Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Riscaldamento a Pavimento (pavimento radiante): QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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    un accumulo
    Hai già un accumulo di tutto rispetto... ci cammini sopra ogni giorno!
    Come già detto abbassa la portata dell' impianto, alza Q.B. la curva climatica e aumenta l' isteresi della caldaia.

    Ciao
    Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

    Rilievi consumi-produzione PDC aria/acqua:
    http://www.energeticambiente.it/casa...ermico-fv.html

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    • Si ma quel volano è a BT... immagino si riferisse a un accumulo in AT che consenta di "alimentare" la miscelatrice anche a caldaia spenta e che accumuli l'esuberanza della caldaia durante la fase in cui il bruciatore è acceso.
      Devo dire che ci stavo pensando anch'io ma onestamente non saprei come collegarlo....
      Scooter elettrico X-Spin Ted 5kW immatricolato L3 20 batt 40Ah (per errore... avevo chiesto le 50Ah)
      Impianto VMC Mitsubishi Lossnay LGH-15RX4 monitorato con datalogger arduino

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      • intendevo un accumulo BT sul collettore della caldaia da cui partono i 3 circuiti (ciascuno con una pompa a basso consumo ed una valvola miscelatrice a 3 vie).
        questo inverno sentivo la caldaia accendere per pochi minuti per scaldare l'acqua del circuito radiante di pochi gradi.
        avrei voluto aumentare aumentare la durata dell'accensione e ridurne la frequenza al fine di massimizzare lo sfruttamento della condensazione.

        devo guardare il libretto perchè non penso si possa modificare l'isteresi sulla mia caldaia ecoblock della villant.

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        • Originariamente inviato da modenet Visualizza il messaggio
          cosa ne pensate di aggiungere un accumulo da 50-100L sull'impianto di distribuzione del riscaldamento, al fine di aumentare la durata delle accensioni della caldaia e contestualmente abbassarne il numero ?
          Che quando il ritorno dal radiante l'ha scaldato tutto (mezz'ora?) le accensioni ti ritornano brevi come prima. Non serve a nulla.

          L'unica è lavorare, se puoi, sui parametri della caldaia (max potenza in accensione, portata del gas in accensione, isteresi, durata minima di un'accensione, intervallo minimo tra un'accensione e l'altra...). Probabilmente hai una caldaia con potenza minima alta rispetto al fabbisogno del radiante, e se è così non ci puoi fare granché se non limitare il numero delle accensioni lavorando - appunto - sulla configurazione della caldaia.
          PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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          • Secondo me modenet si è espresso male.... parla di BT ma prima della miscelatrice.... quindi IMO sarebbe da intendersi AT. La caldaia scalda il puffer da cui attingono i circuiti di riscaldamento e si spegne al raggiungimento di una soglia di temperatura (o di una posizione della miscelatrice). A caldaia spenta il riscaldamento raffredda il puffer fino a una temperatura (o per esempio fino a quando la termostatica è quasi tutta aperta) e poi fa ripartire la caldaia.
            Credo però che in qs caso ci voglia una miscelatrice a 4 vie....
            Scooter elettrico X-Spin Ted 5kW immatricolato L3 20 batt 40Ah (per errore... avevo chiesto le 50Ah)
            Impianto VMC Mitsubishi Lossnay LGH-15RX4 monitorato con datalogger arduino

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            • Se è come dici tu non solo deve mettere un puffer ben più grande di 100 litri per fare da volano, ma deve mettere anche un circolatore aggiuntivo tra puffer e collettore caldaia (ne ha già quattro se ho capito bene!!). E va a finire che consuma di più per mantenere un grosso e magari dispersivo puffer in temperatura, non per scaldare casa sua.
              PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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              • Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
                deve mettere anche un circolatore aggiuntivo tra puffer e collettore caldaia
                La caldaia e l' impianto di distribuzione andrebbero collegati in parallelo su un accumulo da circa 300 lt, l' accumulo diventerebbe un grosso disgiuntore... vuol dire rifare l' impianto!
                Ma se devi rifare l' impianto conviene cambiare la caldaia con una di potenza inferiore e collegare l' impianto in modo da avere una sola pompa di distribuzione come nell' esempio:
                Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Caldaia_preparatore.JPG 
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Dimensione: 45.3 KB 
ID: 1930435

                Ne ho parlato in:
                http://www.energeticambiente.it/risc...-dubbi-16.html

                Alla fine conviene provare a cambiare i parametri dell' attuale caldaia e cercare di ottimizzare l' impianto, come già detto la prova non costa nulla!
                Ciao
                Ultima modifica di Jekterm; 05-05-2012, 10:08.
                Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

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                • Un pò di tempo fa ho fatto una domanda, dato che non ho avuto ancora una risposta la riformulo, forse poco chiara o poco interessante. dovrei scegliere l'isolante sotto i pannelli radianti a pavimento. Sarei indirizzato a pannelli grafitati con resistenza 200 kpa, secondo voi sono una buona soluzione? I 200kpa sono sufficienti per una civile abitazione? o forse è meglio optare per dei pannelli di polistirene estruso molto più resistenti che però non hanno la grafite?
                  Lo spessore dovrà essere di circa 6 cm. Meglio usare un solo pannello o due sovrapposti? (3+3).

                  Curiosità: un mio amico ha "collaudato" il massetto prima della posa delle piastrelle, abitazione a 2 piani di circa 180 mq a piano e con circa 160 mq di pannelli radianti a piano (il restante 20 mq è occupato da una scala). ha lasciato acceso l'impianto per una settimana alzando gradualmente la tempera fino a 40°C. Il collaudo è stato fatto nel periodo invernale temperatura interna all'abitazione (prima dell'accensione di circa 5°C) Abitazione isolata, però avente una parte muratura in pietra, e avente portone di ingresso provvisorio con pannello multistrato senza guarnizioni e porta verso il garage quasi inesistente. La caldaia era una provvisoria a gasolio.
                  Secondo voi è normale che in una settimana ci son voluti più di 500 litri di gasolio?

                  Grazie
                  Ultima modifica di Eledurc; 08-05-2012, 09:47.

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                  • Originariamente inviato da andypairo Visualizza il messaggio
                    Secondo me modenet si è espresso male.... parla di BT ma prima della miscelatrice..
                    il collettore sulla caldaia è normalmente BT ed ha 4 uscite (piano terra, primo piano, bagni e taverna).
                    piano terra, primo piano, bagni sono tutti circuiti BT a pannelli radianti, tranne la taverna che è a fan coil;
                    nel 99% del tempo il collettore fa viaggiare acqua alla temperatura minima tra la massima richiesta da ciascuno dei 3 circuiti a pavimentoa (gestisce tutto la centralina via bus).
                    quando invece devo accendere la taverna automaticamente aumenta la temperatura sul collettore a 45-50°; pertanto per proteggere i pannelli radianti da questa sovra temperature è stata prevista una valvola miscelatrice a 3 vie per ognuno dei 3 circuiti BT, mentre la taverna è collegata direttamente.
                    spiegato? volete una foto?

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                    • Non serve una foto, chiarissimo che non conviene mettere un accumulo! Andrebbe messo al posto del collettore a 4 uscite...
                      Hai provato a vedere se è possibile variare i parametri della caldaia? E il PID delle modulanti?

                      Ciao
                      Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

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                      • ecco la mia caldaia [url=http://www.vaillant.it/Professionisti/gamma-completa-sistemi-prodotti/sistemi-riscaldamento/condensazione-murali-1/produkt_vaillant/ecoblock-exclusiv.html]Vaillant
                        File allegati

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                        • Prova ad agire sul parametro:

                          Aumentare d.2, è il tempo che passa fra una partenza e l' altra, automaticamente il tempo diminuisce con l' aumentare della temperatura richiesta... prova con un valore alto.
                          Agire su d.89, penso che diminuendo il valore si regola la potenza della caldaia all' avvio, io proverei a metterlo al minimo.


                          Per una cosetta semplice l' accumulo andrebbe messo al posto del disgiuntore, il cilindro verticale, ma secondo me non combini nulla...
                          Io andrei a regolare le portate per sfruttare l' inerzia del pavimento radiante.
                          Potrebbe essere che la portata della pompa della caldaia sia troppo alta. Il generatore lavora sul piccolo circuito caldaia-disgiuntore.

                          Ciao
                          Battezzato "Uomo capellone del Monte---llo"

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                          • grazie mille!

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                            • massetto topcem con riscaldamento a pavimento

                              salve, ho fatto un po di ricerche sul forum ma non ho trovato risposte al dubbio che vi espongo:

                              nel cantiere di casa mia ho previsto riscaldamento a pavimento su tutta la superficie. non avendo la possibilità di aspettare il lungo tempo di asciguatura richiesto da un massetto classico sabbia cemento additivato (mi dicono fino a 3 mesi), la mia impresa mi propone di realizzaere il massetto di copertura dell'impianto radiante (spessore 3,5cm/4) con topcem che asciugherebbe e raggiungerebbe livelli di umidità adeguati molto più in fretta. (sotto il 2% in meno di 8gg) permettendo il montaggio paquet (15mm di spessore) senza i tempi di attesa di un massetto classico.

                              in vari forum ho letto opinioni contrastanti sull'utilizzo di massetti chimici. il mio termotecnico ad esempio dice che vanno benissimo anzi sono più conduttivi dei massetti classici quindi ottima scelta per riscaldamento a pavimento, alcuni utenti di forum si sono invece dichiarati contrari anche se non ho colto le motivazioni.

                              qualcuno mi può dare un'opinione circostanziata al rigurado?

                              (Spero di avere scelto la sezione giusta).

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                              • Originariamente inviato da markbg Visualizza il messaggio
                                [ATTACH=CONFIG]21568[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]21569[/ATTACH]
                                Buongiorno a tutti, ripropongo una discussione di qualche mese fa.avevo postato queste due foto del mio collettore impianto a pavimento collegato ad una caldaia a condensazione con sonda esterna e mi era stato fatto notare che il mio impianto era sovradimensionato nel senso che proponeva una doppia pompa(una nel collettore e una nella caldaia) e l'inutile presenza della valvola miscelatrice in quanto l'unico termoarredo presente nel mio appartamento lo alimento con acqua a BT.Ora che son in vacanza ho deciso di risolvere questo inconveniente.vorrei eliminare la pompa presente nel collettore e la valvola a tre vie, collegando l'andata e il ritorno della caldaia direttamente al relativo collettore.è una cosa fattibile?potrebbe funzionare?ringrazio anticatamente tutti coloro che vorranno aiutarmi e consigliarmi.ciao

                                Commenta


                                • Ciao,se la caldaia é a condensazione ed é ingrado di gestire l'impianto a pavimento alcune stranamente nascono solo per i radiatori,un assurdità come rimpiazzo delle vecchie e si adattano con una miscelatrice o col sitema di gestione fornito assime all'impianto radiate che può essere di un altra marca,se non ti interessa di avere il termoarredo tiepidino a 30° lo puoi fare tranquillamente,la miscelatrice che hai tu é termostatica con sonda esterna,può essere mantenuta e usata come dispositivo di sicurezza e non di gestione dato che lo fa meglio la caldaia,per non far superare i +38/40° al pavimento, di certo non é motorizzata o comandata da termostato o centralina, non é neanche la valvola degasatrice che hai fotografato in primo piano! Si nota nel tuo collettore la zona ad "alta temperatura" da dove parte il termoarredo,forse non lo sentirai rovente dato che le caldaie a condensazione modulano e non devono acere un ritorno troppo alto!

                                  Ciao

                                  Commenta


                                  • Originariamente inviato da buran001 Visualizza il messaggio
                                    ****
                                    ciao Buran ti ringrazio per la tua opinione.sinceramente non mi interessa ti avere il termoarredo funzionante a BT a 30° invece che caldissimo.avevo intenzione di eliminare sia la pompa che la miscelatrice che le testine termostatiche comandate dai vari termostati che ho nei vari locali della casa.ma come dovrei ricollegare elettricamente l'impianto?


                                    Note di Moderazione:

                                    Ultima modifica di gymania; 19-08-2012, 17:12.

                                    Commenta


                                    • Nella foto le testine termo elettriche (una resistenza elettrica scalda una sostanza che dilatandosi spinge il pistoncino della valvola) le avevi gia levate! non ci sono !
                                      la termostatica con sondino metallico che c'é in foto la si può usare appunto come sitema di sicurezza la tari a 40° e lei chiude,serve per garantire in caso di mal funzionamento della caldaia che l'impianto come da normativa non superi tali temperatura (+38°) poi se la vuoi buttare fai tu...

                                      Dovrai controllare bene l'equalizzazione dell'impianto,in modo che i vari circuiti compreso il termo arredo siano tutti alla stessa portata o temperatura di ritorno uguale,indifferentemente dalla lunghezza,capita che i circuiti corti o il termo arredo collegato in BT porti via tutto il flusso ai circiti piu lunghi delle stanze piu grandi come la sala ecc
                                      Se hai un termostato o crono ambiente andrà collegato alla caldaia nell'apposita morsettiera.
                                      Ciao

                                      Commenta


                                      • Originariamente inviato da buran001 Visualizza il messaggio
                                        ****
                                        Si, le testine termo elettriche le ho già smontate dal collettore però sono ancora elettricamente collegate.come posso sistemare l'impianto elettrico?è una cosa difficile oppure me la potrei cavare?
                                        per le temperature di ritorno dei vari circuiti agisco tramite i flussostati giusto?
                                        per quanto riguarda la termostatica credo di eliminarla completamente.


                                        Note di Moderazione:

                                        Ultima modifica di gymania; 19-08-2012, 17:13.

                                        Commenta


                                        • Riscaldamento a pavimento - crepe perimetrali e distacco da zoccolo

                                          Buongiorno, ho trovato il vostro forum molto interessante con persone molto gentili e competenti.
                                          per questo chiedo il vostro parere su un mio problema.
                                          Nel 2008 ristrutturo completamente casa, vecchio centro storico con strutture in pietra e solai in legno (travi e tavolato).
                                          Ho risanato completamente le strutture rimuovendo tutto il pavimento sino al tavolato.
                                          Ho rinforzato le strutture lignee con un sistema di trave "wirendell", nuovo tavolato, getto in cls con interposta rete elettrosaldata, tondini in ferro ad innestarsi nelle murature perimetrali e connettori innestati nelle travi lignee.
                                          Detto questo poso i pannelli per il riscaldamento a pavimento della "Giacomini" con le bandelle perimetrali interne ed esterne.
                                          Getto soprastante additivato (4cm), periodo di asciugatura di circa 1 mese e ciclo di "spaccatura" del massetto portandolo a temperatura nell'arco di circa 20 gg.
                                          Successiva piastrellatura con cotto e fuga da 3 mm.
                                          Il problema é che nella parte perimetrale di solo 2 dei 5 vani si forma una spaccature delle piastrelle, la quale continua a "correre" anche nei periodi estivi (riscaldamento spento). Inoltre in solo un vano il pavimento si é abassato dallo zoccolo di circa 7 mm.
                                          considerando che sotto al mio appartamento i soffitti sono in canniccio e non rilevano alcune cavilalture e crepe che possano presupporre ad un cedimento strutturale dovuto al peso (ripeto la struttura é stata adeguatamente rinforzata), noto che casualmente le crepe e l'abbassamento principale si sono verificate dove ho più peso: nua stufa da circa 200 kg e 2 credenze della cucina.
                                          Domanda.
                                          E' possibile che in qualche modo sia ceduto il pannello del riscaldamento, andando a comprimersi contro il getto sottostante?
                                          grazie e scusate se sono stato particolarmente prolisso


                                          Note di Moderazione:

                                          Ultima modifica di gymania; 23-08-2012, 09:46.

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                                          • tubi riscaldamento a pavimento passano dal balcone!! HELP ME! URGENTE!

                                            Salve a tutti e vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che mi dedicherete anche solo leggendo il mio messaggio.

                                            Sto ristrutturando casa e ho deciso di optare per il riscaldamento a pavimento. Non sto qui ad annoiarvi con tutti i problemi e i grattacapi che questa scelta mi sta dando, dovuti al fatto che mi sono fidato di un preventivo "tutto compreso" da parte dell'impresa che sta facendo i lavori di ristrutturazione. In realtà non ho fiducia del progetto dell'impianto, e lo sto seguendo passo passo insieme all'idraulico per controllare che tutto sia fatto nel migliore dei modi.

                                            L'ultimo scontro lo abbiamo avuto sulla posizione di un collettore.

                                            L'impianto avrà due collettori: uno per la zona giorno e uno per la zona notte.

                                            In particolare quello della zona giorno, non sapendo dove piazzarlo, LO HA MESSO FUORI AL BALCONE! (ovvero: la cassetta entro cui andrà messo il collettore l'ha piazzata in una nicchia ricavata sul muro esterno)

                                            I tubi del riscaldamento (22 tubi per la precisione), passeranno sotto il pavimento del balcone percorrendo circa 2,5 metri per poi entrare in casa.

                                            Quando ho visto il progetto ho subito detto che io, pur non essendo un tecnico, reputo tale scelta assurda.

                                            Mi è stato risposto che i tubi che passano esternamente saranno opportunamente coibentati con uno strato di poli...qualcosa spesso ben 9millimetri e che non devo preoccuparmi di niente.

                                            Ho intenzione di oppormi fermamente a questa scelta, ma vorrei prima un parere di qualcuno di voi, perchè magari sono io che mi sbaglio...

                                            Vi prego... aiutatemi...

                                            Avrei dovuto rivolgermi ad un termotecnico, ma ormai ho esaurito (e abbondantemente sforato) tutto il budget a mia disposizione, e mi devo arrangiare da solo dovendo avere a che fare con un idraulico che non mi ispira affatto fiducia.
                                            I

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                                            • Ma perchè? La caldaia è fuori? Magari posta un disegnino, una planimetria...

                                              Comunque 9mm mi sembrano pochini, aspettiamo qualche esperto, probabilmente se non c'è alternativa puoi pretendere spessori maggiori e la coibentazione di tutta la cassetta.
                                              Il materiale isolante costa due lire rispetto al resto...meglio abbondare anche oltre i limiti di legge!
                                              I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                              https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                              • Dunque, il balcone di cui parlo dà su un pozzo luce, ed è al centro dell'appartamento.

                                                Abbiamo posizionato su questo balcone la caldaia (purtroppo non siamo riusciti a trovare nessuna soluzione per metterla all'interno dell'abitazione).

                                                La cassetta del collettore è stata posizionata sotto la caldaia, quindi all'esterno dell'appartamento.

                                                Da questa si dirameranno i tubi dell'impianto radiante della zona giorno, 22 in totale, ovvero 11 di andata e 11 di ritorno.
                                                Prima di entrare nell'appartamento percorreranno circa 2,5 metri sotto il pavimento del balcone, poichè devono raggiungere la porta per entrare in casa.

                                                Non vorrei postare il progetto per non mostrare il nome della ditta e dell'idraulico
                                                Vedo se riesco a estrapolare dal progetto solo la parte che interessa nascondendo il resto, ci dovrò lavorare un pò.
                                                Ultima modifica di pierpaolos; 05-09-2012, 01:26.

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                                                • Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                                  Ecco l'immagine del progetto con commento

                                                  Commenta


                                                  • Pierpaolos di che zona sei..... qui in piemonte (provincia di Torino) quest'inverno abbiamo raggiunto i -24°C, molte caldaie poste in esterno anche se addossate a pareti "calde" o protette da verande di vario tipo (vedi palazzi) sono ghiacciate causando danni più o meno gravi.
                                                    Personalmente, e tengo a precisare, é solo un opinione personale, dubito che un impianto come il tuo, a bassa temperatura e posto in esterno, riesca a passare indenne simili gelate.
                                                    Quanto meno quoto sicuramente il parere di Riccardo.... 9mm sono veramente pochini.
                                                    Domotica: schemi e collegamenti
                                                    e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                                    • Impianto riscaldamento a pavimento problemi termoregolazione

                                                      Ragazzi salve a tutti,

                                                      sono nuovo del sito e come tanti "vengo a voi in un momento di bisogno": ho realizzato, nel 2009, in corso di lavori di ristrutturazione in uno stabile su 2 livelli di mq 200, un impianto di riscaldamento a pavimento.

                                                      Ho eseguito i lavori a regola d'arte con permessi e tutto, e quindi esplicato anche le pratiche del 55% e del 36%.

                                                      Relativamente all'impianto di riscaldamento a pavimento questo è stato eseguito da un idraulico che ha realizzato il progetto di un termotecnico con cui abbiamo interagito direttamente, ma presentato dall'idraulico stesso.

                                                      A distanza di manco un mese dalla realizzazione dell'impianto, per la messa in "moto" mi sono accorto che non era possibile termoregolare in maniera indipendente la camera da letto in quanto questa utilizzava per il riscaldamento dell'ambiente LE MANDATE DI DIVERSE STANZE, tra cui quella del bagno, del corridoio e della camera degli ospiti.

                                                      Quindi in pratica se volevo termoregolare la camera da letto abbassando ad es la temperatura, dovevo agire sulle mandate di bagno, camera ospiti e corridoio per poterlo fare.

                                                      Ho mandato a suo tempo diverse mail al termotecnico ma questi non mi ha dato risposta, e non mi ha nemmeno prodotto in tempo le fatture delle sue prestazioni per poter accedere alle agevolazioni del 55% cui avrei avuto diritto, motivo per cui non ho proceduto al pagamento della sua fattura straritardata che, tra l'altro non era quanto concordato verbalmente.

                                                      Ad ogni modo a distanza di 4 anni mi arriva una raccomandata che mi richiede di saldare l'importo richiesto, raccomandata che mi è stata inviata dopo un primo contatto con l'idraulico che mi chideva per conto del termotecnico di saldare l'importo. All'idraulico ho risposto con le mie ragioni dicendogli di farmi contattare dal termotecnico.
                                                      Ho sentito un avvocato e questi mi ha detto che non essendoci un preventivo scritto è difficile contestare il suo importo.

                                                      Il punto è: ma è normale che un termotecnico progetti un impianto proprio come quello a pavimento, che già non è facile termoregolare di suo, con limiti così pesanti nella gestione dell'impianto? Proprio per la camera da letto, poi.

                                                      Ho sentito qualche termotecnico e mi ha detto che una progettazione simile non è certamente da manuale ed è ancor più grave considerato il tipo di impianto, che già non è semplice da regolare in virtù delle interzie in gioco.

                                                      L'impianto ha una garanzia di 10 anni per cui posso contestargli il difetto ed eventualmente chiedergli pure i danni (l'immobile ha un valore di circa 1.000.000. di euro) ma vorrei essere sicuro di come muovermi.


                                                      grazie a tutti faccio un salto alla zona nuovi arrivi e mi presento, speranzoso nelle vostre risposte,

                                                      specie su quanto sia lecito progettare un impianto con tale limitazione

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                                                      • Già le caldaie all'esterno sono una porcata, ci mancavano pure i collettori! Comunque non vedo dove sia il problema, il padrone sei tu, basta che trovi un posto alternativo al collettore ( possibilmente in centro dell'alloggio) e PRETENDI che te lo posizionino la, altrimenti, come diciamo noi in veneto FORA DAE BAE!
                                                        Quot homines tot sententiae

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                                                        • per quanto riguarda l'isolazione dei tubi ad occhio e croce è quella tipica dei tubi in multistrato..
                                                          vedendo il disegno e premesso che la caldaia deve essere posizionata in quel punto, la cosa migliore sarebbe proprio portare il collettore all'interno..
                                                          però, se ho capito bene dal disegno, la soluzione sul passaggio dei tubi è solo una: ovvero quella del progetto!
                                                          se lo sposti e vuoi fare passare i tubi all'interno dell'appartamento fai "saltare" buona parte dei circuiti, in quanto le stanze sono piccole e i tubi non credo si possano sovrapporre!
                                                          potresti però optare per mettere comunque il collettore all'interno e uscire nuovamente con i tubi, rifare il solaio del balcone e spendere qualcosa in più in isolamento sopra e sotto i tubi...

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                                                            Quot homines tot sententiae

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                                                            • va bene, te lo farà anche l'azienda ma se la planimetria della casa è quella......
                                                              se con i tubi passi all'interno gli anelli 6 e 15 non ci stanno..e sicuramente un altro sopra!
                                                              poi ovvio..bisognerebbe vedere di che stanze si trattano..perchè se è un corridoio allora non ci sono problemi! ma altrimenti.....
                                                              per la caldaia personalmente non la vorrei all'interno della casa..credo comunque che uno stanzino interno potrebbe anche averlo! salvo avere anche il camino...

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