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PDC con cop 6.4, può considerarsi una buona prestazione?

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  • PDC con cop 6.4, può considerarsi una buona prestazione?

    PDC con cop 6.4, può considerarsi una buona prestazione?

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  • #2
    certo ma dipende dalle condizioni..da quanto si vede paiono molto favorevoli

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    • #3
      Certo, intendo in quelle condizioni.
      Per questo ho inserito foto dove si vede.

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      • #4
        Mi sembra in linea con le varie PdC commerciali, la Hitachi Yutaki S R32 2,5 che sto valutando (con il compressore al 100%) a quelle condizioni indica:

        Pmax: 9,38 kW
        Ass: 1,50 kW
        COP: 6,25

        Considerando una certa modulazione il valore mi sembra in linea.

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        • #5
          ciao, quello che indichi è scritto sulla carta o hai una foto reale da postare?
          perchè sai, sulla carta si scrivono molte cose....... e si scrivono sempre i dati delle prove a banco (che spesso sono ben diverse dall'utilizzo reale e normale)

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          • #6
            Originariamente inviato da Brabus Visualizza il messaggio
            Mi sembra in linea con le varie PdC commerciali, la Hitachi Yutaki S R32 2,5 che sto valutando (con il compressore al 100%) a quelle condizioni indica:

            Pmax: 9,38 kW
            Ass: 1,50 kW
            COP: 6,25

            Considerando una certa modulazione il valore mi sembra in linea.
            Sicuro? mi sembra altino...
            Io dai dati tecnici della 2,5 hp vedo che assorbe 1,25 kW alla potenza di 6 kW. Quindi cop di 4,8 A7/W35.
            Bisognerebbe sempre distinguere tra cop certificati, cop dichiarati e cop reali per dare un giusto peso alle cose.

            GiuseppeRG , di che pdc stiamo parlando nella foto? Leggo EVI Scroll che dovrebbe essere un Copeland o sbaglio? Grazie
            Ultima modifica di Mark VI; 20-05-2021, 21:06.
            FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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            • #7
              dalla foto la macchina lavora con mandata a 26.2 gradi e ritorno 22 gradi

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              • #8
                Originariamente inviato da Mark VI Visualizza il messaggio

                Io dai dati tecnici della 2,5 hp vedo che assorbe 1,25 kW alla potenza di 6 kW. Quindi cop di 4,8 A7/W35.
                Come fatto notare non è la condizione A7/W35 quella rappresentata nella foto ma A14/W26, riprendendo le schede tecniche di Hitachi (non esiste COP normato a quelle condizioni di lavoro) possiamo assimilarla alla condizione A15/W25 che riporta i dati di prima. (I valori sono dichiarati al 100% del compressore).

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ID: 2160672
                Prendendo invece come esempio Daikin la condizione più vicina (secondo UNI‐TS 11300) è A12/W30 in questo caso abbiamo COP 7,35 per la taglia da 6 (100% compressore) e COP 7,26 per la taglia da 8 (70%) compressore.
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                • #9
                  Ah ok. Leggevo in basso a destra temp esterno 0°C e pensavo fosse A0/W25 e che 14° fosse la temperatura dell'ambiente interno. Freddino effettivamente.

                  Considerando A12/W30 e per la UNI-TS 11300:2014 ok, quelli sono i valori, ma tieni conto che è norma oramai in disuso perché poco significativa: per qualsiasi incentivo (110%, conto termico, 65%, ...) la prestazione delle pompe deve essere dichiarata e garantita dal costruttore della pompa di calore sulla base di prove effettuate in conformità alla UNI EN 14511:2018. Se si fanno confronti di COP relativi a normative differenti si prendono fregature.

                  Se guardi A7/W35 ha COP 7,32 con UNI 11300, ma COP 4,8 con EN 14511.
                  Capisci che parliamo di valori dimezzati/doppi. L'importante è non confrontare mele con pere.
                  ​​​​​
                  Potrebbe sembrare che alcuni produttori abbiano cop da primi della classe, quando invece in realtà inseguono e per nascondere gap usano vecchia normativa.

                  Cmq Hitachi fa delle pdc di buon livello, il prodotto è interessante. Per me farai cmq un buon acquisto, anche perché stai ottimizzando il dimensionamento che è una delle cose più importanti.

                  Mi piacerebbe vedere dati anche della Mitsubishi PUZ in R32, che a gusti personali reputo sopra la citata Daikin (che sulle monoblocco MT ha potenze medio-alte), ma non si trova praticamente nulla sulle 2 paginette di schede tecniche.

                  ​​​​​​
                  Ultima modifica di Mark VI; 21-05-2021, 07:02.
                  FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Mark VI Visualizza il messaggio

                    Mi piacerebbe vedere dati anche della Mitsubishi PUZ in R32, che a gusti personali reputo sopra la citata Daikin (che sulle monoblocco MT ha potenze medio-alte), ma non si trova praticamente nulla sulle 2 paginette di schede tecniche.

                    ​​​​​​

                    Se sai cercare si trovano MOLTE informazioni interessanti di tutto COP rese minime e massime etc etc

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                    • #11
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ID: 2161164 Finalmente ho trovato i COP secondo UNI14511 delle ecodan R-32.
                      La Kronoterm Adapt 0312 (8-9kW) resta un passo avanti in prestazioni se confrontata con PUZ-WM85 (8,5 kW), ma se dovesse bastare una taglia più piccola (es. 6 kW) la PUZ-WM60VAA potrebbe essere il miglior compromesso. Sulle basse potenze (5-6 kW) Mitsubishi PUZ, sulle medie potenze (8-12 kW) Kronoterm Adapt. A questo punto tutto dipenderà da quanto il cappotto riuscirà ad isolare.
                      FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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                      • #12
                        Sinceramente faccio fatica a capire questa maniacale ricerca delle versioni monoblocco.. Specialmente in zone climatiche fredde.. riscaldare dell'acqua per poi farla stare in ambienti a -7°C non riesco a capacitarmene..

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                        • #13
                          purtroppo ce lo chiede l'europa.........le splittate si ipotizza che saranno appestate da inutili controlli periodici cioè soldi da spendere tutt gli anni per un rubasoldi che viene a casa tua passa con un aggeggio che fa bip bip..il tecnico dice mah sarà la pipì del gatto..tutto a posto sono 100 euro in nero 150 con la fattura
                          Poi ora per montare le splittate sempre perchè ce lo chiede l'europa ci vuole una impresa certificata..questa impresa ha speso tipo 2000 euro per patentino spese varie annuali e certificazione attrezzatura e pensa bene di recuperare le spese addossandole praticamente a ogni cliente c'è un cartello per cui la registrazione FGas viene sfacciatamente messa in preventivo a 400 o 500 euro così come tanti mettono nei preventivi la dichiarazione di comformità

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                          • #14
                            Non è che il gas refrigerante all'esterno non si raffreddi a -7°... il solo rischio e' che l'acqua ghiacci. Ma è remoto per zone non rigide. A me l'irrigazione del giardino non si è mai ghiacciata e sono in zona climatica E, e cmq metterò unità esterna a ridosso della casa, non a 10 mt o più. Gran parte del nord europa e del nord america usa monoblocco, ma non è certo un obbligo. Sul piatto della bilancia devi mettere che non hai gas nei tubi che entrano in casa, nessuna perdita, facilità di installazione, manutenzioni obbligatorie meno restrittive. Le split derivano come concept/layout dai condizionatori, ora anche chi faceva solo split ha aggiunto le monoblocco a catalogo. Ma se sei convinto che la split sia meglio prendi split. Non c'è una verità assoluta.
                            FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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                            • #15
                              il gas refrigerante non ghiaccia ovviamente ed essendo tubi di piccolo diametro disperdono molto meno a pari isolante
                              per me sono tutti vantaggi a favore della splittata..ma purtroppo..........
                              quello che derivano dai condizionatori è una balla colossale solo chi non capisce come è fatta una pompa di calore può usare tali argomenti

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                              • #16
                                dimenticavo nella classica installazione americana residenziale l'impianto è tipicamente splittato ed è composto da una unità esterna a gas refrigerante collegata con tubi saldati a una batteria interna che è sulla cosidetta fornace ossia in pratica un generatore di aria calda a gas che con dei canali diffonde l'aria in tutta casa

                                inutile dire che anche in usa quando inziano a vedere gli split o ductless come li chiamano loro ne apprezzano i benefici e i soliti giapponesi orientali sono già in forte espansione sul mercato americano e già alcuni marchi storici americani sono finiti sotte le grinfie degli orientali

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da Mark VI Visualizza il messaggio
                                  Non è che il gas refrigerante all'esterno non si raffreddi a -7°... il solo rischio e' che l'acqua ghiacci. Ma è remoto per zone non rigide. A me l'irrigazione del giardino non si è mai ghiacciata e sono in zona climatica E, e cmq metterò unità esterna a ridosso della casa, non a 10 mt o più. Gran parte del nord europa e del nord america usa monoblocco, ma non è certo un obbligo. Sul piatto della bilancia devi mettere che non hai gas nei tubi che entrano in casa, nessuna perdita, facilità di installazione, manutenzioni obbligatorie meno restrittive. Le split derivano come concept/layout dai condizionatori, ora anche chi faceva solo split ha aggiunto le monoblocco a catalogo. Ma se sei convinto che la split sia meglio prendi split. Non c'è una verità assoluta.
                                  In realtà non ho una filosofia... vedo solo che de me ci sono parecchi "blackout" e l'idea dell'acqua fuori mi preoccupa un po'. Sicuramente la posa è più semplice a prova di chiunque.. Dovrei informarmi sulle procedure "antigelo" che possano essere implementate.

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                                  • #18
                                    antigelo o valvole che scaricano da sole l'acqua ma questo vale per i tubi poi il resto dell'acqua che c'è nella macchina non è garantito che non succeda nulla

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