altro, il fabbisogno di calore è assicurato per altre 12-24 ore(in base al freddo e alla temperatura esterna).
Tempo operazione 4-5 minuti.
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