Salve, avevo gia' aperto un argomento simile, ma non proprio uguale.
Sto progettando la mia nuova casa, una villa in zona F (Cuneo) con piscina chiusa da tapparella che userei solo da giugno a settembre.
Sono in conflitto interiore tra:
- caldaia a condensazione a metano + riscaldamento a pavimento, per ACS e riscaldamento a pavimento della casa
+
pompa di calore o pannelli termici, per scaldare solo la piscina, nella mezza stagione.
Dunque 2 sistemi indipendenti.
oppure
- pompa di calore + solare termico (oppure FTV, non so cosa abbia piu' senso visto che da pochi giorni la AEG ha DIMEZZATO il prezzo minimo a cui viene pagata energia) per scaldare casa in inverno, e la piscina nella mezza stagione.
Il bello di questo sistema che il riscaldamento piscina, specie se uso solare termico, sarebbe pressoche' gratuito, salvo energia per la circolazione dell' acqua. bisogna solo vedere se in inverno pero' la PDC ce la fa a consumi accettabili. Da qui il dubbio se sia meglio la prima soluzione (piu' economica come impiantistica vidsto che la caldaia a condensazione costa molto meno che impianto a pdc) o la seconda.
In tal caso, con contatore BTA ovviamente.
Mi chiedo anche, sara' possibile oltreche' sensato tecnicamente ed economicamente, usare la piscina come serbatoio? Mi spiego meglio, perche' non usare in inverno la PDC ma che scambi il calore con l' acqua della piscina? Tra aria a -10 gradi e acqua piscina, magari a 5 gradi, la differenza potrebbe essere notevole per i consumi. Chiaramente senza fare ghiacciare l'acqua in piscina e trovarmi un blocco di ghiaccio.
Secondo voi dunque potrebbe avere senso in inverno far si che la PDC sia una acqua/acqua che usi come vettore acqua piscina, e in estate invertire il processo e farla diventare aria/acqua scaldando dunque la piscina, usando l' aria tiepida della mezza stagione oppure del solare termico (che a sto punto mi costerebbe pochissimo).
Sto progettando la mia nuova casa, una villa in zona F (Cuneo) con piscina chiusa da tapparella che userei solo da giugno a settembre.
Sono in conflitto interiore tra:
- caldaia a condensazione a metano + riscaldamento a pavimento, per ACS e riscaldamento a pavimento della casa
+
pompa di calore o pannelli termici, per scaldare solo la piscina, nella mezza stagione.
Dunque 2 sistemi indipendenti.
oppure
- pompa di calore + solare termico (oppure FTV, non so cosa abbia piu' senso visto che da pochi giorni la AEG ha DIMEZZATO il prezzo minimo a cui viene pagata energia) per scaldare casa in inverno, e la piscina nella mezza stagione.
Il bello di questo sistema che il riscaldamento piscina, specie se uso solare termico, sarebbe pressoche' gratuito, salvo energia per la circolazione dell' acqua. bisogna solo vedere se in inverno pero' la PDC ce la fa a consumi accettabili. Da qui il dubbio se sia meglio la prima soluzione (piu' economica come impiantistica vidsto che la caldaia a condensazione costa molto meno che impianto a pdc) o la seconda.
In tal caso, con contatore BTA ovviamente.
Mi chiedo anche, sara' possibile oltreche' sensato tecnicamente ed economicamente, usare la piscina come serbatoio? Mi spiego meglio, perche' non usare in inverno la PDC ma che scambi il calore con l' acqua della piscina? Tra aria a -10 gradi e acqua piscina, magari a 5 gradi, la differenza potrebbe essere notevole per i consumi. Chiaramente senza fare ghiacciare l'acqua in piscina e trovarmi un blocco di ghiaccio.
Secondo voi dunque potrebbe avere senso in inverno far si che la PDC sia una acqua/acqua che usi come vettore acqua piscina, e in estate invertire il processo e farla diventare aria/acqua scaldando dunque la piscina, usando l' aria tiepida della mezza stagione oppure del solare termico (che a sto punto mi costerebbe pochissimo).
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