Buongiorno ragazzi!
È da tanto tempo che vi leggo e vi seguo in silenzio e vi ringrazio per quel minimo di puntura che siete riusciti a tramandarmi.
Scrissi già tempo fa una discussione sull'acquisto di una villetta, il cui acquisto purtroppo non è andato a buon fine a causa di scorrettezza della parte venditrice. Ma evitiamo di riaprire una ferita non ancora chiusa....
A febbraio abbiamo firmato il compromesso per una villetta praticamente libera su quattro lati e composta da taverna, piano terra e piano primo di circa 65 metri quadri cadauno (La taverna in realtà sarà una trentina di metri ma poco sposta) di epoca costruttiva inizio anni 90 e classe energetica G.
Premesso che soldi da spendere e lavori da fare già ce ne siano abbastanza, stavo cercando come potersi muovere per cercare di ottenere un'efficienza energetica un po' migliore rispetto all'attuale.
La casa è costruita con poroton di 25 e non ha nessun tipo di isolante: essendo stata trattata circa un paio di anni fa con macroporoso e completamente imbiancata anno scorso, vorrei evitare l'ipotesi cappotto.
Gli infissi sono in legno con doppi vetri tipici degli anni 90 e sono state installate nuove persiane negli ultimi anni.
La caldaia è una caldaia di cui non conosco le caratteristiche ma alimentata a metano e anch'essa con qualche anno sulle spalle.
La mia idea iniziale era quella di isolare la soffitta non abitabile, frazionare l'impianto di riscaldamento tra zona giorno e notte ed installare una stufa a legna o pellet (propendendo inizialmente per la legna vista anche la presenza del camino come unica fonte di riscaldamento in taverna) evitando così di azionare i riscaldamenti nella zona giorno nelle ore diurne. Altro lavoro che avrei deciso di valutare (in funzione al budget) era quello di aumentare la potenza energetica dei caloriferi (in ghisa se non sbaglio) nella zona notte attualmente ad occhio direi sotto dimensionati per lavorare a temperatura di mandata un po' più basse dei canonici 70-80 gradi. Infine avrei previsto l'installazione di condizionatori con pompa di calore sia nelle camere che nella sala.
Informandomi un po' in giro sono sorti mille dubbi, preparatevi che di carne al fuoco ce ne è parecchia:
- questione stufa: considerando che riuscirei ad acquistare legna a circa 11 euro al quintale, conviene l'utilizzo della stufa a legna o pellet come integrazione all'impianto di riscaldamento esistente? Il pellet ha il sicuro vantaggio di essere programmabile nelle accensioni,ma installando una pompa di calore al piano giorno pensavo di poter sopperire a quella mezz'ora in cui la stufa inizia a funzionare stemperando l'ambiente tramite condizionatore
- mentre mi pare indiscutibile i vantaggi di cambiare i vetri singoli delle finestre, non riesco a capire se sarebbero tangibili i vantaggi nell'installare vetri doppi più performanti sulle mie attuali finestre in legno ben messe,ma con n vetri doppi anni 90 e non so se guarnizionate.
- infine oggi, andando alla ricerca di una stufa a legna,mi sono imbattuto in uno dei centri più grandi della nostra zona che effettua efficientamento energetico il quale mi avrebbe consigliato di abbandonare tutto ed installare una pompa di calore al posto della caldaia staccandomi così del tutto dalla rete di metano. Tutto ciò nonostante non abbia installato ne abbia attualmente le possibilità per installare un impianto fotovoltaico.
Alimentare un impianto a radiatori attaccato alla corrente elettrica sarà veramente la strada giusta?!
Che confusione!
Grazie mille per l'attenzione e scusate tanto la mia prolissità.
È da tanto tempo che vi leggo e vi seguo in silenzio e vi ringrazio per quel minimo di puntura che siete riusciti a tramandarmi.
Scrissi già tempo fa una discussione sull'acquisto di una villetta, il cui acquisto purtroppo non è andato a buon fine a causa di scorrettezza della parte venditrice. Ma evitiamo di riaprire una ferita non ancora chiusa....
A febbraio abbiamo firmato il compromesso per una villetta praticamente libera su quattro lati e composta da taverna, piano terra e piano primo di circa 65 metri quadri cadauno (La taverna in realtà sarà una trentina di metri ma poco sposta) di epoca costruttiva inizio anni 90 e classe energetica G.
Premesso che soldi da spendere e lavori da fare già ce ne siano abbastanza, stavo cercando come potersi muovere per cercare di ottenere un'efficienza energetica un po' migliore rispetto all'attuale.
La casa è costruita con poroton di 25 e non ha nessun tipo di isolante: essendo stata trattata circa un paio di anni fa con macroporoso e completamente imbiancata anno scorso, vorrei evitare l'ipotesi cappotto.
Gli infissi sono in legno con doppi vetri tipici degli anni 90 e sono state installate nuove persiane negli ultimi anni.
La caldaia è una caldaia di cui non conosco le caratteristiche ma alimentata a metano e anch'essa con qualche anno sulle spalle.
La mia idea iniziale era quella di isolare la soffitta non abitabile, frazionare l'impianto di riscaldamento tra zona giorno e notte ed installare una stufa a legna o pellet (propendendo inizialmente per la legna vista anche la presenza del camino come unica fonte di riscaldamento in taverna) evitando così di azionare i riscaldamenti nella zona giorno nelle ore diurne. Altro lavoro che avrei deciso di valutare (in funzione al budget) era quello di aumentare la potenza energetica dei caloriferi (in ghisa se non sbaglio) nella zona notte attualmente ad occhio direi sotto dimensionati per lavorare a temperatura di mandata un po' più basse dei canonici 70-80 gradi. Infine avrei previsto l'installazione di condizionatori con pompa di calore sia nelle camere che nella sala.
Informandomi un po' in giro sono sorti mille dubbi, preparatevi che di carne al fuoco ce ne è parecchia:
- questione stufa: considerando che riuscirei ad acquistare legna a circa 11 euro al quintale, conviene l'utilizzo della stufa a legna o pellet come integrazione all'impianto di riscaldamento esistente? Il pellet ha il sicuro vantaggio di essere programmabile nelle accensioni,ma installando una pompa di calore al piano giorno pensavo di poter sopperire a quella mezz'ora in cui la stufa inizia a funzionare stemperando l'ambiente tramite condizionatore
- mentre mi pare indiscutibile i vantaggi di cambiare i vetri singoli delle finestre, non riesco a capire se sarebbero tangibili i vantaggi nell'installare vetri doppi più performanti sulle mie attuali finestre in legno ben messe,ma con n vetri doppi anni 90 e non so se guarnizionate.
- infine oggi, andando alla ricerca di una stufa a legna,mi sono imbattuto in uno dei centri più grandi della nostra zona che effettua efficientamento energetico il quale mi avrebbe consigliato di abbandonare tutto ed installare una pompa di calore al posto della caldaia staccandomi così del tutto dalla rete di metano. Tutto ciò nonostante non abbia installato ne abbia attualmente le possibilità per installare un impianto fotovoltaico.
Alimentare un impianto a radiatori attaccato alla corrente elettrica sarà veramente la strada giusta?!
Che confusione!
Grazie mille per l'attenzione e scusate tanto la mia prolissità.
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