Ciao mares73,
questo è un altro grosso problema e non centra il puffer, perchè con una caldaia a nocciolino (sarà una policombustibile che può andare anche a legna), dove la caldaia potrebbe regolare la potenza, regolando il caricamento del nocciolino, o fermandolo in caso la casa sia calda, diciamo che il puffer ti migliora un pò il rendimento (meno accensioni), ma i problemi di condensa sono dovuti solamente alla mancanza di una VAC (valvola anticondensa), mancanza che non solo ti "uccide" la caldaia, ma anche il rendimento della stessa, ma veramente di molto.
Considera che quando la caldaia va in temperatura e comincia a mandare acqua all'impianto a 65/70°, inizialmente gli ritorna acqua magari a 25° perchè l'impianto è freddo, e puoi avere il miglior nocciolino al mondo, ma in quel momento a causa dell'acqua a 25° che entra in caldaia vedi la fiamma della caldaia che si dimezza e anche di più e ti può capitare di sentire anche degli scricchioli del metallo che da caldo viene a contatto con acqua fredda
La VAC invece fa in modo che in caldaia ritorni sempre una temperatura minima (dai 55/60° in su) che evita appunto la formazione di condensa e permette un rendimento adeguato del combustibile utilizzato.
Marcober diceva che con il tuo consumo attuale per scaldare 140 mq utilizzi combustibile per 30.000 kwh termici, ma tutto dovuto alle dispersioni del camino aperto e della VAC mancante sulla caldaia (o se c'è non funziona perchè dopo 5 anni non ti puoi avere quei problemi con la caldaia).
Per me rimane sempre valido il discorso fancoil+PDC+FV, chiudendo il camino aperto, il problema poi sarebbe la scelta della potenza PDC, che se non hai un conteggio per il fabbisogno energetico da un termotecnico (lascia perdere quello che dicono gli idraulici che si credono termotecnici) rischi di prendere una macchina sovradimensionata che non ti serve e che costa anche di più.
Originariamente inviato da mares73
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Considera che quando la caldaia va in temperatura e comincia a mandare acqua all'impianto a 65/70°, inizialmente gli ritorna acqua magari a 25° perchè l'impianto è freddo, e puoi avere il miglior nocciolino al mondo, ma in quel momento a causa dell'acqua a 25° che entra in caldaia vedi la fiamma della caldaia che si dimezza e anche di più e ti può capitare di sentire anche degli scricchioli del metallo che da caldo viene a contatto con acqua fredda
La VAC invece fa in modo che in caldaia ritorni sempre una temperatura minima (dai 55/60° in su) che evita appunto la formazione di condensa e permette un rendimento adeguato del combustibile utilizzato.
Marcober diceva che con il tuo consumo attuale per scaldare 140 mq utilizzi combustibile per 30.000 kwh termici, ma tutto dovuto alle dispersioni del camino aperto e della VAC mancante sulla caldaia (o se c'è non funziona perchè dopo 5 anni non ti puoi avere quei problemi con la caldaia).
Per me rimane sempre valido il discorso fancoil+PDC+FV, chiudendo il camino aperto, il problema poi sarebbe la scelta della potenza PDC, che se non hai un conteggio per il fabbisogno energetico da un termotecnico (lascia perdere quello che dicono gli idraulici che si credono termotecnici) rischi di prendere una macchina sovradimensionata che non ti serve e che costa anche di più.
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