Buongiorno a tutti
Dopo due anni di utilizzo del mio impianto di riscaldamento con pdc sono abbastanza disperato a causa di consumi elettrici a mio avviso elevatissimi. Premetto di essermi affidato totalmente all’idraulico in fase di progettazione dell’impianto e di non avere grandissime competenze in materia. Ovviamente l’idraulico così come il servizio di assistenza non mi sono minimamente stati di aiuto, limitandosi ad impostare dei parametri standard di funzionamento.
Ora cerco a grandi linee di spiegare il mio impianto:
Dall’ultima bolletta del 2021 ho un consumo annuo complessivo di 11000 kWh per un costo totale superiore a 2700 euro. Premetto che questi consumi sono stati fatti utilizzando l’impianto praticamente come se fosse un impianto a caldaia, ossia termostati che regolavano le temperature e attaccavano e staccavano la pompa in base al bisogno. Questo perché provando a bypassare i termostati lasciandoli sempre “accesi”, avevo dei consumi ancora maggiori.
Precedente l’impianto era stato impostato con curva climatica 0,6 con t min 35 e massima 40 (mi chiedo il perché sia stato impostata così) per il circuito a basse mentre per il circuito ad alte con curva climatica 1,2 temp min 60 e t max 60. Il circuito ad alte non l’ho mai utilizzato perché accenderlo mi provocava dei consumi ancora maggiori e di conseguenza ho sempre preferito evitare rimanendo praticamente con la taverna congelata (attualmente a gennaio ho 16 gradi).
Ho provato personalmente a modificare i parametri per vedere se cambiasse qualcosa impostando dei valori fissi di mandata a 30 gradi ma i consumi non sono migliorati minimamente anzi (paradossalmente consumo meno facendo on/off con i termostati che non facendo girare la pdc h24).
Se vado alla centralina, mi segnala in realtà che la pdc lavora sempre a temperature più elevate (38/39 gradi), nonostante una mandata decisamente inferiore. L’acs per ora è impostata a 45 gradi.
Dopo due anni di utilizzo del mio impianto di riscaldamento con pdc sono abbastanza disperato a causa di consumi elettrici a mio avviso elevatissimi. Premetto di essermi affidato totalmente all’idraulico in fase di progettazione dell’impianto e di non avere grandissime competenze in materia. Ovviamente l’idraulico così come il servizio di assistenza non mi sono minimamente stati di aiuto, limitandosi ad impostare dei parametri standard di funzionamento.
Ora cerco a grandi linee di spiegare il mio impianto:
- Abitazione in provincia di Brescia, zona climatica E
- Abitazione di 150mq calpestabili divisi su 3 piani. Piano terra e primo piano con impianto radiante (100mq) e taverna con fancoil “innova airleaf”. Fancoil e scaldasalviette dei bagni sono collegati ad un circuito ad alta temperatura.
- Villetta bifamiliare esposta su 3 lati (sud,nord, ovest)
- Cappotto termico di 8 cm (non ricordo il materiale)
- PDC vaillant modello “arotherm vwl 115/2 230v” (se non erro leggendo la scheda tecnica è una 11kw). Pompa monoblocco e con inverter.
- Sensore esterno di controllo della temperatura
- Bollitore sempre vaillant modello “arostor” da 290lt (una sorta di mini pdc secondaria, come accumulo per l’acs)
- Volano termico di 50lt
- Termostati ambiente in ogni stanza (3 al primo piano, 1 soggiorno/cucina piano terra, 1 taverna che attiva il circuito ad alta temperatura quindi sia i fancoil che gli scaldasalviette dei bagni)
- Oltre al riscaldamento lo stesso impianto lo utilizzo per il raffrescamento
- Sistema di vmc
- Impianto di deumidificazione (lo accendo solo nel periodo estivo)
Dall’ultima bolletta del 2021 ho un consumo annuo complessivo di 11000 kWh per un costo totale superiore a 2700 euro. Premetto che questi consumi sono stati fatti utilizzando l’impianto praticamente come se fosse un impianto a caldaia, ossia termostati che regolavano le temperature e attaccavano e staccavano la pompa in base al bisogno. Questo perché provando a bypassare i termostati lasciandoli sempre “accesi”, avevo dei consumi ancora maggiori.
Precedente l’impianto era stato impostato con curva climatica 0,6 con t min 35 e massima 40 (mi chiedo il perché sia stato impostata così) per il circuito a basse mentre per il circuito ad alte con curva climatica 1,2 temp min 60 e t max 60. Il circuito ad alte non l’ho mai utilizzato perché accenderlo mi provocava dei consumi ancora maggiori e di conseguenza ho sempre preferito evitare rimanendo praticamente con la taverna congelata (attualmente a gennaio ho 16 gradi).
Ho provato personalmente a modificare i parametri per vedere se cambiasse qualcosa impostando dei valori fissi di mandata a 30 gradi ma i consumi non sono migliorati minimamente anzi (paradossalmente consumo meno facendo on/off con i termostati che non facendo girare la pdc h24).
Se vado alla centralina, mi segnala in realtà che la pdc lavora sempre a temperature più elevate (38/39 gradi), nonostante una mandata decisamente inferiore. L’acs per ora è impostata a 45 gradi.
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