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Uso della caldaia a gas per risparmiare

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  • Uso della caldaia a gas per risparmiare

    Secondo voi qual'è l'uso più conveniente della caldaia a gas per il riscaldamento domestico? ...Io ho in casa una caldaia a gas che fa sia acqua calda che riscaldamento;... dovrei spegnerla totalmente la notte oppure basta abbassare solo la temperatura e tenerla sempre accesa? Dicono che se la spengo poi consuma piu' gas per ripristinare la temperatura in casa....
    Voi che fate per risparmiare la bolletta del gas?
    Saluti
    Ultima modifica di joelelorenzo; 30-10-2008, 11:17.

  • #2
    Ciao,
    premetto che non sono un esperto in materia, ma mi piace "smanettare" sul riscaldamento ai fini di ottimizzarne l'efficienza (ci provo)......
    Dall'idea che mi sono fatto, secondo me non esiste una regola valida sempre, dipende dal tipo di abitazione, dal tipo di impianto, di isolamento termico e da come "lo si abita".....
    Durante la scorsa stagione, giornamente o quasi, annoto i consumi di CH4 per farmi un'idea.........nel mio caso sto vedendo (ma non ho ancora completato le prove) che conviene non lasciare raffreddare troppo le pareti (anche di giorno senza nessuno in casa) per poter avere un innalzamento più rapido nelle ore serali........
    Io ho una caldaia a condensazione (a metano) e imposto la T di mandata (adesso a Novembre) a 52-53°C (sono in zona E) in modo da avere un certo DT sul ritorno e permettere la condensazione in continuo.......così facendo (in questo periodo) consumo circa 4 m3/giorno di metano........
    In pratica il modello che utilizzo è: scaldo, il calore si accumula nelle pareti (ed anche nei mobili e altro)......dopodiché ad una certa T si spegne.....a questo punto dopo un certo tempo sono le pareti che iniziano a cedere il calore accumulato all'ambiente interno (oltr che all'esterno ahimé)....finito questo la T tende a scendere in modo più rapido....è il momento di riaccendere l'impianto al fine di poter ristabilire le Temperature di soglia......
    Perlomento questa è la mia esperienza.....mi farebbe piacere sentire anche quelle degli altri anche se ripeto dipende molto da caso a caso......ad esempio sò che gli impianti a pavimento a BT girano parecchie ore al giorno.....ma con consumi bassissimi.......
    Tu che impianto hai?
    Fammi sapere
    Saluti
    Gabry

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    • #3
      Originariamente inviato da Gabryfly10 Visualizza il messaggio
      Ciao,
      ....
      finito questo la T tende a scendere in modo più rapido....è il momento di riaccendere l'impianto al fine di poter ristabilire le Temperature di soglia......
      ....
      Saluti
      Gabry
      Per quale motivo la T tende a scendere in modo più rapido se la Delta T (temperatura esterna interna è inferiore) è inferiore rispetto a prima?

      Da quello che mi risulta la dispersione termica è proporzionale alla differenza di temperatura interna esterna, oltre ad altre fattori che in questo esempio sembrano costanti.
      Non ha senso mantenere la differenza di temperatura elevata causando un conseguente aumento della dispersione.
      Dal altra parte lasciando la casa raffreddare durante la nostra assenza, possiamo godere del fonte di calore dai caloriferi accesi per darci quella sensazione di caldo quando siamo in casa.

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      • #4
        Ciao Pinatree,
        Hai perfettamente ragione Q=US(Ti-Te) se Ti scende e Te +o-rimane costante, il DT scende per cui dovrei avere meno scambio, in effetti penso che sia, la mia, una sensazione di freddo.
        Concordo con la sensazione di caldo dei caloriferi accesi....
        Saluti
        Gabriele

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        • #5
          Scusa Pinatree......
          un dubbio...Il flusso di calore è proporzianale (direttamente) al Delta T (int-est).....ma l'andamento della Tint (ad impianto spento)....non sono sicuro che scenda in modo lineare.....forse qualcosa del tipo dT/dt=-kT per cui integrando verrebbe fuori (se non erro) un andamento esponenziale negativo.....chissà se qualcuno ci può illuminare in merito............purtroppo non ho conoscenza approfondita in materia.....
          Grazie
          saluti
          GAbriele

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          • #6
            Originariamente inviato da Gabryfly10 Visualizza il messaggio
            Scusa Pinatree......
            un dubbio...Il flusso di calore è proporzianale (direttamente) al Delta T (int-est).....ma l'andamento della Tint (ad impianto spento)....non sono sicuro che scenda in modo lineare.....forse qualcosa del tipo dT/dt=-kT per cui integrando verrebbe fuori (se non erro) un andamento esponenziale negativo.....chissà se qualcuno ci può illuminare in merito............purtroppo non ho conoscenza approfondita in materia.....
            Grazie
            saluti
            GAbriele
            è la legge di Fourier;
            in effetti, + la Tint scende, minore è il calore disperso e + lenta sarà la discesa.

            ciao

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            • #7
              Mi sentirei di dire che un po' di ragione ce l'avete tutti quanti.

              Originariamente inviato da Gabryfly10 Visualizza il messaggio
              ...ma l'andamento della Tint (ad impianto spento)....non sono sicuro che scenda in modo lineare.....forse qualcosa del tipo dT/dt=-kT per cui integrando verrebbe fuori (se non erro) un andamento esponenziale negativo...
              E' vero che in condizioni ideali l'andamento della temperatura è esponenziale. L'equazione è giusta.
              Una semplice analisi dimensionale ci dice che a sinistra abbiamo una temperatura diviso un tempo. A destra dev'essere lo stesso. Quindi k è per forza l'inverso di un tempo. K sarà il prodotto tra R resistenza termica globale (di tutte le strutture che si affacciano all'esterno) e C capacità termica di tutto quanto può considerarsi "interno" all'alloggio.
              Se R è espressa in °C/W e C in J/°C allora R*C risulterà espressa in secondi (evidente dal fatto che 1 Watt di potenza = 1 Joule al secondo).

              Originariamente inviato da Gabryfly10 Visualizza il messaggio
              ...scaldo, il calore si accumula nelle pareti (ed anche nei mobili e altro)......dopodiché ad una certa T si spegne.....a questo punto dopo un certo tempo sono le pareti che iniziano a cedere il calore accumulato all'ambiente interno (oltr che all'esterno ahimé)....finito questo la T tende a scendere in modo più rapido....è il momento di riaccendere l'impianto...
              Originariamente inviato da pinetree Visualizza il messaggio
              Per quale motivo la T tende a scendere in modo più rapido se la Delta T (temperatura esterna - interna) è inferiore rispetto a prima?
              Qua entra in gioco il fatto che le capacità termiche sono distribuite e in buona parte associate ai muri esterni lungo il loro spessore. Inoltre mi aspetto che ci possano essere delle "vie di fuga" preferenziali per il calore (finestre, piccoli spifferi, solai poco isolati,...).

              L'aria ha una capacità termica molto bassa per cui in linea di principio potrebbe raffreddarsi attraverso le "vie di fuga" del calore piuttosto rapidamente. In realtà i muri hanno ampia superficie e dopo una fase prolungata di ricaldamento avranno una temperatura superficiale prossima a quella dell'ambiente. In una prima fase i muri "rincalzano" le perdite di calore prelevandolo da uno spessore quasi superficiale, alquanto esiguo. Questa fase è piuttosto efficiente perchè nello scambio termico conterà la resistenza termica dei primi centimetri di muro (più quella liminare) che risulterà bassa.

              Il fatto che i muri hanno le loro capacità e resistenze termiche distribuite su tutto lo spessore implica che su tempi più lunghi non tutto il calore accumulato è immediatamente disponibile, ma arriverà con un certo ritardo. Se è vero che i muri isolano allora la resistenza termica degli strati profondi sarà ben maggiore della resistenza liminare e il rilascio di calore sarà "frenato" dalle caratteristiche del muro.

              E' solo questa seconda fase che si avvicina all'andamento esponenziale, con tempi di "discesa" caratteristici che possono andare da poche ore o meno (per costruzioni leggere e poco isolate) a più di un giorno (ad es. nelle costruzioni d'epoca con muri pieni da 40-50 cm di spessore).

              Conclusione: l'affermazione che dopo un qualche tempo dallo spegnimento dell'impianto la temperatura scende più rapidamente non è priva di validità.

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