Buonasera a tutti,
sono un neofita assoluto che ha un paio di perplessità sul proprio impianto di riscaldamento a pannelli radianti. Cerco di essere breve e mi scuso per le imprecisioni tecniche!
Abito da Luglio in una casa indipendente (circa 180 mq su tre livelli) di nuova costruzione in cui sono riuscito dopo aspre battaglie con il costruttore a far sostituire il "classico" impianto a termosifoni con uno a pannelli radianti a pavimento abbinati a caldaia a condensazione. Sono felicissimo per il livello di comfort termico che sto sperimentando e per il risparmio che sto avendo (circa 40% rispetto alla precedente abitazione, simile come dimensioni e disposizione).
Mi sono ritrovato il seguente impianto:
- caldaia a condensazione (in cucina)
- tre collettori (uno per piano) corredati da testine motorizzate
- tre termostati ambiente (uno per piano) che controllano l'apertura delle testine (e quindi la caldaia)
- una stazione di regolazione climatica (Compamat TOP) immediatamente a monte del primo collettore (piano terra)
L'idraulico che ha installato l'impianto mi ha spiegato che la stazione di regolazione monta una pompa che aiuta l'acqua a fluire in tutto l'impianto, oltre a controllare la temperatura di mandata (soglia a 42 gradi). In effetti c'è un sensore di temperatura a contatto sul tubo di mandata.
La pompa è costantemente in funzione, 24 ore su 24, anche quando la caldaia è ferma (quando i termostati non danno il consenso, temperatura ok). Se ho ben capito, poiché le testine sono tutte chiuse la pompa in realtà sta muovendo quel poco di acqua che c'è a valle del collettore, con il risultato che questa si scalda quasi fino a 60 gradi, la pompa fa rumore e la valvola miscelatrice incorporata nella stazione di regolazione continua ad aprire e chiudere. Quando le testine sono aperte, invece, la temperatura di mandata è circa 42 gradi e quella di ritorno intorno a 39 gradi.
Domanda: è corretto che la pompa vada ininterrottamente? Non dovrebbe esserci un collegamento con i termostati/le testine per azionarla solo quando si attiva la caldaia? L'idraulico mi ha detto che la pompa deve andare sempre, ma non sono convinto.
Inoltre c'è una stanza che ha sempre una temperatura inferiore di circa un paio di gradi rispetto alle altre e perciò l'idraulico mi ha detto che sostituirà le testine di quella sezione d'impianto con altre che rimangano sempre aperte, in modo che l'acqua fluisca continuamente. Questo darebbe un senso al "moto perpetuo" della pompa, ma mi aiuta in termini di temperatura? Non corro il rischio di far fluire acqua "fredda" quando la caldaia è spenta? Per scaldare a 20 gradi quella stanza, supero i 22 in altre!
Mi scuso per essermi dilungato e ringrazio in anticipo chiunque vorrà aiutarmi a togliermi il dubbio che forse chi mi ha fornito l'impianto non sia del tutto "esperto" come vuole farsi passare!
Grazie mille!
sono un neofita assoluto che ha un paio di perplessità sul proprio impianto di riscaldamento a pannelli radianti. Cerco di essere breve e mi scuso per le imprecisioni tecniche!
Abito da Luglio in una casa indipendente (circa 180 mq su tre livelli) di nuova costruzione in cui sono riuscito dopo aspre battaglie con il costruttore a far sostituire il "classico" impianto a termosifoni con uno a pannelli radianti a pavimento abbinati a caldaia a condensazione. Sono felicissimo per il livello di comfort termico che sto sperimentando e per il risparmio che sto avendo (circa 40% rispetto alla precedente abitazione, simile come dimensioni e disposizione).
Mi sono ritrovato il seguente impianto:
- caldaia a condensazione (in cucina)
- tre collettori (uno per piano) corredati da testine motorizzate
- tre termostati ambiente (uno per piano) che controllano l'apertura delle testine (e quindi la caldaia)
- una stazione di regolazione climatica (Compamat TOP) immediatamente a monte del primo collettore (piano terra)
L'idraulico che ha installato l'impianto mi ha spiegato che la stazione di regolazione monta una pompa che aiuta l'acqua a fluire in tutto l'impianto, oltre a controllare la temperatura di mandata (soglia a 42 gradi). In effetti c'è un sensore di temperatura a contatto sul tubo di mandata.
La pompa è costantemente in funzione, 24 ore su 24, anche quando la caldaia è ferma (quando i termostati non danno il consenso, temperatura ok). Se ho ben capito, poiché le testine sono tutte chiuse la pompa in realtà sta muovendo quel poco di acqua che c'è a valle del collettore, con il risultato che questa si scalda quasi fino a 60 gradi, la pompa fa rumore e la valvola miscelatrice incorporata nella stazione di regolazione continua ad aprire e chiudere. Quando le testine sono aperte, invece, la temperatura di mandata è circa 42 gradi e quella di ritorno intorno a 39 gradi.
Domanda: è corretto che la pompa vada ininterrottamente? Non dovrebbe esserci un collegamento con i termostati/le testine per azionarla solo quando si attiva la caldaia? L'idraulico mi ha detto che la pompa deve andare sempre, ma non sono convinto.
Inoltre c'è una stanza che ha sempre una temperatura inferiore di circa un paio di gradi rispetto alle altre e perciò l'idraulico mi ha detto che sostituirà le testine di quella sezione d'impianto con altre che rimangano sempre aperte, in modo che l'acqua fluisca continuamente. Questo darebbe un senso al "moto perpetuo" della pompa, ma mi aiuta in termini di temperatura? Non corro il rischio di far fluire acqua "fredda" quando la caldaia è spenta? Per scaldare a 20 gradi quella stanza, supero i 22 in altre!
Mi scuso per essermi dilungato e ringrazio in anticipo chiunque vorrà aiutarmi a togliermi il dubbio che forse chi mi ha fornito l'impianto non sia del tutto "esperto" come vuole farsi passare!
Grazie mille!
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