Salve a tutti,
è da molto che non frequento questo forum, in effetti forse saranno passati addirittura due anni, periodo nel quale stavo ristrutturando casa ed in un eccesso (quantomai motivato) di zelo ai limiti del fanatismo cercavo ovunque informazioni per decidere al meglio quale tipo di impianto di riscaldamento installare e quali sarebbero state le soluzioni e gli accorgimenti migliori per trarre dal tutto il massimo beneficio.
Ehhhh, bei tempi.....a proposito ho visto che i frequentatori abituè sono sempre presenti su queste pagine pronti a dare consigli e supporto oggi come allora, e mi fa molto piacere.
Ho letto i vari fringui e compagni ancora attivi su queste pagine, chissà se ritroverò anche il mitico dotting :-)
Ad ogni modo arrivo al punto e spero di aver postato nel posto giusto, se cosi non fosse non me ne vogliate.
Contesto:
CASA 180MQ SU DUE PIANI
ZONA PIEMONTE
RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
CAPPOTTO ESTERNO
SERRAMENTI DOPPI VETRI
TETTO COIBENTATO
CALDAIA 35KW (DEVO VERIFICARE IL VALORE) A CONDENSAZIONE JOANNES EPOCA F22NS
Il mio problema/dubbio è questo: la caldaia lavora ad una temperatura impostata di mandata a 25 gradi, non per una esigenza di progetto quanto per il semplice fatto che impostando una mandata più alta letteralmente rischiamo di morire di caldo.
L'anomalia di cui al titolo del post è che la caldaia, con questa impostazione, quando si accende lavora comunque al minimo della potenza impostabile, che corrisponde al 30%, ed è soggetta a continui on-off.
Con una temperatura di mandata di 28 gradi termoregolati dalla caldaia in funzione dei 25 richiesti, il ritorno segna una temperatura di 22 gradi, con un delta t medio di 6 gradi tra mandata e ritorno.
La temperatura dei fumi della caldaia inoltre, segna un delta T di tre gradi rispetto alla T di ritorno, risultando quindi mediamente intorno ai 25 gradi con la T di ritorno indicata.
Tutto questo con consumi giornalieri di 7-8 mc al giorno negli ultimi giorni.
Ebbene arrivo al punto, e se necessario anzi, vorrei postare qualche foto dell'impianto per capire meglio come è composto e capire come ottimizzarlo/regolarlo: dicevo arrivando al punto, non sono certo che la caldaia stia lavorando bene, non sono nemmeno certo che stia condensando, in quanto mi risulta che il delta tra mandata e ritorno dovrebbe essere più alto, ed anche la temperatura fumi mi sembra davvero molto molto bassa, come se la caldaia manco avesse il tempo di accendersi che già si spegne, ed in questa condizione ripeto, non sono sicuro che la caldaia stia condensando ma che semplicemente non lavori a temperature adeguate da consentire il recupero del calore latente prodotto.
Tutti gli addetti del settore con cui parlo quando sentono a quali temperature è impostata la caldaia, e specialmente quando sentono della differenza del delta T tra mandata e ritorno strabuzzano gli occhi, prima affermando che in un impianto ben progettato la caldaia dovrebbe sempre rimanere in funzione spendendo energia solo per mantenere costante la temperatura, e poi indicando temperature di mandata e delta T che dovrebbero essere decisamente più alti secondo quanto previsto dalla tipologia di caldaia e di impianto radiante.
Il mio dubbio è che la caldaia sia sovradimensionata rispetto al contesto, oppure che ci sia qualche problema a livello di regolazioni e per questo motivo chiedo parere al forum.
Se serve posto foto ed altri valori di progetto.
grazie per i vostri contributi :-)
è da molto che non frequento questo forum, in effetti forse saranno passati addirittura due anni, periodo nel quale stavo ristrutturando casa ed in un eccesso (quantomai motivato) di zelo ai limiti del fanatismo cercavo ovunque informazioni per decidere al meglio quale tipo di impianto di riscaldamento installare e quali sarebbero state le soluzioni e gli accorgimenti migliori per trarre dal tutto il massimo beneficio.
Ehhhh, bei tempi.....a proposito ho visto che i frequentatori abituè sono sempre presenti su queste pagine pronti a dare consigli e supporto oggi come allora, e mi fa molto piacere.
Ho letto i vari fringui e compagni ancora attivi su queste pagine, chissà se ritroverò anche il mitico dotting :-)
Ad ogni modo arrivo al punto e spero di aver postato nel posto giusto, se cosi non fosse non me ne vogliate.
Contesto:
CASA 180MQ SU DUE PIANI
ZONA PIEMONTE
RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
CAPPOTTO ESTERNO
SERRAMENTI DOPPI VETRI
TETTO COIBENTATO
CALDAIA 35KW (DEVO VERIFICARE IL VALORE) A CONDENSAZIONE JOANNES EPOCA F22NS
Il mio problema/dubbio è questo: la caldaia lavora ad una temperatura impostata di mandata a 25 gradi, non per una esigenza di progetto quanto per il semplice fatto che impostando una mandata più alta letteralmente rischiamo di morire di caldo.
L'anomalia di cui al titolo del post è che la caldaia, con questa impostazione, quando si accende lavora comunque al minimo della potenza impostabile, che corrisponde al 30%, ed è soggetta a continui on-off.
Con una temperatura di mandata di 28 gradi termoregolati dalla caldaia in funzione dei 25 richiesti, il ritorno segna una temperatura di 22 gradi, con un delta t medio di 6 gradi tra mandata e ritorno.
La temperatura dei fumi della caldaia inoltre, segna un delta T di tre gradi rispetto alla T di ritorno, risultando quindi mediamente intorno ai 25 gradi con la T di ritorno indicata.
Tutto questo con consumi giornalieri di 7-8 mc al giorno negli ultimi giorni.
Ebbene arrivo al punto, e se necessario anzi, vorrei postare qualche foto dell'impianto per capire meglio come è composto e capire come ottimizzarlo/regolarlo: dicevo arrivando al punto, non sono certo che la caldaia stia lavorando bene, non sono nemmeno certo che stia condensando, in quanto mi risulta che il delta tra mandata e ritorno dovrebbe essere più alto, ed anche la temperatura fumi mi sembra davvero molto molto bassa, come se la caldaia manco avesse il tempo di accendersi che già si spegne, ed in questa condizione ripeto, non sono sicuro che la caldaia stia condensando ma che semplicemente non lavori a temperature adeguate da consentire il recupero del calore latente prodotto.
Tutti gli addetti del settore con cui parlo quando sentono a quali temperature è impostata la caldaia, e specialmente quando sentono della differenza del delta T tra mandata e ritorno strabuzzano gli occhi, prima affermando che in un impianto ben progettato la caldaia dovrebbe sempre rimanere in funzione spendendo energia solo per mantenere costante la temperatura, e poi indicando temperature di mandata e delta T che dovrebbero essere decisamente più alti secondo quanto previsto dalla tipologia di caldaia e di impianto radiante.
Il mio dubbio è che la caldaia sia sovradimensionata rispetto al contesto, oppure che ci sia qualche problema a livello di regolazioni e per questo motivo chiedo parere al forum.
Se serve posto foto ed altri valori di progetto.
grazie per i vostri contributi :-)
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