Visto che in altre discussioni si è abbastanza calcata la mano sui "marzi più freddi dal..." ecc. ecc, come va molto di moda sulla stampa divulgativa, vorrei segnalare uno studio scientifico di discreta credibilità (che non significa certezza assoluta, ovvio).
Impact of sea ice cover changes on the Northern Hemisphere atmospheric winter circulation | Jaiser | Tellus A
Lo studio, purtroppo, è solo in inglese (almeno io non ho trovato una traduzione) e alquanto tecnico.
Ma alla fine le conclusioni sono proprio quelle che già qualcuno aveva ipotizzato anche su questo forum, per quanto sbeffeggiato dai soliti negazionisti con gli occhi aperti.
Riporto un frammento delle conclusioni:
"We showed that Arctic heating anomalies due to low sea ice concentrations in late summer (August/September) trigger changes in baroclinic systems in autumn because of an earlier onset of baroclinic instability that influences the structure of large-scale planetary waves in the following winter."
In pratica la diminuita copertura dei ghiacci artici vista in tarda estate determinerebbe importanti modifiche climatiche che porterebbero a ondate di maltempo nell'inverno seguente.
E si parla esattamente di maltempo, con aumentate precipitazioni, e NON di diminuzione della temperatura globale! Anzi si cita esplicitamente l'aumento della temperatura come causa della diminuita estensione di ghiaccio artico.
Ovvio che questa NON è una prova a favore del riscaldamento globale su base antropica.
E' soltanto un contributo che mira a chiarire come le facilonerie alla "ma quale GW che c'abbiam appena avuto il marzo più freddo degli ultimi 50 anni!" in realtà restano semplificazioni utili solo a consolare le menti semplici, ma senza altra rilevanza scientifica!
Impact of sea ice cover changes on the Northern Hemisphere atmospheric winter circulation | Jaiser | Tellus A
Lo studio, purtroppo, è solo in inglese (almeno io non ho trovato una traduzione) e alquanto tecnico.
Ma alla fine le conclusioni sono proprio quelle che già qualcuno aveva ipotizzato anche su questo forum, per quanto sbeffeggiato dai soliti negazionisti con gli occhi aperti.
Riporto un frammento delle conclusioni:
"We showed that Arctic heating anomalies due to low sea ice concentrations in late summer (August/September) trigger changes in baroclinic systems in autumn because of an earlier onset of baroclinic instability that influences the structure of large-scale planetary waves in the following winter."
In pratica la diminuita copertura dei ghiacci artici vista in tarda estate determinerebbe importanti modifiche climatiche che porterebbero a ondate di maltempo nell'inverno seguente.
E si parla esattamente di maltempo, con aumentate precipitazioni, e NON di diminuzione della temperatura globale! Anzi si cita esplicitamente l'aumento della temperatura come causa della diminuita estensione di ghiaccio artico.
Ovvio che questa NON è una prova a favore del riscaldamento globale su base antropica.
E' soltanto un contributo che mira a chiarire come le facilonerie alla "ma quale GW che c'abbiam appena avuto il marzo più freddo degli ultimi 50 anni!" in realtà restano semplificazioni utili solo a consolare le menti semplici, ma senza altra rilevanza scientifica!
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