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Primi approcci ad un uso intelligente dell'impianto di riscaldamento

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  • Primi approcci ad un uso intelligente dell'impianto di riscaldamento

    Salve a tutti, è il mio primo intervento sul forum oltre che il mio primo passo nel tentativo di imparare a gestire termicamente la casa, mi scuso preventivamente per eventuali inesattezze, imprecisioni e per la prolissità.

    Sono uno studente universitario, dopo aver sperimentato qualcosina con l'impianto di riscaldamento credo sia necessario acquisire una maggiore consapevolezza sul come operare il riscaldamento casalingo, al fine di ottimizzare resa e spesa oltre che di non inquinare inutilmente.

    Di seguito qualche caratteristica dell'abitazione e dell'impianto.

    L'abitazione è al piano terra a Torino, in uno stabile molto antico con muri estremamente massicci nello spessore, ma è stato ristrutturato dal vecchio proprietario, si tratta di un appartamento di circa 90m2 con soffitti a volta alti 4,50m nel punto massimo, esposizione, per le due pareti non confinanti con un interno, a nord e ad ovest, la struttura è quella di un open space con zona giorno al cui centro c'è un soppalco di circa una dozzina di m2 (inclusi nei suddetti 90), un bagno e una camera da letto. Gli infissi sono stati rinnovati con telai in pvc e doppi vetri, tutti tranne uno, una porta finestra nella zona giorno che si prevede di sostituire in futuro.

    L'impianto termico è del tutto autonomo ed è composto di una caldaia Biasi RinNOVA Cond 25S, 3 termosifoni in alluminio e uno scalda asciugamani che suppongo sia d'acciaio. La caldaia si occupa anche della fornitura di acqua calda sanitaria. In casa sono inoltre presenti due condizionatori marca Haier, uno in camera e uno nell'open space in posizione per servire sia soppalco che piano terra, con funzione di raffrescamento, deumidificazione, riscaldamento o semplice ventilazione, collegati ad una macchina termica esterna ma al momento non utilizzabili, presumo per mancanza gas nel circuito.
    La caldaia è gestita da un termostato Lorologico Trendy 2 manuale che mi pare di capire sia estremamente basico.

    Fino all'anno scorso, per negligenza, per semplicità e per un fabbisogno tendenzialmente scarso, ho usato in maniera abbastanza pedestre il tutto, accendendo poco e solo alla bisogna il riscaldamento, impostando temperature di mandata intorno ai 60oC e non curandomi d'altro. Ne risultavano, per la mia poca necessità di temperature alte, comunque consumi bassi; ad oggi mi pare di capire che potrei, con un uso più intelligente, senza aumentare eccessivamente i consumi ottenere maggior comfort e utilizzare la caldaia per quello che è il suo potenziale e non come fosse priva della capacità di recuperare il calore di condensazione.

    Ho invece intenzione di impostare una temperatura di mandata di 52oC e a mantenere, durante il giorno, una temperatura ambiente impostata costante a 18oC con una sensibilità di 0,4oC sia per lo spegnimento che per la riaccensione, mentre per la notte lasciare del tutto spento, sarebbe qualcosa di plausibile in ottica di efficienza? (in una notte mi pare si arrivi a perdere poco più di un grado).
    I termosifoni sono dotati di valvole completamente manuali che posso regolare ma che al momento tengo tutte aperte al massimo.

    Al momento credo che la temperatura di mandata sia un po' troppo bassa però credo ci voglia un periodo di osservazione di almeno qualche giorno per stabilire quanto serva per mantenere la casa in temperatura.
    La temperatura dell'acqua calda sanitaria è a 42oC che mi pare soddisfacente e non mi impone di miscelarla durante l'uso.

    Mi chiedo quindi se la temperatura di mandata possa andar bene, se la gestione delle valvole dei termosifoni possa essere rivista, se le impostazioni del termostato possano essere modificate e soprattutto se ci siano parametri da modificare sulla caldaia, penso, nella mia ignoranza, a potenza massima, minima, ritardo dell'accensione e curva di funzionamento, per questo punto posso agevolare il manuale della caldaia in formato pdf.
    Immagino anche che rimettere in funzione l'impianto di condizionamento potrebbe essere una strategia interessante per ottimizzare comfort e consumi ma non ho la più pallida idea di come gestirlo e ovviamente come combinarlo con l'operato della caldaia.

    Inoltre il caldaista che cura la manutenzione annuale mi fa sempre presente di come questa caldaia non sia un granchè, pare sia un modello poco riuscito, sapreste dirmi se ad una prima eventuale rottura significativa possa valere la pena sostituirla con qualcosa di migliore?

    Il consumo di gas dall'Ottobre 2021 all'Aprile 2022 è stato di 393 m3, mi chiedo se sia basso o alto per un appartamento come descritto, certo è che non è stato un consumo ottimale, sicuramente il comfort sarebbe potuto essere maggiore.

    Qualora qualcuno sia interessato seguiranno ulteriori informazioni su come evolve la situazione, in particolare su tenuta della temperatura e consumi giornalieri.

    Ringrazio fin da ora tutti.



  • #2
    Dato che mi sembra di capire che 52oC di mandata possano essere ancora diminuiti ho portato la mandata a 48oC, inoltre oggi ho provato ad impostare al massimo l'intervallo tra le accensioni in modalità riscaldamento, abbassare la potenza di accensione del bruciatore e allungare la durata della postcircolazione dopo ogni accensione, mi pare di capire che queste siano mosse standard per migliorare le performance minimizzando il numero di accensioni rispetto alle impostazioni di fabbrica.

    Per quanto riguarda l'abbassamento della potenza di accensione del bruciatore sono passato da un parametro di 30 a 15, è stata una mossa totalmente sperimentale, non so se posso spingermi ben al di sotto di questo 15 nè tanto meno a quanto corrispondano questi 30 e 15, forse sta ad indicare una percentuale della potenza massima in riscaldamento? Forse della potenza massima nominale? Non so.

    Tra i parametri possibili da impostare c'è un "Funzionamento modo pompa" che non ho idea cosa significhi, suppongo che la pompa sia a giri variabili ma lo dico solo per una sensazione, non trovo riscontro nel manuale.

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    • #3
      La tua caldaia a condensazione modula fino ad 1/5 della sua potenza nominale, ovvero 5 kw di potenza minima

      Per ottimizzare la resa della caldaia devi massimizzare la condensazione, ovvero la fiamma deve lambire gli scambiatori ad una T il piu' bassa possibile affinchè si formino delle goccioline del vapor acque che lambendo il bruciatore trasferiranno tutta la loro energia agli scambiatori e quindi all' acqua dei termosifoni.

      Inutile dire che dall' altro lato devi tenere accesa la caldaia per piu' ore possibili al gg alla t piu' bassa possibile, tanto da portare la casa alla t voluta.

      Nel tuo caso il problema maggiore sarà la potenza minima della caldaia troppo alta, che nelel mezze stagioni farà si che la caldaia lavorerà con continui on/off, non potendo rimanere accesa continuamente dato che la T dell' acqua salirà troppo......

      Le caldaie a condensazione automatizzano il loro funzionamento con utilizzo di una sonda che rileva la t esterna, in modo da regolare di conseguenza la t di lavoro dell' acqua tecnica dei termosifoni, appunto per rimanere accese a basse t per molte ore (regolazione secondo curva climatica)

      In casa non si utilizzano i cronotermostati. La caldaia potrebbe avere anche un centralino wifi da usare come comando e termostato di zona, che dando un ulteriore valore (T interna) aiuta la centralina climatica a migliorare il confort e la resa della caldaia....

      Grossomodo ti ho indicato quello che trovi in molte discussione sul forum.... basta utilizzare il modulo di ricerca di EA!

      P.S.: normalmente anche la regolazione della portata dell' acqua che passa per i termosifoni aiuta a migliorare la condensazione, dato che bassa portata permette all' acqua di ritorno di "raffreddarsi" di piu', ed è importante per migliorare la condensa dentro il bruciatore nella parte piu' bassa dove escono i fumi ......

      Buone regolazioni!

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      • #4
        Grazie molte, a nozioni note ne hai aggiunte di nuove per facilitarmi la comprensione, continuerò a cercare e documentarmi

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        • #5
          Continuando nella sperimentazione seguendo quello che trovo sul forum ho impostato potenza accensione al minimo e potenza utile al minimo dopo essere arrivato alla temperatura desiderata in casa, così che si operi solo per il mantenimento. Alla prima accensione in questo nuovo regime la caldaia ha fatto un rumore come di una vibrazione, non un rumore meccanico, una vibrazione sorda, presumo sia la pompa, devo modificare la pressione dell'acqua nell'impianto operando a temperature basse e con potenze ridotte? Si tratta di qualcosa di ricorrente? Non mi pare di trovare nulla sul forum.

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          • #6
            ... prova a lasciare il controllo del circolatore in automatico ovvero che la portata del circuito idraulico lato termosifoni venga controllata direttamente dal processore della caldaia.

            Ci sono diverse tipologie di controllo, dai circolatori con ingresso separato dall' alimentazione in pwm, ai vecchi modelli con regolatore in controllo di fase in pratica tramite un semplice triac....

            Il rumore che senti potrebbe essere il tremolio del motore la fase di partenza.

            In alcuni casi si puo' programmare una potenza minima (di solito è il 30%) proprio per evitare questo fenomeno, lo dico solo come pura ipotesi, non saprei com'è fatta la tua caldaia!

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            • #7
              Grazie, il problema è che nel manuale non c'è traccia di impostazioni relative al controllo automatico della circolazione, forse potrebbe esserci un parametro chiamato "funzionamento modo pompa" che può essere impostato solo su 0 o 1 (normalmente era su 0).

              Oltre a questo parametro ce n'è solo un altro che riguarda la pompa: "postcircolazione della pompa" che determina la durata della circolazione dopo ogni accensione, va da 0 a 99 e l'ho impostata al massimo che da manuale corrisponde a 600 secondi, la medesima durata, che è sempre la massima possibile, ho impostato come intervallo prima di una riaccensione in funzione riscaldamento.

              Il tremolio è piuttosto importante, ma smette se apro un rubinetto chiedendo acqua calda, sembra accelerare per poi smettere in un paio di secondi. Per completezza di informazioni comunico che non ho attivato, avendo un solo utente, la funzione di accumulo dell'ACS.

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              • #8
                Giovanni hai scritto che la tua casa ha pareti con spessori elevati ed è stata ristrutturata, per caso hanno fatto un cappotto? Se sì, interno o esterno? Perché la massa da scaldare è importante ed incide sui tempi di raggiungimento del comfort interno, che sono rapidi sia a riscaldare che raffreddare l'ambiente nel caso di cappotto interno e viceversa lenti nel caso di cappotto esterno. Nel primo caso puoi lasciare operare la caldaia a T più elevata e solo negli orari di utilizzo della casa (magari abbinandola agli split in caldo), nel secondo conviene lasciarla andate a T più basse ma in maniera pressocchè costante per mantenere il comfort a regime.
                Il mio nome è Kostas
                VMC - UTA e impianto di distribuzione interamente autocostruiti
                FV 4,76 kWp 14x340Wp JaSolar, Ottimizzatori SE, Inverter SolarEdgeSE5000H, meterSE3Y400-MB. Venezia -60° Tilt 17°
                Blog diy vmc - https://pvoutput.org/list.jsp?userid=81315

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                • #9
                  Kostas non c'è nessun cappotto in casa, i muri sono di elevato spessore perchè la casa è una casa antica, ottocentesca se non sbaglio, presumo inoltre che i muri siano pieni, grazie mille per la spiegazione sui due metodi di funzionamento abbinati alle tipologie di cappotto isolante.

                  Rispondo solo ora perchè il periodo è stato piuttosto intenso e non ho avuto modo di visitare il forum per qualche giorno.

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