La progettazione di una casa passiva in climi mediterranei è sicuramente molto interessante anche a fronte della relativa facilità nel raggiungere i requisiti energetici standard.
Rimangono però dei punti critici che vorrei discutere con voi:
in Italia costa ancora tanto produrre energia elettrica per cui frequentemente si ricorrere al gas metano per alimentare il piano cottura. Usare il gas, oltre alla minore sicurezza, significa problemi di ponte termico e tenuta all'aria dovuti al foro di areazione obbligatorio anche in presenta di areazione forzata dell'abitazione. Allacciandosi al gas verrebbe anche la tentazione di riscaldare i bagni con un piccolo sistema radiante. Alla fine si rischia di avere una casa passiva con una parte di impiantistica usata per le case tradizionali.
Se ipotizzo un costo di costruzione di queste case del 15% superiore ad una normale classe B di casa clima che sempre per ipotesi mi costa 200.000,00 €, significa una differenza di 30.000,00 che nell'ottica di un prestito bancario ventennale mi sale sicuramente a 50.000,00 €. Scusate ma se per consumare meno devo anticipare tutti quei soldi ne vale la pena? (la mia riflessione non vuole entrare nel merito della sostenibilità)
Il secondo e ultimo punto di discussione si riferisce al comfort dell'impianto di ventilazione con scambiatore di calore. Dal punto di vista energetico tutto ok, ma non si è sempre demonizzato il movimento d'aria causato dai termosifoni che spostano polveri ed acari ragione per cui si è passati ai sistemi radianti?
Rimangono però dei punti critici che vorrei discutere con voi:
in Italia costa ancora tanto produrre energia elettrica per cui frequentemente si ricorrere al gas metano per alimentare il piano cottura. Usare il gas, oltre alla minore sicurezza, significa problemi di ponte termico e tenuta all'aria dovuti al foro di areazione obbligatorio anche in presenta di areazione forzata dell'abitazione. Allacciandosi al gas verrebbe anche la tentazione di riscaldare i bagni con un piccolo sistema radiante. Alla fine si rischia di avere una casa passiva con una parte di impiantistica usata per le case tradizionali.
Se ipotizzo un costo di costruzione di queste case del 15% superiore ad una normale classe B di casa clima che sempre per ipotesi mi costa 200.000,00 €, significa una differenza di 30.000,00 che nell'ottica di un prestito bancario ventennale mi sale sicuramente a 50.000,00 €. Scusate ma se per consumare meno devo anticipare tutti quei soldi ne vale la pena? (la mia riflessione non vuole entrare nel merito della sostenibilità)
Il secondo e ultimo punto di discussione si riferisce al comfort dell'impianto di ventilazione con scambiatore di calore. Dal punto di vista energetico tutto ok, ma non si è sempre demonizzato il movimento d'aria causato dai termosifoni che spostano polveri ed acari ragione per cui si è passati ai sistemi radianti?
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