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integrazione CN con caldaia tradizionale a metano con accumulo?

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  • integrazione CN con caldaia tradizionale a metano con accumulo?

    Ciao a tutti,

    premesso che sono un vero e proprio newbie su quest'argomento, sto valutando l'installazione di un piccolo impianto a CN per ACS da "accoppiare" alla mia caldaia a metano con accumulo integrato. Mi è stato detto che in tal caso l'impianto funzionerebbe così: l'acqua dell'accumulo sul tetto arriverebbe fino alla valvola deviatrice/miscelatrice. se la T dovesse essere troppo bassa, la stessa passerebbe alla caldaia che la riscalderebbe "a mo' di caldaia istantanea" per immetterla poi verso le utenze.

    Ora, mi viene un piccolo dubbio - e mi scuso in anticipo se sto per dire una boiata spaziale: visto che ho una caldaia tradizionale con accumulo che comunque consumerebbe gas per tenerlo a temperatura, non avrebbe più senso che, in caso di acqua a T troppo bassa in arrivo dall'accumulo solare, questa passi verso l'accumulo della mia caldaia e alle utenze arrivi l'acqua dell'accumulo di quest'ultima? In questo modo, con l'arrivo della bella stagione, spegnerei completamente la caldaia così' eviterei anche lo spreco di gas per mantenere in temperatura l'accumulo della stessa, mentre nelle stagioni fredde userei l'accumulo in caldaia senza significativi risparmi di gas, ma, almeno, in questo arriverebbe acqua ad una T superiore a quella dell'acquedotto, quindi la caldaia lavorerebbe un pochinino meno per riscaldare il proprio accumulo!

    Ho detto cavolate?

    ...E nel momento in cui dovessi decidere di sostituire la caldaia per prenderne una a condensazione, la dovrei prendere con o senza accumulo?
    Lo chiedo perchè mi è stato detto che la ragione per cui a casa mia è stata installata una caldaia con accumulo è che, siccome la casa si sviluppa su 2 piani, con un dislivello tra PT e II piano di 8 metri, una caldaia istantanea avrebbe "faticato" a portare l'acqua calda su....stupidaggini anche queste o c'è un fondamento di verità?

    Lo chiedo anche perchè mi è anche stato proposto di sostituire la caldaia e prenderne una con accumulo solare, ma ho alcuni dubbi legati al fatto che il costo complessivo tra caldaia e collettore sarebbe molto alto, con conseguenti allungamenti dei tempi di recupero e una maggior complessità dell'impianto (se si rompe la caldaia resto del tutto senza ACS...).
    Quindi aumenterei l'efficienza ma ad un costo che forse non giustificherebbe la spesa..

    Si insomma sono alquanto confuso..
    GRAZIE A TUTTI PER L'AIUTO!

  • #2
    Ciao RobyOneRe,
    Ti riporto la mi esperienza personale.
    L'accumulo delle caldaie è un grande spreco di energia a causa delle dissipazioni ( in inverno è un colabrodo termico ) , di contro è ciò che ti consente di avere una autonomia in caso di prelievi contemporanei su più piani che una istantanea difficilmente consentirebbe.
    Inoltre le istantanee modulano con difficoltà in base ai prelievi per ACS, questo implica che se dai acqua pre-riscaldata dal solare corri il rischio di scottarti o di non averne a sufficienza. Per questo tendenzialmente si monta un accumulo che funge da mediatore di T.

    Sarebbe preferibile montare l'accumulo dentro casa e non all'esterno, almeno garantirebbe i 19/20° ambiente minimi e non T esterne da brivido invernali.

    Una soluzione interessante sembra essere quella di montare la sonda T dell'accumulo caldaia non proprio sull'accumulo della caldaia ma direttamente sul pozzetto donda del solare ed inviare tutto direttamente in accumulo caldaia dopo ovviamente la miscelatrice termostatica del solare.

    Tale sistema sembra garantire ( sempre in base alle distanze, dispersioni e soprattutto suzioni da valutare bene ) diversi vantaggi.
    In estate (4-8 mesi dipende dai m2 del solare montato ) puoi spegnere la caldaia e contare su di un accumulo maggiorato dalla capacità di quello della caldaia.
    Nelle mezze stagioni la caldaia pur se accesa per garantire il confort, si avvierà di rado per garantire la T minima richiesta impostata.
    In inverno integrerà quanto può per ACS pendolando meno per la commutazione con il riscaldamento in caso di prelievi ACS ed ottimizzando in tal modo la condensazione.

    La soluzione proposta spesso come risolutiva tramite una ulteriore deviatrice in uscita dal solare, da un mio punto di vista, è uno spreco inutile perchè la caldaia manterrà sempre l'accumulo alla T impostata ed in estate o mezze stagioni, quando il solare produce, la caldaia consumerà sempre per mantenere un accumulo troppo spesso inutilizzato.

    In tale sistema, in merito alle suzioni ancora in fase di studio da parte mia, il problema nasce quando non prelievi ACS per diverso tempo e l'accumulo caldaia, non avendo apporto dal solare per mantenere la sua T, scende di temperatura per le ovvie dispersioni, ma il solare conferma con la sua sonda che la sua T è elevata non facendo avviare la caldaia per rinvigorire la T minima dell'accumulo.

    Unica soluzione escogitata finora sembra essere l'utilizzo di una ulteriore miscelatrice prima dell'ingresso solare in caldaia ( T calda ) ed accumulo caldaia ( T fredda ) in uscita ACS ( T miscelata ).

    Da valutare molto bene le distanze dei singoli componenti e le dispersioni termiche da esse causate che potrebbero portare ad un consumo di acqua maggiore in attesa della T voluta per ACS in assenza di ricircoli ( altro film ).

    Tutto questo per dirti... non sbagli :-)
    Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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    • #3
      Grazie per la dettagliatissima risposta, ma perdona se non mi è tutto chiarissimo Dunque tu suggerisci una caldaia con accumulo e per ridurre lo spreco dovuto al fatto che tale accumulo va mantenuto in T anche quando in realtà non lo si utilizzerebbe per via delle belle stagioni, "montare la sonda T dell'accumulo caldaia non proprio sull'accumulo della caldaia ma direttamente sul pozzetto sonda del solare"?


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      • #4
        Originariamente inviato da RobyOneRe Visualizza il messaggio
        tu suggerisci una caldaia con accumulo e per ridurre lo spreco dovuto al fatto che tale accumulo va mantenuto in T anche quando in realtà non lo si utilizzerebbe per via delle belle stagioni.
        Veramente ho scritto che l'accumulo è uno spreco termico, quindi sarebbe meglio senza, soprattutto nelle belle stagioni.
        Ma non averlo porta a controindicazioni come scritto sopra.

        Sulla sonda T si confermo, ma da valutare bene.
        Immagina che il solare abbia oltre 45°, perchè devo scaldare l'accumulo ?
        Se dispongo di una deviatrice termostatica prima della caldaia, il solare manda direttamente in ACS bypassando l'accumulo.
        Ma la caldaia non lo sa e la sua sonda T montata nell'accumulo caldaia, quando questo scende di T fa avviare la caldaia per mantenere l'accumulo caldo. quasi sempre inutilizzato perchè la deviatrice lo bypassa.
        Montando la sonda T nell'accumulo solare, la sonda 'sente' che l'acqua calda c'è ( nel solare ) e non fa avviare la caldaia per mantenere l'accumulo caldaia.

        Quando la T del solare scende sotto i (40-45° ? dipende da te ) la sonda T comanda alla caldaia di avviarsi per riscaldare l'accumulo caldaia, in tale modo la deviatrice termostatica, quando non ha più acqua a temperatura sufficiente dal solare, commuta il prelievo dall'accumulo caldaia per inviare ad ACS. Ma già si trova l'accumulo caldaia a temperatura ed all'utenza arriva acqua sempre calda senza interruzioni.

        La deviatrice ovviamente in questo modo porta l'acqua dal solare direttamente all'accumulo caldaia, per cui fornisce acqua già preriscaldata evitando consumi inutili, fintanto che il solare comunica di avere raggiunto nuovamente la temperatura impostata 'spegnendo' la caldaia, e la deviatrice ricommuta direttamente da solare ad ACS bypassando nuovamente l'accumulo caldaia.

        In buona sostanza ti trovi in estate ad evitarti 3-6 accenzioni giornaliere della caldaia per mantenere un accumulo spesso inutilizzato.
        Nelle mezze stagioni se il solare è sufficiente vale lo stesso e mal che vada la caldaia si avvia comandata dal solare solo quando questo scende troppo di T.
        Se in un periodo hai troppi prelievi di ACS sei in ogni caso coperto dalla caldaia.
        Non ti trovi sbalzi di temperatura perchè quando la deviatrice commuta trova già l'accumulo caldaia riscaldato.
        Non sprechi gas inutilmente per mantenere un accumulo caldo quando inutilizzato.

        Tipicamente chi monta le deviatrici in uscita dal solare con l famosi kit, dimentica di riflettere sulla posizione corretta della sonda T.
        Inoltre i kit miscelatrice + deviatrice, sono errati perchè la miscelatrice DEVE stare subito dopo l'uscita del solare e non vicina alla caldaia.
        Risulta inutile fare uscire dal solare acqua a 80-90° per metri lineari di tubo fino alla caldaia per miscelarli solo alla fine, tanto vale miscelarli subito ed eviti la dispersione termica di tutta la condotta mantenendo il solare con acqua quanto più calda possibile da potere miscelare.

        Tutto ovviamente dipende da distanze, tarature varie ed esigenze di prelievo, coibentazioni, quindi da valutare e soprattutto regolare bene sul luogo nei vari periodi fino a trovare la corretta impostazione.
        Del tipo, la miscelatrice posta a 45°, la deviatrice a 40° e la caldaia a 42°, tutto dipende spesso anche dalle marche dei prodotti come set point da potere utilizzare, questo per le meccaniche, altrimenti si deve andare sulle motorizzate ( che non mi piacciono ).

        Spero aver chiarito.
        Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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        • #5
          ciao ElisabettaMeli, grazie per la utilissiima !!
          Se ho capito bene i punti forti del tuo discorso sono
          1) quello di assicurasi in qualche modo un accumulo di ACS pronta all'uso (non importa quale sia -quello del solare o della caldaia- basta che ci sia!!)
          2)evitare di mantenere l'accumulo della caldaia a temperatura se ridondante rispetto all'acc. solare
          Il primo punto è per salvaguardare il confort alle utenze -mediatore di temperatura che assicuri acs pronta per le utenze- il secondo per il risparmio energetico, giusto?

          Domande:
          1) Facciamo un esempio: C'è il sole, l'accumulo solare è a 45°, l'accumulo caldaia (20-30 litri??) è disattivato perché la sonda sente 45° dell'altro accumulo e rimane dunque a 20°, la caldaia è baypassata, ci si fanno 2 docce dunque parecchia acqua, l'accuulo solare non ce la fa più e il ciclo devia alla caldaia, la caldaia però si trova a far uscire i primi 20/30 litri a 20° del prnon affannerà nel tentativo di scaldare al volo i primi 20 litri a 20°orpio accumulo(o sbaglio??), Se è così ci sarà l'effetto doccia gelata? Non viene meno in questo caso il beneficio dell'accumulo della caldaia?
          ciao roberto
          Ultima modifica di lapuzzola; 16-12-2014, 13:41.
          Impianto 4 kWp 16*Axitec 250w; Inverter Solar River 4000 (Samil Power)- Orientamento 40° DA Sud verso Ovest - Tilt 25°. PESCARA. In rete dal 19/12/2014

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          • #6
            Ciao lapuzzola,
            se noti, la caldaia è settata a 42° mentre la deviatrice a 40°, questo consente di fare avviare la caldaia per scaldare il suo accumulo prima ancora che la deviatrice commuti verso l'accumulo caldaia, pertanto i presunti 20° dell'accumulo caldaia saranno di più, dipenderà da te gestire il comfort in base a tempi, distanze e tipo di caldaia magari settando a 43° o più l'avvio caldaia.
            Inoltre la deviatrice invierà in accumulo caldaia acqua da 40° a decrescere che si miscelerà con quella presente in accumulo che se a 20° via via salirà di conseguenza.
            In definitiva ti trovi due apporti di calore, uno dal solare a scemare ed uno dal preavvio della caldaia in incremento.
            Come ho già detto, devi tarare bene le T in base a come è fatto il tuo impianto ed in base al comfort che si vuole garantire.
            Regolamento: http://www.energeticambiente.it/misc.php?do=vsarules

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