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Boiler elettrico + impianto FV

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  • Boiler elettrico + impianto FV

    Mi sono installato da poco 5 kw appena abbondanti di FV senza accumulo, e stavo adesso pensando al modo migliore per sfruttarli...

    Attualmente per il riscaldamento a termosifoni c'è una vecchia caldaia a metano camera aperta con boiler da 110 L per ACS.
    Sentendo i termotecnici, la moda è quella del "installati una caldaia ibrida", oppure addirittura "staccati dal metano ed installati una PDC"

    Ma:
    - con 5 kw di FV per il riscaldamento in inverno ci faccio la birra: il contributo che potrebbe dare sarebbe poco più che simbolico
    - con l'impianto a termosifoni la PDC dovrebbe lavorare ad alta temperatura, e quindi il maggior rendimento se ne va
    - le PDC costano un rene, e le caldaie ibride uno e mezzo

    Allora io pensavo:
    - sostituisco la vecchia caldaia a metano con una a condensazione, senza boiler ma con produzione ACS istantanea
    - monto un normalissimo, banalissimo ed economicissimo boiler elettrico (80 - 100 litri)
    - uno shelly controlla un contattore, in modo che quando c'è sufficiente produzione di FV il boiler elettrico viene alimentato
    - se l'acqua nel boiler ha una temperatura sufficiente, viene inviata direttamente nell'impianto ACS, altrimenti viene prima dirottata verso la caldaia che provvede ad un ulteriore riscaldamento

    Ha senso quello che sto progettando, oppure mi sta sfuggendo qualcosa?
    I dubbi che ho sono:
    - per decidere se inviare ACS dal boiler direttamente in impianto, cosa uso? Esiste già un qualche tipo di valvola termostatica che faccia ciò?
    - oppure, indipendentemente dalla temperatura dell'acqua rovieniente dal boiler, è meglio dirottarla sempre verso la caldaia, e lasciare che isa il circuito della caldaia a decidere se preriscaldarla o meno?
    - qualcuno mi suggeriva, in alternativa al boiler a resistenza, uno a PDC, ma personalmente non mi convince perchè:
    1 - da quanto ho capito, il boiler a PDC richiede parecchie ore per portare l'acqua in temperatura; quindi, si correrebbe di più il rischio di dover ricorrere all'integrazione da caldaia
    2 - il boiler a PDC, rispetto a quello a resistenza, è molto più costoso sia come apparecchio, sia per la successiva manutenzione
    3 - il boiler a resistenza me lo potrei installare da solo, mentre quello a PDC no... il che lo renderebbe ancora più costoso.

    Che ne pensate?
    Ogni idea, obiezione, suggerimento o pulce nell'orecchio è la benvenuta...
    http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

  • #2
    Ciao,
    la soluzione da te proposta sicuramente è la più economica e robusta nel tempo (poche manutenzioni, poche spese di controlli/gestione).
    Ovviamente dipende dalla casa che hai, ma una pompa di calore idronica (che puoi installare tu da solo) ti permette di avere un coefficiente COP almeno pari a 3, se non superiore, e di sfruttare l'energia del fotovoltaico (se non hai già una macchina elettrica, lavori da casa, ecc.).
    Ovviamente, la tua soluzione con circa 3000 euro fai tutto, mentre se metti una PDC con un boiler siamo sui 6-7000 in su.
    Sui termosifoni, la situazione dipende da come sono stati dimensionati. Se sono sovradimensionati non hai problemi, tieni accesa la PDC durante la giornata fino al tramonto e sei a posto.

    Riguardo al collegamento del boiler, io lo metterei in serie prima della caldaia, attenzione che lo dovresti accendere ogni 2-3 giorni fino a 50-60 °C per evitare il problema della legionella.

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    • #3
      Originariamente inviato da FilippoChiappo Visualizza il messaggio
      ma una pompa di calore idronica (che puoi installare tu da solo)
      Hummm... io personalmente mi ritengo un ninja del fai-da-te, però credo che l'installazione di una PDC idronica esuli dalle capacità di un hobbysta, anche molto evoluto.

      E poi avrei anche qualche dubbio sulla legalità dell'installazione... come fai ad installarla, senza patentino F-GAS?

      http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

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      • #4
        Ciao,
        il bello è proprio che non serve il patentino F-GAS dato che il ciruito frigorifero è "sigillato".
        Gli unici tubi che escono dalla PDC idronica sono la mandata ed il ritorno dove passa acqua.

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        • #5
          Originariamente inviato da FilippoChiappo Visualizza il messaggio
          il bello è proprio che non serve il patentino F-GAS dato che il ciruito frigorifero è "sigillato".
          Gli unici tubi che escono dalla PDC idronica sono la mandata ed il ritorno dove passa acqua.
          Ma questo solo per i boiler a PDC, ed anche piccolini, che non hanno unità esterna (tipo Ariston Lydos)
          Sia i boiler più grossi (es. Ariston Nuos Split inverter), sia le caldaie a PDC hanno tutti un'unità esterna (e per le caldaie è anche bella grande).
          O c'è qualcosa che mi sfugge?

          http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

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          • #6
            Ti sfugge che tutte le monoblocco essendo sigillate non abbisogna,no del patentino, essendo collegate dai soli tubi acqua


            Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
            Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
            Utente EA dal 2009

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            • #7
              A prescindere dal discorso PdC ....
              ...se l'acqua nel boiler ha una temperatura sufficiente, viene inviata direttamente nell'impianto ACS, altrimenti viene prima dirottata verso la caldaia che provvede ad un ulteriore riscaldamento...
              Basta mettere il boiler a monte della caldaia e, al limite, se lo spegnimento della caldaia non dovesse avvenire in automatico tramite il proprio termostato, un bypass con valvola termostatica.
              Per la parte elettrica, più che un controllo sulla produzione, bisognerebbe poter gestire produzione e utenze in modo da deviare sul boiler solo l'eventuale eccesso
              Domotica: schemi e collegamenti
              e-book Domotica come fare per... guida rapida

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              • #8
                Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                .
                Per la parte elettrica, più che un controllo sulla produzione, bisognerebbe poter gestire produzione e utenze in modo da deviare sul boiler solo l'eventuale eccesso
                Quella è la parte facile...
                basta monitorare la linea verso il contatore:
                - se risulta che l'impianto sta immettendo in rete 1500 watt (o più), allora accendi il boiler
                - se invece risulta che si sta consumando energia da rete, allora spegni il boiler

                http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

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                • #9
                  Originariamente inviato da rrrmori53 Visualizza il messaggio
                  Ti sfugge che tutte le monoblocco essendo sigillate non abbisogna,no del patentino, essendo collegate dai soli tubi acqua

                  OK: ammetto la mia ignoranza, non sapevo dell'esistenza delle monoblocco: effettivamente un oggetto molto interessante, ma credo che abbisognino comunque di un impianto FV sensibilmente maggiore del mio (5 kw).
                  Inoltre, avendo l'impianto di riscaldamento tradizionale a termosifoni, e dovendo quindi necessariamente usare l'impianto ad alta temperatura, il vantaggio della pdc sarebbe relativo.
                  http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

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                  • #10
                    Guardando l'assortimento dei boiler elettrici da 100 litri, mi sono fatto prendere da un'idea malsana: e se invece di un singolo boiler da 100 litri, ne montassi due da 60 o 80 litri, in serie?

                    Ci sarebbero diversi vantaggi:
                    - riesco a modulare meglio la produzione di ACS in funzione delle effettive necessità (in casa ci sono solo 2 persone? Accendo solo il numero 1. Ci sono 3 persone? Li accendo tutti e due)
                    - riesco a gestire meglio la produzione da FV (ci sono disponibili solo 1,5 kw di FV? Accendo solo il boiler n. 1; ci sono disponibili 3 kw? Li accendo entrambi... mentre invece con un boiler solo potrei consumare solo al massimo 1,5 kw)
                    - in caso di esaurimento dell'acqua calda e di contemporaneo consumo della stessa, il boiler n. 2 effettuerebbe un "pre-riscaldo", l'acqua verrebbe poi ulteriormente riscaldata passando nel boiler n. 1, e quindi la temperatura che raggiungerebbe prima di essere inviata in caldaia per il riscaldamento finale sarebbe comunque superiore...
                    - ultimo vantaggio: il prezzo dei boiler aumenta in maniera esponenziale con la capacità: 2 boiler da 60 costano quanto uno da 100, e due da 80 costano poco più...)

                    Che ne pensate?
                    http://voglioilfotovoltaico.blogspot.com/

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                    • #11
                      Errato almeno in parte......................
                      Io ho 170 elementi in alluminio/acciaio e mi scaldo in climatica regolatacon Tmax di 44 gradi, e ci arriva a -3 gradi esterni
                      Eti posso garantire che in casa ho sempre oltre 20 gradi con un COP di 4,6 stagionale e consumi al di sotto ,e non di poco, del metano
                      Il fotovoltaico aiuta................. ma la convenienza rimane anche senza
                      Se per esempio consumi 30 m3 di metano al giorno in 200m2 non è la Pdc o la caldaia che consumano, è la casa che non ha le finestre
                      Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                      Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                      Utente EA dal 2009

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Archimede2007 Visualizza il messaggio

                        Quella è la parte facile...
                        basta monitorare la linea verso il contatore:
                        - se risulta che l'impianto sta immettendo in rete 1500 watt (o più), allora accendi il boiler
                        - se invece risulta che si sta consumando energia da rete, allora spegni il boiler
                        Io avendo un minifotovoltaico mi son fatto ingolosire dall'idea: tra pochissimo spegnerò definitivamente il riscaldamento quindi fino a luglio quando dovrò raffrescare la Pdc servirà solo per fare ACS e quindi avrò una sovrapproduzione di corrente che regalerò al gestore.
                        ora, ho già la resistenza nell'accumulo dell'acqua calda da utilizzare per emergenza o per l'antilegionella e anche una spina che si può comandare di accendersi o spegnersi in base a un certo numero di W di immissione.
                        Io però vorrei qualcosa che non fosse On/off ma che modulasse l'assorbimento.
                        Mi spiego se ho 600w di immissione in rete devo poterli deviare alla resistenza, ma solo quei 600 e se passa una nuvola e scendono a 100 devono essere 100. Non avrebbe senso scaldare con una resistenza da 1000w (o 700, non ricordo) pagando la differenza quando con la Pdc ho un Cop di 4.
                        Ho trovato un qualcosa che farebbe questo lavoro ma costa 400 e passa euro e a quel punto mi viene da pensare che per ammortizzare quel costo ci vorrebbe troppo tempo.
                        Ci fosse qualcosa di più economico...

                        PS non chiedetemi perché non metto un FTV più grande perché è una lunga storia. Avessi potuto come credevo...

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                        • #13
                          Originariamente inviato da vonklausen Visualizza il messaggio


                          Ci fosse qualcosa di più economico...

                          PS non chiedetemi perché non metto un FTV più grande perché è una lunga storia. Avessi potuto come credevo...
                          Con un po di domotica penso sia possibile dimmerare la resistenza in automatico
                          Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                          Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                          Utente EA dal 2009

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                          • #14
                            Originariamente inviato da rrrmori53 Visualizza il messaggio

                            Con un po di domotica penso sia possibile dimmerare la resistenza in automatico
                            Purtroppo mi manca la capacità di destreggiarmi con l' elettronica. Per quello mi affidavo a un qualcosa di già confezionato. Fosse solo software...

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                            • #15
                              Solo soft è forse impossibile, serve una pinza amperometrica che legge le produzioni e carichi, poi serve un dimmer con controllo digitale e infine una applicazione che controlla il tutto
                              Non proprio facile
                              Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.
                              Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. John Belushi.
                              Utente EA dal 2009

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