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Modifiche a impianto di riscaldamento per abilitare raffrescamento

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  • Modifiche a impianto di riscaldamento per abilitare raffrescamento

    Ciao a tutti,
    a "breve", verrà montato a casa mia un impianto di riscaldamento a pavimento, alimentato da una pompa di calore Daikin Bi-Bloc (ERLA11DV3+EBBX11D), comprendente anche un accumulo da 300L per garantire acqua calda sanitaria (HybridCube EKHWP300PB, non so perchè ma è stata scelta la versione pressurizzata).

    A me sarebbe piaciuto sfruttare la pompa di calore anche in estate ed evitare quindi ulteriori macchine, ma il termotecnico ha sconsigliato sia il raffrescamento a pavimento sia l'inserimento di termoconvettori, mentre ha predisposto l'aggiunta di split..

    Volevo quindi chiedere il vostro parere circa le modifiche necessarie in futuro nel caso si voglia utilizzare i radiatori a pavimento anche in fase di raffrescamento, tenendo conto che l'impianto è stato progettato per il solo riscaldamento. Riguardo al discorso deumidificazione potrei utilizzare uno o più split, mentre non so se il passo delle serpentine avrebbe dovuto essere maggiorato e i collettori modificati.

    Allego lo schema di principio che il termotecnico ha previsto (altro non è che quello consigliato da Daikin se non erro); ho trovato in rete solamente quelli relativi all'accumulo da 500litri (gli allacci sono differenti rispetto a quello da 300 in quanto è presente una serpentina aggiuntiva) dove l'unica differenza tra un impianto con solo riscaldamento ed uno bivalente è l'aggiunta di una ulteriore valvola deviatrice a tre vie, che non dovrebbe a mio avviso essere necessaria nel caso di quello da 300L.

    p.s. In aggiunta allo schema, credo che verrà montato anche un miscelatore (nel manuale è chiamato VTA32) per evitare che l'acqua calda sanitaria vada al di sopra di una certa soglia e creare il rischio scottature. Non ho capito se questo sia necessario, non essendo presente un impianto solare termico che preveda il raggiungimento di queste temperature; spero comunque che non abbia un effetto negativo sull'impianto.
    File allegati

  • #2
    la questione è un po complessa e mancano dei dati.
    molto dipende da dove vivi e che clima c'è, come vivi la casa etc.

    io stesso ho utilizzato una soluzione come quella da te proposta per due motivi.
    a me piace stare con le finestra aperte d'estate, e da me i giorni di caldo caldo sono pochi.
    quindi è inutile tenere in funzione sempre il radiante in raffrescamento, meglio usare gli splite quella volta che servono senza l'inerzia del radiante.
    in più gli split puoi usarli nelle mezze stagioni per stemperare casa velocemente.

    nulla ti vieta inoltre di usarli in funzione di deumidifica e raffreddare col radiante

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    • #3
      Grazie checo, abito in zona D con 2.083 gradi giorno (Pesaro). Anche io non ho mai avuto condizionatori in casa e non ne sento il bisogno; stavo però cercando di capire se l'impianto avesse bisogno di qualche accortezza in vista di un suo futuro utilizzo come raffrescamento, visto che adesso è il momento in cui è più semplice fare predisposizioni o modifiche.

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      • #4
        allora se vuoi usare il radiante per fare fresco, devi predisporre attacchi vari e nicchie per i deumidificatori e relativi comandi.

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