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Aggiunta bollitore esterno alla caldaia Vaillant VMW30CS

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  • Aggiunta bollitore esterno alla caldaia Vaillant VMW30CS

    Ciao a tutti, sono in possesso di una caldaia Vaillant VMW-30-CS-1-5


    L'impianto è suddiviso in due zone (zona notte e zona giorno) comandate da due valvole termostatiche con termostati dedicati collegati in parallelo.

    L'anno scorso ho voluto sperimentare l'utilizzo senza suddivisione a zone, lasciando aperte le valvole e comandando l'impianto con un unico termostato regolante vaillant ed ho riscontrato omogeneità nel riscaldamento, quindi volevo abolire la suddivisione delle zone.

    Ad oggi, per l'acqua calda sanitaria, la caldaia lavora in istantaneo.

    Mi è nata questa necessità:

    La caldaia è ubicata nel seminterrato, quindi le linee di riscaldamento sono comunque abbastanza lunghe. Durante l'inverno, ho rilevato problemi di prestazioni per il riscaldamento dovuti al fatto che, ad ogni utilizzo dell'acqua calda, la caldaia passa giustamente da modalità riscaldamento a modalità acqua sanitaria, con conseguenti avvii e spegnimenti frequenti del riscaldamento che sicuramente incidono principalmente sui consumi ma anche sul comfort.

    La problematica è anche forse dettata dal fatto che vi è un utilizzo poco corretto dell'acqua, considerato che spesso, c'è l'abitudine di utilizzare l'acqua miscelata tiepida anche per brevissimi utilizzi.

    Avevo pensato, a questo punto, di aggiungere un bollitore da 100 litri, al fine di evitare il funzionamento della caldaia in modalità ACS istantanea ed evitare le problematiche sopra citate, oltre a migliorare comunque il comfort dell'acqua sanitaria che, ad oggi, non è mai mancata visto che comunque si utilizza in media sempre 1 sola utenza, ma in futuro potrebbe accadere l'utilizzo contemporaneo di 2 o 3.

    Vorrei capire quindi come dovrebbe essere collegato il bollitore a questa caldaia.

    Immagino che non sia possibile collegarlo direttamente sul circuito di riscaldamento considerato che, l'eventuale sonda di temperatura del bollitore, all'intervento, avvierebbe la caldaia e farebbe poi circolare l'acqua anche nell'impianto di riscaldamento qualora non sia necessario visto che l'intenzione è quella di abolire le valvole di zona e poi, volendo usare l'accumulo anche in estate, comporterebbe andare ad agire manualmente sulle valvole del riscaldamento per utilizzare solo il bollitore.

    Da capire se, altrimenti, al posto del bollitore puro, possa essere valido un boiler termoelettrico, per sfruttare la temperatura del riscaldamento quando questo è in funzione e sopperire elettricamente alle differenze

    Resto in attesa di vs preziosi consigli.


    Grazie

  • #2
    In alternativa mi stanno consigliando di utilizzare uno scaldino a gas per la sola produzione di acqua calda sanitaria da collegare di fianco alla caldaia e rendere indipendenti i due sistemi.

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    • #3
      ciao,

      hai spazio per mettere un eventuale piccolo boiler in una zona "più vicina" alle utenze?

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      • #4
        Ciao no non c'è modo le tubazioni vanno tutte a pavimento e sono suddivise su 3 piani quindi sarebbe ingestibile e dispendioso. Quello che vorrei risolvere è solo il problema di non avere la caldaia che passa da modalità riscaldamento a sanitario a ogni utilizzo dell'acqua calda. Con conseguenti on off del riscaldamento specie nelle ore serali. Ad oggi con i 14 lit al minuto della caldaia non abbiamo mai avuto problemi di mancanza dell'acqua calda sanitaria.

        Qualcuno mi sta dicendo che mettere il boiler termoelettrico potrebbe comportarmi comunque un aumento dei consumi dato che la resistenza potrebbe intervenire durante la giornata in quei momenti in cui il riscaldamento non è richiesto.

        Altri mi stanno dicendo che avere 100 litri in boiler è quasi come avere uno scaldino istantaneo da 14 lit/minuto.

        Io dovrei comunque installare il tutto in nicchia esterna. Quindi forse il boiler sarebbe più complicato

        Mi pento solo di aver acquistato la caldaia combinata. A questo punto avrei potuto acquistarne una solo riscaldamento

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        • #5
          generalmente le caldaia "combinate" che fanno sia riscaldamento che acs, hanno un pressostato che sente quando viene aperto un rubinetto della calda. a questo punto attiva la caldaia che parte al massimo se in stand-bye. se sta facendo riscaldamento, viene girata su acs fintanto che permane la richiesta.

          potresti metetre un boiler elettrico, o se hai spazio e qualche soldo da spendere (circa 1000-1500€), uno in pompa di calore.

          sarebbe da vedere la disposizione della casa per valutare, ma non sarebbe male metterlo nel piano centrale..in modo che sia più o meno al centro delle richieste di acs.
          se da fuori dove lo metti, hai una corrispondenza coi tubi nel muro, si potrebbe riuscire solo spaccando da fuori.

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          • #6
            Ciao la casa è così costituita: seminterrato cin tavernetta e un bagno (caldaia qui posizionata all'esterno) piano terra con cucina e 1 bagno, piano primo con un bagno.
            ripeto ad oggi con la caldaia che in sanitario fa 14lit/minuto mai avuto problemi con 2 docce in contemporanea (ultilizzando seminterrato e piano primo).
            Su piani diversi dal seminterrato non posso fare modifiche. I tubi viaggiano a pavimento o su pareti interne.
            Inoltre la casa il giorno è sempre vuota perché usciamo entrambi al mattino e torniamo dopo le 17. Il riscaldamento è impostato a 19.5 gradi per tutta la giornata con termostato modulante. Il problema è che di sera quando cominciamo a usare l'acqua calda per doccia lavaggio piatti in momenti diversi, chiaramente i passaggi da ACS a Riscaldamento comportano ogni volta riaccensioni al massimo della caldaia dopo l utilizzo in Acs. E anche ai fini di comfort quando l'acqua viene utilizzata piú a lungo, l'abbassamento dell'acqua nei termosifoni di alluminio si sente (anche perche la caldaia ha dei cicli di post funzionamento pompa dopo le riaccensioni non disattivabili, quind passano diversi minuti prima che torni in riscaldamento) Inoltre abbiamo una bimba in arrivo quindi l'utilizzo breve e frequente dell'acqua calda potrebbe aumentare. Un boiler totalmente elettrico credo inciderebbe molto sui consumi dato che dovrei mantenere una riserva d'acqua per l'intera giornata anche quando non ci siamo. Per la pdc, mi sembra un investimento importante per il nostro consumo. La caldaia monitora i consumi separati per Acs e Riscaldamento. In estate consumiamo in media 13m3 al mese e in inverno circa 24 per l'ACS.

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            • #7
              il boiler pdc è certamente un investimento importante, ma conta che ti dura una vita e rispetto a quello classico (elettrico o gas) permette un discreto risparmio. se non sbaglio in oltre è detraibile.
              l' alternativa è il classico elettrico da 80-150 litri. costa poco ma i consumi sono più alti.

              i consumi incidono in maniera "relativa" perchè una volta caldo l' accumulo, viene mantenuto con poca potenza. poi ovviamente viene reintegrata la parte che prelevi e usi.

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              • #8
                ritieni quindi che lo scaldino a gas non sia una buona scelta? diversi rivenditori mi stanno dicendo che, secondo il loro parere, uno scaldino istantaneo da 14lit minuto e un elettrico da 80/100 litri si equivalgono anzi, secondo qualcuno, c'è il rischio che nl caso di 2/3 docce di seguito, con lo scaldino c'è il rischio di finire l'acqua. Inoltre da loro parere, dovendo comunque pagare il gas per la cucina e il riscaldamento, ritengono che avrebbe più senso mantenere la soluzione a gas. Lato mio sarebbe più facile da installare perchè molto meno ingombrante del boiler dato che andrei a realizzare una nicchia di fianco a quella della caldaia, allungando di 50 cm i tubi. Il boiler all'esterno ho anche paura che avrebbe un abbassamento della resa, considerato il freddo nei mesi invernali. cosa ne pensi?

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