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valutazione sommaria spazi per locale termico

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  • valutazione sommaria spazi per locale termico

    Ciao a tutti

    sto valutando la tipologia di componenti che dovrei installare per la futura casa con il solo fine di individuare le tipologie e gli spazi necessari. Tutto ciò per riuscire ad inserire in un locale tecnico posto sotto una scala.

    Al momento l'impianto sarà composto da un fancoil alimentati da una pdc splittata (non so la potenza diciamo 7?) con modulo idronico a cui si aggiungerà un accumulo di acs da 500 litri con un puffer inerziale di 50 litri, ho fatto una stima approssimativa e l'impianto potrebbe contenere 20 litri, se la pompa è da 7, diciamo che serve almeno 35 litri ,, quindi ci ho aggiunto per abbondare un 50 litri. Immagino alla peggio di meno e non di più per lo spazio.
    Nel locale tecnico dovrebbero trovare spazio:

    1. modulo idronico (ho ipotizzato quello della daikin, ma uno vale l'altro per la definizione degli spazi)
    2. serbatoio ACS cordivari bolly 1 (alto 1.7 m circa e diametro 75 cm)
    3. puffer 50 litri (uno qualsiasi da muro)
    4. ricircolatori per le 2 zone con collettori (senza testine, ci sono i fancoils)

    Purtroppo l'aspetto relativo allo spazio è cruciale per la riuscita della progettazione del locale nel sotto scala. Al momento non sono convintissimo di mettere un bollitore acs, preferirei un accumulo di acqua tecnica con scambiatore esterno istantaneo, anche se ha a parte il gruppo esterno che prende ulteriore spazio e non ho trovato serbatoi con una altezza idonea e con diametro umano. Ho escluso a priori sistemi compact o integrati (per usare i termini di daikin).

    Vi chiedo:

    1. se dimentico (oltre le ovvie tubazioni e quadri elettrici) qualche componente importante da mettere nel locale
    2. se ci sono limitazioni di spazio che non ho tenuto conto. Immagino l'accumulo non ha distanze da rispettare come neanche il puffer e il modulo idronico nell'installazione almeno così mi è parso di leggere dai manuali di installazione.

    Non sono un esperto ma sono Ing. chimico e mi intendo più di impianti industriali
    Ultima modifica di folagana1; 15-11-2023, 21:03.

  • #2
    ciao,

    no, quei componenti non hanno limitazioni di spazi salvo la logica di metterli in maniera tale da riuscire a fargli eventuali manutenzioni.
    per l' accumulo, se metterai un bollitore, avrai molta acs "ferma" e ogni tanto un ciclo anti-legionella dovrai farlo fare.
    se opti per pit o scambio a piastre invece è diverso. in oltre il gruppo di scambio puoi portarlo in una zona più comoda tramite tubazioni.

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    • #3
      Grazie, in effetti ho studiato tanti manuali e schemi per avere le idee più chiare possibili.
      Per serbatoio produzione ACS sono piuttosto convinto a mettere un accumulo tecnico con produzione istantanea ma devo trovarlo perché oltre 75 cm non mi passa più dalla porta.

      il vano scala è largo 100 cm con una nicchia di 120 circa dove andrebbe l'accumulo e 120-75 mi lascia 45 per passare....

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      • #4
        il cordivari da 600 litri è giusto 75 cm di larghezza. ma è alto 1870.
        volendo, se opti per lo scambio a piastre che è il igliore come resa, puoi anche usare un 500 litri o anche un 400.
        lo spazio per i lavori alla fine, è minimo .basta che lo orienti coi raccordi dalla parte comoda.

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        • #5
          la porta non sarà più alta di 180 cm quindi ho optato per il 500 litri che è più basso.

          Cordivari ha mille modelli, quale sarebbe il più semplice tenendo conto ve andrebbe messo il gruppo con scambiatore esterno?

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          • #6
            ti serve praticamente un tank puro. senza alcuna serpentina. è il più semplice e dovrebbe essere anche il più economico.

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            • #7
              Grazie

              Immaginavo che sarebbe stato quello senza interni. Ho ragionato che in caso di utilizzo di un accumulatore vuoto l'ingresso della pompa di calore, sarebbe di fatto anche l'uscita vs il circolatore che manda allo scambiatore istantaneo, ed il contrario per il ritorno vs la pompa che sarebbe l'uscita bassa dove verrà anche inserito il ritorno dallo scambiatore istantaneo. In caso di richiesta ACS mentre la pompa riscalda il volume tecnico, potrebbe avvenire che parte della portata vada direttamente allo scambiatore senza passare dell'accumulatore e che il ritorno alla pompa possa essere più freddo per via della miscelazione con il ritorno dallo scambiatore istantaneo

              (è tardi non so se ho spiegato bene...)

              mentre nel caso di utilizzo di un accumulatore con scambiatore in basso ciò non accade perché i flussi della pompa e dell'acqua tecnica sono separati.

              E' un vantaggio o uno svantaggio? In linea teorica il primo dovrebbe essere meglio dal punto di vista dello scambio (miscelazione pura vs scambio). Ammesso ovviamente che l'assenza di interni non credi bypass o cammini preferenziali (che dipendono dalla portata della pompa di circolazione della pdc) che in tal caso potrebbero far tornare indietro alla pompa una temperatura più alta di quella che effettivamente dovrebbe essere. Ma questo lo so calcolare, non c'è bisogno di un cfd....

              In questi giorni andrò dall'architetto a proporre le modifiche al bagno per ricavare una porta che va nel sottoscala in modo da ricavarci un locale termico.

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              • #8
                è come dici, ma occhio che non devi collegare banalmente un tee al puffer per unirlo assieme alla pdc.
                l' ideale è usare gli attacchi si alla stessa altezza, ma opposti sulla orizzontale. i puffer ne prevedono sempre almeno due.
                in questa maniera non avrai il problema di portate che si sovrappongono. anche perchè la pdc come potenza, anche al massimo, non è sufficiente a produrre istantaneamente acs.

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                • #9
                  Buongiorno

                  in effetti il mio è più un discorso filosofico, nel senso che nel primo caso non essendoci uno scambiatore l'acqua dalla pdc può andare vs il ricircolatore mentre nel secondo caso è confinata nella serpentina e scambia solo nella parte bassa. Immagino che un vantaggio di avere la serpentina è la velocità con cui la pdc mette a regime l'acqua tecnica, visto il vantaggio del dT sebbene nel primo caso teoricamente la miscelazione è il miglior sistema di scambio!

                  Comunque penso mi sia chiaro più meno lo schema e i componenti principali per poter progettare il vano scale

                  Grazie!

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                  • #10
                    prova a fare uno schema

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                    • #11
                      Ecco, solo indicativo

                      i grossi componenti sarebbero, l'accumulo, ne ho trovato uno da diametro 70 da 400 litri, il sistema di produzione istantanea di acs, il modulo idronico, un puffer inerziale avendo i fancoils, probabilmente serve ed un vasetto di espansione. Non so se vale la pena avere un livello di dettaglio maggiore per valutare anche gli ingombri dei ricircolatori e collettori ...

                      posso aggiungere la pompa per il ricircolo della ACS .. ma non ne sono sicuro, essendo il vano tecnico praticamente attaccato al bagno al piano terra, forse un piccolo accumulo di 10 litri con scaldabagno elettrico al piano superiore evita di attendere e fa da ammortizzatore, tanto ci sarà un fotovoltaico.

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