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PDC, scelta corretta?

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  • PDC, scelta corretta?

    Salve a tutti, ho acquistato un appartamento vecchiotto che ha subito "recentemente" una ristrutturazione e, dovendo sostituire una caldaia con 15 anni di servizio, stavo pensando se fosse il cado di montare una PDC.
    Dati appartamento da APE:
    • Zona climatica E
    • ~80mq e 250m3
    • Classe energetica C
    • Riscaldamento a pannelli radianti
    • Perimetro interno coibentato
    • Finestre (recenti ~2014) in pvc
    Lasciando da parte i discorsi sulle tempistiche di consegna e montaggio e ammesso che vi sia spazio a sufficienza per l'unitá esterna, ritenete sia una buona idea? Avendo allegato alcune foto dell'APE, sapreste indicarmi il corretto dimensionamento in Kw della macchina? (impianto elettrico giá passato a 6kw) Ovviamente sto aspettando (da settimane) il sopralluogo di un installatore ma vorrei farmi un'idea.
    Stavo guardando le Daikin Altherma 3 R F oppure Panasonic Aquarea AC, quindi unitá esterna e sistema interno di accumulo e produzione ACS, ci sono grosse differenze tra le due? La Panasonic mi risulta economicamente piú conveniente.
    Inoltre, come posso verificare (oltre che contattando chi l'ha fatto) se l'impianto a pavimento é adatto al raffrescamento? E sarebbe problematico tra umiditá e cappotto interno?
    (No, non c'é alcun impianto fotovoltaico ma non posso sapere se in futuro sará installato)

    Grazie a chi vorrá rispondere.

  • #2
    Mi sono confuso, superficie utile riscaldata sono ~64mq.
    Cercando qualche calcolo online mi vengono sui 2,1 kw di potenza richiesti e nessuna delle macchine menzionate arriva a valori cosí bassi, cosa mi conviene fare?

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    • #3
      Originariamente inviato da _Lorenzo Visualizza il messaggio
      Mi sono confuso, superficie utile riscaldata sono ~64mq.
      Cercando qualche calcolo online mi vengono sui 2,1 kw di potenza richiesti e nessuna delle macchine menzionate arriva a valori cosí bassi, cosa mi conviene fare?
      64 mq con impianto radiante lo scaldi con pdc senza problemi tieni presente che le pdc non sono come le caldaie a gas modulano e devi tenerle accese per 16 ore in pratica la pdc parte e all'inizio metti che consuma 3 kw poi man mano che l'impianto va a regime mantiene il caldo integrando la dispersione involucro quindi se l'involucro è ben isolato poi vedrai che consuma 500 w la potenza della pdc non deve essere esagerata ma facendo anche acs devi valutare il compromesso tra quanto tempo impiega a scaldare accumulo piu è potente meno impiega , di solito per il dimensionamento devi avere il fabbisogno energetico poi ad esempio io conosco le LG la taglia 5/9 kw modula allo stesso modo quindi al minimo la potenza usata è quasi la stessa è chiaro che quando parte a fare acs in base alla potenza ha un assorbimento piu elevato comunque nel tuo caso una 5/7 kw potrebbe bastare dipende dall'accumulo acs tieni presente che l'ideale sarebbe avere fotovoltaico cosi in inverno dove usi la pdc come riscaldamento risparmi parecchio.. problema piu complicato per il raffreddamento la pdc produce acqua fredda anche a 6 gradi ma non puoi mandare 6 gradi in radiante come dicevo in un altro post dovesti mandare sui 16/18 gradi piu mandi basso piu raffreddi ma aumenta umidità in casa, per cui meno benessere .. io la sto usando anche come raffreddamento ma sono al limite 23 gradi 60 umidità e non ho deumidificatore ma dipende da involucro e dove abiti

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      • #4
        con casa così piccola io metterei un boiler in pompa di calore e un dual split che ti fa caldo e freddo.
        Ovviamente se hai dell'isolamento
        Dove l'ignoranza urla...l'intelligenza tace...è una questione di stile...
        Fv 3,6kw - 14 pannelli benq + Inverter Abb 3.0 out.

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        • #5
          Originariamente inviato da simonez Visualizza il messaggio
          con casa così piccola io metterei un boiler in pompa di calore e un dual split che ti fa caldo e freddo.
          Ovviamente se hai dell'isolamento
          Sicuramente risolveresti il problema raffreddamento in modo ottimale , ma avendo già il radiante il confort del riscaldamento radiante sarebbe la soluzione ideale , sono scelte legate anche ai costi .. e al tipo di confort che si vuole .. bisogna farsi due conti e valutare quello che si ritiene la soluzione migliore per le proprie esigenze..

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          • #6
            Concordo con formula1, il radiante per comfort secondo me non si batte ma con casa piccola ed isolata avrebbe cmq gli split che anche in riscaldamento lavorerebbero al minimo non dando assolutamente fastidio. Poi ovviamente sono gusti e scelte personali
            Dove l'ignoranza urla...l'intelligenza tace...è una questione di stile...
            Fv 3,6kw - 14 pannelli benq + Inverter Abb 3.0 out.

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            • #7
              Originariamente inviato da formula1 Visualizza il messaggio

              64 mq con impianto radiante lo scaldi con pdc senza problemi tieni presente che le pdc non sono come le caldaie a gas modulano e devi tenerle accese per [...]
              Grazie per la risposta. Si, la casa è piccola ma le economie quello permettevano, ho preferito sacrificare gli spazi in virtù di isolamento e impianto radiante. Fatalità avrei una PDC Panasonic da 5kW in pronta consegna ma risulta impossibile avere un sopralluogo da parte di un installatore per capire se ci sta l'unità esterna e se effettivamente il dimensionamento è adeguato.
              Per quanto riguarda il fotovoltaico mi piace pensare che l'installazione sia solo questione di tempo, quindi meglio essere già pronto con PDC.
              Raffrescamento. Si, ho letto nel forum e comprendo la problematica umidità. In casa attuale ho il condizionatore fuori uso da anni ormai, potrei accontentarmi anche di qualche °C in meno rispetto alla T esterna ormai. In ogni caso sono già installati due split ma forse dovrò sacrificare il condizionatore se monto PDC perché non c'è spazio per entrambe le unità esterne sul "poggiolo".

              Originariamente inviato da simonez Visualizza il messaggio
              con casa così piccola io metterei un boiler in pompa di calore e un dual split che ti fa caldo e freddo.
              Ovviamente se hai dell'isolamento
              Grazie anche a te. Si, come scritto nel primo messaggio l'abitazione ha una coibentazione interna e il piano sarebbe, appunto, pdc + accumulo con boiler in sostituzione della caldaia a gas. Come scritto qui sopra, il problema è il poggiolo piccolo: la parete su cui poggia l'unità esterna del condizionatore è di appena 110cm e la pompa di calore misura circa 85cm, devo trovare un tecnico che verifichi la fattibilità dell'installazione.

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              • #8
                Uno split su un’appartamento di 64 mq (già dotato di pavimento radiante) è piuttosto fastidioso in riscaldamento. È la soluzione peggiore in termini di comfort. Un’impianto a tutt’aria ha senso solo su un’abitazione moderna, a basso carico, in cui posso distribuire una portata d’aria compatibile con il carico termico su tutto l’ambiente.

                Sfatiamo un mito: un’abitazione piccola è più compatibile con una pdc rispetto ad una grande. Cazzata. Contano i carichi termici o meglio il carico termico a metro quadro. Che nella legge 10 si traducono nei fabbisogni energetici specifici stagionali (kWh/mq).

                Attenzione ad utilizzare l’APE per ricavare la potenza di una macchina! L’APE è innanzitutto riferita all’energia primaria e non termica, contiene parecchie fonti ed è relativa all’intero anno solare. Concesso si possa ricavare una potenza termica, sarà una potenza termica media stagionale. Su case non moderne ed a bassa inerzia termica c’è il rischio di non soddisfare i picchi.

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