Ciao a tutti.
Sono in procinto di passare dal pellet al metano.
Attualmente la mia casetta (85 mq scaldati, provincia TO, zona F, 560m slm) è divisa in tre zone (radiatori in acciaio):
- zona giorno (PT), due stanze, un termo per una, poco più di 2kw di potenza termica, diciamo 2 e mezzo a mandate molto alte;
- zona notte (P1), due stanze, un termo per una, stessa situazione della zona giorno, ma la cameretta ha un termo un poco più piccolo, quindi un pelino di potenza termica in meno;
- bagno (P1), un termo basso ed un termoarredo, poco più di un kw di potenza termica.
Datasheet dei radiatori alla mano, alle mandate che scrivo sotto, ho calcolato che sto tra i 5 ed i 6 kwt. Diciamo che ho sbagliato in difetto e magari sono anche 7, ma dubito di arrivarci.
A pellet ho una caldaia COLA da 17kwt (la più piccola che c'era), a inizio stagione mandata a 55, in inverno 60, se fa molto freddo 65, ma modula molto in basso, certo non solo 2kw nel caso di una sola zona chiamante, ma al massimo di riflesso si alza un pò la mandata e va bene lo stesso. Sono sette anni che l'impianto a zone funziona così (con anche un bollitore da 200 litri che chiama quando scende sotto i 35gradi) e mi sono trovato molto bene. Consumo totale (ACS anche nel periodo estivo, con caldaia che ogni tanto si accende per scaldare il bollitore) di 4 bancali da 70 sacchi l'uno.
Ora mi è arrivato il metano e, conscio che spenderò un poco di più, mi voglio togliere un pò di lavoro.
Il mio installatore di fiducia monta Immergas, ma non sono sicuro di cosa mettere che possa lavorare con dei minimi così bassi, la Victrix 24 TT ErP modula solo fino a 2,9 kw (come si comporterebbe con un impianto come il mio?), la Victrix 12 TT Plus scende fino a 1,9kw (se chiama solo il bagno è comunque meno) ma dovrei mantenere il bollitore esterno (avendolo già, potrei usarlo senza abbinargli il loro?) quando invece mi sposterei volentieri sulla ACS istantanea.
Preciso che casa mia lavora molto su tutte e tre le zone solo nelle mezze stagioni ed al massimo ad inizio e fine inverno, nei mesi prettamente invernali la zona giorno (piano terra) resta praticamente in chiamata 24H24, e aprono/chiudono solo le zone del piano di sopra.
Per informazione aggiungo ancora che la caldaia a pellet risulta aver lavorato 19mila e qualcosa ore in 6 anni (il primo anno c'era una termostufa), lavora alla mano tra le potenze 1 e 3 di 5, ed annualmente mi conteggia meno di 300 accensioni/spegnimenti, pur essendo il tutto automatizzato come descritto. L'impianto l'ho configurato così 6 anni fa e non ho mai variato i termostati, impostati a temperature differenti ma fisse, un pelo più caldo nella zona giorno e un pelo in meno nella zona notte, bagno più caldo, specialmente la mattina.
Questa è la mia (ottima) esperienza col pellet, voi che ne avete viste di più riuscite con le informazioni che ho riportato ad aiutarmi a dimensionare per passare a metano?
Grazie a tutti.
Manu
Sono in procinto di passare dal pellet al metano.
Attualmente la mia casetta (85 mq scaldati, provincia TO, zona F, 560m slm) è divisa in tre zone (radiatori in acciaio):
- zona giorno (PT), due stanze, un termo per una, poco più di 2kw di potenza termica, diciamo 2 e mezzo a mandate molto alte;
- zona notte (P1), due stanze, un termo per una, stessa situazione della zona giorno, ma la cameretta ha un termo un poco più piccolo, quindi un pelino di potenza termica in meno;
- bagno (P1), un termo basso ed un termoarredo, poco più di un kw di potenza termica.
Datasheet dei radiatori alla mano, alle mandate che scrivo sotto, ho calcolato che sto tra i 5 ed i 6 kwt. Diciamo che ho sbagliato in difetto e magari sono anche 7, ma dubito di arrivarci.
A pellet ho una caldaia COLA da 17kwt (la più piccola che c'era), a inizio stagione mandata a 55, in inverno 60, se fa molto freddo 65, ma modula molto in basso, certo non solo 2kw nel caso di una sola zona chiamante, ma al massimo di riflesso si alza un pò la mandata e va bene lo stesso. Sono sette anni che l'impianto a zone funziona così (con anche un bollitore da 200 litri che chiama quando scende sotto i 35gradi) e mi sono trovato molto bene. Consumo totale (ACS anche nel periodo estivo, con caldaia che ogni tanto si accende per scaldare il bollitore) di 4 bancali da 70 sacchi l'uno.
Ora mi è arrivato il metano e, conscio che spenderò un poco di più, mi voglio togliere un pò di lavoro.
Il mio installatore di fiducia monta Immergas, ma non sono sicuro di cosa mettere che possa lavorare con dei minimi così bassi, la Victrix 24 TT ErP modula solo fino a 2,9 kw (come si comporterebbe con un impianto come il mio?), la Victrix 12 TT Plus scende fino a 1,9kw (se chiama solo il bagno è comunque meno) ma dovrei mantenere il bollitore esterno (avendolo già, potrei usarlo senza abbinargli il loro?) quando invece mi sposterei volentieri sulla ACS istantanea.
Preciso che casa mia lavora molto su tutte e tre le zone solo nelle mezze stagioni ed al massimo ad inizio e fine inverno, nei mesi prettamente invernali la zona giorno (piano terra) resta praticamente in chiamata 24H24, e aprono/chiudono solo le zone del piano di sopra.
Per informazione aggiungo ancora che la caldaia a pellet risulta aver lavorato 19mila e qualcosa ore in 6 anni (il primo anno c'era una termostufa), lavora alla mano tra le potenze 1 e 3 di 5, ed annualmente mi conteggia meno di 300 accensioni/spegnimenti, pur essendo il tutto automatizzato come descritto. L'impianto l'ho configurato così 6 anni fa e non ho mai variato i termostati, impostati a temperature differenti ma fisse, un pelo più caldo nella zona giorno e un pelo in meno nella zona notte, bagno più caldo, specialmente la mattina.
Questa è la mia (ottima) esperienza col pellet, voi che ne avete viste di più riuscite con le informazioni che ho riportato ad aiutarmi a dimensionare per passare a metano?
Grazie a tutti.
Manu
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