E' di pochi giorni fa la notizia che sono state rilasciate le bandiere blu 2017.
Come al solito si sprecano le polemiche sul come sia possibile che regioni con litorali meravigliosi come la Sardegna o la Sicilia si trovino ad avere un quarto delle bandiere di regioni certo belle e con spiagge adeguate, ma non paragonabili nella loro interezza ai litorali delle isole maggiori.
La risposta è semplice. In realtà la Bandiera Blu non è un riconoscimento della bellezza della singola spiaggia o della natura incontaminata circostante, ma è più un premio all'azione fattiva delle amministrazioni locali per la GESTIONE SOSTENIBILE della spiaggia e del territorio circostante!
La diffusione di bandiere blu in Liguria, nonostante la relativa scarsa disponibilità di litorali balneabili, stretti fra scogliere e città popolose e porticcioli o anche porti commerciali come Genova, Savona, La Spezia è più frutto della notevole attività degli enti locali nelle azioni che determinano il punteggio e del fatto che queste attività sono iniziate già da svariati anni.
Scendendo nel dettaglio i punteggi vengono assegnati in base a questi indici:
Qualità delle acque: ovviamente devono essere rispettati tutti i limiti di contaminanti biologici e chimici, ma si devono dimostrare anche iniziative per la tutela degli habitat naturali sia del litorale che dei fondali. Scarichi fognari e reflui in genere devono rispettare precisi parametri di depurazione e scarico. Posidonia, alghe e coralli devono essere monitoriati e protetti.
Qualità della spiaggia: i detriti naturali devono essere lasciati. Occorre una adeguata raccolta e smaltimento di ogni rifiuto di origine antropica. L'accesso ad animali di compagnia è controllato, ma premiato se organizzato in aree apposite. Deve essere prevista una adeguata segnaletica multilingue che illustri le particolarità dell'ambiente. Non è ammesso campeggio o altra forma di sfruttamento del litorale che non sia la balneazione. Sono necessari servizi igienici adeguati, mantenuti puliti ed in efficienza e dotati di sistemi di raccolta e depurazione dei reflui.
Qualità dell'ambiente circostante: sono premiate le iniziative di raccolta differenziata dei rifiuti, di protezione dell'ambiente, dell'architettura tradizionale e delle produzioni locali. Anche le azioni di risparmio energetico come l'illuminazione pubblica a led e simili danno punteggio.
Servizi e sicurezza. Ogni spiaggia deve essere accessibile senza barriere architettoniche. E' necessario un servizio di sorveglianza e soccorso. Sono premiate iniziative di trasporto non inquinante alle spiagge.
Quindi avere una spaggia meravigliosa non è sufficiente. Occorre che le amministrazioni locali e le popolazioni comprendano che investire in qualità ambientale sostenibile è un affare per il turismo. L'unica impresa davvero con un futuro che resta all'Italia!
Come al solito si sprecano le polemiche sul come sia possibile che regioni con litorali meravigliosi come la Sardegna o la Sicilia si trovino ad avere un quarto delle bandiere di regioni certo belle e con spiagge adeguate, ma non paragonabili nella loro interezza ai litorali delle isole maggiori.
La risposta è semplice. In realtà la Bandiera Blu non è un riconoscimento della bellezza della singola spiaggia o della natura incontaminata circostante, ma è più un premio all'azione fattiva delle amministrazioni locali per la GESTIONE SOSTENIBILE della spiaggia e del territorio circostante!
La diffusione di bandiere blu in Liguria, nonostante la relativa scarsa disponibilità di litorali balneabili, stretti fra scogliere e città popolose e porticcioli o anche porti commerciali come Genova, Savona, La Spezia è più frutto della notevole attività degli enti locali nelle azioni che determinano il punteggio e del fatto che queste attività sono iniziate già da svariati anni.
Scendendo nel dettaglio i punteggi vengono assegnati in base a questi indici:
Qualità delle acque: ovviamente devono essere rispettati tutti i limiti di contaminanti biologici e chimici, ma si devono dimostrare anche iniziative per la tutela degli habitat naturali sia del litorale che dei fondali. Scarichi fognari e reflui in genere devono rispettare precisi parametri di depurazione e scarico. Posidonia, alghe e coralli devono essere monitoriati e protetti.
Qualità della spiaggia: i detriti naturali devono essere lasciati. Occorre una adeguata raccolta e smaltimento di ogni rifiuto di origine antropica. L'accesso ad animali di compagnia è controllato, ma premiato se organizzato in aree apposite. Deve essere prevista una adeguata segnaletica multilingue che illustri le particolarità dell'ambiente. Non è ammesso campeggio o altra forma di sfruttamento del litorale che non sia la balneazione. Sono necessari servizi igienici adeguati, mantenuti puliti ed in efficienza e dotati di sistemi di raccolta e depurazione dei reflui.
Qualità dell'ambiente circostante: sono premiate le iniziative di raccolta differenziata dei rifiuti, di protezione dell'ambiente, dell'architettura tradizionale e delle produzioni locali. Anche le azioni di risparmio energetico come l'illuminazione pubblica a led e simili danno punteggio.
Servizi e sicurezza. Ogni spiaggia deve essere accessibile senza barriere architettoniche. E' necessario un servizio di sorveglianza e soccorso. Sono premiate iniziative di trasporto non inquinante alle spiagge.
Quindi avere una spaggia meravigliosa non è sufficiente. Occorre che le amministrazioni locali e le popolazioni comprendano che investire in qualità ambientale sostenibile è un affare per il turismo. L'unica impresa davvero con un futuro che resta all'Italia!
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