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Nuova costruzione PDC vs ibrida + dimensionamento FTV

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  • Nuova costruzione PDC vs ibrida + dimensionamento FTV

    Buongiorno a tutti, sto valutando l'acquisto di una villetta bifamiliare, 160mq, su tre livelli (taverna, PT, P1), zona E, 2102 gradi-giorno. Involucro blocchi cassero in legno-cemento mineralizzato ISOSPAN, prevista classe A4.

    Mi offrono diverse opzioni relativamente all'impianto di riscaldamento+FV, e non riesco a capire quale sia la scelta più intelligente. Premetto che trattandosi di nuova costruzione, che deve iniziare a breve, non ho speranza di usare incentivi vari, quindi l'impianto lo pago completamente.

    Questo detto, l'impianto base da capitolato prevede:

    - FTV da minimi di legge (2.46Kwp)
    - caldaia ibrida Viessmann Vitocal 222-F (caldaia gas 19kw termici e PDC con split esterno da 7kw termici) O, in alternativa, PDC pura (no gas), la cui taglia e modello andranno calcolati opportunamente in fase di progetto (penso sia una Viessmann Vitocal 222-S ma non sono sicuro)
    - riscaldamento a pavimento su tutti i piani

    In aggiunta, si può ampliare il FTV ai costi seguenti:
    - FTV da 6.56Kwp, al costo aggiuntivo di 6200€ + 4% IVA (in questo caso il contatore va portato a 6kw)
    - FTV da 9.84Kwp trifase, al costo aggiuntivo di 12000 + 4% IVA (in questo caso bisogna fare impianto trifase, contatore a 10kw, con costi aggiuntivi da quantificare)

    Aggiungo che il tetto ha due falde, orientate a est o a ovest (non ideale, ok, ma tant'è).

    Mi hanno proposto eventualmente anche l'accumulo, ma mi hanno fatto capire che sarebbe un costo inutile, in quanto il risparmio che mi darebbe sarebbe talmente risicato che andrei ad ammortizzarlo in tempi superiori alla durata di vita della batteria. In ogni caso l'impianto sarà predisposto per eventuale futuro accumulo.

    Detto questo, il mio dubbio amletico rimane: casa full elettrica, con impianto trifase e contatore 10kw, no gas, oppure casa ibrida? E in entrambi i casi, con quanta potenza installata FTV?

    E' chiaro che idealmente vorrei una casa full elettrica, senza gas, ma l'investimento iniziale è importante, e il rischio (non usando incentivi) di avere tempi di rientro lunghissimi. Inoltre sono un po' preoccupato dal tallone d'Achille della PDC, ovvero l'ACS (siamo in 3/4 in casa, e abbiamo abitudine a docce lunghe).

    Qualcuno può darmi qualche consiglio a riguardo? L'obiettivo ovviamente è minimizzare le spese da qui ai prossimi 20 anni.


    Nota: saremo in 3/4 in casa (2 adulti e 1/2 bambini). Gli adulti telelavorano almeno 2 giorni alla settimana. Non siamo una famiglia energivora, ma avremo tutti gli elettrodomestici standard. Non è prevista auto elettrica, anche se non si sa mai, da qui a 5 anni. Anche per l'impianto eventuale di condizionamento, non è ancora chiaro cosa faremo (condizionatori? raffrescamento a pavimento + deumidificazione canalizzata?).

    Ringrazio chiunque possa darmi qualche consiglio a riguardo.

  • #2
    Originariamente inviato da Luca884 Visualizza il messaggio
    Aggiungo che il tetto ha due falde, orientate a est o a ovest (non ideale, ok, ma tant'è).
    Esattamente come me, 2 falde quasi perfettamente est e ovest.
    Ho messo 10 kWp di moduli con un inverter da 6 kW. Tutto Solaredge.
    Sono rimasto in monofase.
    Quindi considera anche questa possibilità: rimanere in monofase ma riempiendo le due falde fino a che tiene l'inverter, quindi ritengo molto di più dei 6,56 che ti propongono.

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