Buonasera, avrei una questione di principio che non riesco a capire.
quale sarebbe la relazione corretta tra portata in l/min che posso regolare su ogni circuito, lo scambio termico con il pavimento e la temperatura della stanza?
provo a ragionare e ditemi se č corretto.
all'aumentare della portata di un circuito arrivo a scambiare calore abbondantemente con il pavimento fin che raggiungo una certa temperatura, poi lo scambio si ferma e la temperatura di ritorno alla pompa di calore č pressoché identica alla temperatura di mandata.
al diminuire della portata di un circuito, per effetto delle basse velocitā, l'acqua nel circuito si raffredda pių velocemente, lo scambio termico non arriverā mai a saturazione e quindi la temperatura dell'ambiente non sale, la temperatura della mandata č sempre pių alta della temperatura del ritorno.
Aquarea serie J split 5kW in diretta al radiante con climatica pura 29/-5 24/15
Ecocombi 1 pdc pit 454lt
Edificio di 180mq, Eph,nd=46kwh/mqanno
quindi a paritā di T di mandata, se in tutte le altre stanze ho i flussimetri regolati bene, la temperatura ambientale e il comfort č perfetto. nei bagni invece anche se con flussimetri completamente aperti alla massima portata 5l/m, non ho un aumento di temperatura, come potrei fare per aumentare di un paio di gradi?
Non posso aumentare la T di mandata ( anche in pieno inverno con -2 fuori non l'ho mai vista a pių di 29gradi) in quanto dovrei andare a regolare poi i flussimetri delle altre stanze, e credo sia impossibile dato che sono giā regolati con portata minima nell'ordine del 0.5l/m.
Purtroppo da progetto mi accorgo che la T di progetto del bagno č uguale a quella delle altre stanze ovvero 21gradi. se solo avessero messo qualche metro di tubo in pių a pavimento non sarei qui oggi a chiedermi come alzare la temperatura.
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Buongiorno a tutti,
ho letto varie discussioni ed indicazioni su internet, ho il problema del bilanciamento dei flussi nei circuiti del radiante. La casa č su due piani uno interrato (105mq) ed uno piano terra (130mq), ogni piano ha un suo collettore. La pdc é sul piano interrato ed ha un disgiuntore con pompa di rilancio. Ho il progetto dell'impianto,con calcolo lunghezze e portate, ma in fase realizzativa ci sono state alcune varianti, mi sono quindi ricalcolato tutte le lunghezze dei vari circuiti con un programma. Con un file excel che ho trovato in rete ho riprovato a regolare (attraverso il numero di giri) i vari flussimetri, ma non riesco a trovare una metodica scientifica per approcciare il problema, in pratica il piano interrato non posso gestirlo come se fosse al primo piano. Ho messo a circa 1 L/min i flussometri dal piano interrato (ma i circuiti non sono tutti uguali) e sto cercando di regolare il piano terra ma con scarso successo (il circuito sfavorevole non aumenta la portata anche se continuo a svitare il regolatore, gli altri flussimetri invece aumentano se prova a far passare pių acqua). Mi consigliate un approccio corretto per bilanciare l'impianto? attualmente tra sopra e sotto ho circa 1,5 °C di differenza.
Grazie ancora
Enrico
Casa indipendente - Taverna 150mq, p. terra 130mq. Zona climatica: D, GG 1861, T progetto 0, EPH,nd 26,06
PDC Aquarea 12kW gen H + Cordivari 300 litri Riscaldamento a pavimentoSolare termico 2 pannelli VMC Zehnder Q350 - Domotica
Ho alzato la mandata tramite climatica. Ora con 2 gradi fuori la pdc manda a 29gradi. Č passata 1 settimana abbondante dalla modifica. Situazione strana nel bagno. T ambiente 21gradi, la mandata č che arriva al circuito nel bagno č di 27.5gradi e il ritorno di 27.2gradi, La temperatura del pavimento č di 23.5. Come mai la temperatura ambiente non sale oltre i 21gradi? E come mai mandata e ritorno sono praticamente uguali pur avendo un pavimento pių freddo.
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Per tenere pių alto il flusso negli altri circuiti (e anche per ridurre il DT mandata/ritorno, il che alza la T media sul circuito, vedi qualche post fa).
Buonasera a tutti, una curiositā: se io accendessi il comune condizionatore cosa comporta al nostro impianto? Cioč... non rischiamo di fermare l'inerzia del pavimento facendolo raffreddare? che cosa succede nel caso spegnessimo il condizionatore? Grz Mille
Specifica meglio la domanda: accendi il condizionatore e spegni il pavimento? oppure lasci entrambi accesi? E in questo caso c’č qualche collegamento tra i due o sono gestiti indipendentemente (da unitā separate)?
Il pavimento rimarrā sempre acceso ma si spegnerā in quanto il termostato chiuderā per temperatura raggiunta dal condizionatore. Nessun collegamento tra loro.
Non facciamoci troppe domande .Facciamo finta che Sergio/Teresa domani č un CAT . entra in casa , chiede le abitudini , cerca di settare al meglio tutto . lo sa fare bene . Quanto ha impiegato ? purtroppo i cat sono ragazzi ai quali si fa il pelo ogni giorno e devono fare un tot di chiamate compreso il traffico , il cliente che ha il legno in casa , la mamma che ha dato la cera ... Si devono muovere stando attenti a non allagare a dove appoggiano gli attrezzi .... Credimi , č tosta . e magari la sera al rientro di una giornata difficile , passano pure x vagabondi o furbettini .... Dovrebbe essere l' idraulico che ha fatto il montaggio e/o gli impianti a dedicare tempo x queste cose . ma il loro lavoro non č FARE BENE , ma FARE SOLDI .(non tutti e non sempre , ma quasi ) . E quindi , č cosi .
Purtroppo io mi sono trovato in una situazione simile. Il cat ne sapeva molto di pių dell'idraulico, sia dal lato pdc che gestione del pavimento. L'idraulico mi ha detto che con le pdc e i riscaldamento a pavimento bisogna studiarsi i manuali, e ogni produttore ha i suoi e sono sempre diversi. In sostanza per regolare bene un impianto bisognerebbe trasferirsi a casa dei clienti per una intera stagione, oppure passare dai clienti 2 volte al giorno. In sostanza non lo puō fare nessuno, non so se esiste una figura professionale cosė, se esistesse deve farsi pagare tanto. E quindi l'idraulico purtroppo č sempre pių spinto a sovradimensionare la pdc e impostare una mandata fissa, installare termostati su ogni stanza, e far gestire nel modo pių semplice possibile il sistema al cliente medio, se hai caldo abbassi il termostato, se hai freddo lo alzi. Chi imposta climatiche con mandate in diretta verso il pavimento senza termostati sono rari, č complicato da gestire per l'idraulico, bisogna trovare la bilanciatura perfetta delle portate su ogni circuito con la giusta curva climatica.
Io per dire devo ancora capire come bilanciare bene, nel senso che uso un pirometro laser e mi accorgo che le letture sui collettori non sono precise, se punto il laser su punti diversi ottengo valori diversi anche di 2 gradi. Voi come fate? Che strumenti usate per bilanciare?
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Salve, ma con speratore idraulico/volano il circolatore del primario, nel caso sia quello interno della PdC, lo lasciate a velocitā costante oppure a velocitā variabile, gestito dalla logica della pompa per mantenere sul lato primario il deltaT che andiamo ad impostare?
Buongiorno, una domanda banale: ma se imposto ad es 35 gradi di mandata, verosimilmente dovrei ritrovarmi sul manometro del collettore (sulla mandata) 35 gradi.
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