Buongiorno,
anzitutto grazie a chi vorrà dare consigli.
Situazione in breve: edificio composto da 4 appartamenti in classe A4.
Riscaldamento a pavimento e ACS gestiti da impianto condominiale composto da 2 PDC a due stadi accoppiate (24+24kw) e due puffer da 800lt (uno per riscladamento e uno per acs).
Ho avuto ad oggi solo un breve incontro con il collaudatore/assistenza, l'impianto è già in funzione da qualche giorno ed a breve mi verrà consegnato, e voglio essere il più preparato possibile con eventuali obiezioni e suggerimenti. Vado per punti:
1. Se ben comprendo, per ottimizzare consumi ed usura, meno on/off si fanno e meglio è. Entro le 10/12 accensioni/giorno si può considerare accettabile? In caso contrario, qual è l'obiettivo che mi devo porre? Ipotizzando che le macchine siano sovradimensionate (...), limitarne la potenza lato software può essere sensato? Nella mia ignoranza, se anche le macchine lavorassero in modo più continuo ma meno impattante anche da un punto di vista di vibrazioni e rumore non sarebbe male. Ma magari è un assurdo tecnico.
2. Essendo le due macchine intercambiabili da un punto di vista di "circuiti", secondo quale criterio se ne accende una, o l'altra, o entrambe, o prima una e poi l'altra? C'è una impostazione ottimale a riguardo?
3. A comandare le pompe è la chiamata delle elettrovalvole dei circuiti del riscaldamento a pavimento. Credo che sia corretto. Però non ho idea di come individuare la temperatura ideale di mandata su cui impostare le PDC. Che ragionamento devo seguire?
4. Domanda BONUS. E' legittimo pretendere che la garanzia parta dalla data di collaudo e consegna dell'impianto, o fa fede la data di acquisto? Tra le due ci balla ahimè 1 anno e mezzo...
Grazie...
anzitutto grazie a chi vorrà dare consigli.
Situazione in breve: edificio composto da 4 appartamenti in classe A4.
Riscaldamento a pavimento e ACS gestiti da impianto condominiale composto da 2 PDC a due stadi accoppiate (24+24kw) e due puffer da 800lt (uno per riscladamento e uno per acs).
Ho avuto ad oggi solo un breve incontro con il collaudatore/assistenza, l'impianto è già in funzione da qualche giorno ed a breve mi verrà consegnato, e voglio essere il più preparato possibile con eventuali obiezioni e suggerimenti. Vado per punti:
1. Se ben comprendo, per ottimizzare consumi ed usura, meno on/off si fanno e meglio è. Entro le 10/12 accensioni/giorno si può considerare accettabile? In caso contrario, qual è l'obiettivo che mi devo porre? Ipotizzando che le macchine siano sovradimensionate (...), limitarne la potenza lato software può essere sensato? Nella mia ignoranza, se anche le macchine lavorassero in modo più continuo ma meno impattante anche da un punto di vista di vibrazioni e rumore non sarebbe male. Ma magari è un assurdo tecnico.
2. Essendo le due macchine intercambiabili da un punto di vista di "circuiti", secondo quale criterio se ne accende una, o l'altra, o entrambe, o prima una e poi l'altra? C'è una impostazione ottimale a riguardo?
3. A comandare le pompe è la chiamata delle elettrovalvole dei circuiti del riscaldamento a pavimento. Credo che sia corretto. Però non ho idea di come individuare la temperatura ideale di mandata su cui impostare le PDC. Che ragionamento devo seguire?
4. Domanda BONUS. E' legittimo pretendere che la garanzia parta dalla data di collaudo e consegna dell'impianto, o fa fede la data di acquisto? Tra le due ci balla ahimè 1 anno e mezzo...
Grazie...
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