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Regolazione massima minima bruciatore caldaia

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  • Quindi Tesca..concludendo..esprimere la resa di PCI o PCS alla fine non cambia nulla..basta intendersi.
    Se una nuova rende 108 su PCI o 98 su PCS..e la confronti con una che rende 78 su PCI o 70 su PCS..si capisce benissimo lo stesso.
    Basta dichiarare l'Unita di Misura che stai usando.
    CONVENZIONALMENTE per tutti i generatori si esprime la resa su PCI..perchè sino a pochi anni fa recuperare energia sotto punto di condensazione dei fumi non era possibile..pensa a quando ci si scaldava solo con legna e si faceva energia solo con carbone..condensare significa fare TAR, catrame, condensati acidi, forare caldaia e tubi fumi, etc..per cui era piu comodo indicare resa su PCI...in modo fosse chiaro che cosa "di fatto" estraevi dal combustibile.
    poi si è iniziato a fare condensazione su metano..poi su gasolio..ora pure sul pellet..ma la "convenzione" è rimasta quella..non ci vedo nulla di male.

    magari a te pare che abbiano introdtto tale convenzione apposta per vendere le caldaia a condensazione..ma inveec da secoli si esprime in quel modo la resa dei generatori..tutti..
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • Originariamente inviato da tesca
      2 e 0 per me il problema è unaltro qua bisogna ragionare con la propria testa non con quella degli altri.
      Si infatti tu ragioni con la testa di treccani e wikipedia che copincolli.... senza capirle evidentemente.

      Tieniti la vittoria, potrei scommettere su quale squadra tieni.
      PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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      • Note di Moderazione:

        Eliminati i messaggi di Tesca essendo OT e soprattutto sbagliati.
        Se uno ha dubbi sulle definizioni e convenzioni usate si apre un 3d "teorico" specifico, visto i toni di Tesca consiglio la sezione "ai confini"...

        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
        https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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        • ciao, anche io ho un problema di frequenti on/off della caldaia e cercavo la possibilità di intervenire su alcuni parametri per migliorare la situazione..

          ho una Baxi Luna HT Comfort 1280, qui il manuale BAXI-caldaia-murale-a-condensazione-LUNA3-COMFORT-HT.pdf - Google Drive

          ho provato a leggere da pannello di controllo i vari parametri ma non ho trovato lì quelli che credo utili alla regolazione che mi servirebbe (vedo quelli di pag. 36 (sez. 30))
          La caldaia attualmente funziona in manuale on/off con 3 termostati che pilotano 2 pompe esterne (1 per circuito a.t. radiatori 1 per pavimento radiante). Quest'anno ho impostato la mandata fissa a 45° per risc. e acs (fatto con un bollitore che integra anche solare)
          Forse potrei fare qualcosa con i parametri di pag. 28 (sezione 21) o valgono solo se uso una sonda esterna per la regolazione climatica?

          Grazie
          FV: 6,54kwp SunPower e20 327, inverter SE 6000 con ottimizzatori P500, azimuth=-13, tilt=20°, pvoutput=http://pvoutput.org/aggregate.jsp?id...=50540&v=0&t=m ; PdC = Mitsubishi Zubadan 11,2 VAA ; HYC 500

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          • Qualcuno conosce questa caldaia e può darmi una mano? grazie
            FV: 6,54kwp SunPower e20 327, inverter SE 6000 con ottimizzatori P500, azimuth=-13, tilt=20°, pvoutput=http://pvoutput.org/aggregate.jsp?id...=50540&v=0&t=m ; PdC = Mitsubishi Zubadan 11,2 VAA ; HYC 500

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            • Ottima discussione. Non c'è più nessuno, forse tutti hanno una caldaia che modula bene. Saluti.
              Impianto Fotovoltaico 3KWP: 12 moduli Brandoni BRP 6360064-245 da 245 Wp, Inverter Power One PVI 3.0 TL OUTD IT. V conto energia 1° semestre.

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              • Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                Grazie ragazzi , penso che sia la soluzione migliore quella dei 10' di spegnimento , ho visto che adesso al secondo avvio sta 2-3' acceso il bruciatore , in ogni caso invece di fare 19 accensioni all'ora , ne fa 5 parte 2-3' ON 10' OFF e via , i radiatori restano 'caldi' oggi abbiamo toccato a FI 14° esterni , ma non cambia niente , piu' freddo e piu' calda la mandata non dovrebbe fare una grinza tra l'altro se non ho sbagliato i calcoli ho 70lt di acqua nei radiatori , i tubi sono di ferro penso che altri 10-15lt stanno li' e un po' nella serpentina del boiler direi 90lt di acqua un po' ci mette a freddarsi ..... vi aggiornero' ...... a volte sono prolisso ma e' bene che si arrivi a dei risultati ...

                Vorrei capire : la maggior parte delle caldaie montate dagli installatori autorizzati con i parametri di default fanno schifo ,come la mia prima di cercare di capirci qualcosa .
                Mi piacerebbe scrivere alla Baxi per farmi rispondere : Anatema , lei ha toccato dei parametri che non doveva !!!!!

                p.s. a questo punto , non converrebbe allora mandare , dal crono , 1h ON - 1h OFF per 24ore riducendo cosi' a 1-2 accensioni ora , negli impianti a radiatori come il mio ?!?!
                Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
                Adesso ho riprogrammato il crono : 1h a 20° , 1h a 18° dalle 7 (in pratica accendo le ore dispari fino alle 21) in pratica 1h ON , 1h OFF , stamani si era a 19,5° , vediamo cosa succede , ma penso ci si avvicini al non plus ultra , visto che prima il ciclo era di 3-4ore ON alla prima accensione con freddo esterno , adesso traslo l'ON/OFF in un ciclo piu' corto ma su piu' ore e quindi ho i radiatori da caldi a tiepidi sempre (e la sensazione psicologica e' importante) prima rimanevano freddi per ore e a volte la sera non si accendevano proprio.... vediamo la sera.....
                Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                Quello che tutti vorremmo ottenere con le regolazioni è massimizzare l'efficienza globale dell'impianto durante il periodo di riscaldamento; ho usato il termine efficienza perchè in teoria (grazie all'uso di PdC o condensazione) può essere >100%.

                L'ottimo non è dipendente solo dalle caratteristiche tecniche della caldaia (importantissime) ma da tutto il sistema edificio-impianto.
                Le norme infatti, tanto per dare un'idea a molti già nota, calcolano l'efficienza media 'simulando' in base alle caratteristiche del tutto i tempi di ON e di Off, le dispersioni, la potenza erogata ecc ecc.

                Quindi sicuramente bisogna vedere il rendimento caldaia, che può essere vantaggioso a Pmax (tradizionali) o a Pmin (condensazione) ma poi ci sono altri parametri...

                Per esempio, se la caldaia è esterna è vero che facendola funzionare al minimo ha rendimento maggiore, ma avrei per più tempo perdite di calore dal mantello.

                Altro discorso la T di mandata: attenzione a non confonderla con la potenza richiesta al bruciatore anche se sono legate. Entrano secondo me anche le potenze dei caloriferi.

                Es: se ho 8kW di caloriferi istallati, la caldaia in ogni caso andrà a Pmax (es 25kW) solo per pochi minuti, poi comincerà a modulare P in ogni caso. Se poi è possibile impostare Pmax non andrà al massimo neanche per pochi minuti.

                Quindi, secondo me, non si riesce granchè a sfruttare il maggio rendimento a Pmax, a meno di imporre continui ON/OFF... che però danno altre perdite e inconvenienti

                Altro aspetto: se ho caldaia con Pmax 25 e Pmin 10 e 8kW si caloriferi... avrò pochi ON/OFF durante l'accensione impianto (10kW generati ma solo 8 emessi dai caloriferi). Ma se abbasso la T dei caloriferi la loro P emessa cala, quindi oltre a far lavorare la caldaia a Pmin la costringo pure a fare più ON/OFF.
                Questo è il motivo 'teorico' per cui non è affatto detto che con una caldaia tradizionale abbassare la T di mandata faccia risparmiare
                Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                La caldaia non è a condensazione, quindi evita di scendere troppo con la mandata per i motivi che ti ho detto.

                Andrei avanti manualmente come stai facendo, ma, ripeto, se abbassando a 40° hai visto che il bruciatore comincia a fare accensioni della durata di secondi, hai abbassato troppo: i termosifoni disperdono poco a bassa T e il ritorno ti rientra troppo vicino alla mandata. Prova con 45°.
                Grazie spider per avermi segnalato questo topic dall'altra discussione. Come da te suggerito ho fatto delle prove alternando ON e OFF (ricordo che parlo di una vecchia caldaia tradizionale a camera aperta della quale posso regolare solo la T di mandata tra 35 e 60/65 su termo in ghisa) e, non avendo tanti parametri da ricavare, ho provato a fare "i conti della serva".

                Il mio dubbio è questo: controllando i consumi ad ogni ora, ho notato che la prima mezz'ora nella quale la caldaia porta la T da "fredda" a "T mandata", ho un consumo pressochè equivalente a un'ora di caldaia "a regime", ovvero che parte e finisce con T a mandata (questo indipendentemente da quale sia la mandata che imposto). Dunque un consumo maggiore del 50% rispetto allo stesso tempo a regime (ed è comprensibile, avendo la caldaia portato la T da "fredda" a "T mandata", ha compiuto più lavoro).

                Quindi, possiamo dire a grandi linee, che avrei il medesimo consumo di 4 ore continuative 1,5x + 1x + 1x +1x = 4,5x con 3 ore alternate: 1,5x + 1,5x + 1,5x =4,5x

                Tralasciando il feedback ambientale, che comunque è soggettivo, posso da queste info e dalla volumetria dei termosifoni calcolare (sempre con dovuta approssimazione) quanto calore ho ceduto alla casa nella prima e seconda configurazione?

                Grazie 1000.

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                • Se il consumo è lo stesso, il calore ceduto è lo stesso (a parità di T di mandata), se aumenti la T di mandata aumentano le perdite della distribuzione (che se tuttavia sono nel pavimento/muri di locali riscaldati contribuiscono comunque al riscaldamento ambientale dunque possiamo trascurare).
                  Se dai 9 kWh, che li dai in 3 'iniezioni' da 2 kWh e una da 3 kWh o in 3 'iniezioni' tutte da 3 kWh è assolutamente equivalente.

                  Se invece hai i tubi poco isolati che scorrono principalmente nei muri perimetrali, allora è meglio fare poche accensioni prolungate perchè parte non trascurabile del calore per il riscaldamento dei 'tubi' viene ceduto a zone che non devono essere riscaldate.

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                  • Originariamente inviato da DavideDaSerra Visualizza il messaggio
                    Se il consumo è lo stesso, il calore ceduto è lo stesso (a parità di T di mandata)
                    Questo però non è in contraddizione a quanto si dice nel topic?

                    Se ad accensioni più isolate corrispondono minori ON/OFF, e quindi maggior rendimento, il rapporto calore ceduto/consumo (che indica il rendimento) dovrebbe essere maggiore.

                    Naturalmente è un ragionamento teorico, perchè posso solo verificare il valore consumo, e non quello del calore ceduto (se non la sensazione ambientale che comunque è soggettiva e troppo variabile rispetto fattori esterni)

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                    • Infatti non è un'affermazione corretta, ci sono alcune cose che non tornano.

                      Che a parità di mandata, e a parità di calore ceduto, il consumo sia lo stesso è ovvio.

                      Ma non può essere che accendendo meno ore si possa mandare la stessa energia usando la stessa T di mandata.... con meno accensioni più potenti si dovrà mandare una T più alta per avere potenza più alta. E il consumo istantaneo ovviamente sarà più alto, e quindi le dispersioni al camino e al mantello. E si ha meno contributo dalla condensazione.

                      Se parliamo di caldaia a condensazione ben centrata sul fabbisogno, non c'è dubbio che il minor consumo si ha spalmando sul maggior numero di ore il funzionamento, anziché concentrare.
                      PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                      • Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                        Ma non può essere che accendendo meno ore si possa mandare la stessa energia usando la stessa T di mandata.... con meno accensioni più potenti si dovrà mandare una T più alta per avere potenza più alta.
                        Ma se io imposto un livello di T sulla caldaia (ho solo 2 levette, una del riscaldamento e una della acs) la caldaia, a freddo, porterà la mandata massimo a T o andrà oltre per portare più velocemente i termosifoni alla T stabilita, per poi stabilizzarsi alla temperatura T impostata?

                        Parliamo di una tradizionale camera aperta.

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                        • Se la caldaia non è vecchissima manterrà il ritorno (che è quello che condensa) al delta-t stabilito (spesso è T di mandata -20C). Raggiunto tale differenza la caldaia inizierà a modulare. Comunque anche a piena potenza, se il ritorno è abbastanza freddo, la condensazione è elevata.

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                          • Cioè se imposto mandata a 45 avrò un ritorno di 25? Se imposto a 35 avrò un ritorno addirittura di 15?

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                            • Dipende. La caldaia potrebbe avere un limite minimo al ritorno per cui se imposti 30 potrebbe comunque non andare sotto i 20

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                              • Regolazione massima minima bruciatore caldaia

                                Sotto 20 non ci può andare se la T di casa è 20.... [emoji6]

                                Non dipende solo dalla caldaia, dipende soprattutto da come reagiscono gli elementi radianti del sistema di riscaldamento alle varie T operative: se hai termosifoni e mandi 35, ti torna 32-33.... perché a quelle T cedono pochissima energia all’ambiente, ovvero l’energia torna tutta in caldaia. E per quanto la caldaia cerchi di modulare, non ce la farebbe a rispettare setup di DT molto alti, anzi, in impianti grandi potrebbe anche succedere che modula ad un minimo tale per cui la circolazione in certi punti non arriva proprio.


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                                • No, I termo potrebbero anche tornare 24-25 se tornano 33 è perché c'è troppa circolazione.

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                                  • Si eh? Fai un conto semplice di quanto irraggiano dei termosifoni a 35 gradi di mandata, e poi calcola la portata che deve esserci per avere 8-9 gradi di DT come pensi che possa succedere con quell’irraggiamento.


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                                    • A me i termosifoni (che stanno a 44/45 con 0 gradi) hanno un delta di 4/5/6 gradi, non di più.
                                      Il circolatore gira al minimo possibile per far si che si scaldino completamente
                                      Zona climatica F 3396 gradi/giorno
                                      Caldaia guntamatic synchro 31, 2 puff da 1500 lt, centralina mhcc sorel, termosifoni,4 collettori solari a circolazione forzata.

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                                      • Infatti. E se provassi a strozzare il circuito con un rubinetto per ridurre ulteriormente la portata al di sotto del minimo dato dal circolatore, per un po’ otterresti un ampliamento del DT, ma ad un certo punto le perdite di carico fermerebbero tutto.


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                                        • Quanto deve essere il ritorno minimo affinchè una caldaia tradizionale non abbia problemi di condensa e quindi di blocco? E conseguentemente, a quanto devo impostare la mandata? Adesso l'ho impostata a 45 di media, oscilla infatti tra 42 e 48...

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                                          • Un po’ OT qua la domanda? Io non scenderei oltre comunque.


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                                            • Ieri mi han detto che io non avendo il defangatore nella caldaia a condensazione se mando a 50 C° ed in ritorno 41C° sì condenso un po' ma poi essendo l'impianto in multistrato rischio che mi si formino le alghe nel circuito dei termosifoni.
                                              Per cui mi han consigliato mandata a 60 che elimina le alghe e batteri e non è tanto calda da far calcare !

                                              Mah.... che rebus
                                              Appartamentino: 70 mq in stabile anni '40, mattoni pieni, Zona clim. E. Esposizione Nord-Sud. Riscaldamento: Caldaia a cond. Ferroli BlueHelix Tech 25C con radiatori in ghisa, alluminio e termoarredi. Serramenti: Nord: Internorm KF310 Vetro triplo 48mm. Sud : legno taglio freddo vetri 4-9-4 Low E. PDC: Panasonic Pe9rke A+/A, De25tke A+/A+. Pavimento freddo, tappeti (polvere ed acari) ovunque.


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                                              • Calcare? Il riscaldamento è un circuito chiuso..... il calcare che c’è si deposita dopo poco e poi non ce n’è più.

                                                Alghe.... mah.... d’estate questi geni “che ti han detto” tengono il riscaldamento a 60 gradi?

                                                Certo, mettere un defangatore è sempre meglio (costa pure poco), ma non è che senza ti si forma chissà che.


                                                Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk Pro
                                                PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                • Sicuramente nel circuito qualcosa si forma , ma se ci fosse questo rischio non basterebbe mandare a 60-70° 1ora al mese come con chi ha paura della legionella?
                                                  AUTO BANNATO

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                                                  • Per la legionella 60¤ ogni giorno per almeno 30min oppure il rischio rimane. (In alternativa il ricircolo con t di ritorno permanente di almeno 55¤) non scriviamo cose che possono mettere in pericolo la salute. Oppure, se non si hanno tubi in plastica o in ferro zincato 70¤ mezz'ora a settimana (shock termico)

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                                                    • Quale rischio visto che l'acqua che entra in casa è clorata ? o forse mi sono perso che l'acquedotto nei suoi accumuli la scalda ogni giorno a 60° ?
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                                                      • Scusate la domanda ma nel circuito di riscaldamento se anche si formano alghe non credo che si arrivi a una concentrazione tale da crear problemi altra cosa il problema della legionella ormai è risolto da molti anni in quanto non vi è accumulo di acqua e la produzione è istantanea , in caso di accumuli vari ,bollitori , puffer ,l'acs si produce tramite scambiatori a piastre , almeno il mio impianto funziona così ,fare accumuli di acs per poi fare cicli anti-legionella e sprecar energia non saprei cosa dire sulla bontà dell'impianto e della scelta

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                                                        • .... è piu' facile che il batterio della legionella si formi nel telefono della doccia del bagno in estate (30 gradi, umido e sporco...controllate dentro e mi direte! in assenza di cloro ormai evaporato vista la t, su una superficie lunare formata dal calcaree... e mai toccato dai 60 gradi di T) , inutilizzata per 1-2 giorni, piuttosto che dentro un accumulo acs in cui entra acqua clorata e rimane li ferma per diversi giorni.

                                                          Inoltre devono concorrere una serie di situazioni non spesso riscontrabili dentro una casa abitata. Diverso per luoghi pubblici e frequentati da persone debilitate come ospedali, case di riposo o caserme di militari stressati!!

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                                                          • Aggiungo che non credo bastino 2 giorni di non uso della doccia o rubinetto per formare legionella.... ce ne vogliono una decina e più...
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                                                            • Come volevasi dimostrare

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