Salve a tutti, primo messaggio ma seguo le discussioni da tempo, colgo l'occasione per complimentarmi per il forum ed i suoi utenti.
Devo rinnovare l'impianto di riscaldamento di una villa in Puglia zona climatica C, 180 mq di costruzione anni 90, in piano, scoperta su tutti i lati con infissi alluminio con vetrocamera ma non taglio termico, dispersione termica moderata ahimè da soglie in pietra e fessure dalle porte di ingresso.
Ho un caminetto tradizionale suggestivo ma poco efficiente, che riscalda un ambiente di 50mq. Per il resto impianto con radiatori in ghisa per i quali finora ho usato caldaia a GPL con spese paurose per avere 17-18 gradi a gennaio.
Inoltre ho un impianto fotovoltaico scambio sul posto da 6kw e pompe di calore in due stanze ben coibentate con infissi moderni in pvc. Acqua sanitaria con scaldabagno elettrico e timer (che non collegherò a caldaia o termocamino).
Ora la caldaia andrebbe sostituita, volendo efficientare, ed escludendo di sostituire gli infissi per ragioni economiche, ho pensato alle seguenti possibilità:
1. Termocamino a legna a vaso chiuso da 32kw, comporterebbe oltre alla spesa dell'apparato, la spesa di demolizione del caminetto esistente (un colpo al cuore) e quella di portare i tubi sottotraccia al collettore dei radiatori, rompendo un po' di pavimento e muri.
2. Caldaia a Biomassa, da posizionare all'esterno, ho spazio per lo stoccaggio del pellet o nocciolino, eventualmente chiedo se è possibile utilizzare anche gli sfalci di potatura. I vantaggi sarebbero quella di doverla solo collegare all'impianto esistente senza opere murarie.
(a proposito questa Wersthal hercules HS30 made in grecia che si trova online, è valida o un pezzo di ferraglia? la meccanica sembra molto semplice e non è necessariamente un male)
3. Pompe di calore elettriche, considerando che però nei mesi più freddi, l'impianto fotovoltaico produce poco e comunque non amo l'aria condizionata d'estate.
Al momento, propenderei per la caldaia a biomassa, ma ne so poco, detrazioni fiscali? la spesa del combustibile non è esigua, ci sono frantoi nella zona ai quali potrei chiedere del nocciolino sempre che non vendano all'industria e presumo un costo del combustibile a 20€ al quintale.Cosa mi converrebbe per avere il miglior rapporto tra spesa e resa?
Grazie e scusate se sono stato prolisso.
Devo rinnovare l'impianto di riscaldamento di una villa in Puglia zona climatica C, 180 mq di costruzione anni 90, in piano, scoperta su tutti i lati con infissi alluminio con vetrocamera ma non taglio termico, dispersione termica moderata ahimè da soglie in pietra e fessure dalle porte di ingresso.
Ho un caminetto tradizionale suggestivo ma poco efficiente, che riscalda un ambiente di 50mq. Per il resto impianto con radiatori in ghisa per i quali finora ho usato caldaia a GPL con spese paurose per avere 17-18 gradi a gennaio.
Inoltre ho un impianto fotovoltaico scambio sul posto da 6kw e pompe di calore in due stanze ben coibentate con infissi moderni in pvc. Acqua sanitaria con scaldabagno elettrico e timer (che non collegherò a caldaia o termocamino).
Ora la caldaia andrebbe sostituita, volendo efficientare, ed escludendo di sostituire gli infissi per ragioni economiche, ho pensato alle seguenti possibilità:
1. Termocamino a legna a vaso chiuso da 32kw, comporterebbe oltre alla spesa dell'apparato, la spesa di demolizione del caminetto esistente (un colpo al cuore) e quella di portare i tubi sottotraccia al collettore dei radiatori, rompendo un po' di pavimento e muri.
2. Caldaia a Biomassa, da posizionare all'esterno, ho spazio per lo stoccaggio del pellet o nocciolino, eventualmente chiedo se è possibile utilizzare anche gli sfalci di potatura. I vantaggi sarebbero quella di doverla solo collegare all'impianto esistente senza opere murarie.
(a proposito questa Wersthal hercules HS30 made in grecia che si trova online, è valida o un pezzo di ferraglia? la meccanica sembra molto semplice e non è necessariamente un male)
3. Pompe di calore elettriche, considerando che però nei mesi più freddi, l'impianto fotovoltaico produce poco e comunque non amo l'aria condizionata d'estate.
Al momento, propenderei per la caldaia a biomassa, ma ne so poco, detrazioni fiscali? la spesa del combustibile non è esigua, ci sono frantoi nella zona ai quali potrei chiedere del nocciolino sempre che non vendano all'industria e presumo un costo del combustibile a 20€ al quintale.Cosa mi converrebbe per avere il miglior rapporto tra spesa e resa?
Grazie e scusate se sono stato prolisso.
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