Buongiorno a tutti,
innanzitutto vi faccio i complimenti per l'ottimo forum, impreziosito da interventi assidui e soprattutto aiuti di persone gentili e competenti. Per questo vi leggo da diversi mesi e (pur avendo formazione "umanistica"), ho "studiato" e preso appunti su numerose vostre discussioni (cavolo anche da centinaia di post) oltre che su altro materiale web e diciamo che ho iniziato a capirci qualcosina almeno sui fondamenti della materia. Dopo questa "formazione preparatoria" scrivo il mio primo post perchè verso marzo inizierò i lavori per la realizzazione di un nuovo immobile che ho deciso (dopo tutte queste letture) di dotare di un impianto di riscaldamento/raffrescamento con PDC e sistema distributivo del calore/fresco con radiante. Cercherò di essere più preciso possibile e di aggiornarvi nel tempo in modo che questa discussione possa essere utile anche per chi verrà dopo e potrà magari trovare qualche buono spunto. Ovviamente ho bisogno del vostro paziente aiuto perchè su molti temi faccio fatica.
Veniamo ai dati fondamentali. Si tratta di edificio indipendente (villetta singola) con 2 piani fuori terra per totali 184mq (zona giorno al piano terra con pavimento in gres e zona notte con parquet sopra) utili che andranno riscaldati, oltre un seminterrato della stessa dimensione del piano terra che sarà adibito a ripostiglio/garage e non sarà riscaldato. La struttura è di cemento armato, il tetto ventilato e in legno, cappotto esterno da 10cm (probabilmente lo metterò più spesso). Fotovoltaico da 6kwp e ventilazione meccanica. Termoarredo elettrico nei bagni. Tutto come da vs consigli.
Sono in zona climatica D, Ascoli Piceno, 1698 gradi giorno, 166gg di riscaldamento. Temperatura di progetto -2 gradi (max 33).
Stando alla legge10 dell'ing. termico, avrò un EPHnd da 45kw/h mq (riscaldamento) e un EPCnd da 12kw/h mq (raffrescamento).
Prestazione energetica per riscaldamento EPH da 44kw/h mq, per raffrescamento EPC da 4,7kw/h mq, per acqua sanitaria EPW 17kw/h mq.
Veniamo alle questioni fondamentali, vi chiedo, se possibile, risposte esaustive e non sintetiche in vista del confronto dei prossimi giorni con l'ing termico, vorrei essere preparato.
1) E' possibile che con una casa di nuova costruzione, con tutti gli accorgimenti (ad es cappotto, infissi adeguati, eliminazione ponti termici, ecc) mi ritroverò in classe B con 44kw/h? Pensavo meglio, ma forse la cosa si spiega con la grande superficie disperdente.
2) L'ing. mi ha proposto una PDC ecodan multi (ha previsto anche condizionatori aria/aria ma penso che ne farò a meno) da 14kw nominali...ora avendo appunto studiato un po' qui da voi mi è preso un colpo, il cop per forza di cose è basso, va bene il margine di sicurezza ma qui credo che il sovradimensionamento sia eccessivo. Mi sono fatto da solo questo calcolo, correggetemi se sbaglio:
Forse è la formula di Emiliano, quella di Illupus è più semplice ma scritta senza parentesi e non volevo sbagliare.
T esterna media inverno: (20-1698)/166= 10,1
Energia termica: 44,3x183=8107kwh annui diviso 166giorni 48,8kw/h al giorno per avere 20 gradi dentro casa
Energia termica alla T di progetto: [48,8x(20- -2)] / (20-10,1) = 108kw/h al giorno in media in inverno
Ora però ho trovato chi divide questo valore (108) per 14 ore di funzionamento, chi per 20, chi per 24: i risultati sarebbero rispettivamente una potenza della PDC di 7,7kw, 5,4kw, 4,5kw...comunque tutti molto lontani dai 14kw ipotizzati.
Secondo voi quale può essere un dimensionamento corretto?
3) PDC come la Ecodan Multi prevedono collegamenti con refrigerante piuttosto estesi (è una split giusto?), a me sembra un azzardo dal punto di vista dell'istallazione. Non sarebbe più semplice e comunque adeguata una soluzione idronica classica (monoblocco ad es Ecodan)?
4) Per l'ACS in progetto è previsto l'hydrotank di Mitsubishi, vedo che la sua capacità è da 200lt, adesso siamo 2 persone MA potremmo diventare 4 e vorrei una soluzione non limitante e non scomoda, secondo voi sono idonei soli 200lt?
5) Metterò un camino in sala (lo so, ma l'ho sempre avuto e sia io che la signora lo adoriamo), tendo ad accenderlo spesso e mi piacerebbe sfruttare l'energia che produce, quindi mi chiedevo se integrarlo con l'impianto. Ho letto molte cose e visto degli schemi, quello che ho capito è che l'integrazione col resto dell'impianto idrico è molto complessa e inefficiente. Cosa ne pensate? Soluzioni alternative o lo lascio scollegato da tutto (quindi camino e non termocamino)? Prendo un modello che produce solo aria?
6) Non ho uno schema di impianto preciso, quindi ancora non so se la PDC lavorerà direttamente sul radiante come voi consigliate, vedremo più avanti. Allo stesso modo non ho avuto modo di confrontarmi sui sistemi di regolazione della temperatura vediamo cosa mi diranno, so che prediligete il minor numero di interventi possibile e la climatica, pensavo ad un controllo per zona giorno (sotto) e una per zona notte (piano 1).
Ho messo molta carne al fuoco lo so, ma come detto prima vorrei creare una discussione ordinata che possa essere di aiuto anche ad altri. Mi rendo conto che le domande sono tante e rispondere in modo esteso a tutte è un po' impegnativo, come detto vi sarei molto grato se lo faceste così che nei prossimi giorni io possa incontrare il tecnico avendo le idee chiare e potendo rispondergli in modo puntuale. Grazie in anticipo.
innanzitutto vi faccio i complimenti per l'ottimo forum, impreziosito da interventi assidui e soprattutto aiuti di persone gentili e competenti. Per questo vi leggo da diversi mesi e (pur avendo formazione "umanistica"), ho "studiato" e preso appunti su numerose vostre discussioni (cavolo anche da centinaia di post) oltre che su altro materiale web e diciamo che ho iniziato a capirci qualcosina almeno sui fondamenti della materia. Dopo questa "formazione preparatoria" scrivo il mio primo post perchè verso marzo inizierò i lavori per la realizzazione di un nuovo immobile che ho deciso (dopo tutte queste letture) di dotare di un impianto di riscaldamento/raffrescamento con PDC e sistema distributivo del calore/fresco con radiante. Cercherò di essere più preciso possibile e di aggiornarvi nel tempo in modo che questa discussione possa essere utile anche per chi verrà dopo e potrà magari trovare qualche buono spunto. Ovviamente ho bisogno del vostro paziente aiuto perchè su molti temi faccio fatica.
Veniamo ai dati fondamentali. Si tratta di edificio indipendente (villetta singola) con 2 piani fuori terra per totali 184mq (zona giorno al piano terra con pavimento in gres e zona notte con parquet sopra) utili che andranno riscaldati, oltre un seminterrato della stessa dimensione del piano terra che sarà adibito a ripostiglio/garage e non sarà riscaldato. La struttura è di cemento armato, il tetto ventilato e in legno, cappotto esterno da 10cm (probabilmente lo metterò più spesso). Fotovoltaico da 6kwp e ventilazione meccanica. Termoarredo elettrico nei bagni. Tutto come da vs consigli.
Sono in zona climatica D, Ascoli Piceno, 1698 gradi giorno, 166gg di riscaldamento. Temperatura di progetto -2 gradi (max 33).
Stando alla legge10 dell'ing. termico, avrò un EPHnd da 45kw/h mq (riscaldamento) e un EPCnd da 12kw/h mq (raffrescamento).
Prestazione energetica per riscaldamento EPH da 44kw/h mq, per raffrescamento EPC da 4,7kw/h mq, per acqua sanitaria EPW 17kw/h mq.
Veniamo alle questioni fondamentali, vi chiedo, se possibile, risposte esaustive e non sintetiche in vista del confronto dei prossimi giorni con l'ing termico, vorrei essere preparato.
1) E' possibile che con una casa di nuova costruzione, con tutti gli accorgimenti (ad es cappotto, infissi adeguati, eliminazione ponti termici, ecc) mi ritroverò in classe B con 44kw/h? Pensavo meglio, ma forse la cosa si spiega con la grande superficie disperdente.
2) L'ing. mi ha proposto una PDC ecodan multi (ha previsto anche condizionatori aria/aria ma penso che ne farò a meno) da 14kw nominali...ora avendo appunto studiato un po' qui da voi mi è preso un colpo, il cop per forza di cose è basso, va bene il margine di sicurezza ma qui credo che il sovradimensionamento sia eccessivo. Mi sono fatto da solo questo calcolo, correggetemi se sbaglio:
Forse è la formula di Emiliano, quella di Illupus è più semplice ma scritta senza parentesi e non volevo sbagliare.
T esterna media inverno: (20-1698)/166= 10,1
Energia termica: 44,3x183=8107kwh annui diviso 166giorni 48,8kw/h al giorno per avere 20 gradi dentro casa
Energia termica alla T di progetto: [48,8x(20- -2)] / (20-10,1) = 108kw/h al giorno in media in inverno
Ora però ho trovato chi divide questo valore (108) per 14 ore di funzionamento, chi per 20, chi per 24: i risultati sarebbero rispettivamente una potenza della PDC di 7,7kw, 5,4kw, 4,5kw...comunque tutti molto lontani dai 14kw ipotizzati.
Secondo voi quale può essere un dimensionamento corretto?
3) PDC come la Ecodan Multi prevedono collegamenti con refrigerante piuttosto estesi (è una split giusto?), a me sembra un azzardo dal punto di vista dell'istallazione. Non sarebbe più semplice e comunque adeguata una soluzione idronica classica (monoblocco ad es Ecodan)?
4) Per l'ACS in progetto è previsto l'hydrotank di Mitsubishi, vedo che la sua capacità è da 200lt, adesso siamo 2 persone MA potremmo diventare 4 e vorrei una soluzione non limitante e non scomoda, secondo voi sono idonei soli 200lt?
5) Metterò un camino in sala (lo so, ma l'ho sempre avuto e sia io che la signora lo adoriamo), tendo ad accenderlo spesso e mi piacerebbe sfruttare l'energia che produce, quindi mi chiedevo se integrarlo con l'impianto. Ho letto molte cose e visto degli schemi, quello che ho capito è che l'integrazione col resto dell'impianto idrico è molto complessa e inefficiente. Cosa ne pensate? Soluzioni alternative o lo lascio scollegato da tutto (quindi camino e non termocamino)? Prendo un modello che produce solo aria?
6) Non ho uno schema di impianto preciso, quindi ancora non so se la PDC lavorerà direttamente sul radiante come voi consigliate, vedremo più avanti. Allo stesso modo non ho avuto modo di confrontarmi sui sistemi di regolazione della temperatura vediamo cosa mi diranno, so che prediligete il minor numero di interventi possibile e la climatica, pensavo ad un controllo per zona giorno (sotto) e una per zona notte (piano 1).
Ho messo molta carne al fuoco lo so, ma come detto prima vorrei creare una discussione ordinata che possa essere di aiuto anche ad altri. Mi rendo conto che le domande sono tante e rispondere in modo esteso a tutte è un po' impegnativo, come detto vi sarei molto grato se lo faceste così che nei prossimi giorni io possa incontrare il tecnico avendo le idee chiare e potendo rispondergli in modo puntuale. Grazie in anticipo.
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