Salve a tutti, sono qua per chiedere alcuni consigli e delucidazioni riguardo al comportamento di un impianto radiante a pavimento.
Premetto che non sono di termoidraulica me ne intendo pari a 0, se me ne intendevo molto non scrivevo in un forum.
Ho già parlato con l'installatore, ma vorrei appunto sentire più compagne in modo tale da essere più preparato per un prossimo consulto.
La casa è vecchia (1970) di recente ristrutturazione solo interna in quanto, vista l'esigenza di abitaci immediatamente ci si è concentrati sull'interno....per la parte esterna si provvederà con l'anno nuovo.
Quindi presumo che sia una casa con parecchie dispersioni.
Nella zona giorno (cucina +soggiorno) per un totale di 65mq è stato deciso di fare un impianto radiante a pavimento.
Venendo da un impianto tradizionale a termosifoni, non mi è facile capire il funzionamento dell'impianto radiante.
So già che è un impianto che funziona al meglio sempre acceso, e so anche che è molto poco modulare nel senso che per avere significativi incrementi nella temperatura del locale è richiesto un certa tempistica.
Quello che volevo capire è se è normale che per un incremento di solo 1° l'impianto debba restare acceso anche più di 12 ore.
Inoltre, non mi è ancora chiaro del tutto se conviene lavorare con caldaia in funzione h24 e temperatura di mandata bassissima oppure mandata più alta e accensioni e spegnimenti.
La temperatura interna dei locali è controllata dai termostati.
Attualmente questi ultimi sono impostati a 20° con un differenziale di +/- 0.2° e in casa si sta bene sempre.
La temperatura di mandata è sui 31°.
Grazie a chiunque mi voglia rispondere e chiedo anticipatamente scusa per eventuali inesattezze.
Premetto che non sono di termoidraulica me ne intendo pari a 0, se me ne intendevo molto non scrivevo in un forum.
Ho già parlato con l'installatore, ma vorrei appunto sentire più compagne in modo tale da essere più preparato per un prossimo consulto.
La casa è vecchia (1970) di recente ristrutturazione solo interna in quanto, vista l'esigenza di abitaci immediatamente ci si è concentrati sull'interno....per la parte esterna si provvederà con l'anno nuovo.
Quindi presumo che sia una casa con parecchie dispersioni.
Nella zona giorno (cucina +soggiorno) per un totale di 65mq è stato deciso di fare un impianto radiante a pavimento.
Venendo da un impianto tradizionale a termosifoni, non mi è facile capire il funzionamento dell'impianto radiante.
So già che è un impianto che funziona al meglio sempre acceso, e so anche che è molto poco modulare nel senso che per avere significativi incrementi nella temperatura del locale è richiesto un certa tempistica.
Quello che volevo capire è se è normale che per un incremento di solo 1° l'impianto debba restare acceso anche più di 12 ore.
Inoltre, non mi è ancora chiaro del tutto se conviene lavorare con caldaia in funzione h24 e temperatura di mandata bassissima oppure mandata più alta e accensioni e spegnimenti.
La temperatura interna dei locali è controllata dai termostati.
Attualmente questi ultimi sono impostati a 20° con un differenziale di +/- 0.2° e in casa si sta bene sempre.
La temperatura di mandata è sui 31°.
Grazie a chiunque mi voglia rispondere e chiedo anticipatamente scusa per eventuali inesattezze.
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