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Vendere i rifiuti
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Ultima modifica di nll; 17-12-2008, 18:24.Scultrice:
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Non vuoi essere polemica, ma lo sei stata. Comunque neppure io voglio esserlo. Ti chiedo solo cosa pensi che faccia un moderatore, se non quello di vigilare sul corretto utilizzo dello strumento del forum?
Il moderatore non è neccessariamente l'esperto, anche se è bene che conosca l'argomento.
Altro punto è che le contestazioni al moderatore vanno avanzate con messaggio personale al moderatore stesso, o, se non ti va di contattarlo, ti rivolgi a uno degli amministratori. E' scritto nel regolamento che hai sottoscritto al momento dell'iscrizione al forum.
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oggi ho visto e sentito una cosa che mi ha sconvolto! Un camion della nettezza ha vuotato le campane della differenziata tutte nello stresso cassone. Alla domanda di questa strana cosa mi sono sentita rispondere che una volta raggiunta la sede, differenziano di nuovo i materiali. Ma è possibile una cosa del genere?Scultrice:
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Scultrice, anche in questo caso il tuo intervento riguarda un'altra discussione, nel limite proprio quella del Thor (ma anche il Thor lavora meglio con i rifiuti almeno grossolanamente già divisi).
Può essere una questione di malcostume, quale quella che traspare dal caso che citi, ma può anche essere cattiva organizzazione, infatti sono molti i Comuni che raccolgono metalli, vetro e plastica in un unico contenitore (Roma, per esempio) e la separazione delle varie frazioni è fatta negli stabilimenti di riciclaggio dell'AMA. Può capitare che, soprattutto per eredità di una diversa precedente organizzazione, vi siano cassonetti differenti per vetro, plastica e metalli, ma poi un unico mezzo raccoglie tutto insieme e lo conferisce in centri di riciclaggio quali quello di Roma, giusto per fare un esempio. Certamente il cittadino che non conosce questo ne rimane sconcertato, un po' meno chi conosce, ma certamente qualcosa nell'organizzazione va cambiato, perché è inutile chiedere al cittadino di differenziare tutto, se poi si rimette tutto insieme al momento della raccolta.
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Rientro nel tema!
Sono oramai 6 mesi che noi cittadini chiediamo all'ente che gestisce i rifiuti, se ci fornisce dei resoconti della differenziata e ogni volta che gli si ripone la domanda ci rispondono ancora più inc.... dicendo che sono dati che non possono essere divulgati. Mi potete dare un consiglio?Scultrice:
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Originariamente inviato da sergeyb Visualizza il messaggioSimile sembra il discorso sul caso Recoplastica. Non rispondono al telefono, non si capisce cosa fanno e poi annunciano l'accordo con la regione SICILIA ... !!! Già sentivo la puzza del bruciato... Sembra sia un modo per ricevere contributi europei...
Operativamente siamo già in condizioni di fare aprire Ecopunto in cooperazione in alcune province della Sicilia, della Calabria, del Molise e del Lazio.
I requisiti per l'apertura sono:
* avere la disponibilità di un locale con superficie di circa 150 mq di cui 50 destinati al ricevimento del materiale ed il rimanente come magazzino. La destinazione urbanistica deve essere industriale, artigianale o mista. Il locale deve infine essere in una zona di forte passaggio veicolare e/o pedonale e con un comodo parcheggio;
* non avere carichi pendenti;
* essere disposti a seguire un corso di formazione che illustra il funzionamento dell'ecopunto e insegna a riconoscere i materiali che possono essere accettati;
* non avere preclusioni a lavorare in cooperazione;
Prima di iniziare ad operare su un territorio Recoplastica analizzerà con uno studio di fattibilità ed un business plan, partendo dai dati locali sulla produzione dei materiali forniti da APAT e Ministero dell'Ambiente, la sostenibilità del progetto esecutivo. Ove questo darà risultati soddisfacienti si procederà con la stipula dei protocolli d'intesa per il conferimento dei materiali ai centri convenzionati ed infine con la definizione del bacino di utenza per ogni Ecopunto che dipenderà fortemente dalla situazione geo-morfologica e dalla distribuzione degli abitanti sul territorio. Tutto questo per garantire agli Ecopunto che verranno aperti un reddito che, come riportato da un'analisi indipendente pubblicata su "Il Sole 24 Ore" del 25 agosto 2008, può essere intorno ai 2.000,00 - 2.500,00 Euro mensili se si rispettano alcune condizioni di afflusso di materiale. Resta inteso che, se lo studio di fattibilità darà risultati non soddisfacenti, non si procederà con la fase attuativa.
Un'ultima informazione è relativa all'utenza ottimale dell'Ecopunto che è di circa 3.000 persone (non tutte portano i rifiuti all'Ecopunto direttamente ma molti lo fanno tramite famigliari o vicini di casa).
Stiamo lavorando per fare si che il sistema di raccolta tramite Ecopunto possa diventare un sistema complementare a quello oggi implementato o in studio nei vari Comuni. Ci è stato richiesto uno studio di fattibilità per valutare la possibilità e la convenienza di integrare gli Ecopunto nei servizi di raccolta rifiuti tradizionali.
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Originariamente inviato da energiecomuni Visualizza il messaggiosono anch'io di belluno, ma pensa che questa scraps non l'avevo mai sentita...dal sito non si capisce un granchè però. tu hai avuto già dei contatti con loro? che servizio offrono esattamente e a chi è indirizzato?
Si ho avuto dei contatti con loro, ritirano principalmente metalli ed elettrodomestici.
L'anno scorso ho portato parecchio rame e mi è estato pagato anche bene oltre 4 Euro al Kg (Giugno 2008).
Ritirano alluminio, ottone, ferro, acciaio, rame, cavi elettrici ed altri metalli.
C'è una lista con il prezzo al Kg per ogni metallo.
Con il calo del costo del petrolio anche il costo delle materie prime è calato per farti un'idea il rame a dicembre 2008 era a 2 euro al Kg.
Ad ogni modo pagano o con assegno o in contanti subito come effettivamente scritto sul volantino.
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vetro a roma
nella provincia di Roma a chi possono rivolgersi le aziende per fornire (o meglio vendere) vetro da riciclare?
Chi ha un consumo notevole di bottiglie dovrebbe essere agevolato ad evitare di perdere tempo a riempire le campane disponibili su strada (una bottiglia per volta), togliendo spazio ai rifiuti dei cittadini e spero che non siano costretti a pagare "nuovamente" per restituire un imballo riciclabile (già pagato tramite contributo CONAI in fase di acquisto)«Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi
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Che dire del legno???
Salve a tutti. Sono nuovo di questo forum. Questa discussione "vendere i rifiuti" mi ha subito colpito. A tal proposito (spero che il mio argomento rientri nella discussione) vorrei avere informazioni riguardo al riciclaggio del legno. Credo che alla stessa maniera della plastica e della carta sia un attività possibile. E' così? La legislazione è favorevole? Ho sentito parlare dei centri di raccolta del legno, quindi mi domando:un privato può avviare una di questi centri? Grazie in anticipo.
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Ciao a tutti,
in base alle mie indagini rispondo ad alcuni quesiti: la situazione italiana è molto triste - lo stato non promuove la collaborazione con i cittadini in modo onesto ma cerca solo di sfruttare la buona volontà e farli lavorare per migliorare i profitti dei gestori di rifiuti. Se in TUTTI i paesi normali un cittadino può ricevere un contributo per certi rifiuti di valore differenziati (perché le materie secondarie fanno parte dell'economia di mercato - qualcuno non lo capisce) in Italia un cittadino può ricevere solo una MULTA per aver differenziato male o abbandonato un rifiuto (che poi in realtà chi ha visto multe per l'abbandono di rifiuti vicino ai cassonetti...). E poi invitano a lavorare gratuitamente per il gestore (si chiama sensibilizzazione, a me fa ridere perché un nostro assessore di provenienza comunista spinge molto per farci lavorare per una quasi multinazionale) ...
Rispondendo alle domande sulla possibilità di vendere qualcosa dico che non si può vendere niente. Solo aziende su alcuni propri rifiuti (tipo scarti di metallo) ricevono soldi dai gestori. Sul legno non si riceve niente (conosco un caso vicino a Mantova), a Belluno l'azienda Scraps sta chiudendo i pagamenti a i privati perché la guardia di finanza non lo vuole (evasione di IVA !!!).
Ci sono due-tre piccole possibilità di organizzare qualcosa ma bisogna coinvolgere o una cooperativa gestione rifiuti, o una ONLUS (solo per alluminio), o forse un supermercato. Ci sto pensando ma adesso mi dedico al lavoro nel campo di ecologia - vendo come agente detersivi naturali sfusi, penso alle energie rinnovabili... Saluti a tutti
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Sergeyb grazie per aver risposto prontamente. E' vero, in Italia non è ancora sviluppata una cultura al riciclaggio come in altri paesi. Rispetto al passato si è fatta comunque un pò di strada. Personalmente mi stavo informando perchè a mio giudizio il riciclaggio è ancora un settore con buone possibilità di sviluppo e dove la concorrenza non è paragonabile ad altri settori. Stava leggendo che riguardo il legno e la plastica negli ultimi anni vi è stato un leggero aumento della raccolta anche da parte di aziende private. Visto che il riciclaggio è un'attività che riguarda direttamente lo Stato, mi sembra strano che non ci siano delle agevolazioni o dei finanziamenti da parte degli enti pubblici a chi vuole intraprendere tale attività?
Comunque sia per rimanere nel tema in questione, vendere rifiuti, per quanto riguarda il legno stavo leggendo che le industrie che riciclano il legno sono localizzate sopratutto nel nord d'Italia. Sarebbero anche disposte a comprare grandi quantitativi di legno riciclato, però si pone il problema del trasporto alle loro sedi, problema a carico naturalmente di chi vuole vendere.
Mi stavo documentando per sapere come si può ovviare a questo problema. Un'idea che mi è venuta è questa: se diverse aziende operanti nella raccolta del legno, della palstica, della carta e via dicendo formassero una sorta di consorzio molti problemi, tra cui anche il sopramenzionato trasporto, si potrebbero facilmanete risolvere. Troppo semplice per essere vero?
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Ciao, Fernando09,
le soluzioni teoriche sicuramente ci sono ma il problema è la realtà. Non sorprenderti di pochi incentivi statali, guarda i politici - ci sono troppi farabutti. Sicuramente, ci saranno anche persone oneste ed intelligenti, ma si perdono nella folla ed il bilancio finale è molto negativo. Da qui è chiara la situazione anche con gli incentivi - ce ne sono in Italia, per esempio, CIP6 - è una piccola quota che paghiamo tutti nella bolletta; originariamente, era per stimolare le energie rinnovabili ma poi qualcuno ha inserito ed nessuno in parlamento si è accorto della parola "assimilabili". Che cosa hanno assimilato all'energia rinnovabile? Scarti della produzione petrolchimica e termovalorizzatori !!! Di quale sostegno serio alle rinnovabile ed ecologia si può parlare quando da più di 10 anni finanziamo la combustione dei rifiuti e degli scarti petrolchimici ??? A parte le belle statistiche che sono cifre sulla carta (o Internet) e nient'altro, proviamo a pensare per esempio a Brescia dove l'inceneritore ha la capacità di bruciare 800.000 tonnellate di rifiuti all'anno !!! E poi gestiscono anche la raccolta di rifiuti (non viene in mente conflitto di interessi?) Un comune vicino a me - me l'ha detto personalmente l'assessore - ha cercato di gestire carta e vetro con una ditta che pagava il rifiuto ma il MOSTRO è venuto e ha detto che lui è il gestore integrato per appalto vinto e non permette a nessuno di toccare i rifiuti ... Fine della differenziata.
Poi il legno forse oggettivamente è un materiale povero e pesante, la ditta di Mantova o non chiede niente o chiede un contributo per il trasporto. Comunque, il modo di organizzare tutto c'è. In alcune zone come Trentino Alto Adige esiste già il sistema di centri di raccolta globali e ad alta differenziazione. Si stanno diffondendo anche nelle altre zone ... E poi esiste già il consorzio nazionale per il riciclo del legno Rilegno - Gate. Ma non funzionerà niente finché non sarà trattato in modo onesto l'operatore principale e cioè il cittadino. Adesso si lavora nel regime "lavori forzati" il che dà un certo risultato ma parziale e inefficace ...
Prova a chiedere al consorzio RILEGNO cosa ti pagheranno... Fammi sapere. Saluti. Sergey
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Originariamente inviato da Fernando09 Visualizza il messaggioUn'idea che mi è venuta è questa: se diverse aziende operanti nella raccolta del legno, della palstica, della carta e via dicendo formassero una sorta di consorzio molti problemi, tra cui anche il sopramenzionato trasporto, si potrebbero facilmanete risolvere. Troppo semplice per essere vero?
Spesso l'azienda che recupera i rifiuti è la stessa incaricata dai comuni-ato per provvedere allo smaltimento ed ha quindi interesse a conferire i rifiuti nella propria discarica o inceneritore per usufruire della quota variabile della TARSU - Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e nel secondo caso anche dei contributi CIP6 deviati sugli inceneritori soltanto in Italia.
Comunque per ritornare in argomento, suggerisco anche io di contattare i consorzi per chiedere maggiori informazioni e farsi indicare un elenco di aziende che acquistano le materie riciclabili.«Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi
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Rispondo a IP Tom sull'acquisto da parte dei consorzi. Sì che acquistano ma non da cottadini ma da aziende e dai comuni. Teoricamente il comune dovrebbe passare una parte dei benefici ai cittadini. Ho sentito di un caso di un piccolo comune di Brianza che prima ha ridotto e poi eliminato la tassa rifiuti e forse si pensava di pagare qualcosa ai cittadini o alla collettività in generale... Purtroppo queste eccezioni sono troppo rare... L'assoluta maggioranza dei comuni non riconoscono niente ai cittadini singoli...
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ok.. lo immaginavo.
se non sbaglio gli scarti delle aziende sono considerati "rifiuti speciali" e spesso pagano per tenere i registri mentre in effetti i rifiuti solidi urbani (rsu) sono di gestione comunale e spesso si avvale dell'impresa appaltata per il loro recupero e smaltimento.
Cosa ne pensate dell'iniziativa dei cittadini CIVITAVECCHIA ?
non dovrebbero essere considerati "rifiuti" - e quindi di "proprietà" del comune - i materiali di scarto donati/venduti dai cittadini ad un'azienda organizzata. giusto?«Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi
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Ciao io ho provato più di una volta a mettermi in contatto con RECOPLASTICA ma non ci sono mai riuscito. Ho spedito mail che non sono mai arrivate, al telefono non rispondono, via fax ma sempre senza avere una risposta, raccoamandata che mi è tornata indietro ecc..
Ma questa Ditta esiste o devo aspettare di vederla Striscia la notizzia? Grazie.
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Ciao, Pippo83. Avevo già scritto la risposta più di un anno fa. La Recoplastica sembra una bufala per ricevere contributi europei... I ns. conoscenti ci sono andati e non sono riusciti a trovare niente ... Sembra che a Bari si apre un Ecopunto vero ma ho sempre dubbi ... In Italia rimane la situazione assurda di non aver nessun incentivo positivo per il cittadino. Ho cercato di organizzarmi anche con alcune associazioni per un progetto locale (c'è una piccola possibilità sull'alluminio), ma anche molti ecologisti vogliono solo sensibilizzare i cittadini e farli lavorare gratuitamente ...Ultima modifica di nll; 13-04-2010, 17:10.
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Ciao a tutti, mi chiamo Francesco e sono un novello di questo forum. Ho letto qua e la il discorso sulla vendita di rifiuti (alluminio-ottone-bronzo-ecc..)
Quello che mi chiedevo però è come viene fiscalizzato il tutto. Mi è capitato di portare un piccolo quantitativo di metallo (circa 100kg) presso un "rottamaro", il quale ha pagato XXX€ al kg e ha emesso una fattura verso privato garantendo che fino a 6000€ annui non si sarebbero pagate tasse sui proventi della vendita.
Sapete dirmi se è vero? Alternativamente avete in mano qualche norma a cui possa fare riferimento per capire se è vera questa storia? Sapete, non vorrei ritrovarmi a pagare un sacco di tasse per pochi euro di guadagno.
Fra
Ultima modifica di iP Tom; 02-01-2011, 15:19.
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Intanto benvenuto in EnergeticAmbiente.it.
Bella domanda la tua! Diciamo che probabilmente il rottamaro ha detto il giusto in termini generici, configurando la vendita del rottame come "lavoro occasionale" e quindi entro certi limiti non concorre a generare reddito. Solo che mi risulta che per non cumulare col tuo reddito da lavoro dipendente, o autonomo, non dovrebbe superare i 2500€ circa (poco più), mentre il limite dei 6000€ riguarda l'area di esenzione tasse dal reddito qualora quello fosse il tuo unico introito da lavoro dipendente.
Per maggiore certezza ti consiglio di rivolgerti a un CAF, oppure a un ufficio distrettuale delle imposte.
Potrebbe esserci qualcosa di specifico per il settore della raccolta differenziata, ma ti consiglio comunque di rivolgerti dove ti ho scritto.
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Ciao, ragazzi. Vorrei tanto di sbagliare ma le cose forse sono molto più problematiche. Il primo problema non è fiscale ma normativa sui rifiuti. Tra i paesi occidentali ma anche quelli in via di sviluppo l'Italia sembra di essere l'unico paese a vietare la minima possibilità ai privati di avere un compenso per il riciclo di rifiuti (anche se sono privati). La grande fregatura all'italiana! Dopo tanti discorsi neanche la maggior parte di ambientalisti riesce a capire l'importanza di stimoli positivi per un privato. Intanto per trattare i rifiuti bisogna fare licenze ecc. Sembra che si possa trasportare al massimo 30 kg di rifiuti senza le annotazioni sul registro speciale. La norma del 2006 del centrosinistra ha riaperto la possibilità ai rottamai di rilasciare a privati ricevute fuori campo IVA ma la guardia di finanza ha velocemente chiuso questa possibilità per l'evazione dell'IVA!!! Se avete notizie certe sulle possibilità in questa direzione vi prego PUBBLICATELE per fare sapere a me e a tanti altri ... Per me è il problema principale italiano nella gestione dei rifiuti... Saluti a tutti
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Grievas, diciamo che il rottamaro piu che emetere una fattura avrà emesso o una autofattura oppure avra emesso un documento dove tu fatturi a lui.. comunque se hai altri redditi ch gia sono superiori a (mi pare) 4.800 euro, devi dichiarare ogni euro.
Non avrà emesso con IVA in quanto l'attività si presumo non organizzata e non continuativa.
Relativmente al "poterlo fare"..mi picerebeb innanzi tutto sapere se il tottamaro è un Ricicltore autorizzato (Iscritto Albo Nazionale gestori Ambientali) o no. e poi sapere come ha "desctitto" la "merce" in questo documento..
In generale tu privato puoi confrire a un centro di Conferimento senza FORMULARIO (il doc che invece deve accompagnare i rifuti) se i rifiuti sono i TUOI..se poi tu porti 100 kg di lattine alla volta e dichiari che te le sei bevute tu..va bene finche se la beve anche la finanza.
Cioè in pratica non puoi girare per la citta e raccogliere presso terzi (privati e non) rifiuti (cioè beni dei quali altri si vogliono disfare), magari stoccarli temporaneamente e poi conferirli ogni tanto.. questa attività deve essere Autorizzata co iscrizione al'Albo citato. A nulla vale il fatto che hanno un valore economico che altri riconoscono, siccome chi te li cede non ha possibilità fisiche di usarli, sono rifiuti.
Comuqnue se ci dici come il tipo riesce a "gestire" la cosa, sempre si impara..
MCASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione
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Ciao il prezzo del PET dipende dal colore..trasparente, azzurrato, altro..e va da 400 a 600 euro tons...ma in grandi quantità e imballato (reggiato)..franco partenza Centro selezione Corepla.
Però non pensare di raccoglierne 1.000 kg e trovare qualcuno che te lo compri ...non lo vorrà nemmeno gratis...ti dirà di buttarlo nella prima campana che trovi in strada...per vari motivi..il primo perchè non glielo porti col formulario.
idem vetro..
Per AL e Acciao invece esistono sul mercato dei raccoglitori privati (stile stracciai) che pagano (in nero) il materiale..50 euro tons acciaio..200 euro ton AL.. loro riescono poi a piazzarlo a circa il triplo per camion completi.
marco
PER MODERATORI..non sono in alcun modo colegato ad attività commerciali di raccolta, riciclaggio e commercio rifiuti..le info riportate sono la mia personale esperienza legate alla trasformazione delle materie plastiche e alla produzione (e conseguente conferimento) ri rifiuti ferrosi e non.
Questo lo dico perchè non mi è chiarto la violazione art 9 di Greivas..l'art 9 è legato alla pubblicità di attività commerciali..e in quel post non si citavano nomi di aziende o marchi..ma solo un prezzo "di mercato". Non mi pare che art 9 dica che non si possonocitare valori di mercato (la sezione FV VIVE di prezzi pubblicati)..ma pubblicizzare aziende e listini..cosa diversa.Ultima modifica di marcober; 24-03-2012, 15:42.CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione
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per acciaio e alluminio non sarei così d'accordo.
Intanto invito a non vendere tali rifiuti a chi non è autorizzato.
Acciaio e Alluminio si può vendere a commercianti regolarmente autorizzati a tale operazione. Poi chiaramente dipende dalle quantità.
Nella mia zona (VR) si parla di 200 €/tonn per acciaio e 900-1000 €/tonn per alluminio.
Poi non so Tamerlano da dove provengano i tuoi rifiuti...
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ciao franz459 ,
grazie delle informazioni sul prezzo dell'acciao e alluminio , i "rifiuti" che HO intenzione di raccogliere provengono dal centro italia,
ma , anche cercando su internet non sono riuscito a trovoare una "borsa dei rifiuti " che porti le quotazioni per tonnellata delle diverse tipologie di prodotti
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