Salve a tutti, dopo circa 8 mesi dal mio ingresso in casa nuova, dato che grazie alle spiegazioni e delucidazioni di alcuni di voi, ho optato per il sistema in pompa di calore Templari, volevo porvi alcune domande che mi assillano e che mi hanno creato diversi “pensieri” in questo periodo e che vorrei (da ex utente caldaia a gas e climatizzatori tradizionali) provare a risolvere.
Come premessa, vi riporto alcuni dati della mia abitazione: si tratta di una villetta su due piani da 88mq al pian terreno (di cui 26 di garage in cui il riscaldamento viene tenuto spento) e circa 85 al piano superiore.
La casa è riscaldata con pannelli radianti a pavimento e rinfrescata con fancoil Daikin (1x FWT-CT06 per il piano terra, 2x FWT-CT05 per le due camere da letto più grandi al piano superiore ed 1x FWT-CT04) per la camera più piccola.
L’impianto è strutturato con una Kita S+ monoblocco installata in giardino, i cui tubi dell’acqua viaggiano sotto terra per circa 16 metri all’esterno dell’abitazione e per circa 5mt all’interno del garage, fino alla valvola a tre vie che poi devia i vari flussi fra i due boiler di acqua sanitaria e tecnica, ciascuno da 300lt. La sanitaria, ovviamente, viene immessa nel circuito in maniera continua, mentre la tecnica ha due circuiti separati: quello che va ai pannelli radianti e quello che va ai fancoil (qui a seguito disegno schematizzato, se serve posso postare anche delle foto).
Vi riporto i miei dubbi e le mie perplessità, e cercherò di essere quanto più chiaro possibile:
SITUAZIONE INVERNO:
- Mi sembra che la pdc lavori bene: ho impostato un setpoint di sanitaria a 42 gradi e di tecnica a 32. Quando è in produzione, la pdc consuma circa tra i 1,8 e 2,2kw, buono direi.
- Quando apro l’acqua, serve che il flusso corra almeno 1 minuto e mezzo/2 prima di averla calda, sia dalle docce che dai miscelatori nei bagni e cucina. L’impiantista ha detto che è normale, io mi sono trovato un po’ spiazzato in realtà. Voi che dite?
SITUAZIONE ESTATE:
- Con setpoint dell’acqua tecnica a 11 gradi (perché se lo imposto più basso, la pdc mi va in blocco antigelo), quando durante le giornate molto calde accendo tutti e 4 i fancoil impostandoli a 16 gradi, la pdc lavora sempre e di continuo, perché non riesce a stare dietro ai flussi di acqua di scambio in ritorno. Questo causa il non aver un flusso di aria fresca continua dai fancoil ed una sensazione di non benessere (e di “fastidio”, soprattutto quando la mia ragazza od i miei amici mi dicono “ma i miei climi normali fanno più fresco”).
(Qua il problema potrebbe essere stato il sottostimare, da parte dell’impiantista, la dimensione dei tubi che portano in mandata ed in ritorno l’acqua ai fancoil: montanti 26, stacchi 20).
- Ma ecco qui il problema più grosso: la pdc da sempre priorità all’acqua sanitaria quindi, cosa succede se, mentre la pdc sta facendo acqua tecnica fredda per raffrescare con i fancoil, cambia il flusso per fare acqua CALDA sanitaria? Due cose brutte:
1) la valvola a tre vie, switchando verso il boiler della sanitaria, butta dentro i 16+5mt di acqua fredda presente dentro i tubi, abbassando di qualche grado la sanitaria e causando alla pdc un lavoro maggiore e più lungo per riportare la sanitaria al setpoint (calo della temperatura che si avverte chiaramente se qualcuno è sotto la doccia);
2) al contrario, quando poi ritorna a fare tecnica, perché ovviamente nel mentre i fancoil funzionanti hanno alzato la temperatura, tutti i 16+5mt di acqua calda a 45+ gradi finiscono dentro il boiler della tecnica, alzandolo ancora di più e di conseguenza, anche qua, obbligando a lunghi lavori la pdc per riportare il valore al setpoint. Ovviamente, i climi che già erano in sofferenza prima, si trovavano a sparare nell’ambiente aria intorno ai 20/22 grandi (valore testato con la pistola termica) creando “caldo”, invece che freddo (qua probabilmente servirebbe una sonda di minima che blocca il flusso di acqua ai fancoil finchè non arriva ad una temperatura abbastanza fredda).
- Il problema della lentezza nell’avere acqua calda dai miscelatori, è lo stesso anche in estate.
Tutto questo scambio di acqua inutile e questo consumare corrente, lavorando per niente, della pdc, mi sembra assurdo e tutto tranne che “efficiente”: possibile che questo sia il normale funzionamento delle pompe di calore e che io, venendo più o meno come tutti dalle caldaie a gas, debba solo abituarmi a questo funzionamento? O magari chi ha progettato l’impianto, ha sbagliato qualcosa?
Vi prego, se avete voglia, provate a darmi qualche parere!
In attesa, vi ringrazio in anticipo!
Come premessa, vi riporto alcuni dati della mia abitazione: si tratta di una villetta su due piani da 88mq al pian terreno (di cui 26 di garage in cui il riscaldamento viene tenuto spento) e circa 85 al piano superiore.
La casa è riscaldata con pannelli radianti a pavimento e rinfrescata con fancoil Daikin (1x FWT-CT06 per il piano terra, 2x FWT-CT05 per le due camere da letto più grandi al piano superiore ed 1x FWT-CT04) per la camera più piccola.
L’impianto è strutturato con una Kita S+ monoblocco installata in giardino, i cui tubi dell’acqua viaggiano sotto terra per circa 16 metri all’esterno dell’abitazione e per circa 5mt all’interno del garage, fino alla valvola a tre vie che poi devia i vari flussi fra i due boiler di acqua sanitaria e tecnica, ciascuno da 300lt. La sanitaria, ovviamente, viene immessa nel circuito in maniera continua, mentre la tecnica ha due circuiti separati: quello che va ai pannelli radianti e quello che va ai fancoil (qui a seguito disegno schematizzato, se serve posso postare anche delle foto).
Vi riporto i miei dubbi e le mie perplessità, e cercherò di essere quanto più chiaro possibile:
SITUAZIONE INVERNO:
- Mi sembra che la pdc lavori bene: ho impostato un setpoint di sanitaria a 42 gradi e di tecnica a 32. Quando è in produzione, la pdc consuma circa tra i 1,8 e 2,2kw, buono direi.
- Quando apro l’acqua, serve che il flusso corra almeno 1 minuto e mezzo/2 prima di averla calda, sia dalle docce che dai miscelatori nei bagni e cucina. L’impiantista ha detto che è normale, io mi sono trovato un po’ spiazzato in realtà. Voi che dite?
SITUAZIONE ESTATE:
- Con setpoint dell’acqua tecnica a 11 gradi (perché se lo imposto più basso, la pdc mi va in blocco antigelo), quando durante le giornate molto calde accendo tutti e 4 i fancoil impostandoli a 16 gradi, la pdc lavora sempre e di continuo, perché non riesce a stare dietro ai flussi di acqua di scambio in ritorno. Questo causa il non aver un flusso di aria fresca continua dai fancoil ed una sensazione di non benessere (e di “fastidio”, soprattutto quando la mia ragazza od i miei amici mi dicono “ma i miei climi normali fanno più fresco”).
(Qua il problema potrebbe essere stato il sottostimare, da parte dell’impiantista, la dimensione dei tubi che portano in mandata ed in ritorno l’acqua ai fancoil: montanti 26, stacchi 20).
- Ma ecco qui il problema più grosso: la pdc da sempre priorità all’acqua sanitaria quindi, cosa succede se, mentre la pdc sta facendo acqua tecnica fredda per raffrescare con i fancoil, cambia il flusso per fare acqua CALDA sanitaria? Due cose brutte:
1) la valvola a tre vie, switchando verso il boiler della sanitaria, butta dentro i 16+5mt di acqua fredda presente dentro i tubi, abbassando di qualche grado la sanitaria e causando alla pdc un lavoro maggiore e più lungo per riportare la sanitaria al setpoint (calo della temperatura che si avverte chiaramente se qualcuno è sotto la doccia);
2) al contrario, quando poi ritorna a fare tecnica, perché ovviamente nel mentre i fancoil funzionanti hanno alzato la temperatura, tutti i 16+5mt di acqua calda a 45+ gradi finiscono dentro il boiler della tecnica, alzandolo ancora di più e di conseguenza, anche qua, obbligando a lunghi lavori la pdc per riportare il valore al setpoint. Ovviamente, i climi che già erano in sofferenza prima, si trovavano a sparare nell’ambiente aria intorno ai 20/22 grandi (valore testato con la pistola termica) creando “caldo”, invece che freddo (qua probabilmente servirebbe una sonda di minima che blocca il flusso di acqua ai fancoil finchè non arriva ad una temperatura abbastanza fredda).
- Il problema della lentezza nell’avere acqua calda dai miscelatori, è lo stesso anche in estate.
Tutto questo scambio di acqua inutile e questo consumare corrente, lavorando per niente, della pdc, mi sembra assurdo e tutto tranne che “efficiente”: possibile che questo sia il normale funzionamento delle pompe di calore e che io, venendo più o meno come tutti dalle caldaie a gas, debba solo abituarmi a questo funzionamento? O magari chi ha progettato l’impianto, ha sbagliato qualcosa?
Vi prego, se avete voglia, provate a darmi qualche parere!
In attesa, vi ringrazio in anticipo!
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