Salve a tutti, scrivo perchè ho un problema con l'impianto di riscaldamento realizzato exnovo nell'ambito dei lavori di ristrutturazione della mia prima casa.
Premetto che trattandosi di prima casa, la mia esperienza nella materia è molto limitata, ragion per cui mi sono affidato, come da classico consumatore, alle informazioni ricevute dal servizio vendita degli impianti, della ditta e della ditta con cui ho siglato contratto di manutenzione.
Inoltre ho tirato molto per le lunghe le riflessioni sull'opportunità di optare per riscaldamento e cucina a gas piuttosto che buttarmi completamente sull'elettrico... poi, valutata la scarsa efficienza degli impianti climatizzatori OIympia (l'immobile è in un palazzo storico per cui soggetto ai vincoli della Soprintendenza), il lavaggio del cervello dei genitori (vecchia scuola), ho optato per il gas... e sono ancora qui a pentirmene.
Detto ciò, per i radiatori mi sono affidato a prodotti Cordivari Ardesia, per la caldaia a una Chaffoteaux Mira Advance con gestione da remoto mediante Termostato Chaffolink, i lavori si sono conclusi a inizio marzo di quest'anno.
A fine marzo il Covid mi ha costretto in casa fino a fine aprile, cosa che mi ha costretto a sospendere tutte le pratiche burocratiche e a mettermi in quarantena; avendo la casa soggetta a fenomeni di umidità (legata alla tipologia di fabbricato, nonchè a un terrapieno su cui batte una della facciate), facendo ancora freddo ed essendo io scarsamente tollerante al freddo, durante il mese ho usato radiatori non dico costantemente, ma quasi.
Ai primi di maggio sottoscrivo un contratto di manutenzione per la caldaia alla modica cifra di 100€.
Tutto bene fino a questo autunno, quando con i primi freddi facendo la doccia ho notato che la caldaia non riusciva a mantenere costantemente la temperatura, passando dal bollente al freddo senza mantenere l'acqua tiepida.
Chiamata la ditta di manutenzione, l'inghippo: trovano il defangatore magnetico completamente sporco e per tale ragione ha finito per sporcarsi e intasarsi anche lo scambiatore.
Il tecnico ha ripulito tutto (intervento fuori garanzia perchè esterno alla caldaia, costo 40€) ritiene che sia problema legata a un lavaggio insufficiente dei radiatori dopo l'installazione degli stessi.... mi ha detto però che i Cordivari danno molti problemi di questo tipo quando lavorano a pieno regime per molto tempo.
Ovviamente a detta sua conviene tenere in buono stato l'impianto considerato l'adozione di una caldaia top gamma, che con lo sporco ha buone probabilità di rompersi.
Perciò mi ha presentato un preventivo di 400€ per:
- Defangazione impianto con prodotti IDRATERM
- sciacquaggio con pompa FLORIDRA
- risanamento con IDRATERM 800 (trattamento delle acque)
- inibitore impianto IDRATERM 110-100 (Filmante protettivo)
Mi ha assicurato che questo tipo di trattamento dovrebbe risolvere definitivamente il problema.
La ditta se ne è uscita di aver fatto un normale intervento di lavaggio con le pompe senza inibitore.
L'azienda che ha fornito i prodotti se ne è uscita dicendo di non avere notizie su problematiche di questo tipo sui Cordivari e in generale di limitarsi alla vendita (e quindi la competenza in materia, per loro, non è condizione necessaria alla vendita).
Nella pratica, l'unico che pècca presumibilmente di ignoranza e che quindi nella storia ne esce colpevole e responsabile nel dover cacciare sempre i soldi è il cliente, cioè io...
Ora io vi chiedo, da ignorante in materia quale sono, se è vero che quanto mi ha detto il tecnico è vero, in particolare:
- è possibile che dopo 6 mesi dall'installazione abbia già dei problemi così evidenti sull'impianto?
- il trattamento di lavaggio e inibizione è valido? e il preventivo è coerente con i prezzi di mercato?
io ho speso parecchi soldi per questi lavori di ristrutturazione, ma non vorrei ritrovarmi la prossima estate di nuovo al punto zero.
- è vero che i Cordivari sono soggetti a questo tipo di problema, o è una fattispecie molto romanzata del tecnico installatore?
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