ciao riccardo
i "trapianti" vengono bene solo con le lampadine da 2€ delle fiere dell'elettronica, perchè la plastica non è nemmeno incollata ma solo incastrata; però funzionano in tutti i casi in cui una delle due parti (elettronica o tubo) sia morta precocemente.
Per le accensioni: generalmente le ore di funzionamento vengono date con cicli di accensione di 8 ore, da cui si deduce che una lampadina dichiarata da 6000 ore, non arrivi nemmeno a 1000 accensioni, quindi se la accendi una volta al giorno (luce notturna da giardino) dovrebbe durare circa tre anni. Per arrivare a durare 6 anni, le devi accendere un giorno si ed un giorno no..... Quelle nel mio bagno le accenderò anche 20 volte al giorno e dopo un anno le accensioni sono oltre 7000, anche se le ore di funzionamento totale saranno (circa 1 ora al giorno) meno di 400!!! Quindi in questo caso il risparmio dipende molto dal costo della lampada......
Certo che non esiste la marca che non ha difetti, perchè tutti per stare nel mercato hanno bisogno di fare volume e quindi avere una gamma "alta" e una gamma "bassa".
Le estremità dei tubi si anneriscono con lo stesso principio delle lampadine ad incandescenza: la corrente che circola negli elettrodi provoca il riscaldamento e la sublimazione del metallo del filamento che quindi si assottiglia fino a spezzarsi.
Quello che fa smettere di funzionare un tubo è solo la rottura del filamento di uno dei due elettrodi alle estremità. Se hai un tubo di piccola sezione e molto ritorto potrai anche avere zone in cui il rivestimento fosforescente salta via prima (e quindi le radiazioni ultraviolette escono...), ma comunque il tubo continuerà a funzionare.
In conclusione invito tutti a fare una "operazione" con una lampada il cui tubo sia chiaramente rotto (e l'elettronica quindi ancora funzionante) e una che abbia avuto una morte precoce ma il tubo non presenta segni evidenti di rottura (per essere sicuro che il tubo sia funzionante basta controllare con un tester la continuità elettrica dei due terminali degli elettrodi) o in alternativa un tubo nuovo di potenza paragonabile a quello rotto (io nei miei esperimenti ho anche acceso tubi fluorescenti da 36W). Collegando insieme la vecchia elettronica e il vecchio tubo, da due lampade non funzionanti ne otterrete una funzionante.
P.S.: riguardando bene le normative, tutte le lampadine ad incandescenza non saranno più commercializzate da settembre 2012 e saranno rimpiazzate dalle alogene.
i "trapianti" vengono bene solo con le lampadine da 2€ delle fiere dell'elettronica, perchè la plastica non è nemmeno incollata ma solo incastrata; però funzionano in tutti i casi in cui una delle due parti (elettronica o tubo) sia morta precocemente.
Per le accensioni: generalmente le ore di funzionamento vengono date con cicli di accensione di 8 ore, da cui si deduce che una lampadina dichiarata da 6000 ore, non arrivi nemmeno a 1000 accensioni, quindi se la accendi una volta al giorno (luce notturna da giardino) dovrebbe durare circa tre anni. Per arrivare a durare 6 anni, le devi accendere un giorno si ed un giorno no..... Quelle nel mio bagno le accenderò anche 20 volte al giorno e dopo un anno le accensioni sono oltre 7000, anche se le ore di funzionamento totale saranno (circa 1 ora al giorno) meno di 400!!! Quindi in questo caso il risparmio dipende molto dal costo della lampada......
Certo che non esiste la marca che non ha difetti, perchè tutti per stare nel mercato hanno bisogno di fare volume e quindi avere una gamma "alta" e una gamma "bassa".
Le estremità dei tubi si anneriscono con lo stesso principio delle lampadine ad incandescenza: la corrente che circola negli elettrodi provoca il riscaldamento e la sublimazione del metallo del filamento che quindi si assottiglia fino a spezzarsi.
Quello che fa smettere di funzionare un tubo è solo la rottura del filamento di uno dei due elettrodi alle estremità. Se hai un tubo di piccola sezione e molto ritorto potrai anche avere zone in cui il rivestimento fosforescente salta via prima (e quindi le radiazioni ultraviolette escono...), ma comunque il tubo continuerà a funzionare.
In conclusione invito tutti a fare una "operazione" con una lampada il cui tubo sia chiaramente rotto (e l'elettronica quindi ancora funzionante) e una che abbia avuto una morte precoce ma il tubo non presenta segni evidenti di rottura (per essere sicuro che il tubo sia funzionante basta controllare con un tester la continuità elettrica dei due terminali degli elettrodi) o in alternativa un tubo nuovo di potenza paragonabile a quello rotto (io nei miei esperimenti ho anche acceso tubi fluorescenti da 36W). Collegando insieme la vecchia elettronica e il vecchio tubo, da due lampade non funzionanti ne otterrete una funzionante.
P.S.: riguardando bene le normative, tutte le lampadine ad incandescenza non saranno più commercializzate da settembre 2012 e saranno rimpiazzate dalle alogene.
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