Buongiorno a tutti dato che ho appena cominciato una ristrutturazione sul mio immobile avrei piacere che insieme mi aiutaste circa la scelta dell'impianto più consono e la realizzazione dello stesso.
Ho aperto un altra discussione che ho appena abbandonato (mi scuseranno i moderatori) ma ora ho le idee un po' più chiare soprattutto dopo aver spulciato di più questo fantastico forum. E avendo avuto anche contatti con persone di questo forum che possono dire la loro rispetto ai tecnici che fino ad oggi ho contattato e che mi stanno portando secondo me fuori strada.
Immobile di 146mq unico piano, zona C, GG 1190, esposto su due lati oltre terrazzo calpestabile, costruzione primi '900 con perimetrali in tufo da 60 cm (forse ancor di più), infissi in legno ed alluminio doppio vetro con gas cambiati da due anni.
Le altezze sono considerevoli 3,8 mt di media considerando i soffitti a vela.
l'intero immobile sarà diviso non catastalmente in tre situazioni:
1) appartamento 85mq con due bagni per 3 persone (ora siamo ancora due) mc 300
2) stanza indipendente di 23mq con bagno per mio fratello che lo userebbe alla sera mc 80
3) ufficio di 47mq con un bagno dove ci sarei io ore lavoro mc 170.
un deposito a mezzo piano che si utilizzerebbe per lavanderia di 10mq dove rifaccio il bagno ma non lo userò quasi mai e dove non inserirò riscaldamento.
Il tutto per una volumetria intorno ai 520-550 mc. ho allegato una piantina per rendere un po' l'idea.
La gestione elettrica sarà basata su un unico contatore da 6kw scollegandomi dal gas e con piano a induzione.
L'evoluzione potrebbe essere quello di riunirlo in futuro creando due immobili 80mq e 85mq per due piccoli nuclei familiari (6/7 persone al massimo) pertanto l'idea è quella di un impianto che possa poi essere rimodellato senza grossi cambiamenti per renderli fruibili.
Tra le varie idee e tra le tante che mi hanno prospettato (molte assurde o vetere) quella che si è fatta strada e che è maggiormente nelle mie corde economiche (oltre che più economica anche come gestione futura) è quella di una pompa di calore aria acqua e un impianto a ventilconvettori a pavimento che facendo circolare l'aria eviterebbe il più possibile la stratificazione del calore in alto e il fatto che con una unità possa fare sia caldo che freddo negli ambienti. Nella mia zona può capitare una ipotesi di -2/3° massimo 2 o 3 giorni per tutto l'anno ed in alcuni anni come quello scorso neanche è capitato. Mentre per il caldo ormai stiamo avendo afa (parlo di picci di 40° umidità 90/95) almeno per 2 settimane a stagione estiva e anche più. Infatti la Temperatura di progetto per queste zone è pari a 0°.
Certo per il caldo nel mio caso (volte alte) l'ideale sarebbe un impianto radiante a pavimento ed ora che mi hanno detto che dovrò rifare il massetto l'idea mi solleticava ma cmq di per se un sistema con radianti pdc e poi split (che nel mio caso dovrebbero essere ugualmente a pavimento riducendo comunque di fatto lo spazio) e ipotetico FV non è nelle mie corde economiche.
Perciò piedi per terra e andare :-D
Un ingegnere termico facendomi un conto del fabbisogno termico (che allego) identificava un gruppo frigo di 12 KWf comprensivo di kit idronico e volano termico presumo dunque che per riscaldare raffrescare l'intero immobile si necessiti di una potenza massima di 12kw comprensiva per i fancoil e l'accumulo. Se qualcuno sa spiegarmi che differenza c'è tra Kwf e KW normali per riscaldamento vi dico grazie.
E qui il primo problema: i preventivi sulla base di questi calcoli mi portano PDC da 12 e avvolte 14 kw mentre appena esco dal mio territorio e in questo forum mi mi dicono che PDC da 8 a 9 Kw vanno più che bene.
Pertanto ho rifatto il 3d spiegando il fatto della maggiore volumetria, della struttura e delle esigenze di quelli che lo occuperanno così da avere un discorso d'insieme anche perchè anch'io mi sono cimentato in calcoli con calcolatori e mi uscivano sempre 12/13 Kw, volesse mai che non spiegandomi bene vo portavo a fare degli errori.
Seguendo un 3d sulle Pdc nel forum l'idea se è vero quello che mi dicono è andata sulla PDC Ariston Nimbus Compact M70 che sembra avere una potenza massima con qualcosa di più di 11 kw e che costo qualità sembrerebbe ottimo, permettendomi di gestire la spesa del tutto con più tranquillità ma non ne faccio una a questione di marche almeno per ora.
Perciò con queste considerazioni una 8/9 Kw potrebbe andar bene come dimensionamento? E se si Nimbus M70 o similari?
Successivamente vi chiederò delucidazioni sul sistema per acs (con accumulo diretto o piccola pdc dedicata?) poi solare termico o attendo i consumi e vedo se solare termico o FV (spesa permettendo), poi tipologia fancoil, predisposizione impianto ecc.
Si lo so sto mettendo molta carne al fuoco ma la mia idea è quella di mettere a disposizione le vostre conoscenze per una tipologia di immobili che in Puglia (ma non solo) non è inusuale ma che non si è mai riuscito a riscaldare raffrescare decentemente (anche con spese folli per tipologie di macchinari) e di cui si parla poco. E se ci pensate gran parte degli immobili dello Stato sono stati costruiti all'inizio del 900 e quando ci entri hanno split e riscaldamento a palla senza creare un giusto confort e con spese di gestione folli che indirettamente andiamo a pagare noi contribuenti.
Lo so me la sto cantando e suonando da solo cercando di portare acqua al mio mulino ma sono convinto che parecchia acqua andrebbe anche ad altri del forum e non solo.
Vi ringrazio anticipatamente per le vostre eventuali considerazioni.
Ho aperto un altra discussione che ho appena abbandonato (mi scuseranno i moderatori) ma ora ho le idee un po' più chiare soprattutto dopo aver spulciato di più questo fantastico forum. E avendo avuto anche contatti con persone di questo forum che possono dire la loro rispetto ai tecnici che fino ad oggi ho contattato e che mi stanno portando secondo me fuori strada.
Immobile di 146mq unico piano, zona C, GG 1190, esposto su due lati oltre terrazzo calpestabile, costruzione primi '900 con perimetrali in tufo da 60 cm (forse ancor di più), infissi in legno ed alluminio doppio vetro con gas cambiati da due anni.
Le altezze sono considerevoli 3,8 mt di media considerando i soffitti a vela.
l'intero immobile sarà diviso non catastalmente in tre situazioni:
1) appartamento 85mq con due bagni per 3 persone (ora siamo ancora due) mc 300
2) stanza indipendente di 23mq con bagno per mio fratello che lo userebbe alla sera mc 80
3) ufficio di 47mq con un bagno dove ci sarei io ore lavoro mc 170.
un deposito a mezzo piano che si utilizzerebbe per lavanderia di 10mq dove rifaccio il bagno ma non lo userò quasi mai e dove non inserirò riscaldamento.
Il tutto per una volumetria intorno ai 520-550 mc. ho allegato una piantina per rendere un po' l'idea.
La gestione elettrica sarà basata su un unico contatore da 6kw scollegandomi dal gas e con piano a induzione.
L'evoluzione potrebbe essere quello di riunirlo in futuro creando due immobili 80mq e 85mq per due piccoli nuclei familiari (6/7 persone al massimo) pertanto l'idea è quella di un impianto che possa poi essere rimodellato senza grossi cambiamenti per renderli fruibili.
Tra le varie idee e tra le tante che mi hanno prospettato (molte assurde o vetere) quella che si è fatta strada e che è maggiormente nelle mie corde economiche (oltre che più economica anche come gestione futura) è quella di una pompa di calore aria acqua e un impianto a ventilconvettori a pavimento che facendo circolare l'aria eviterebbe il più possibile la stratificazione del calore in alto e il fatto che con una unità possa fare sia caldo che freddo negli ambienti. Nella mia zona può capitare una ipotesi di -2/3° massimo 2 o 3 giorni per tutto l'anno ed in alcuni anni come quello scorso neanche è capitato. Mentre per il caldo ormai stiamo avendo afa (parlo di picci di 40° umidità 90/95) almeno per 2 settimane a stagione estiva e anche più. Infatti la Temperatura di progetto per queste zone è pari a 0°.
Certo per il caldo nel mio caso (volte alte) l'ideale sarebbe un impianto radiante a pavimento ed ora che mi hanno detto che dovrò rifare il massetto l'idea mi solleticava ma cmq di per se un sistema con radianti pdc e poi split (che nel mio caso dovrebbero essere ugualmente a pavimento riducendo comunque di fatto lo spazio) e ipotetico FV non è nelle mie corde economiche.
Perciò piedi per terra e andare :-D
Un ingegnere termico facendomi un conto del fabbisogno termico (che allego) identificava un gruppo frigo di 12 KWf comprensivo di kit idronico e volano termico presumo dunque che per riscaldare raffrescare l'intero immobile si necessiti di una potenza massima di 12kw comprensiva per i fancoil e l'accumulo. Se qualcuno sa spiegarmi che differenza c'è tra Kwf e KW normali per riscaldamento vi dico grazie.
E qui il primo problema: i preventivi sulla base di questi calcoli mi portano PDC da 12 e avvolte 14 kw mentre appena esco dal mio territorio e in questo forum mi mi dicono che PDC da 8 a 9 Kw vanno più che bene.
Pertanto ho rifatto il 3d spiegando il fatto della maggiore volumetria, della struttura e delle esigenze di quelli che lo occuperanno così da avere un discorso d'insieme anche perchè anch'io mi sono cimentato in calcoli con calcolatori e mi uscivano sempre 12/13 Kw, volesse mai che non spiegandomi bene vo portavo a fare degli errori.
Seguendo un 3d sulle Pdc nel forum l'idea se è vero quello che mi dicono è andata sulla PDC Ariston Nimbus Compact M70 che sembra avere una potenza massima con qualcosa di più di 11 kw e che costo qualità sembrerebbe ottimo, permettendomi di gestire la spesa del tutto con più tranquillità ma non ne faccio una a questione di marche almeno per ora.
Perciò con queste considerazioni una 8/9 Kw potrebbe andar bene come dimensionamento? E se si Nimbus M70 o similari?
Successivamente vi chiederò delucidazioni sul sistema per acs (con accumulo diretto o piccola pdc dedicata?) poi solare termico o attendo i consumi e vedo se solare termico o FV (spesa permettendo), poi tipologia fancoil, predisposizione impianto ecc.
Si lo so sto mettendo molta carne al fuoco ma la mia idea è quella di mettere a disposizione le vostre conoscenze per una tipologia di immobili che in Puglia (ma non solo) non è inusuale ma che non si è mai riuscito a riscaldare raffrescare decentemente (anche con spese folli per tipologie di macchinari) e di cui si parla poco. E se ci pensate gran parte degli immobili dello Stato sono stati costruiti all'inizio del 900 e quando ci entri hanno split e riscaldamento a palla senza creare un giusto confort e con spese di gestione folli che indirettamente andiamo a pagare noi contribuenti.
Lo so me la sto cantando e suonando da solo cercando di portare acqua al mio mulino ma sono convinto che parecchia acqua andrebbe anche ad altri del forum e non solo.
Vi ringrazio anticipatamente per le vostre eventuali considerazioni.
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