Buongiorno!
Su una villetta a schiera di testa, costituita da PT P1 e sottotetto di superficie 75mq lordi a piano, ubicata in Crema (Lombardia), devo ripensare l'impianto di riscaldamento.
L'obiettivo non è azzerare le spese energetiche, ma di ridurle sensibilmente, senza grandi investimenti economici.
In pratica devo riuscire ad ottenere il massimo risparmio possibile con un investimento medio.
L'idea che mi ero prefissata è la seguente:
- scollegare l'allaccio al metano (prevedendo anche l'utilizzo di una piastra elettrica in cucina);
- riscaldamento principale: pompa di calore elettrica aria/acqua;
- eventuale integrazione con pannelli solari;
- caminetto a legna con convogliamento forzato (alternativo alla pompa elettrica, ad esempio in caso di guasti o nel caso in cui domani mattina l'energia elettrica schizzi alle stelle ahahah ).
- niente fotovoltaico e relativo sistema di accumulo. Se lo faranno i committenti tra 10-20 anni (quando avranno i soldi), anche perchè questo intervento (presumo!!) si effettuerà prevalentemente sul tetto (con la posa dei pannelli) e nel sottotetto (dove si installeranno gli impianti)... Insomma, è un intervento che eventualmente non gli farà stravolgere la casa (PT e P1), ma solo tetto e sottetto!
Tutto ciò premesso, mi rimangono grossi dubbi! Li condivido con voi:
1) il discorso che faccio sul fotovoltaico è corretto? Possono installarlo loro tra qualche anno senza stravolgere il PT e P1 (che saranno abitati)?
2) i pannelli solari siamo sicuri che siano un buon investimento? In Lombardia funzionerebbero solo 3-4 mesi all'anno, pergiunta contemporaneamente al periodo in cui la pompa di calore per il riscaldamento non viene sfruttata. Non ho preventivi alla mano, ma se questi pannelli solari risultassero superflui, magari riesco a fargli fare l'impianto fotovoltaico (è tutta una questione di costi)...
3) al fine di non fargli installare un riscaldamento a pavimento (ma sostituire gli attuali radiatori in ghisa con altri in alluminio) pensavo di fargli installare una pompa di calore aria/acqua a doppio stadio. Ma queste pompe a doppio stadio sono efficienti come quelle standard? Hanno bisogno di maggior manutenzione? Necessitano di nuove tubazioni (non vorremmo toccare in pavimento)?
A voi la parola
Su una villetta a schiera di testa, costituita da PT P1 e sottotetto di superficie 75mq lordi a piano, ubicata in Crema (Lombardia), devo ripensare l'impianto di riscaldamento.
L'obiettivo non è azzerare le spese energetiche, ma di ridurle sensibilmente, senza grandi investimenti economici.
In pratica devo riuscire ad ottenere il massimo risparmio possibile con un investimento medio.
L'idea che mi ero prefissata è la seguente:
- scollegare l'allaccio al metano (prevedendo anche l'utilizzo di una piastra elettrica in cucina);
- riscaldamento principale: pompa di calore elettrica aria/acqua;
- eventuale integrazione con pannelli solari;
- caminetto a legna con convogliamento forzato (alternativo alla pompa elettrica, ad esempio in caso di guasti o nel caso in cui domani mattina l'energia elettrica schizzi alle stelle ahahah ).
- niente fotovoltaico e relativo sistema di accumulo. Se lo faranno i committenti tra 10-20 anni (quando avranno i soldi), anche perchè questo intervento (presumo!!) si effettuerà prevalentemente sul tetto (con la posa dei pannelli) e nel sottotetto (dove si installeranno gli impianti)... Insomma, è un intervento che eventualmente non gli farà stravolgere la casa (PT e P1), ma solo tetto e sottetto!
Tutto ciò premesso, mi rimangono grossi dubbi! Li condivido con voi:
1) il discorso che faccio sul fotovoltaico è corretto? Possono installarlo loro tra qualche anno senza stravolgere il PT e P1 (che saranno abitati)?
2) i pannelli solari siamo sicuri che siano un buon investimento? In Lombardia funzionerebbero solo 3-4 mesi all'anno, pergiunta contemporaneamente al periodo in cui la pompa di calore per il riscaldamento non viene sfruttata. Non ho preventivi alla mano, ma se questi pannelli solari risultassero superflui, magari riesco a fargli fare l'impianto fotovoltaico (è tutta una questione di costi)...
3) al fine di non fargli installare un riscaldamento a pavimento (ma sostituire gli attuali radiatori in ghisa con altri in alluminio) pensavo di fargli installare una pompa di calore aria/acqua a doppio stadio. Ma queste pompe a doppio stadio sono efficienti come quelle standard? Hanno bisogno di maggior manutenzione? Necessitano di nuove tubazioni (non vorremmo toccare in pavimento)?
A voi la parola
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