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tolgo il GPL, qualche dubbio su ACS

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  • tolgo il GPL, qualche dubbio su ACS

    Buonasera a tutti,
    dopo 3 anni di salassi con le bollette del GPL, lo scorso anno ho deciso di acquistare una termostufa a pellet (24kw, molto sovradimensionata) che ha abbattuto notevolmente i costi di riscaldamento (di fatto si è ripagata in una stagione).
    In questi giorni ho fatto due conti e mi sono accorto che per il solo uso ACS + cucina, la spese di quest'anno sarà di circa 550-600 euro. Mi sembra veramente esagerato!!!
    Mentre per la cucina installeremo un piano ad induzione (Ikea, non vogliamo spendere un patrimonio), ho scovato quasi per caso l'Ariston Nuos Evo da 80 o 110 litri che sembrerebbe l'ideale per le nostre esigenze, detto che la soluzione più probabile è il monoblocco installato in cucina, visto che la nostra casa è del 1200 con tutti i vincoli del caso.
    Se non ho fatto male i miei conti dovrei arrivare a spendere, circa la metà o giù di lì e quindi ammortizzarne il costo nel giro di 3-4 anni al max... mi sono perso qualcosa?
    So che potrei installare il kit acs alla stufa, ma significherebbe fare un bel po' di lavori di muratura e il soggiorno, in estate, si trasformebbe nell'ade...

    Consigli/Esperienze?

    Grazie,
    Petrhaus.

  • #2
    ottima scelta di produrre ACS con una pompa di calore dedicata, verifica però i tuoi fabbisogni in funzione dell'accumulo e relativi tempi di ricarica, la scheda riporta per il 110 dei tempi di ricarica da 6,30 a 8,20 H/min con erogazione massima di 169lt a 40°C e set di 55°C.
    per l'installazione vedi se riesci a canalizzare l'uscita dell'aria fredda che altrimenti ti ritroveresti in ambiente.

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    • #3
      Originariamente inviato da STELBI-SPA Visualizza il messaggio
      ****
      In casa siamo in due per cui il 110 dovrebbe essere abbastanza sovradimensionato. E' vero anche che in casi estremi si può utilizzare la funzione boost che attiva anche la resistenza e minimizza i tempi.
      Per l'installazione stiamo pensando, visto l'ingombro, di ripiegare sulla toilette di servizio, ovviamente canalizzando l'aria fredda all'esterno.
      L'unico dubbio è se veramente riuscirò ad abbattere i consumi in termini economici, considerando i costi fissi di un contatore a 4,5kw o 6kw e i maggiori consumi... ma ad occhio direi che per arrivare a spendere altri 600 euro di corrente, ce ne vogliono di consumi... o sbaglio?


      Note di Moderazione:

      Ultima modifica di gymania; 02-10-2012, 17:09.

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      • #4
        sempre dalla scheda:
        Potenza elettrica assorbita media (*) watt 250, quindi nessun problema per il contatore, consuma 1/8 di un forno !
        magari un po di attenzione se attivi la resistenza elettrica:
        Potenza resistenza watt 1200

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        • #5
          Originariamente inviato da STELBI-SPA Visualizza il messaggio
          ****
          beh, ma devo cmq salire oltre i 3kw se metto il piano ad induzione :-)


          Note di Moderazione:

          Ultima modifica di gymania; 02-10-2012, 17:10.

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          • #6
            se non c'è possibilità di solare termico, sicuramente il combo acs/pompa calore + resistenza è un'ottima soluzione.
            io valuterei però un modello da 200lt. avuto esperienze con quelli da 100 ed è veramente facile trovarsi a riscaldare principalmente con resistenza elettrica attiva. mentre un maggiore accumulo permette utilizzare efficentemente la pdc per acs.
            inoltre se un domani trovi il modo per fare una semplice traccia e portarli i tubi potrai avere acqua calda gratis con la legna.
            i modelli da 100lt con pompa di calore non mi pare abbiano le serpentine per altre fonti di calore.
            presta inoltre attenzione che: convogliare all'esterno l'aria fredda espulsa ti obbliga a prevedere una immissione di aria ggiuntiva... che sarà fredda. e tieni presenti i ricambi d'aria necessari alla sicurezza della combustione a legna!
            presta attenzione al rendimento effettivo di quelli da 100lt. nella mia esperienza ho visto che il cop è molto basso.
            l'idea di togliere il gpl mi piace molto. io l'ho fatto da oltre 3 anni. ti posso suggerire di pensare presto a una fonte di calore no stress.
            la legna (salvo che tu non sia a casa tutto il giorno) è bella, ma è un grosso impegno.

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            • #7
              Convogliare l'aria in espulsione quando la PDC è installata in ambiente si ha il vantaggio di effettuare degli ottimi ricambi d'aria, fornendo aria calda in entrata. Unica precauzione l'installazione della ripresa in cucina per via dei grassi prodotti durante l'uso.

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              • #8
                no non ti seguo, da dove la prendi l'aria calda? potresti essere piu chiaro su come intendi convogliare aspirazione e scarico della pdc/acs??

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                • #9
                  La fonte di calore no-stress ce l'ho già ed è la termostufa a pellet, con possibilità di installare il kit acs, ma per via degli ingombri non vorrei procedere in questa direzione (oltre al fatto che in estate dovrei accendere la stufa).
                  Il 200lt mi sembra eccessivo per due persone... il 110 dovrebbe tranquillamente garantirmi due docce in sequenza, o almeno spero.
                  Possibile che opti per l'installazione nel bagnetto di servizio invece che nella cucina, in entrambi i casi comunque, l'aria calda la farei prelevare dall'ambiente, entrambi sono ambienti nei quali devo chiudere i termo anche in inverno perchè troppo riscaldati.
                  Il mio intento è principalmente ottenere un risparmio economico (e sfruttare qualcosa di più naturale del gpl) mantenendo lo stesso comfort.
                  Fare la doccia con la caldaia attuale (una pessima Sylber da 21kw) è uno spreco anche di acqua, visto che modula da far schifo siamo stati costretti a mettere un soffione da 3 euro di quelli che erogano uno tsunami di acqua per evitare i saliscendi bollente-fredda-bollente-fredda. Forse sarà anche questo che fa schizzare la bolletta del gpl...

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                  • #10
                    > T-1000 Dall'ambiente, ottimo dal bagno per i ricambi.

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                    • #11
                      l'aria la puoi prelevare da dove vuoi, ma poi nell'ambiente da qualche parte entra.
                      cioè se scarichi la portata di aria fredda all'esterno con un tubo e un foro sulla parete, tu credi di aspirare aria calda dall'ambiente.
                      ma nell'ambiente entrerà esattamente l'aria che esce. se no non esce.
                      e se fuori è freddo l'aria entra fredda. poi ti sembrerà che la pdc funzioni con aria calda e sei felice. ma il tuo ambiene sarà raffreddato dall'aria che entra, in qualche modo, dall'esterno.
                      il bilancio non cambia.
                      inoltre se hai una presa d'aria per la termostufa o il camino, probabilmente da li entrerà quel metrocubo ora che la pdc soffia fuori freddo.
                      come un normale ventolino di un bagno cieco.
                      in questo modo però la presa d'aria potrebbe essere insufficente a:
                      portata aria stufa pellet, o stufa tiraggio naturale+portata aria pdc= una certa di quantità di aria che deve entrare e deve essere riscaldata. anche se non te ne accorgi lo fa a spese del tuo ambiente.
                      se invece non entra, perchè i fori di aerazione non sono adeguati o sono tappati, metti arischio la tua sicurezza, in quanto l'ambiente può andare in depressione rispetto l'esterno. le combustioni avvengono in carenza di ossigeno, lo sai cosa fanno?
                      c'è anche la possibilità di riflussi da canne fumarie e dalle cappe della cucina. decisamente rischioso.

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                      • #12
                        è così che funziona con i ricambi d'aria, a meno che non si voglia investire su sistema di recupero calore.
                        certo che presupporre che poi uno tappa o meno i fori di aerazione e doverne tener conto viene difficile, è come mettere o meno nel calcolo l'aspirazione della cappa della cucina.

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