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Consiglio riscaldamento e raffrescamento nuova costruzione zona climatica D

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  • Consiglio riscaldamento e raffrescamento nuova costruzione zona climatica D

    Salve a tutti, come da oggetto sto cercando dei consigli per la scelta del tipo di riscaldamento e raffrescamento da applicare alla mia futura casa ancora in fase di progettazione.
    La casa è disposta su due livelli più mansarda, trascurando la mansarda che probabilmente non sarà ultimata internamente, la superficie da scaldare sarà circa 200 mq ma bisogna considerare che al primo piano c'è anche il garage ci circa 30mq! La disposizione dovrebbe essere, al primo livello, zona giorno più garage mentre al secondo livello zona notte. Probabilmente nella mansarda sarà previsto un terrazzo a tasca.
    Metto per inciso che non sono un esperto di termotecnica ma mi occupo di tutt'altro, comunque sto cercando di studiare questo argomento per cercare di capire cosa è meglio fare per la mia abitazione. A tal proposito, volevo chiedervi dei consigli su quale potrebbe essere una possibile strada.
    Io sarei intento nel realizzare un impianto radiante a pavimento con pompa di calore come riscaldamento, mentre per il raffrescamento al momento ho solo confusione in testa e non riesco a capire quale potrebbe essere la tecnica giusta da accostare al radiante a pavimento!
    Un'altro aspetto che sto cercando di capire è la parte economica che riguardano tali tipologie di impianti, sarebbe comodo un riferimento reale per capire quali possano essere i costi.
    La casa sarà costruita in calabria, provincia di cosenza, a circa 400 m sul livello del mare ma comunque non lontano dalla costa. L'abitazione è libera da tutti i lati ed esposta al solo per tre lati, un'intera falda del tetto sarà esposta a sud quindi appena avrò la possibilità potrò installare un impianto fotovoltaico.
    Qualcuno a voglia di consigliarmi qualche possibile strada, magari indicandomi qualche prodotto o soluzione da studiare?
    Ancora non ho avuto modo di contattare un asperto locale per valutare il tutto, ma vorrei arrivare in quel momento con un minimo di preparazione e qualche soluzione valida in mente.
    Ringrazio tutti anticipatamente

  • #2
    Casa di nuova costruzione, in Zona D, per lo più in Calabria? E' già tanto se avrai bisogno di accendere il riscaldamento, sicuramente bisognerà concentrarsi sul raffrescamento.
    Una cosa posso dirti, l'impianto è l'ultimo degli elementi da valutare, se sei in fase di progettazione bisogna concentrarsi sull'involucro perché è questo che determinerà i fabbisogni energetici sia in riscaldamento che in raffrescamento.

    Qualche spunto di riflessione che sicuramente avrai fatto:

    - Stratigrafia dell'abitazione: più massa c'è meglio è, anche l'isolamento propendi su materiali ad alta densità.
    - Superfici vetrate: da sfruttare al massimo in inverno e da proteggere in estate per evitare il surriscaldamento, io consiglierei i frangisole
    - Cura al massimo i ponti termici
    - VMC fondamentale.

    Se tutto è fatto con criterio dovresti avere un'abitazione che non dovrebbe superare i 20 kWh/m2 di fabbisogno (stando larghi).
    Questi ci porta su 200 m2 (ma si scaldiamo anche il garage). ad avere circa 4.000 kWh di fabbisogno energetico in riscaldamento.

    Ipotizzando 1.900 gradi giorno ed una temperatura di progetto di 0°C otteniamo una potenza di circa 2/2,5 kW.

    In sintesi non investirei sul riscaldamento a pavimento (troppo basse le potenze in gioco e in caso di raffrescamento devi deumidificare)

    Io mi sposterei su un aggregato compatto ad aria, nel dettaglio, la Brofer Compact 0,6. Un sistema che integra riscaldamento, raffrescamento, deumidificazione, acs in un unico elemento. Sconsigliabile in ristrutturazioni leggere ma ideale per nuove costruzioni integrando da sola tutti gli impianti necessari.

    Ti linko un video di sintesi: https://www.youtube.com/watch?v=0EXV...nnel=BROFERsrl

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    • #3
      Ciao, grazie mille per la risposta e per i consigli che mi hai dato, in questo momento molto preziosi.... Comunque si è vero, l'involucro al momento è ciò che devo valutare... come prima ipotesi l'architetto mi ha detto che la tamponatura sarà effettuata in poroton 30X30 con cappotto esterno da 8 centimetri (non so ancora di preciso di che materiale), invece per gli invissi sicuramente doppio vetro e taglio termico ma non so ancora di preciso con che trasmittanza, ho chiesto qualche preventivo vediamo quello si può fare!
      leggendo un pò in giro ho capito che il pavimento radiante offre un confort inpareggiabile rispetto al riscaldamento ad aria, per questi motivi ero indirizzato in quella direzione. Io, purtroppo, non ho avuto modo di toccare con mano un'abitazione con il radiante ma ho visto qualcosa con i ventilconvettori ma come venivano spenti si avvertiva subito un disagio!!! Ovviamente non conosco i dettagli dell'involuco...
      Come mi hai consiglito e come ho avuto modo di capire per le nuove abitazioni, il raffrescamento è il vero problema nel senso che è diventato ormai necessario come la vetilazione meccanica.... ma non avendo dei riscontri ho un pò di difficoltà nel comprendere bene queste nuove tecnologie!
      Per questo sto cercando dei consigli sia da persone che ci lavorano e sia da persone che utilizzano questi sistemi....
      Originariamente inviato da Brabus Visualizza il messaggio
      Se tutto è fatto con criterio dovresti avere un'abitazione che non dovrebbe superare i 20 kWh/m2 di fabbisogno (stando larghi).
      Veramente sarà sufficiente una potenza così bassa per il riscaldamento?

      Grazie ancora

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      • #4
        In una casa nuova direi di si... tra i nuovi laterizi, il cappotto e l'attenzione ai ponti termici si.. deve essere requisito fondamentale. Deve essere per normativa Nzeb.

        Leggevo cappotto da 8cm.. secondo me troppo poco. Considera che il 70% del costo del cappotto è di manodopera. Tra un 8 e un 16 cm ti ballano forse 5 €/m2. Io punterei a minimo 16 se 0,031 di cappotto altrimenti ad abbondare non sbagli mai considerata la poca incidenza del materiale.

        la sensazione di freddo a riscaldamento spento è tipica di case poco isolate in cui la muratura non riesce a mantenere il calore, cinsidera inoltre che idealmente il riscaldamento non andrebbe mai spento ma fatto girare al minimo per ottimizzare confort e consumi.

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        • #5
          Per quanto riguarda il cappotto termico non ho ben capito quali devono essere i requisiti minimi da rispettare, cioè qual è il criterio di scelta dello spessore? Leggevo che bisogna considerare lo sfasamento dell' onda termica, ma cosa significa esattamente? Come lavora invece il cappotto termino d'estate in abbinamento al raffrescamento?
          In riferimento alla parte economica, non riesco ad avere dei riferimenti per quanto riguarda i costi dei vari impianti, come potrei fare per trovare qualche esempio con costi di impianti con ventilazione meccanica come quello consigliato sopra, impianto a pavimento ecc. ?
          Scusate le tante domande, sto cercando di capire il più possibile....

          Grazie ancora

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          • #6
            Scusa se intervengo ma cosa significa " sconsigliato in ristrutturazioni leggere". Sto valutando il Brofer da te indicato per la mia situazione: installazione PDC+FV+Termocamino (esistente) 80% radiante 20% radiatori in un involucro in muratura pietra e tufo di grosso spessore in zona C ma a 400 m.s.l.m : Ape A1.

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            • #7
              Originariamente inviato da bios85 Visualizza il messaggio
              Per quanto riguarda il cappotto termico non ho ben capito quali devono essere i requisiti minimi da rispettare, cioè qual è il criterio di scelta dello spessore? Leggevo che bisogna considerare lo sfasamento dell' onda termica, ma cosa significa esattamente? Come lavora invece il cappotto termino d'estate in abbinamento al raffrescamento?
              In riferimento alla parte economica, non riesco ad avere dei riferimenti per quanto riguarda i costi dei vari impianti, come potrei fare per trovare qualche esempio con costi di impianti con ventilazione meccanica come quello consigliato sopra, impianto a pavimento ecc. ?
              Scusate le tante domande, sto cercando di capire il più possibile....

              Grazie ancora
              I requisiti minimi (IMHO) fanno ridere... lo spessore, lo sfasamento sono dati che vanno definiti in fase di progettazione in funzione del budget e del risultato che si vuole ottenere.
              Essenzialmente gli isolanti li si può valutare in base a:
              - lamda -> più è basso meno spessore è necessario per raggiungere il valore prefissato
              - densità -> più il materiale è denso maggiore massa termica ha e maggiori risultati fornisce per la protezione dal caldo
              - proprietà meccaniche -> in funzione dell'applicazione che si deve fare (es essere tassellabile e sorreggere X Kg)

              Lo sfasamento più è alto (16/18h) maggiore è il tempo per cui l'onda termica esterna abbia impatti sull'interno, maggiore è alto questo valore minore dovrebbe essere l'inerzia dell'impianto di riscaldamento.

              I costi dei vari impianti in questo periodo sono completamente sballati ma generalmente possiamo dire che in ordine crescente di costo abbiamo:

              - Riscaldamento ad aria a Split
              - Riscaldamento a radiatori/fan coil
              - Riscaldamento a pavimento classico
              - Riscaldamento a pavimento a bassa inerzia / soffitto.

              Per la VMC dipende se centralizzata/decentralizzata ecc. Nel mio progetto da 4 decentralizzate siamo a circa 1.000 €/macchina

              Per la Brofer il discorso è leggermente diverso perché racchiude tutto e quindi è difficilmente paragonabile ma difficile pensare che la somma dei singoli impianti superi il costo della brofer (stimo sui 15/16K impianto completo)

              Originariamente inviato da Pasqu Visualizza il messaggio
              Scusa se intervengo ma cosa significa " sconsigliato in ristrutturazioni leggere". Sto valutando il Brofer da te indicato per la mia situazione: installazione PDC+FV+Termocamino (esistente) 80% radiante 20% radiatori in un involucro in muratura pietra e tufo di grosso spessore in zona C ma a 400 m.s.l.m : Ape A1.
              La Brofer è una soluzione ad aria per tale motivo è necessario predisporre tutte le canalizzazioni in ogni ambiente, questo la rende dal mio punto di vista, particolarmente invasiva e difficile in caso di ristrutturazioni leggere. Non dico assolutamente non sia fattibile ma bisogna mettere in conto un bel po' di demolizioni/controsoffittature

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              • #8
                Grazie mille per le preziose informazioni che mi stai dando... Essendo una nuova costruzione, non riesco a stabilire quale sia il budget giusto da destinare all'impianto di raffrescamento e riscaldamento. Ovviamente non voglio effettuare scelte tecnologiche obsolete o completamente errate, quindi l'idea è quella di impiantare un cappotto termico idoneo, visto anche il consiglio che mi hai dato riguardo alla non linearità tra aumento di spessore e aumento di costo dello stesso (da verificare ovviamente con le ditte locali), per poi scegliere il corretto impianto di riscaldamento...
                Comunque sarei curioso di sapere qualche esperienza diretta sulle varie tipologie di impianti per capire un pò dal punto di vista degli utilizzatori alcuni pro e contro. Questo perchè io ho avuto modo di vedere solo situazioni con impianti classici a radiatori e ventilconvettori...

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